La Dea della Morte e Samhain

Tratto da



Il quarto aspetto dell'antica Dea nelle Isole di Brigit è la Crona, o Strega, conosciuta anche come Vecchia Signora, Dea della Morte, Dea Oscura, Regina del Mondo di Sotto, Grande Madre (nota di Lunaria: anche Vedova. Nell'Induismo Dhumavati è la Dea Crone del Caos e del fumo che si sprigiona prima e durante la Creazione ed è appunto la Dea Vedova, l'unica Dea indù non accompagnata da un dio maschile https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/dhumavati-una-dea-molto-doom-metal.html). Personifica l'Inverno, il Nero, Samhain, la Grande Scrofa Bianca; come la madre scrofa può mangiare i suoi piccoli, la Madre di Samhain mangia le anime dei morti di cui si prende cura. Samhain segna la fine del vecchio Anno Celtico e l'inizio del Nuovo.

Analizzeremo le tre facce della Dea Crona: Colei che porta la Morte, che appare sia come Strega sia come Vecchia Signora; 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-crone-laspetto-terrifico-e-saggio.html
Sheela na Gig (che rappresenta sia la morte dell'ego sia il ritorno alla Dea attraverso la sua porta yonica) e la Dea del Mondo di Sotto, Keridwen/Cerridwen, colei che tiene acceso il Calderone e Madre della Morte, della Trasformazione e della Rigenerazione.
    
Nel Neolitico la vita e la morte erano percepite come strettamente connesse. La Madre della Morte era rappresentata nelle Isole di Brigit sotto forma di tumuli rituali che risalgono circa al 4250 a.c.

Lei era la Tomba nella quale venivano seppelliti i corpi al momento della morte e il Ventre dal quale tutte le anime un giorno sarebbero rinate. I tumuli erano grandi, lunghi cumuli di terra, spesso coperti di gesso bianco o in pietre con venature luccicanti di quarzo. In alcuni di essi sono stati ritrovati resti di fuoco, legno, ossa animali, corna, ceramiche.





Le entrate dei tumuli spesso si affacciavano a est o a sud est così che i raggi del sole invernale all'alba o della luna piena potessero inondare la camera interna. Nei tempi antichi la luna era spesso associata con la morte, la sua forma crescente si riempiva con le anime dei morti. (Nota di Lunaria: forse per questo motivo in certe popolazioni, come in alcune tribù d'Africa, il bianco è un colore associato alla morte: la luna è opalescente e bianca. Marija Gimbutas, comunque, ha catalogato una serie di statuette bianche, in marmo, dalle forme rigide e stilizzate, come "Rigide Signore Bianche", rinvenute nelle tombe e associate alla morte)




https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/introduzione-allarte-della-preistoria.html

Le prove archeologiche hanno messo in luce come nel Neolitico, prima di essere posti in una camera mortuaria, i corpi dei morti venissero posti all'aria per sepolture a cielo aperto in luoghi elevati. Gli scheletri erano spesso rannicchiati in posizione fetale poiché facevano ritorno al Ventre/Tomba della Madre.
Il falò (in inglese "bonfire") acceso il 5 novembre, in origine era un falò di ossa (bone-fire), quando si bruciava via la carne dalle ossa dei morti.


Nota di Lunaria: accendere falò (per immolare la vittima sacrificale o per segnare l'inizio della stagione) è una pratica pagana diffusa in tante culture... i cristiani hanno poi "inglobato" la pratica dedicandola a santi fittizi oppure trasformandola in una sorta di festa. 
Sul culto del fuoco vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/azerbaigian-culto-del-fuoco-letteratura.html

