Mortuary Drape (Occult Black Metal)







Ringraziandovi per aver accettato l'intervista, vi dò il benvenuto. Presentatevi ai nostri lettori!

I Mortuary Drape, Black-Occult Metal band di Alessandria nati nel 1986. Vi ringraziamo per lo spazio concessoci per questa intervista e invitiamo tutti voi a visitare il nostro sito Web:

www.mortuary13drape.com



2) Mortuary Drape è un monicker azzeccato per il vostro sound... colpisce anche a livello di grafica, come logo. Chi lo disegnò?

Il logo inizialmente era diverso, lo disegnò Wildness Perversion, il cantante della band e successivamente venne ridisegnato da Roberto Messina dei Sinoath, una vecchia band del panorama metal degli anni 80.


3) Volete ripercorrere la vostra carriera? Siete sempre stati legati all'underground più sotterraneo...

Non per volontà nostra siamo stati collocati nella branchia underground , questa collocazione ha permesso alla band di rimanere in vita fino ad oggi, allego una breve bio che ripercorre i punti fondamentali del nostro cammino. 
I Mortuary Drape nascono ad Alessandria nel 1986, come band di metal estremo e contemporaneamente come gruppo di 3 persone appassionate di occultismo ed esoterismo. Nell’87 esce il primo demo-tape Necromancy, che riscuote ottimi risultati in ambito underground.  Nel ‘91 esce una seconda demo “Doom Return” e da li cominciano i primi contatti con le label e da li a poco esce il primo lavoro su cd “Into the drape” per la greca “Decapitated” e la partecipazione alla compilation Wine of Satan' per la Spellbound (altra label greca) come unica band italiana presente sull' LP. Segue un periodo di cambiamenti di line up, periodo in cui Wildness Pervertion è cantante e batterista e rimane l’unico membro della formazione originale. Nel ’94 c’è l’uscita di “All the Witches Dances”per la Unisound e nel ’95 un’altra compilation che raccoglie le band della Unisound. Nel ’96 Mourn Path, un mini che segna un altro passo importante per la band che comincia a partecipare a festival, a volte importanti, anche all’estero, ed un tour europeo di 15 date. Nel  ’96 è la volta di “Secret Sudaria”, con il rinnovo della formazione ed il ritorno di tutti i membri fondatori. Dopo altri svariati cambi di line up nel ’99 esce sotto Avantgarde “Tolling 13 Knell” molto più sperimentale. Arrivano concerti anche più importanti, tra cui il festival “Darkness upon Italy” con i Carpathian Forest e la data italiana del “No Mercy 2001”. Nel novembre 2004, dopo l’uscita di vecchie ristampe in cd e vinile e altri cambi di formazione esce “Buried in Time”, molto più di concezione moderna e con una produzione molto potente anche se musicalmente con un filo conduttore sempre collegato al passato. Dopo svariati concerti tra cui un tour europeo la formazione si scioglie ma a tenerla in vita è sempre Wildness Pervertion, che seppur da solo, comincia la stesura dei nuovi brani e nel frattempo tiene in piedi il nome della band facendo uscire, in accordo con etichette straniere e non, ristampe di vecchi lavori, in cd e vinile ed edizioni deluxe limitate.

Di pari passo con queste uscite la line-up si rigenera con dei nuovi musicisti e ricomincia a suonare in giro per il mondo partecipando a diversi festival Europei e ad un minitour di 4 show in Brasile in compagnia della band svedese Watain. A maggio 2012 vengono anche richiesti come special guest al Maryland Death Fest (USA).
Nel luglio 2012 c’è un ennesimo cambio di line-up e al fianco di D.C. , S.C. e S.R. (già nella band dal 2010) si aggiunge M.B. in qualità di nuovo batterista del Drappo.
A fine 2012 cominciano le registrazioni del nuovo album che attualmente è pronto per uscire non appena saranno terminati gli accordi discografici.
Nel frattempo la nota etichetta inglese Peaceville fa uscire le ristampe di “Tolling 13 Knell” e “Buried in Time” e con la Primitive Art Records è uscito uno split album 7” con gli Shining.
Questo è quanto…


4) Avete sempre curato anche gli artwork dei vostri cd, sempre di effetto: "All the witches dance" e "Secret Sudaria", che se non ricordo male, al tempo che uscì, venne anche censurata... ricordo di aver letto qualcosa al riguardo su "Metal Hammer". Avete avuto noie al riguardo? Forse anche all'estero?

