Stanno ammazzando il Black Metal...!

Fermo restando che di queste nuove mode da "social network" io non so un c4zzo, e ne vado orgogliosa del mio essere Anacronistica, di tanto in tanto youtube mi mette "tra i consigliati" video che abbiano a che fare con "le cose che ascolto" e così delle volte ci clicco su... per tanto apprendo, con orrore e repulsione, che su tale "tiktok" stanno facendo uno SCEMPIO, stanno DISSACRANDO il Black Metal, 


trasformandolo in una minchi4ta per bimbomink1e (peggiori persino delle ninfette che andavano in fregola per Ville Valo nel 2000!)  pittate come pagliacci e sculettanti balletti e mossettine, il tutto hashtaggato come "Black Metal" quando di sottofondo questi POSER ci mettono "gli Slipknot" o i "Nirvana".

Uno scempio, e se penso che, tra gli oltanzisti della Nera Fiamma c'è chi considerava "il Black Metal cristiano uno scempio" (https://www.youtube.com/watch?v=LmP9BVKbM2I) o "Il Black Metal con le copertine colorate è finto Black Metal, è Black Metal per ragazze", e sarei proprio curiosa di sapere cosa costoro pensano "del black metal su tik tok", non posso che sentirmi indignata nel vedere come per colpa di questi poser ci sarà un danno di immagine per tutti quelli che ascoltano Black Metal!

Non bastavano "i report super informati sul rock satanico" (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/cronaca-nera-e-gusti-musicali.html) né le sgallettate e smutandate spendaccione del "Goth" (https://intervistemetal.blogspot.com/2015/10/blog-post.html)(https://intervistemetal.blogspot.com/2017/02/non-nel-mio-nomenot-in-my-name.html) NO, adesso dobbiamo assistere anche alla dissacrazione del Black Metal con legioni di tiktoker che nulla sanno di questo genere, comprano la maglietta dei Mayhem "ché è figa, ghé!", e di sottofondo per il loro balletto insulso ci mettono "musica da Emo" o "gli Slipknot". E tutti quelli che amano il genere verranno accostati, nella percezione "degli altri" a questi fenomeni da baraccone!

Black Metal su tik tok? ANCHE NO, GRAZIE.

è la MORTE TOTALE DEL GENERE. Vuol dire AMMAZZARLO, DOPO AVERLO PROFANATO.

Ad un tale livello di profanazione non ci sono arrivati manco i gabber più oltranzisti, che pure mi (ci) odiavano (https://intervistemetal.blogspot.com/2016/01/we-are-all-slaves-to-rave-unanalisi.html) ma per lo meno pur sfottendoci, non si appropriavano dei nostri simboli, della nostra cultura, per sbeffeggiarla facendosi passare come "Blacksters".

Uno scempio, insomma, che dimostra che viviamo in una PATTUMIERA DI PERIODO STORICO. Ragazzuoli seriamente convinti che "Black Metal" sia "un tipo di abbigliamento", discepoli ed emuli delle "kotikone" da strapazzo tutte fashion e outfit su youtube e instagram che hanno contribuito all'idea insopportabile che "gothic = un tipo di trucco e di abito". 

P.S Quanto avevo da dire sulla morte di Stuart lo trovate qui. Oh, ma è solo questione di tempo. Vedrete che i tik toker in questione, i blacksterelli da selfie, faranno qualche balletto cretino per ricordare Stuart e "quanto sono figo con la t-shirt dei COF, eh ehehe, e adesso mettetemi like!"

E qualcuno, decenni fa, se la prendeva contro i fans dei Korn o degli Stuck Mojo, che neanche arrivavano a questi livelli di SCEMPIAGGINE FRIVOLA, al contrario, erano appassionati della musica e delle tematiche delle loro band del cuore e non sputtanavano un intero mondo musicale che è pure uno stile di vita e di pensiero!


L'inquietante Leggenda del Succiacapre

Info tratte da

Il Succiacapre o Nottolone (26-29 cm) è inconfondibile per la testa larga appiattita, con becco piccolissimo, che stranamente consente un'ampia apertura della bocca; vola col becco aperto, ingurgitando un gran numero di insetti; 


il piumaggio è grigio-bruno, fittamente macchiettato, barrato di fulvo e di bruno scuro. La coda e le ali sono lunghe (19-20 cm, apertura alare di 53-59 cm, coda di 13-14 cm).



Frequenta boschi, brughiere e campagne, ha un volo silenzioso e a zig zag; caccia gli insetti (anche falene) a volo.

Di giorno se ne sta immobile, poggiato su di un ramo o persino sul terreno.

Nel periodo dell'accoppiamento fa udire un rumore caratteristico prodotto dal battere delle ali. Non costruisce nidi e depone le uova (2-4) direttamente sul terreno, fra erbe e cespugli; l'incubazione dura 18 anni ed è curata sia dal maschio sia dalla femmina.

Il maschio si distingue dalla femmina per avere macchie bianche sulla punta delle prime tre remiganti esterne e delle timoniere esterne.