Samhain è proprio una festa che si svolge tra l'equinozio di autunno e il solstizio d'inverno. è la festa della Madre della Morte e delle Antenate e di tutti quegli spiriti che sono morti e sono andati prima di noi nell'Altromondo.
Samhain è il tempo in cui è aperta la porta tra il nostro mondo e quello delle nostre Antenate.
Echi dell'antica festa della Madre della Morte giungono ancora a noi nelle odierne celebrazioni di Halloween e della Notte dei Falò. Esattamente come gli sciamani, ma senza saperlo, le bambine si travestono da fate e da streghe.
Ad Halloween si scava la zucca come la forma del calderone della Crona. Un'altra usanza è il gioco della mela: si fanno galleggiare le mele in ciotole piene d'acqua, oppure si lanciano le mezze mele ai compagni che si trovano dall'altra parte del fuoco. Le mele sono sacre per la Dea Oscura. Tagliare a metà una mela rivela il pentacolo composto dai cinque semini al centro, simbolo di Kore, la Dea degli Inferi. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/demetra-e-persefone.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/gli-inferi-nelle-religioni-pagane.html)

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/arianrhod-cailleach-blodeuwedd.html

Approfondimento sulla mela, tratto da




Nota di Lunaria: Non è un caso che la mela sia stata demonizzata dal monoteismo. La tradizione cristiana ritiene la mela un frutto nefasto, collegato a quello che loro ritengono il "diavolo".
In verità, la mela è il frutto della Conoscenza.


"Prese il pugnale sacro e tagliò la mela in due, non dall'alto verso il basso come siamo abituati a fare, ma orizzontalmente. Quindi prese le due metà. "C'è un segreto che coloro che onorano la Dea conoscono: dentro la mela c'è una stella, simbolo delle Antiche Vie. è un simbolo della Dea e del suo sacro dono della vita." Al centro della mela, i semi formavano una stella.
"Noi siamo Sacerdotesse dell'Antica Madre, dell'Arte della Conoscenza, anche se alcuni, per paura e ignoranza, ci chiamano figlie di Eva. Noi onoriamo la Conoscenza, non la temiamo. Dando un morso a questa mela, accettiamo la responsabilità della Conoscenza, ci impegniamo a usarla saggiamente nel mondo e a condividerla con gli altri. Reclamiamo il potere e la sacra saggezza della meravigliosa Dea che risiede in tutte le cose."


"Avalon" significa proprio "luogo dele mele" (*) e a Glastonbury, nel Somerset, che è l'espressione esterna dell'Isola di Avalon, i meli coprono i pendii delle colline. L'Isola di Avalon è il Paradiso Ultraterreno, anche conosciuta come Isola Occidentale dei Morti, governata da una Dea Oscura della Morte e della Trasformazione. è stata in questa misteriosa isola il luogo in cui è stato portato Re Artù durante la sua morte, da tre o nove Fate, Crone o Streghe.
L'Isola di Avalon, infatti, è sorvegliata da Nove Fate, la più famosa delle quali è Morgana o Morg-Ana (**), la Terza Fata che taglia il filo della vita al momento della morte. In quanto Portatrice di Morte è anche la Dea della Guarigione e della Rinascita e un aspetto non esiste senza l'altro (Nota di Lunaria: nell'Induismo infatti le Dee che portano le malattie sono anche quelle che paradossalmente le guariscono. Vedi, per esempio, la Dea del vaiolo, Shitala https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/lasino-e-seth.html)
La Madre della Morte ha due talismani principali: il primo è la falce a mezzaluna (***) o le forbici (nota di Lunaria: nell'Induismo, Tara porta le forbici e la falce),




con le quali taglia il grano e il filo della vita umana; (come le Parche) il secondo talismano è il Calderone della Morte e della Rigenerazione. La Dea del Calderone è Cerridwen. La Dea Strega/Dea Fanciulla, personificazione dell'Inverno-Primavera (Cerridwen/Brigit - Morana/Vesna)



 https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/gli-slavi-6-gli-antichi-dei.html

può anche essere rappresentata dal Bastone del Potere. Il regno della Strega inizia a Samhain, e il bastone passa da Brigit a Cerridwen, e da bianco diventa nero. Mentre Brigid faceva rinascere la vegetazione col bastone bianco, quando questo diventa nero la Strega fa seccare la terra col freddo e l'oscurità, facendo appassire tutta la vegetazione: il calore estivo è finito e la natura rallenta.  