Le noie sono all’ordine del giorno quando proponi certe tematiche e certe copertine, ricordo che in Germania venne censurata, la nostra etichetta era tedesca e quindi abbiamo optato per censurarla ovunque, molti hanno associato questa scelta ad una mossa commerciale, la triste realtà è che se non la censuravamo la band andava a finire in galera e l’etichetta avrebbe chiuso dopo pochi giorni… ovvio che si sia optato per quella soluzione.


5) Penso che il binomio musica/occultismo sia imprescindibile, nel vostro caso... volete raccontarci qualcosa sui vostri testi? A quali siete più legati? C'è una canzone in particolar modo, che "usereste come vostro biglietto da visita?".
A proposito, se vi fa piacere, fate una lista dei libri e delle lettura che più vi hanno ispirato, nella vostra proposta concettuale.

Tutti i nostri testi sono meditati e ragionati, non esiste una canzone che più ci rappresenta e se così fosse non ci sarebbe motivo di fare le altre…… in quanto ai libri possiamo dire con certezza che alcuni scritti hanno catturato il nostro interesse ma non fino al punto di essere stati la nostra ispirazione, il nostro cammino è una missione che deve essere collocata in uno stato spirituale interiore, una ricerca ininterrotta…… le nostre esperienze sono vere e da noi vissute a differenza di molte band che leggono un libro e tirano giù le lo impressioni da cui ricavano testi di canzoni.


6) State lavorando a qualcosa di nuovo? Progetti, collaborazioni, date live?

Si al momento molte novità bollono in pentola, l’uscita del nuovo album che sarà in pieno stile Mortuary Drape, musicalmente e concettualmente; poi ci saranno diversi live, per ora tutti all’estero e un tour in Sud America che inizierà a metà aprile e durerà fino ai primi di maggio e speriamo altre collaborazioni di cui si sta discutendo in questo periodo ma di cui preferirei non anticipare nulla.


7) Che ne pensate dell'attuale scena Black Metal italiana e/o straniera? Cosa vi piace ascoltare?

Penso che la scena Black Metal italiana abbia sempre avuto molto da dire, molte band valide e spesso sottovalutate ma spesso anche band che suonano solo per esibizionismo… band che sono solo un involucro dal contenuto nullo. Il fatto di suonare Black Metal implica un certo tipo di convinzione, di interesse Vero in quello che si dice e che si fa, non semplicemente un piacere di tipo “superficiale”. Come se non bastasse adesso, con la miriade di gruppi nati negli ultimi anni si è creata una confusione davvero incredibile… se prendi una rivista di metal adesso almeno l’80% delle band citate sono a me sconosciute. Nutriamo sicuramente un grande rispetto per band che portano avanti il nome da sempre con coerenza e dedizione, potrei citarti per esempio i nostri amici Opera IX con cui abbiamo suonato molte volte, ma ce ne sarebbero diversi altri. I gusti musicali dei Mortuary Drape attualmente sono molto vari e poliedrici, essendo la formazione attuale formata da musicisti preparati e competenti… ovviamente in primis la musica metal, da quella più classic a quella più ricercata, death, black, prog… ma oltre al metal anche ambient, folk, jazz, fusion, blues, classica… insomma veramente veramente di tutto. Per fare musica propria ci si deve allenare e saper ascoltare di tutto.


8) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Grazie ancora dello spazio concessoci, vi invitiamo a seguire le prossime novità sulla band, disco nuovo, concerti ecc ecc….e se non ci conosceste, vi consiglio di venire a vederci dal vivo almeno una volta per giudicare come siamo in sede live.

In Spiritual, The Drape






Oltretomba (Black Metal)





1) Ciao ragazzi! Presentatevi ai nostri lettori!

Ciao, in formazione siamo L.D. per corde e imprecazioni e Falco a pestare le pelli.


2) Direi di iniziare dalla domanda più classica: il vostro monicker!
"Oltretomba": subito lascia intendere la natura della vostra musica... Mi pare davvero azzeccato! Inoltre, mi piace anche come lo avete reso in forma grafica. è un logo molto carino, personale e di impatto.

Fa piacere vedere che ti sia piaciuto, infatti il logo deve rappresentare chiaramente l'intento del gruppo, una prima veste insomma. Nome italiano, semplice, che non sia immediatamente collegabile ad un genere in particolare (i ricci dei loghi di gruppi black, i rametti dei gruppi death, le punte di quelli thrash ecc...). Non è per cercare l'originalità in un logo ma anzi perchè effettivamente non ci siamo orientati verso un genere preciso. Qualcosa di sfacciatamente semplice in tutto e per tutto ma che rimanga comunque orrorifico.


