che riporta cose molto giuste, come sa chiunque si sia letto questi libri:
ci sono solo un paio di cose che non sono state dette, ma che spiego io, sempre avendole apprese dai libri in questione (specie l'ultimo, che è proprio ben fatto ed è stato scritto da un autore che è Rom)
Alla domanda sull'infamia (che è dura a morire) del "gli zingari rubano i bambini!", la signora che rispondeva non ha saputo dire da dove provenisse tale calunnia che ha marchiato, da secoli, tutti i Rom; lo spiego io, da dove deriva:
deriva dall'inquisizione.
Fu l'inquisizione ad inventarsi questa panzana (similmente alle altre due, che vennero messe nel dimenticatoio solo a Settecento inoltrato: che le donne volassero sulle scope per andare a fornicare con i satanassi al sabba e che gli ebrei bevessero sangue di bambino per fare una dissacrazione dell'eucaristia)
La seconda cosa che non è stata evidenziata, è come mai le donne rom più tradizionaliste indossino i gonnoni lunghi (che peraltro sono anche un capo di abbigliamento tipico di tante tradizionaliste Gothic Metal old-style, andate a vedere Anita dei The Sins of Thy Beloved dell'epoca "Lake of Sorrow" o Vibeke dei Tristania ai tempi belli...);
Vibeke |
Anita |
anche qui, è vero, è un look tradizionalista che serve a rimarcare la loro appartenenza, ma in origine il significato era molto più "sacrale" e andava a riferirsi ai concetti (originari del contesto indù dal quale i Rom provenivano) di purità\impurità che regolavano la vita di ogni Rom (maschio o femmina che fosse): la gonna lunga serviva, appunto, a mantenere una certa distanza dal suolo, per mantenere la purezza (il terreno era ritenuto impuro) e anche per rimarcare una certa concezione di verginità\appartenenza al gruppo Rom (la donna era sottomessa al marito e più in generale all'intero gruppo, ma curiosamente aveva un vero e proprio predominio nella sfera esoterica\sacrale). Chi volesse approfondire trova tutto qui
Ripeto, ottimo libro che demolisce la disinformazione che viene fatta.
Leggete anche il mio post con il riassunto di ciò che è utile da sapere: https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/rom-musica-esoterismo-credenze.html
tra l'altro io stessa indosso da decenni questo talismano Rom che mi regalarono quando avevo 13 anni (o giù di lì, andavo ancora alle medie xD ma ero già una piccola Lunaria invischiata dentro questi argomenti esoterici xD)
Ad ogni modo, approfondisco quanto dicevo qui
riportando anche questa bella leggenda del Serpente Domestico. ^_^
Per altri approfondimenti su questo animale così disprezzato dal cristianesimo, andate a questo post:
***
Una delle antiche credenze Rom che lo studioso Polansky ha raccolto nel suo studio sui Rom residenti in Kosovo che vivono in abitazioni fisse è quella del Serpente Domestico; questo studioso ha notato che la maggior parte dei Rom anche al di fuori del Kosovo (tutta l'ex Yugoslavia, l'Albania, la Grecia, la Turchia, la Bulgaria...) credono al leggendario Serpente che vive nelle fondamenta delle case e che protegge la famiglia.
Secondo alcuni, il serpente sarebbe nero (o avrebbe la pancia bianca); viene chiamato "il Figlio di Dio" o "Figlio della Casa"; si pensava che la notte usciva e strisciava su tutte le persone che dormivano per proteggerle e portare fortuna. Quando il Serpente Domestico veniva ammazzato, qualcuno moriva e la sfortuna sarebbe arrivata e sarebbe rimasta per molti anni.
Tutti i Rom intervistati da Polansky credevano a questo.
Questa leggenda, quasi certamente, deriva dall'India, dove si pensa che vedere un serpente sia di buon auspicio; si veda ad esempio il culto a Manasa Devi, la Dea dei serpenti.
Tutti i Rom intervistati da Polansky credevano a questo.