(*) Approfondimento Avalon, Afallach e l'Isola delle Mele https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-6-avalon-afallach-e.html


(**) Approfondimento La radice -Ana all'origine dei Nomi delle Grandi Dee e collegamenti con l'Induismo nella simbologia totemica- neolitica



Collegamenti e integrazioni a cura di Lunaria

Nell'antica Britannia la Dea era una, ma si esprimeva attraverso molte altre Dee. Era il grande Vuoto, il Principio di tutte le cose. Era la Fonte della Vita, la Creatrice, Colei che dà seguito o distrugge tutto ciò che esiste. Era la Matrice, la Grande Madre, la Filatrice della Trama della Vita e del Destino, la Tessitrice della rete della continuità e Colei che tagli il Filo al momento della Morte.
Tutte le anime nascono dal Suo Ventre sacro, vivono per un arco di tempo sul Suo Corpo, la Terra, e poi ritornano alla Sua tomba/Ventre nella morte. Era la Madre di tutte le stelle nel cielo e di tutta la natura. Era l'Albero della Vita, la Fanciulla, la Madre e la Crona; la Vergine, l'Amante e la Prostituta.
Era la Madre del Tempo. Nell'antica Britannia il modello di vita era determinato dal ciclo delle Sue stagioni. Nel corso dell'anno il Suo corpo si trasformava visibilmente dalla Fanciulla fresca e verde all'Amante vibrante, alla Madre raggiante, alla Crona che muore lentamente. Le prime forme che abbiamo di Divino sono proprio femminili; la forma maschile è posteriore.
Comunque, in molte culture, la Dea e il Dio erano visibili nel paesaggio, nelle montagne e nei fiumi, nel vento, nella pioggia, nel sole, nelle forze della Natura. Si trovavano anche nelle piante e negli alberi o negli animali. (Nota di Lunaria: tutte queste idee sono rimaste nell'Induismo, tra le più antiche religioni dell'umanità; per esempio una Dea-pianta è Tulsi o Indo I Tuladi, la Dea del basilico tulsi; gli induisti festeggiano anche il "Tulsi Vivah"; un Dio zoomorfo è Ganesha, dalla testa d'elefante https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/perche-ganesh-ha-una-zanna-sola.html, o Varahi, che ha aspetto di cinghiale femmina, con un crescente lunare in testa; (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-9.html)





Chandra è il Dio della luna (sul "Signore della Luna" vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-2.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-3.html); il fuoco era simboleggiato dal dio Agni o dalla Dea Jwala, che presiedeva anche al fenomeno dei geyser)

Come ha mostrato Marija Gimbutas, gli attributi della Dea Neolitica sono espressi in un linguaggio simbolico che è stato trovato inciso sui megaliti e nei tumuli rituali che in Britannia cominciavano a partire dal 4500, l'inizio del Neolitico.

Segni come "V", zig zag, serpenti, cerchi concentrici, spirali (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/la-spirale-e-il-labirinto.html) si ripetevano con frequenza, via via indicando concetti come creazione/Vagina, umidità femminile e acqua, energia vitale, gli occhi della Dea o il divenire del tempo. Altrettanto importanti segni come mezzelune, corna, semi che germogliano (nota di Lunaria: difatti, sempre nell'Induismo, troviamo ancora il crescente lunare associato a diverse Dee; esempi di Dee con le corna - che poi, sono una derivazione del crescente lunare, che appunto, ha forma di due cornini appuntiti - li troviamo nell'Afghanistan politeista, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/pakistan-le-tante-etnie-i-kalash-e-la.html

dove le Dee portano un elmetto con corna e a volte siedono su animali; quasi tutte le Dee nell'Induismo si accompagnano ad animali, usati come cavalcature)