3) Ora parliamo un po' di voi. Volete ripercorrere il curriculum vitae della band? Quando vi siete formati, primi passi, demo, cd...

Il nome Oltretomba viene fuori nel 2007 per raccogliere un paio di canzoni abbozzate e che non dovevano necessariamente avere un seguito, concepito insomma come un mio progetto solista. Difatti quello che è stato nominato 'Demo 2008' sono solo le prime 3 bozze, delle semplici prove.
Solo nel 2011 ho proposto quei brani ed altri scritti in seguito a Falco. Ma non a caso, visto che avrei valutato di suonarli solo con chi ne avesse capito e ben interpretato lo spirito. Il primo demo ufficiale è quindi 'Cross the Bones' dell'anno successivo, periodo in cui abbiamo avuto in formazione Cochise per il basso. Registrato senza perderci troppo tempo, il risultato tutto sommato è stato comunque migliore del previsto. Metà delle 99 copie le abbiamo distribuite in fretta, grazie anche alla Imperialismo Pagano. Collaborazione che ha poi portato all'accordo con la Fistbang per un album ufficiale (in uscita a Marzo). L'album contiene tutti i brani composti fino ad oggi, il sound è curato al meglio per rendere realmente quello che avevamo in mente. E' uscito invece da poco il singolo, Lustful Skin con l'omonima canzone in versione pre-mix (così come è stata registrata, senza ritocchi) e Ashes to dust (sempre presente nell'album ma in una prima versione in prove di registrazione).


4) Da "Cross the Bones" (che dovrebbe essere uscito solo in formato demotape) su YouTube è possibile sentire "Lustful Skin", dal quale avete tratto anche un video ufficiale. Prima di parlare del making of del video, vorrei che presentaste il vostro sound ai nostri lettori! Non vi è estraneo un certo eco dei Possessed... che ne pensate di questa mia osservazione?

I brani di quel demo li abbiamo tutti ri-registrati, proprio perchè è servito anche a noi per decidere definitivamente il sound che volevamo. Qualcosa di prettamente metal odierno o anche solo dell'ultimo ventennio non è adatto né ai brani né a quello che vorrei io stesso ascoltare a lavoro finito. Certo per noi è difficile essere obiettivi su richiami ad altri gruppi; i Possessed sono tra i padri del metal estremo (quindi a prescindere delle varie etichette thrash, death, black... si parla di una certa estremizzazione del metal), tra i gruppi che ritengo più importanti. A livello compositivo non sento di essere accostabile a loro ma ripeto, un ascoltatore esterno può notare altro. Si tratta comunque di un genere ai primordi, quello è certo un punto d'incontro con loro.


5) Ho notato che avete un vero e proprio feticismo per le ossa! C'è un motivo particolare?

Per essere onesti, c'è poco da filosofeggiare su certe cose: si parla di atmosfere, di impatto visivo. Non starò qui a inventarmi di dormire nei loculi e cose del genere. Ma detto questo, sono quel tipo di ambientazioni ad occupare la mia testa mentre compongo, mentre suono, ma anche durante giornate di relax. Uno scheletro richiama fondamentalmente alla morte, ad una vita consumata, porta al succo del discorso senza fronzoli o altro. Non aggiungerei mai nulla che non faccia realmente parte del mio modo di essere, che non riguardi i miei interessi. Purtroppo le persone sono possessive e sono state inventate leggi che vietano di reperire liberamente resti umani, che rimangono quindi dimenticati a prendere polvere mentre divetano cenere. Cenere alla polvere e polvere alla cenere, tutto si mischia, l'unica verità è che sotto sotto, alla fine, non c'è nulla di quello che in tanti professano o sperano. Carne che marcisce dopo il passaggio della sagoma nera...


6) Di cosa parlano i testi? Quali tematiche affrontate?

I testi li scrivo quasi sempre insieme alle musiche o si sviluppano parallelamente. "No Future" parla di attualità, "Ashes to dust" di mitologia, "Silence... people are dying" di un'esperienza personale del gruppo, "To turn a storm to god" di alta magia... ovviamente tutto dal mio punto di vista. Altri sono invece facilmente interpretabili, riguardano soprattutto l'occultismo. In ogni caso non mi interessa scrivere nulla di intricato, tutto rimane nudo e crudo così come girava in testa prima di esser messo nero su bianco. Non è lo spirito del gruppo, d'altronde, nascondere concetti dietro similitudini o frasi pompose... quello che c'è è messo chiaramente sul banco, come carne fresca ancora sanguinante dal macellaio del borgo.