Questa leggenda, quasi certamente, deriva dall'India, dove si pensa che vedere un serpente sia di buon auspicio; si veda ad esempio il culto a Manasa Devi, la Dea dei serpenti.
Manasa\Mansa Devi è la Dea dei serpenti, adorata soprattutto in Bengala\Nord dell'India. La Dea protegge dal morso dei serpenti ed è anche una Dea della fertilità e della prosperità. Manasa è la madre di Astika, sorella di Vasuki, re dei Nagas (un mitico popolo di serpenti) e moglie di Jaratkaru. è chiamata "Vishahara", Distruttrice del Veleno.
Per queste sue qualità curative, richiama molto le Dee italiche\greche Angitia e Medusa, che appunto erano collegate ai serpenti e potevano guarire il loro veleno.
Per queste sue qualità curative, richiama molto le Dee italiche\greche Angitia e Medusa, che appunto erano collegate ai serpenti e potevano guarire il loro veleno.
Probabilmente in India, l'idea che il serpente preservasse dalla morte, deriva dal fatto che il serpente si nutre di animali che possono portare agenti patogeni.
Ma la cosa più importante da sottolineare è che la credenza del Serpente Domestico nelle mura di casa dimostra che prima della diaspora, i Rom vivevano in abitazioni fisse.
Il "Serpente Domestico" è presente anche nel folklore albanese: il Vitore è uno spirito domestico, che, nella forma di un piccolo serpente, vive nei muri delle case.
Può annunciare eventi fausti o infausti. (sull'Albania, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/albania-1-illiri-regine-skanderbeg.html
Può annunciare eventi fausti o infausti. (sull'Albania, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/albania-1-illiri-regine-skanderbeg.html
La credenza di questi spiriti domestici del focolare era attestata anche presso gli Slavi; per esempio i Russi credevano al Domovoi, lo spirito dell'antenato fondatore della famiglia, che vigilava sul benessere dei suoi componenti ed era chiamato "nonno" e che abitava nel cuore della stufa, il centro di ogni izba (casa).
Inoltre, anche nel Kurdistan (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/kurdistan-storia-poesia-persecuzioni.html) pre-islamico è attestata una Dea Serpente: Shameran (Shahmaran), Dea Kurda della Saggezza e guardiana dei segreti. Il suo nome significa "Regina dei Serpenti"; ha testa di donna e corpo di serpente.
Ma, con spire e gambe serpentiformi, si potrebbe citare anche la Dea dell'amore nel pantheon scita: Argimpasa (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/gli-sciti-prima-parte.html)
Tra l'altro, il fatto che abbia due serpenti/code al posto delle gambe, ricorda molto Melusina:
Curiosamente, esisteva anche una creatura, con due serpenti al posto delle gambe: la Dracanae.
Anche il dio gnostico, l'Anguipede, ha gambe di serpente:
APPROFONDIMENTO: LA DEA SERPENTE IN CAMBOGIA COME EMBLEMA DELLA SOVRANITA'
Tratto da
Nella cosmologia buddista la Montagna Cosmica, il Meru, occupa una posizione centrale: è il perno, l'asse dell'universo. Essa è circondata da 7 montagne circolari dorate che s'abbassano dall'interno verso l'esterno, separate da 7 mari circolari. Tutt'intorno si stende l'oceano dell'universo che comprende ai 4 punti cardinali, i 4 continenti tra i quali, a sud, Djambudvipa, il mondo degli uomini. La terra termina con un enorme baluardo di roccia, il Cacravala. Alla sommità di Meru si trova il cielo dei 33 Dei (Trayastrimsha) dominato da Indra con la città divina di Suddharcana. Ancor più in alto s'innalzano altri 16 cieli.
Un esempio di città antica costruita secondo quei principii cosmologici è fornito da Angkor Thom, l'antica residenza dei Khmer nella Cambogia. Il piano della città non presenta un tracciato circolare come la terra nella cosmologia indiana, ma quadrato, come tutte le altre città della stessa configurazione.