Sulla litolatria in altri contesti culturali, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dolmen.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/campo-rotondo-e-la-litolatria.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/i-menhir-e-i-dolmen-di-arzachena.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-5-gli-alti-luoghi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/marocco-litolatria-gioielli-magici-mano.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/i-lapponi-sami-leggende-sciamani.html

Una delle più antiche statuette della Dea nelle Isole di Brigit fu trovata conservata nella tomba della pianura del Somerset, e risale al 3250 a.c. è alta circa 15 cm e intagliata nel legno di frassino. Nonostante gli archeologi l'abbiano ritenuta essere una figura androgina, la statuetta presenta il tipico seno grande. Fu trovata sotto alla Bell Track, uno degli antichi sentieri di legno che una volta incrociavano le pianure acquose, nelle quali i nomadi pescavano e cacciavano nel corso del Mesolitico e Neolitico.

Nota di Lunaria: c'era anche il culto delle Dee dei sentieri e dei viandanti, prontamente scopiazzate dal cattolicesimo:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/sarn-helen-e-le-dee-dei-viandanti.html

Probabilmente è la più antica rappresentazione della Dama del Lago.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-2-il-lago-di-diana.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/il-culto-dei-fiumi.html
La Dea veniva spesso rappresentata in statuette, incisioni e pitture murali come un essere in parte animale e in parte umana (Nota di Lunaria: anche questa cosa si ritrova nell'Induismo, dove appaiono Dee con attributi animaleschi come le zanne e gli artigli di felini o rapaci, o animali esse stesse).




Forme frequenti erano la Dea Serpente (diffusa anche in Cina. Nota di Lunaria https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/nu-wa-e-il-serpente.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html),
la Dea Uccello con il corpo di donna, piedi e ali di uccello (la più celebre è Lilith. Nota di Lunaria).
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/uccelli-ditalia-e-il-simbolismo-antico.html 
è la Scrofa Sacra (Varahi è una cinghialessa), Vacca (Hathor/Kamadenhu), Pesce, Rana (Heket https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/vade-aratro.html), Cane (Sarama/Hadkai https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-luna-il-cane-la-scimmia-il-serpente.html ),  Mamma Orsa (Artio, Artemide Brauronia https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/lupo-e-orsa-nellantica-grecia.html), Cervo (Dee della caccia come Artemide-Devana, non è da escludersi che agli inizi fossero adorate anche con aspetto di cervo, nota di Lunaria).
La sciamana invocava i poteri della Dea decorando il suo corpo con i pigmenti, pelli e piume,

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-piuma-il-significato-simbolico.html
indossando copricapi fatti con la testa di animali o con le corna.

Anche l'antico Dio era associato alla caccia e agli animali e come la Dea prende la forma dal mondo animale (si pensi a Cernunnos).
Alcune pitture rupestri mostrano uomini che indossano pelli, teste, corna. Gli Dei erano spesso animali dotati di corna:

Toro (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/05/israele-esoterico-7-amuleti-e-toro-nel.html), Ariete, Caprone (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-1-i-veri-significati.html),
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-2-i-veri-significati.html
Alce, Bufalo, Bisonte. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/totemismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/amuleti-e-talismani-navajo-e-lakota.html

(animali rimasti nell'Induismo: Meldi Maa si accompagna al caprone nero, Vihat e Peethaal al toro, Gail Mataji all'ariete. Nota di Lunaria). Altri animali sacri e totem erano: l'aquila, il salmone, lo scricciolo, il picchio, la civetta (Atena, Lakshmi), il merlo, la rana/rospo (Heket), la lepre/coniglio (Eostre, Ixchel),
il corvo (Morrigan, Branwen, Dhumavati), il cigno (Brigid, Gayatri, Brahmani, Sarasvati, Afrodite) (aggiungo anche il cavallo - Epona -,