7) Parlateci pure del making of del video "Lustful Skin"! Per chi ancora non lo avesse visto, diciamo che vi si vede impegnati in un live. Potete raccontarci qualcosa al riguardo?

Lustful Skin, nella versione album, abbiamo deciso di montarla su alcune riprese di un nostro recente concerto ed includere quel videoclip nel singolo omonimo. L'idea è nata proprio per accompagnare quest'ultimo, visto che l'album è pronto ma non sarà disponibile prima di Marzo. Il video è semplice, l'abbiamo ritenuto il modo migliore per presentare il gruppo. Studiare una regia vera e propria con riprese in full HD sarebbe stato insensato e fuorviante. Oltretutto è stata una bella serata, poca gente e ben fomentata. Ogni tanto qualcuno saliva sul palco in preda a deliri, mi stavo anche incazzando; certo non posso pretendere di suonare certa musica e trovarmi davanti persone equilibrate, non sarebbe normale.


8) In "Lustful Skin" c'è il simpatico avviso "Attenzione!!! Può provocare conversioni religiose". In un certo senso è innegabile che chi si avvicina al Metal, in qualche modo, verrà a conoscenza di tematiche "non catto-borghesi"; ripensando ad un mio personale ricordo, poco più che dodicenne, trovai "Dusk and Her Embrace" dei Cradle of Filth. Mi bastò leggere le note del libretto interno per conoscere de Sade e Nietzsche (che puntualmente lessi da lì a poco, trovandoli in biblioteca!). Voglio dire, senza quel cd, forse non avrei mai scoperto - men che meno a quell'età! - né de Sade né Nietzsche. Anche per voi fu così, se ripensate ai primi album ascoltati? Tra l'altro non è un discorso prettamente Black Metal, perchè ricordo che durante il boom del Power Metal alla Rhapsody/Blind Guardian, un sacco di gente scopriva e leggeva Tolkien. Che in un certo senso, la musica Metal, nei suoi generi e sottogeneri, riesca a promuovere un certo tipo di letteratura, se non di cultura (penso ai Sepultura di "Roots") è innegabile.
A proposito. Sempre in "Lustful Skin" vi si vede immortalati all'interno di un cimitero. Volete parlarci del lavoro fotografico? (Ashes to dust è il brano del 'lato b' del singolo per così dire, il nome del singolo e dell'altra canzone presente è Lustful Skin. Anche se poi nello stesso sono state inserite varie bonus track aggiuntive).

Esatto, hai capito a cosa ci riferiamo! Anche io sono stato catturato dall'interesse verso il satanico e l'occulto grazie alla musica quando ero ancora un ragazzino. E' sicuramente un approccio definibile infantile, ma se successivamente matura in qualcosa di fondato e cosciente è un bene. Una coincidenza, del tutto fortuita, porta ad intraprendere qualcosa di interessante se non anche importante. Aggiungiamoci poi che è un dato di fatto come da piccoli si apprenda più facilmente e rapidamente, quindi non giudico strano o sbagliato iniziare a coltivare certi interessi in quella maniera. L'importante è iniziare. Certo quella scritta sulle conversioni è venuta fuori quasi per caso, come molti dettagli che aggiungiamo continuamente in quel che facciamo. La spontaneità è fondamentale nel metal estremo, i parrucconi li vedo meglio a teatro con l'archetto in mano.
Sottolineo però come il testo stesso di Lustful Skin parli di un prete che getta via il colletto bianco.
Riguardo le foto, quella serie di scatti fu fatta l'anno precedente, quando abbiamo registrato il demo. Conoscevo quel cimitero non troppo lontano da qui, aperto anche di notte come succede di solito nei paesi molto piccoli. Ci andai anche altre volte in passato, ma quell'anno durante il sopralluogo ci siamo proprio imbattuti nel funerale...


9) Prossimi passi, progetti, obiettivi...Potete raccontarci o anticiparci qualcosa?

Per ora stiamo fissando varie date da Marzo per appoggiare l'uscita dell'album 'THE DEATH - schieràti con la morte' e c'è comunque già qualche altro brano pronto. Stiamo valutando anche eventuali split con gruppi affini. Riguardo i live è probabile che continueremo a rimanere in 2, come anche per le registrazioni, ora che Cochise non può più seguirci (per fortuna è vivo e vegeto, lo dico per evitare fraintendimenti...).


10) Concludete a vostro piacimento la nostra chiacchierata!