Il significato cosmico del piano di Angkor Thom è attestato anche dalle iscrizioni. Al centro dell'antica città di Angkor, fondata verso l'anno 900 della nostra era dal re Yaçovarman, era stato eretto il tempio di Phimeanakas designato come "La Montagna del Centro" o "La Regina delle Montagne", un'immagine, quindi, del Meru.
Il tempio si compone di una piramide tronca abbastanza scoscesa alla cui sommità s'innalzava un piccolo tempio anch'esso posto su una piattaforma a gradini. Tutto l'edificio era dorato. Era quindi una montagna del mondo e degli Dei sul tipo degli ziggurat babilonesi.
Un esempio di città antica costruita secondo quei principii cosmologici è fornito da Angkor Thom, l'antica residenza dei Khmer nella Cambogia. Il piano della città non presenta un tracciato circolare come la terra nella cosmologia indiana, ma quadrato, come tutte le altre città della stessa configurazione.
Il significato cosmico del piano di Angkor Thom è attestato anche dalle iscrizioni. Al centro dell'antica città di Angkor, fondata verso l'anno 900 della nostra era dal re Yaçovarman, era stato eretto il tempio di Phimeanakas designato come "La Montagna del Centro" o "La Regina delle Montagne", un'immagine, quindi, del Meru.
Il tempio si compone di una piramide tronca abbastanza scoscesa alla cui sommità s'innalzava un piccolo tempio anch'esso posto su una piattaforma a gradini. Tutto l'edificio era dorato. Era quindi una montagna del mondo e degli Dei sul tipo degli ziggurat babilonesi.
Nel tempio, Il Signore degli Dei, Shiva, veniva venerato sotto forma del Linga (emblema fallico del Dio). Shiva si incarnava in ogni re della Cambogia che attingeva la forza reale magica nello splendore del padrone degli Dei presente nel Linga e in un legame magico con la terra.
Infatti, apprendiamo da un viaggiatore cinese che visitò Angkor Thom nel 1296 che nel palazzo c'era una torre d'oro sulla cui cima dormiva il re.
"Tutti gli indigeni affermano che la torre è abitata dallo spirito di un serpente a 9 teste, padrone del suolo in tutto il regno. Egli appare tutte le notti sotto le spoglie di una donna. In un primo tempo il re divide il suo letto e si unisce con Lei. Anche le spose più distinte non oserebbero entrare nella stanza. Poi il re se ne va, durante la seconda veglia, e può dormire con le mogli e le concubine. Se una notte lo spirito del Serpente non appare, ciò significa che è arrivata l'ora della morte del re. Se il re manca una sola notte, succede una disgrazia."
"Tutti gli indigeni affermano che la torre è abitata dallo spirito di un serpente a 9 teste, padrone del suolo in tutto il regno. Egli appare tutte le notti sotto le spoglie di una donna. In un primo tempo il re divide il suo letto e si unisce con Lei. Anche le spose più distinte non oserebbero entrare nella stanza. Poi il re se ne va, durante la seconda veglia, e può dormire con le mogli e le concubine. Se una notte lo spirito del Serpente non appare, ciò significa che è arrivata l'ora della morte del re. Se il re manca una sola notte, succede una disgrazia."
Quindi il re, unendosi alla Dea-Serpente, rinnovava ogni notte l'unione magica con la terra del suo regno. Il tempio non era quindi soltanto il simbolo della montagna Meru, ma, per il culto della forza del Dio originale incarnata nel Linga e per l'unione, ogni notte, del re e della Divinità tellurica del paese, esso diventò il centro magico del regno; un focolare di forze che, simile a una lente, concentrava tutte le potenze divine del cielo e della terra e le trasmetteva al re e all'impero.