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolismo-del-cavallo.html
l'ape - Bhramari/Melissa -, la colomba - Astarte/Kupaba -  e il leone, amatissimo nell'induismo. Durga è la Dea più celebre che cavalca un leone, come Cibele conduce un carro trainato da leoni, ma Dee leonine sono anche Narsimhi e la più celebre Sekhmet, la leonessa. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/il-simbolismo-del-leone-e-del-gatto.html Nota di Lunaria)

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/simbolismo-dellavvoltoio.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/simbolismo-del-corvo.html

Le corna sono bisessuali: identificano sia la virilità sia le tube di Falloppio, che ricordano una testa di toro.


Nota di Lunaria: anche in Algeria sono stati trovati dei graffiti che riportano dei personaggi maschili travestiti da animali e donne con le corna:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/algeria-1-storia-musica-pitture-rupestri.html

La prima popolazione che visse nelle Isole di Brigit è registrata nell'irlandese "Libro delle Invasioni", all'XI secolo, come i Fomoire, che vissero in Irlanda. Erano una razza indigena che venerava la Dea Domnu (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/il-culto-dei-fiumi.html), il cui nome significa "Abisso, mare profondo". La leggenda descrive i Fomoire come giganti spaventosi, per lo più donne dall'aspetto estremamente brutto. I Fomoire erano originariamente associati al mare e alle Isole dell'Immortalità; Fomoire significa "sotto il mare", ed erano immaginati come fantasmi marini. Nel folklore le loro storie continuano come Sirene/Tritoni.
 

Nota: sulle "fate cattive" vedi qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/le-fate-malvage-nel-folklore.html

Il secondo arrivo registrato sulle Isole di Brigit è quello dei Tuatha De Danaan, il popolo della Dea Dana, che è anche conosciuta come Danu, Anu, nu Dana, Ana, Aine, Anna e Amma (Nota di Lunaria: i cattolici hanno scopiazzato la cosa chiamando la madre di maria "sant'anna").


OVVIAMENTE ESSENDO SCOPIAZZATA DA UNA DEA MADRE, ANCHE "L'INESISTENTE SANT'ANNA CATTOLICA FAVORISCE" LE GRAVIDANZE
PALESE SCOPIAZZAMENTO DI DEMETRA E PERSEFONE, LA MADRE E LA FIGLIA DIVINE.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/demetra-e-persefone.html
IL CATTOLICESIMO SCOPIAZZA L'IDEA DELLA COPPIA DI DEE, MADRE & FIGLIA, TOGLIENDO IL RIFERIMENTO ALLA DIVINITà: DIFATTI Né "MARIA" (CHE SAREBBE LA FIGLIA) Né "SANT'ANNA" (CHE è LA MADRE) SONO CONSIDERATE DEE, PER LA MISOGINA RELIGIONE CRISTIANA, CHE HA ORRORE DELLA DIVINITà FEMMINILE, ANCHE SE NON ESITA A SCOPIAZZARE SIMBOLI&METAFORE PRESE PROPRIO DAL CULTO DELLE DEE...

Ma guardate questo dipinto che tanto esalta i cattolici!


è TUTTO, TUTTO scopiazzato dai CULTI PAGANI! Adorazione degli Alberi, delle rocce, dei fiumi, delle selve, "Signora con il bambino in braccio", fuoco e calderone (lo vedete?, lì sulla sinistra del quadro?) sono tutte cose PAGANE!  Addirittura il pittore ha pensato bene di metterci pure un personaggio "dotato di corna", lì vicino alla "madonna", tanto per "clonare" il Signore degli Animali o Uomo Verde, spesso considerato il Paredro e Amante della Grande Madre (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-civilta-della-valcamonica-e-cernunnos.html)
(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolo-delle-corna.html)
(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/da-pan-satana.html)
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/zeleni-jurij-luomo-verde-nel-folklore.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/saltner-mamuthones-benandanti-e-culto.html
Che poi... almeno avessero scopiazzato il paganesimo in maniera corretta, mantenendo il discorso di "Dea"... e invece, hanno scopiazzato tutto, ma hanno tolto l'elemento più importante! 