C'è solo da aggiungere che non ci sarà mai realmente qualcosa di nuovo da aspettarsi per un gruppo retrogrado come il nostro. Di contro, avendo tutti accettato i più odierni dettami del music business, diviene per assurdo qualcosa di raro vedere roba che sembra sfornata quasi negli anni 70... Che dire quindi, decidete voi se ne vale la pena seguirci. Una richiesta però: se qualcuno dovesse avere o provocare incidenti gravi o anche mortali, ci piacerebbe riceverne una foto con un nostro demo o cd nella scena; lo troveremmo decisamente apprezzabile.




Handful of Hate (Black Metal)





1) Ciao Ragazzi! Per prima cosa presentatevi ai nostri lettori!

Risposta: Gli Handful Of Hate sono una band che ha iniziato a suonare nel 1993 con sei album all'attivo: “Qliphothic Supremacy” 1997, “Hierarchy 1999”, ViceCrown” 2003, “Gruesome Splendour” 2006, “You Will Bleed” 2009 ed il nuovo “To Perdition” uscito 2 mesi fa. Per il resto abbiamo fatto alcuni EP's un mcd e varie compilation. Abbiamo festeggiato a Novembre 2013 20 anni di carriera underground e siamo ancora qua con una buona voglia di suonare.


2) Domanda che più classica non si può, e che vi avranno già fatto: "Handful of Hate", perchè lo avete scelto come monicker? Pensate che possa subito far capire anche a chi non vi conosce la vostra attitudine?

Risposta: Fu scelto nel 1993 dal bassista di quel periodo (Ugo, deceduto purtroppo un anno dopo) la sua ricerca era di evitare i soliti monickers banali ed esprimere qualcosa che descrivesse il nostro modo di suonare: “un pugno chiuso, una manciata” di cosa? Io mi permisi di aggiungere odio! Poiché rappresenta forse il più grande sentimento che l'uomo possa esprimere.


3) Bene, ora ripercorriamo la vostra carriera: parlateci di voi, come band, partendo dagli inizi, come vi siete formati, i primi demo, i cd, insomma, tutto ciò che fa parte della vostra storia personale, come band.

Risposta: Potrei scrivere un romanzo sulla nostra storia e sulle stranezze, sfortune e situazioni incongruenti che da sempre ci hanno accompagnato. Me lo riservo per la vecchiaia! Ti dico che quando iniziammo era dura trovare musicisti nella mia mia zona: la lucchesia. Più che altro serviva un'opera di convincimento nel coinvogliare gli interessi verso il metal estremo e non i soliti Metallica! Con il “Black Album” ogni fottuto chitarrista sapeva suonare, o voleva suonare solo quello! Sembrava che non esistessero altri generi. Altro problema enorme per quegli anni era trovare un batterista che non sapesse solo fare una song degli Enigma o qualcosa degli Iron Maiden (tra le altre cose suonati male). Quello che trovammo si rivelò talmente catastrofico da fermare l'attività della band per mesi... La conclusione più ovvia fu registrare il demo con la batteria elettronica. Andando avanti per arrivare al primo disco incanalavamo inesperienza a mille problemi sempre nella line-up. Il secondo batterista fu poco meglio del primo ed ecco che nel primo album anche qua ricorremmo a parti semi-elettroniche. La line up in studio fu completamente sfatta e ricostruita con personaggi nuovi... Ma qui comincia un altro capitolo non meno spinoso del primo... Quello che conta è che adesso siamo qua ma se mi guardo alle spalle ho ibrividi, avrei fatto prima ascalare l'Everest!


4) Il vostro stile musicale, ascrivibile al Black Metal soprattutto di stampo svedese, è molto d'impatto, affilato, serrato, d'una precisione infernale, quasi rovente; voi come definireste il vostro stile? 

Risposta: E' difficile definirci, non nego che la componente svedese sia e sia stata molto presente specialmente nei primi album. Allo stato attuale penso di essere riuscito a personalizzare il nostro sound. Questo lo inscrivo nella musica estrema più efferata di matrice Black ma che spazia nel Death metal usando ogni tipo di soluzione atta a rendere la cosa infernale e disumana.


5) "To Perdition" mostra un artwork che fa molto "inquisizione-style": vediamo questa sedia tutta ricoperta di aculei; due tagliole sui braccioli; sullo schienale, una croce rovesciata. Come è da intendersi, questa copertina? Si tratta di un concept album? Potete parlarci della genesi di questo vostro album?
Su YouTube si può sentire "Larvae".