Nota di Lunaria: Più tardi (XI secolo) la Cambogia divenne buddista. Comunque, almeno fino al 1296, sappiamo che il re doveva unirsi alla Dea Serpente (probabilmente una Sacerdotessa che faceva le veci della Dea) e che da questa unione dipendeva la sovranità del re sul paese (la terra) nonché il benessere e la prosperità del paese stesso. Anzi, qualora cessasse la Teofania della Dea Serpente, ciò significava che il re era prossimo alla morte. Il discorso ricorda molto le tante Dee Celtiche della sovranità e della terra. è attraverso la Dea che il re può regnare, e il possesso della terra e della sovranità viene visto come Nozze Sacre con la Dea.
... ma ci sono anche statue indù con serpenti che escono dalle vagine xD |
L'abbiamo detto trilioni di volte, ma ripetiamolo: il vero motivo del perché l'ebraismo e il cristianesimo hanno diffamato e detestato il serpente è solo questo: il serpente era simbolo della DEA e, più in generale, dei politeismi (di tutti i tipi, da nord a sud da est a ovest, difatti come sa chiunque non sia un citrullo beota analfabeta - che si vanti del suo non aver mai letto niente, perché tanto è convinto di essere "nella Verità" proclamata dalla bibbia... - il serpente compare praticamente in tutte le mitologie, dagli egizi agli indù, dai celti ai norreni, dai greci agli africani... e tutte queste popolazioni avevano religioni non monoteiste, ma politeiste, basate cioè sull'adorazione di Dei maschili e Dee femminili)
ALTRO APPROFONDIMENTO
tratto da
Il serpente gigante è un altro animale totemico apparso presto nei miei sogni e rimasto per me un custode personale. Il serpente è legato alla creazione e alla guarigione fin dai tempi più antichi, inciso nell'argilla bagnata sulla pareti delle grotte paleolitiche trentamila anni fa e da allora presente in ogni luogo del mondo.
(Nota di Lunaria: ricordiamo brevemente qualche Dea serpente o legata ad esso: in Cina Nu Wa, a Creta la Potnia Draconton, in India Manasa, Sadhi, Mogal Mataji, Nagbai, Nagneshwari, in tutta l'Asia, specialmente la Cambogia, Naga, in Africa Mami Wata e Marta la Dominadora, nell'antica Italia Angitia e Giunone Sospita, in Grecia Medusa - e anche Athena è stata associata al serpente -, in Sudamerica Coatlicue, Malinalxochi e Cihuacoatl, in Egitto Renenutet e Buto, in Melanesia Koevasi...)
Nota di Lunaria: e proprio per questo, il monoteismo lo denigra, nella storiella di adamo ed eva... infatti:
"La testimonianza più stupefacente del potere duraturo del serpente ci viene dal racconto della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso. è infatti il serpente che suggerisce alla donna di disobbedire a Geova e di mangiare lei stessa dall'albero della conoscenza.
Sono stati fatti molti tentativi, da parte dei teologi, di interpretare la storia della cacciata dal Paradiso in modi che non "spiegano" la barbarie, la crudeltà e l'insensibilità come una conseguente inevitabile del peccato originale. Il fatto che il serpente, un antico simbolo oracolare o profetico della Dea, consigli a Eva, la donna archetipica, di disobbedire agli ordini di un Dio maschile, non è sicuramente un caso. Né è un caso che Eva segui in effetti il suggerimento del serpente: trasgredendo agli ordini di javé, mangia dal sacro albero della conoscenza. Come l'albero della vita, anche l'albero della conoscenza era associato alla Dea. Inoltre, nell'antica realtà sociale e mitica (come avveniva ancora per la Pizia in Grecia e con la Sibilla a Roma), la saggezza e la rivelazione divina si manifestavano attraverso una Sacerdotessa. Secondo il punto di vista della realtà precedente, gli ordini di questo potente dio, javè, per cui Eva non poteva cibarsi da un albero sacro (della conoscenza, della saggezza divina o della vita) sarebbero stati non solo innaturali, ma anche blasfemi. Boschetti d'alberi sacri erano parte integrante della vecchia religione. Lo stesso vale per i riti volti a indurre negli adoranti uno stato di coscienza ricettivo alle rivelazioni della Dea, riti officiati dalle donne, in quanto Sacerdotesse della Dea. Insomma, nell'ambito della vecchia realtà matriarcale, javé non avrebbe avuto il diritto di dare simili ordini. Ma, visto che erano stati dati, non ci si poteva aspettare che Eva o il serpente in quanto rappresentanti della Dea li avrebbero osservati. Dirette al primo pubblico della Bibbia, il popolo di Canaan, che probabilmente si ricordava ancora le terribili punizioni che gli uomini che portavano con sé gli dei della guerra e del tuono avevano inflitto ai loro antenati, le orribili conseguenze della disobbedienza di Eva agli ordini di javé erano più che una semplice allegoria della "colpevolezza" dell'umanità. Erano un chiaro monito a evitare il culto della Dea, che ancora resisteva.