Lei è la Madre di tutti gli Dei e alcuni dicono che sia anche Domnu, la Dea dei Fomoire.
La Dea Dana venne mascolinizzata nella successiva mitologia gallese, diventando Don, e le storie dei Tuatha de Danaan vennero identificate con quelle del popolo di Don nel parallelo ciclo mitologico gallese dei Mabinogion. Questa grande saga incomincia con il racconto della morte della Dea Gallese Rhi-Ann-on, che è anche conosciuta come Rigantona, Grande Regina.
Altri nomi con cui era chiamata: Annis Nera (vedi Anna la Nera, sopravvissuta nel folklore legato al Piccolo Popolo) MorgAna; https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-4-morgana.html

Per conoscere tutti i simbolismi politeisti del ciclo di Artù, vedi https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-1-commenti.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-5-artu-tristano.html

il suo nome percorre l'antico mondo della Dea nel quale era Anna-Nin, Ana-hita, Di-Ana, Ari-An-dne e In-Anna
(Nota di Lunaria: a questa lista aggiungo anche Annapurna, la Dea indù del nutrimento)




Nella Britannia del tardo Neolitico, la Grande Dea Madre di tutto era An, Ana, chiamata così per l'inizio di ogni cosa dal primo suono dell'espirazione Aaaaa...nnnnn...aaaaa. Lei è la Filatrice della Trama della Vita, Tessitrice della Rete della Connessione, Tagliatrice del Filo nella Morte. Era visibile sotto forma di colline e valli, vestita degli svariati colori della sua Natura.

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/intreccio-di-corda-e-la-tessitura-nel.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/iran-parte-2-anahita.html

(***) Approfondimento sulla Falce https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/il-simbolismo-della-falce-il.html

Infine, sulla Crone riporto questi due approfondimenti; il primo tratto da un pdf sul totemismo che purtroppo non era firmato (e quindi non so chi sia l'autore)








Sul complesso tema della Befana (che è un mix di più Dee fuse insieme), vedi
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/le-origini-pagane-della-befana-1.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/le-origini-pagane-della-befana-2.html

Come secondo approfondimento, riporto Cailleach, di tanto in tanto omaggiata da qualche band Metal (anche se non è così frequente trovarla citata)



la fonte è sempre questa qui



La Cailleach o in irlandese la Caillighe, è la Vecchia o la Strega dell'Inverno.
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-strega-del-grano.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-vecchia-strega-nel-folklore.html
Nel ciclo delle stagioni incomincia il suo regno a Samhain, quando riceve il bastone bianco del potere da Brigit, che l'ha tenuto per tutta la primavera e l'estate. 
Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-simbolismo-del-bastone.html

Il bastone bianco al suo tocco viene trasformato nel freddo bastone nero dell'inverno e la Cailleach subito fa seccare la terra per il freddo e l'oscurità. Governa le lune invernali da Samhain a Imbolc, e le sue qualità vengono celebrate al Solstizio d'Inverno. La Cailleach governa la parte scura e legata al letargo dell'anno. è la Dea del grano a lutto per la perdita della figlia, Kernel la Fanciulla, che è discesa agli inferi per stare con la Nonna Keridwen. Tutta la Natura dorme. Tutta la vita viene sospesa dal tocco del freddo bastone della Cailleach.