Lo strano nome del Succiacapre deriva dalla credenza secondo la quale il Nottolone andrebbe di notte nelle stalle a prendere il latte dalle capre... in realtà, se il Succiacapre si reca nelle stalle, lo fa solo perché lì trova molti più insetti.

Fa un verso particolare: ricorda una macchina da cucire ed inoltrandosi in un'area popolata da nottoloni si ha l'impressione di essere entrati in una sartoria!



CAPRIMULGIFORMI: Questi uccelli insettivori, di mole media o piccola, hanno una grande bocca, profonda, grandi occhi, piumaggio soffice con disegno "a foglia morta" e sono di abitudini crepuscolari e notturne.


Nota di Lunaria: in realtà ho scoperto questo uccello... leggendo Lovecraft! Infatti il succiacapre è menzionato in "L'Orrore di Dunwich"

L'ORRORE DI DUNWICH

"The Dunwitch Horror" nelle intenzioni di Lovecraft è un testo appartenente al Ciclo di Arkham: all'epoca era ormai chiara l'idea di riunire tutte le sue storie riferentisi al pantheon alieno inaugurato con la figura di Cthulhu in un contesto che in qualche modo le unificasse.

Gorgoni, Idre e Chimere, le atroci storie di Celeno e delle Arpie, possono riprodursi in un cervello superstizioso: ma esse erano già lì. Sono trascrizioni, tipi: gli archetipi sono dentro di noi e sono eterni. Come potrebbe accadere altrimenti che lo spettacolo di ciò che, al risveglio, sappiamo essere falso, colpisca tutti? Forse che concepiamo il terrore per tali oggetti in modo naturale, considerandoli capaci di infliggerci dei danni corporali? Oh, no affatto! Questi terrori sono di origine più antica. Sono più antichi del corpo, ovvero anche se non esistesse il corpo, sarebbero gli stessi... Che il genere di terrore di cui stiamo trattando sia puramente spirituale, che esso sia forte, rispetto alla sua mancanza di un oggetto, che esso predomini nel periodo della nostra infanzia innocente, sono tutti problemi la cui soluzione potrebbe richiedere di penetrare in qualche modo nella nostra condizione ante-moderna e gettare perlomeno uno sguardo furtivo nella terra d'ombre della preesistenza. (Charles Lamb "Le streghe e altri terrori notturni")

La cosa (...) era parzialmente umana, al di là di ogni dubbio, con delle mani e una testa certamente antropomorfe, e il volto caprino, dal mento sfuggente, portava impresso chiaramente il marchio dei Whateley. Ma il torso e le parti inferiori del corpo erano una mostruosità teratologica, tanto che solo un abbondante abbigliamento poteva averle permesso di camminare sulla faccia della terra senza venire fermata ed eliminata. (...) Dall'addome pendeva una serie di lunghi tentacoli grigioverdi, flosci, con delle bocche rosse adatte a succhiare (...) su ogni estremità, sprofondato in un'orbita fornita di ciglia, era disposto quello che sembrava un occhio rudimentale (...) La presenza dei tre uomini sembrò destare la cosa morente, che cominciò a mormorare (...) all'inizio, le sillabe sfuggivano a ogni associazione con qualsiasi idioma terrestre ma, verso la fine, si udirono dei frammenti sconnessi evidentemente ricavati dal Necronomicon, quella mostruosa bestemmia per la cui ricerca quella cosa era morta. Questi frammenti, come se li ricorda Armitage, suonavano all'incirca così: "N'gai, n'gha 'ghaa, buggshoggog, y'hah; Yog Sothoth, Yog-Sothot" e andavano spegnendosi nel nulla mentre i succiacapre strillavano in un crescendo ritmico, nella loro attesa scellerata. (...) Contro la luna, grandi stormi di spettatori piumati venivano e sparivano dalla vista, spaventati da quello che avevano scelto come preda. (...) Un brontolio sembrò ribollire sotto le colline, stranamente frammisto a un rombo analogo ad esso (...) Da qualche fattoria lontana giunse un frenetico abbaiare di cani. Il cambiamento di qualità della luce solare aumentò, e la folla guardò stupefatta l'orizzonte. Un'oscurità violacea, dovuta a nient'altro che a uno spettrale incupimento dell'azzurro del cielo, calò sulle colline brontolanti. Poi il lampo balenò un'altra volta, un po' più luminoso di prima, e la folla credette che esso avesse rivelato una specie di foschia attorno alla pietra a forma di altare sulla cima lontana. (...) Senza preavviso, giunsero quei suoni vocali profondi, rotti, rauchi, il cui ricordo non abbandonerà mai il gruppo che, terrorizzato, li udì. (...) è quasi sbagliato anche definirli suoni, poiché il loro timbro orripilante, molto basso, si rivolgeva a oscure sedi di coscienza e di terrore, molto più sottili dell'orecchio. (..) A tutt'oggi c'è qualcosa di strano e di immondo sulla vegetazione che cresce sopra e attorno quella terribile collina.