La "colpa" di Eva quando si rifiutò di ubbidire a javé e s'azzardò ad attingere personalmente alla fonte della conoscenza, era in sostanza il rifiuto di rinunciare a quel culto. E siccome fu Eva, la prima donna, il simbolo della donna, a rimanere legata all'antica fede, più di Adamo, che si limitò a seguire il suo esempio, la punizione per lei doveva essere più tremenda. Da quel momento, si sarebbe dovuto sottomettere in tutto e per tutto. Le sue sofferenze si sarebbero moltiplicate, e con esse, la prole, il numero dei figli che avrebbe generato. E per l'eternità sarebbe stata condannata a essere dominata da questo dio vendicativo e dal suo rappresentante terreno, l'uomo. A parte questo, lo svilimento del serpente e l'associazione della donna al male erano un modo per screditare la Dea. Il passo, in Genesi 3:16, "moltiplicherò grandemente le tue pene e la tua gravidanza; avrai figli nel dolore e desidererai tuo marito, ed egli dominerà su di te" ha senso se si considera la storia della cacciata dal Paradiso terrestre come una favola androcratica su come le popolazioni ugualitarie che adoravano la Dea, dedite all'agricoltura furono conquistate da pastori bellicosi e dominati dai maschi, e di come ciò segnò LA FINE DELLA LIBERTà SESSUALE e riproduttiva della donna. Il passo "moltiplicherò grandemente le tue pene e la tua gravidanza" indica chiaramente che a quell'epoca le donne PERSERO NON SOLO IL DIRITTO A SCEGLIERE IL LORO COMPAGNO ma anche quello di usare le tecnologie del controllo delle nascite. Che l'uso dei contraccettivi risalga all'antichità è dimostrato da antichi papiri egiziani, che descrivono l'uso di spermicidi."
"Come il serpente, che muta la pelle e "rinasce", l'ascia bipenne faceva parte dell'epifania della Dea, era uno dei simboli dei suoi poteri di rigenerazione (...) Nella mitologia il Serpente è forse la più forte di tutte le immagini che rappresentano il rinnovamento e la trasformazione. è il guardiano della saggezza del Mondo Sotterraneo e della profezia. La caratteristica del Serpente di liberarsi della sua vecchia pelle e quindi di rinnovarsi era associata al cambio della Luna nuova e al ciclo mestruale delle donne. Come la Luna, il Serpente era visto quale simbolo di luce e di buio; viveva sia sotto che sopra la terra, in tane e cavità. Rappresentava i poteri della Luna Nera, le energie dinamiche provenienti dalla coscienza interiore o Mondo Sotterraneo che portavano alla luce i poteri profetici, la saggezza, l'ispirazione e la fertilità. I movimenti sinuosi e ondeggianti del serpente rinforzavano l'associazione con l'acqua ed esso diventava il simbolo delle acque del cielo come pioggia fertilizzante e delle acque del Mondo Sotterraneo come l'utero che porta la rinascita e la nuova vita. In alcune mitologie il Serpente rappresentava la sorgente creativa che diede vita all'universo. Esso era visto come l'energia dinamica della Dea, cioè sia la madre terra che il suo potere in grado di far crescere le piante. Hel, la Dea teutonica del Mondo Sotterraneo e dei morti, era la sorella del serpente Ouroboros, che circondava gli oceani della terra. Sia Inanna che Ishtar erano raffigurate con serpenti, spesso attorcigliati su un bastone, ed entrambe erano chiamate "Regina delle Acque Superiori e Inferiori"
Nel santuario di Cnosso, sull'isola di Creta, furono trovate statue di Dee e Sacerdotesse con serpenti attorcigliati sul corpo e sulle mani.