Altri due esempi di simbolismo femminile del Bastone:




Ovviamente gli uomini neo pagani possono mantenere il simbolismo fallico del bastone, e rifarsi a carte dei Tarocchi prettamente mascoline, come "L'Imperatore".
D'altra parte anche il palo ha sia valenza maschile, sia valenza femminile, a seconda di come uno poi lo percepisca: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/palo-di-calendimaggio.html

(Nota di Lunaria: anche gli slavi avevano una Dea dell'inverno: Morana; comunque si potrebbe anche fare un qualche collegamento con la nota fiaba per bambini della "Regina della Nevi".



Si tenga anche presente che i cattolici scopiazzano in pieno l'idea di bastone della Dea associandolo alla loro "madonna" - che Dea non è)
 




Nella tradizione irlandese la Cailleach o Caillighe è la Dea Anziana che è la Madre primigenia ed eterna dell'Ulster. Viene considerata la personificazione dell'inverno e la precorritrice della primavera. Vive al Nord ed è infinitamente vecchia, ma ha ancora molti amanti.
Esiste una storia in cui lei attira l'eroe solare,Finn McCool, nella sua casa:
"Entrò fresco e giovane, e ne uscì come un vecchio... Gli invitati al matrimonio andarono a Casa di Caille Berry (Cailleach Bheare) e furono tutti trasformati in pietra" ("Mythic Ireland" di M. Dames)

Nota di Lunaria: si noti il collegamento con Medusa, che aveva il potere di trasformare gli uomini in pietra. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/medusa.html

Altri aspetti di Cailleach


La Cailleach Bheare o Strega di Bheare, vive sulla penisola di Bheare nella contea di Kerry nel sud est dell'Irlanda, dove viene ricordata come la Modellatrice della Terra, la Costruttrice delle Montagne. Cailleach Bheare è considerata Madre della Dea Aine.
Forma una Trinità con la Cailleach Bholais e la Cailleach Daingin. Il nome Bheare deriva dalle stesse radici della Dea Vacca Bo, Boi o Boand che in seguito divenne Brigit (Altre Dee Vacche sono Hathor e Kamadhenu; anche la norrena Auðumla è una Vacca presente agli inizi della formazione del mondo https://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/norvegia-2-la-mitologia-norrena-in.html)

Nella mitologia della regione si crede che la grande Cailleach si sia ora trasformata in una piccola roccia sporgente prospiciente il mare alla baia di Coulagh sulla parte nord ovest della penisola di Bheare. Questa roccia sporgente è ancora onorata, dato che anche oggi la roccia è ricoperta di piccole pietre e altre offerte, sistemate in ogni angolino.
(Nota di Lunaria: in Cina, ad essere adorata era la Dea Sichun, un picco montuoso ginomorfo;

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/breve-introduzione-al-taoismo.html
anche nell'Induismo esistono Dee adorate sotto forma di rocce, grotte o persino tumuli, come Mata Hingraj e Shantadurga; ovviamente i cattolici scopiazzano anche l'idea di "donna sul sasso o nella grotta" con la loro "vergine nella grotta", ovviamente non scritturale, cioè inesistente nella bibbia)

Cailleach era legata anche alle montagne, come Cailleach na Mointeach o Cailleach na Montaigne, la Vecchia delle Montagne.
Le montagne di Pairc che formano l'orizzonte a sud est delle pietre di Callanish mostrano il profilo di una donna dormiente, chiamata La Bella Addormentata. In gaelico è conosciuta come Cailleach na Mointeach, la Vecchia delle Brughiere. Per quanto riguarda la Cailleach na Montaigne, si pensava che vivesse sulla cima del monte Ben Nevis e che tenesse prigioniera Brigit durante i mesi invernali, con il suo martello argentato che trasforma il mondo in ghiaccio.


Nota di Lunaria: sul collegamento tra donna/Dea e martello vedi la figura dell'Accabadora:
https://it.wikipedia.org/wiki/Femmina_accabadora
vedi anche il culto ad Efesto\Sucellos: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/efesto-e-il-culto-del-martello.html
e a Thor: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/wodan-odino-thor-tre-dei-moooooolto.html