Risposta: La copertina rappresenta un aspetto molto presente nei nostri testi: la tortura ed i suoi strumenti per infliggerla. Torturare implica il duplice aspetto del dare e del ricevere, la chiesa ne è stata una vera maestra in questa arte. Nel disco non si analizzano le pratiche post concilio tridentino bensì il cinico aspetto del “torture device” il piacere nel martoriare e la ricerca di alcuni soggetti, preposti al martirio, della tortura quale mezzo di ascesi ed estasi verso qualcosa di superiore. Tutto questo ha una sua estetica una vera spirale tendente alla perfezione. L'immagine della copertina fa parte di un set di foto, scattate da un giovane autore Antonio Maglitto, molto suggestive realizzate alla Rocca di San Leo. Dentro la limited version in digipack di “To Perdition” compaiono altri strumenti di sacrificio corporale in prospettive molto scure ancora intrisi di graffi e scritte, quasi opere d'arte viventi che, nella loro torva architettura, aspettano di poter lavorare ancora.


6) Visto che siete ormai in giro da molti anni, vorrei che analizzaste il vostro personale percorso musicale: primi passi, evoluzioni, punti di forza, analogie e differenze negli album, mettendo in correlazione "To Perdition" con gli album precedenti.

Risposta: Il nostro cammino, come penso quello di tutte le bands che hanno una lunga storia, è segnato da un incremento di esperienza album dopo album. Tralasciando i costanti problemi di line-up ed anche la molta sfortuna avuta negli anni posso dirti che “To Perdition” come sesto ed ultimo album fa da corona ad un cammino in continua evoluzione. Agli albori avevo in mente cosa suonare ma, vuoi per inesperienza, vuoi per le differenti idee all'interno della band tutto risultava molto eterogeneo. Ecco quindi che un disco come “Qliphothic Supremacy” 1997 risulta molto melodico, seppur i toni di una band molto veloce e violenta sono ben presenti. Con “Hierarchy 1999” il secondo album ed una nuova line-up si delineano i contorni della band senza compromessi e senza troppi orpelli, eliminando le parti acustiche e mettendo in evidenza i blast beats come nostro cavallo di battaglia. La produzione è molto sporca, la voce urlata e molto sguaiata ed il riffing tagliente. Il vero e proprio “cambio” e consapevolezza di un cammino più professionale avviene con l'album “ViceCrown” del 2003. A 10 anni dalla fondazione praticamente lavoro solo col batterista. Compongo il 90% del disco e lo registro (tranne la batteria) da solo. Inizio a migliorarmi tecnicamente sia sulla chitarra sia alla voce, privilegiando toni meno acuti e chiudendola maggiormente. Da qua inizia il punto di svolta che per i due album che seguiranno: “Gruesome Splendour” 2006 e “You Will Bleed” 2009, segnerà una band efferata, in costante miglioramento tecnico non limitata al solo Black Metal ma che spazia anche nel Death. Penso che con “ViceCrown” inizi il “sound” Handful Of Hate parti molto melodiche, aperture e stoppati. Ogni elemento che può contribuire all'esaltazione del groove non viene escluso. Arriviamo al nuovo “To Perdition”. A mio avviso una sintesi di tutto ciò. Una formazione stabile ed un lavoro fatto da 4 persone, non più io soltanto. Risulta un disco tecnicamente ottimo, velocissimo e mai noioso. Il meglio della nostra esperienza esaltata a potenza.


7) Ricollegandomi alla domanda 4, vorrei chiedervi come riuscite a rapportarvi alla dimensione live. Insomma, quanto è difficile suonare Black Metal, per di più, di fronte al pubblico? Per esempio, ci sono alcune band Black Metal che non si esibiscono in pubblico. Sicuramente la vostra proposta è anche basata sulla padronanza della tecnica strumentale.

Risposta: Per Handful Of Hate l'aspetto live conta quanto quello discografico. E' imprescindibile per noi questa cosa. In 20 anni penso che siamo maturati molto e sappiamo proporre un concerto molto potente, personale e coinvolgente. Indubbiamente in questo periodo suonare live è diventato sempre più difficile. Il budget è limitatissimo, i locali pochi, i rimborsi tirati al minimo. Ci hanno proposto più volte tour in US ed America latina ma al momento non ce la sentiamo di rischiare anche perchè, essendo tutti lavoratori, non vogliamo buttare soldi, nel caso andasse male, che ci servon qua per sopravvivere a questa situazione.



8) Prossimi obiettivi e anticipazioni a nome Handful of Hate?