Ecate, la Dea Greca della Luna Nera, era raffigurata con i serpenti al posto dei capelli, e Demetra, Dea del Granoturco, era sempre accompagnata da un serpente.
In particolare le Dee dell'apprendimento, dell'oracolo, della guarigione, della saggezza e dell'ispirazione erano associate al serpente. Le Sacerdotesse di Artemide erano chiamate pythia, cioè serpi, e i loro templi erano luoghi di guarigione e divinazione.
Lo scudo di Atena e l'indumento chiamato Aegis, che indossava sulle spalle, erano adornati con fregi e immagini di Gorgone, un essere con in testa i serpenti.
Nelle leggende dell'antica Dea Brigit era associata anch'essa ai serpenti e così pure la Dea Egizia Heh, che era chiamata Rivelatrice di Saggezza."
ALTRO APPROFONDIMENTO
tratto da
Il serpente gigante è un altro animale totemico apparso presto nei miei sogni e rimasto per me un custode personale. Il serpente è legato alla creazione e alla guarigione fin dai tempi più antichi, inciso nell'argilla bagnata sulla pareti delle grotte paleolitiche trentamila anni fa e da allora presente in ogni luogo del mondo.
(Nota di Lunaria: ricordiamo brevemente qualche Dea serpente o legata ad esso: in Cina Nu Wa, a Creta la Potnia Draconton, in India Manasa, Sadhi, Mogal Mataji, Nagbai, Nagneshwari, in tutta l'Asia, specialmente la Cambogia, Naga, in Africa Mami Wata e Marta la Dominadora, nell'antica Italia Angitia e Giunone Sospita, in Grecia Medusa - e anche Athena è stata associata al serpente -, in Sudamerica Coatlicue, Malinalxochi e Cihuacoatl, in Egitto Renenutet e Buto, in Melanesia Koevasi...)
DEE CON IL SERPENTE AI PIEDI |
In India il serpente è la Dea Kundalini, colei che ascende attraverso i chakra, portando guarigione, illuminazione e compimento spirituale agli yogi. Il suo culto è continuato senza interruzione in epoca matriarcale ed essa è legata direttamente al corpo e alle funzioni biologiche femminili. In generale si può affermare che il serpente è il totem delle donne.
Nota di Lunaria: e proprio per questo, il monoteismo lo denigra, nella storiella di adamo ed eva... infatti:
"La testimonianza più stupefacente del potere duraturo del serpente ci viene dal racconto della cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso. è infatti il serpente che suggerisce alla donna di disobbedire a Geova e di mangiare lei stessa dall'albero della conoscenza.
Sono stati fatti molti tentativi, da parte dei teologi, di interpretare la storia della cacciata dal Paradiso in modi che non "spiegano" la barbarie, la crudeltà e l'insensibilità come una conseguente inevitabile del peccato originale. Il fatto che il serpente, un antico simbolo oracolare o profetico della Dea, consigli a Eva, la donna archetipica, di disobbedire agli ordini di un Dio maschile, non è sicuramente un caso. Né è un caso che Eva segui in effetti il suggerimento del serpente: trasgredendo agli ordini di javé, mangia dal sacro albero della conoscenza. Come l'albero della vita, anche l'albero della conoscenza era associato alla Dea. Inoltre, nell'antica realtà sociale e mitica (come avveniva ancora per la Pizia in Grecia e con la Sibilla a Roma), la saggezza e la rivelazione divina si manifestavano attraverso una Sacerdotessa. Secondo il punto di vista della realtà precedente, gli ordini di questo potente dio, javè, per cui Eva non poteva cibarsi da un albero sacro (della conoscenza, della saggezza divina o della vita) sarebbero stati non solo innaturali, ma anche blasfemi. Boschetti d'alberi sacri erano parte integrante della vecchia religione. Lo stesso vale per i riti volti a indurre negli adoranti uno stato di coscienza ricettivo alle rivelazioni della Dea, riti officiati dalle donne, in quanto Sacerdotesse della Dea. Insomma, nell'ambito della vecchia realtà matriarcale, javé non avrebbe avuto il diritto di dare simili ordini. Ma, visto che erano stati dati, non ci si poteva aspettare che Eva o il serpente in quanto rappresentanti della Dea li avrebbero osservati. Dirette al primo pubblico della Bibbia, il popolo di Canaan, che probabilmente si ricordava ancora le terribili punizioni che gli uomini che portavano con sé gli dei della guerra e del tuono avevano inflitto ai loro antenati, le orribili conseguenze della disobbedienza di Eva agli ordini di javé erano più che una semplice allegoria della "colpevolezza" dell'umanità. Erano un chiaro monito a evitare il culto della Dea, che ancora resisteva.
La "colpa" di Eva quando si rifiutò di ubbidire a javé e s'azzardò ad attingere personalmente alla fonte della conoscenza, era in sostanza il rifiuto di rinunciare a quel culto. E siccome fu Eva, la prima donna, il simbolo della donna, a rimanere legata all'antica fede, più di Adamo, che si limitò a seguire il suo esempio, la punizione per lei doveva essere più tremenda. Da quel momento, si sarebbe dovuto sottomettere in tutto e per tutto. Le sue sofferenze si sarebbero moltiplicate, e con esse, la prole, il numero dei figli che avrebbe generato. E per l'eternità sarebbe stata condannata a essere dominata da questo dio vendicativo e dal suo rappresentante terreno, l'uomo. A parte questo, lo svilimento del serpente e l'associazione della donna al male erano un modo per screditare la Dea. Il passo, in Genesi 3:16, "moltiplicherò grandemente le tue pene e la tua gravidanza; avrai figli nel dolore e desidererai tuo marito, ed egli dominerà su di te" ha senso se si considera la storia della cacciata dal Paradiso terrestre come una favola androcratica su come le popolazioni ugualitarie che adoravano la Dea, dedite all'agricoltura furono conquistate da pastori bellicosi e dominati dai maschi, e di come ciò segnò LA FINE DELLA LIBERTà SESSUALE e riproduttiva della donna. Il passo "moltiplicherò grandemente le tue pene e la tua gravidanza" indica chiaramente che a quell'epoca le donne PERSERO NON SOLO IL DIRITTO A SCEGLIERE IL LORO COMPAGNO ma anche quello di usare le tecnologie del controllo delle nascite. Che l'uso dei contraccettivi risalga all'antichità è dimostrato da antichi papiri egiziani, che descrivono l'uso di spermicidi."
"Come il serpente, che muta la pelle e "rinasce", l'ascia bipenne faceva parte dell'epifania della Dea, era uno dei simboli dei suoi poteri di rigenerazione (...) Nella mitologia il Serpente è forse la più forte di tutte le immagini che rappresentano il rinnovamento e la trasformazione. è il guardiano della saggezza del Mondo Sotterraneo e della profezia. La caratteristica del Serpente di liberarsi della sua vecchia pelle e quindi di rinnovarsi era associata al cambio della Luna nuova e al ciclo mestruale delle donne. Come la Luna, il Serpente era visto quale simbolo di luce e di buio; viveva sia sotto che sopra la terra, in tane e cavità. Rappresentava i poteri della Luna Nera, le energie dinamiche provenienti dalla coscienza interiore o Mondo Sotterraneo che portavano alla luce i poteri profetici, la saggezza, l'ispirazione e la fertilità. I movimenti sinuosi e ondeggianti del serpente rinforzavano l'associazione con l'acqua ed esso diventava il simbolo delle acque del cielo come pioggia fertilizzante e delle acque del Mondo Sotterraneo come l'utero che porta la rinascita e la nuova vita. In alcune mitologie il Serpente rappresentava la sorgente creativa che diede vita all'universo. Esso era visto come l'energia dinamica della Dea, cioè sia la madre terra che il suo potere in grado di far crescere le piante. Hel, la Dea teutonica del Mondo Sotterraneo e dei morti, era la sorella del serpente Ouroboros, che circondava gli oceani della terra. Sia Inanna che Ishtar erano raffigurate con serpenti, spesso attorcigliati su un bastone, ed entrambe erano chiamate "Regina delle Acque Superiori e Inferiori"
Nel santuario di Cnosso, sull'isola di Creta, furono trovate statue di Dee e Sacerdotesse con serpenti attorcigliati sul corpo e sulle mani.