Risposta: stiamo chiudendo vari live in giro per l'Europa, alcuni in paesi dove non abbiamo mai suonato. Allo stesso tempo ci stiamo concentrando sulla stampa di nuove T-shirts, Hoodies, patches per arricchire il nostro merchandise. Siamo una band che non ama le scadenze ed i tempi tecnici stretti. Amiamo prenderci il nostro tempo di composizione ed arrangiamento di nuove songs per dare seguito a questo nuovo album. Quindi non saprei dirti, al momento attuale, quando cominceremo a lavorare al settimo album.


9) Vorrei un vostro parere sulla scena Black Metal, attuale, estera e/o italiana. Che ne pensate? In Italia sono uscite molte buone band - anche se rimaste a livello molto underground, con l'uscita di appena un demo -. Cosa vi piace ascoltare, nel genere?

Nicola: La scena Black metal estera si è contratta ma continua ad esser ben presente. Dopo il boom di metà anni '90 adesso sembra che si sia tornati indietro ai primordi ed, oltre ai nomi storici, sono emerse dall'underground un buon numero di bands alcune delle quali validissime. L'Italia è un capitolo a parte, tranne un pugno di gruppi (6-7) di valore internazionale poi abbiamo solo meteore, ovvero bands, anche molto buone, ma che nascono crescono e muoiono nell'arco di 1-2 anni. Non esiste una nostra scena e, col passare degli anni, comincio a credere che sia un problema insito nella nostra cultura musiciale.


10) Concludete a vostro piacimento la nostra chiacchierata!

Risposta: Grazie per l'intervista. Ci tengo a ringraziare di cuore tutti coloro che verranno a vederci live supportandoci e comprando il nostro ultimo album “To Perdition” grazie.




Stamina (Melodic Heavy Metal/Hard Rock/Fusion)






1) Ciao Ragazzi! Per prima cosa presentatevi!

Luca Sellitto (chitarrista) - Ciao a tutti! Siamo gli STAMINA, band melodic metal con influenze progressive, hard-rock e fusion, proveniente da Salerno.


2) Iniziamo dalla più classica delle domande... cosa significa il vostro monicker? E perchè lo avete scelto?

Luca- La "stamina" è la capacità di resistenza. Scelsi questo nome perchè di resistenza ce ne vuole davvero un bel po' per suonare il nostro genere musicale,
da diversi punti di vista. Non è certo un genere con un pubblico di massa, in particolare qui in Italia, e pertanto la vera motivazione per andare avanti va ricercata
sempre nella passione incondizionata per la musica. In più, c'è da aggiungere che suonando un genere abbastanza tecnico, siamo tenuti a dedicare ogni giorno del tempo alla pratica sullo strumento ed anche questo richiede resistenza e perseveranza.


3) Ora parlateci del vostro curriculum vitae... Leggo sulla vostra bio che siete in giro dal 2003. Potete ripercorrere la vostra storia?

Luca- Abbiamo registrato due demo cd non ufficiali, rispettivamente nel 2003 e 2004, prima di giungere alla pubblicazione del primo album ufficiale "Permanent Damage", nel dicembre del 2007. L'album fu accolto molto bene dalla critica specializzata e, pertanto, iniziammo subito a lavorare sul secondo album "Two of a kind",
che ha visto la luce nell'ottobre del 2010, grazie all'etichetta discografica tedesca "Ice Warrior records". Su quell'album hanno partecipato, in veste di special guests, i cantanti danesi Henrik Brockmann (ex Royal Hunt ed Evil Masquerade) e Kenny Lubcke (ex Narita, Andrè Andersen etc.).
La critica ci ha ancora una volta supportato molto, tanto che nella primavera del 2012 abbiamo avuto il piacere di tenere il nostro primo tour europeo, con date in cinque Paesi differenti e, nella seconda parte del tour, abbiamo avuto l'onore di suonare come opening act per la nota band danese Royal Hunt.

Andrea Barone (tastierista) - Io e Luca abbiamo fondato la band nel lontano 2001, dopo qualche mese la band si è assestata con Roberto Chimiento al basso e Giorgio Adamo alla voce, sostituiti a partire dai live promozionali del secondo disco da Lorenzo Zarone e Jacopo di Domenico. Da più o meno un anno è subentrato come elemento fisso della band anche il batterista Enrico Canu.