Ecate, la Dea Greca della Luna Nera, era raffigurata con i serpenti al posto dei capelli, e Demetra, Dea del Granoturco, era sempre accompagnata da un serpente.
In particolare le Dee dell'apprendimento, dell'oracolo, della guarigione, della saggezza e dell'ispirazione erano associate al serpente. Le Sacerdotesse di Artemide erano chiamate pythia, cioè serpi, e i loro templi erano luoghi di guarigione e divinazione.
Lo scudo di Atena e l'indumento chiamato Aegis, che indossava sulle spalle, erano adornati con fregi e immagini di Gorgone, un essere con in testa i serpenti.
Nelle leggende dell'antica Dea Brigit era associata anch'essa ai serpenti e così pure la Dea Egizia Heh, che era chiamata Rivelatrice di Saggezza."
Mettiamo qualche foto di Dee associate al Serpente:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/atena.html
Agli Egizi manco bastava "il semplice serpente", si sono pure inventati il serpente con le gambe e con le ali!!! (Buto)
Più chiaro di così, che il serpente era un simbolo del Paganesimo e non del "diavolo\angelo caduto", concetto peraltro inesistente nel primigenio ebraismo, ma tant'è... -_-
Lo sa chiunque si è letto questo libro
ma basta anche andare a leggere un forum ebraico:
Ripeto: nell'ebraismo originario, non quello che hanno in mente i cristianucoli o quello medievaleggiante\pro-gnostico, non esiste il concetto di "angelo" o "demone" -__-
Sono azioni personificate, tradotte male dai cristianelli birichini che dovevano far dire all'antico testamento degli ebrei "quello che volevamo fosse confermato secondo il nuovo testamento scritto da noi cristianelli fuoriusciti dall'ebraismo..."
difatti, traducono male i termini ebraici originari (vedi per esempio i termini ebraici "betulah" o "almah" che vengono contraffatti e contorti dai cristiani per riferirsi all'inesistente verginità "cristiana" perpetua di maria... concetto INESISTENTE E ASSURDO PER UN EBREO e per chi ha inventato e scritto l'antico testamento) allo scopo di appoggiare e "rendere più veritiere" i loro dogmi cristiani... che sono ininfluenti per un ebreo ortodosso tradizionalista.
Ma tant'è...
Difatti, nel testo della genesi, il dio jahvè maledice il serpente che ha parlato alla donna proprio per questi due motivi:
1) il simbolo della Dea (serpente) parla alla donna-Eva, allegoria della sacerdotessa pagana cananea che si accompagnava ai serpenti (o comunque, è allegoria della Dea che veniva agghindata di serpenti, quando veniva scolpita)
2) viene condannato a "strisciare" proprio perché... all'epoca l'ebreo che si inventò la storiella della genesi pensava proprio a questo serpente qui, con le gambette
a cui javè fa il dispetto, cioè gliele toglie... appunto, per farlo strisciare :P
Sono cose così logiche ed evidenti, ma tant'è... Mi devo rassegnare a sentire il mio prossimo cristiano sostenere (con taaaaaaaaaaaaaaaaaaanta sicurezza!) che "il serpente è il diavolo!"