4) Ora parliamo del vostro cd, "Perseverance"! La vostra casa discografica, la My Kingdom Music, oltre a mandarmi il materiale informativo su di voi, mi ha fatto
 sentire qualche vostra canzone; per chi ancora non vi conoscesse, direi che proponete un Metal adrenalitico ("Perseverance"), potente, ultra-tecnico
("Winner for a Day"; in alcuni passaggi, sia di questa song che di "Breaking another string", lasciate davvero a bocca aperta, insomma, padroneggiate proprio al 100% tutte le tecniche strumentali dei vostri strumenti!!!), dalle sinfonie epiche e maestose (basta sentire l'intro di "Breaking another string",
 che secondo me è uno dei pezzi top dell'album, insieme a "Winner for a day", e le stesse vocals, per esempio in "Wake up the gods"!), con un tocco di Prog e persino "azzardi" Fusion Jazz, nei momenti più tecnici. Direi anche che potreste piacere ai fans di Kamelot, Vision Divine, Angra, Rhapsody of Fire, Stratovarius, Symphony X, Royal Hunt. Vi vedete in questa descrizione?

Luca- Beh, innanzitutto grazie per i gentilissimi complimenti! Direi che hai descritto bene il nostro sound.
Andrea - Ogni componente cerca di apportare il suo contributo, derivato da una passione comune per il rock-metal, ma arricchito dalle ulteriori influenze diverse di ognuno, cercando di costruire al meglio possibile un sound riconoscibile. Questo accade ad esempio nell'influenza del metal estremo di Lorenzo, il bassista, e per quanto riguarda me, nell'influenza del rock progressive e psichedelico anni '70 e delle soundtrack.


5) Potete parlarci della genesi di "Perseverance"? Già la copertina è molto... surreale! Vediamo un losco figuro con una maschera anti-gas che si avvicina ad una torre sormontata da un enorme orologio. Cosa significa?
 Si tratta di un concept album?

Andrea - La bellissima copertina è stata realizzata da Vittorio Citro, che ci supporta anche per le foto e il sito ufficiali.
Già la seconda copertina aveva un richiamo alla prima nell'elemento del fuoco, stavolta c'è un richiamo al secondo disco nei binari ferroviari, simbolo di un tragitto difficile, c'è un uomo che persevera nel suo cammino, una maschera per resistere, tra il disastro generale del mondo, e una meta indefinita alle porte misteriose del tempo.. Le copertine forse si riallacciano a uno dei leitmotiv principali dei testi di Luca, e cioè le difficoltà della vita e allo stesso tempo la sua bellezza e la necessità di affrontarla senza mai arrendersi.


6) Potete evidenziare similitudini e differenze tra "Perseverance" e i vostri album precedenti "Two of a kind" e "Permanent Damage"?

Luca- Per quanto mi riguarda, "Perseverance" rappresenta il punto di arrivo dei due dischi precedenti, nel senso che simboleggia la maturazione del percorso stilistico tracciato in "Permanent Damage" e "Two of a kind". Credo che con questo terzo album si sia chiuso il primo capitolo della nostra discografia.

Andrea- Nelle canzoni dei dischi precedenti c'erano maggiori variazioni stilistiche, cosa che molti apprezzavano, altri meno. In "Perseverance" probabilmente il nostro sound è diventato più diretto e definito, credo che il songwriting di Luca sia maturato molto in quanto a coerenza compositiva.



7) A "Perseverance" hanno collaborato ospiti come Göran Edman, Nils Molin e Maria McTurk...
 
Luca- Si, è stata una grande esperienza poter avere a disposizione per questo album cantanti di questo calibro ed è doveroso aggiungere ai nomi da te citati Giorgio Adamo (nostro ex cantante ufficiale) e Jacopo DiDomenico (nostro attuale cantante). Ognuno di loro, con la sua voce straordinaria, ha aggiunto un "colore" unico al quadro, innalzando il livello del nostro lavoro.


8) Avete già suonato con i Royal Hunt... volete parlarci di questa esperienza?

Andrea- E' stata un'esperienza indimenticabile, viaggiare insieme, chiacchierarci, scherzare con loro, tutte persone fantastiche, poter guardare da vicino il modo in cui lavorano cercando di imparare il più possibile, poter assistere ogni volta, nel pieno dell'adrenalina post-concerto, al loro live e godersi il fine serata insieme a loro.
Ci siamo divertiti molto, il pubblico ha sempre risposto bene. La serata finale, tenuta in Italia al Rock'n roll Arena di Romagnano Sesia, è stata la più emozionante.


9) Prossimi progetti, novità, date live?

Luca- Al momento la nostra priorità è svolgere un'adeguata attività promozionale a supporto del nuovo album. Le nostre labels, il nostro management ed il nostro editore stanno lavorando affinchè l'album abbia la visibilità che merita. Per quanto riguarda i live, dovremmo iniziare a presentare il nuovo lavoro dal vivo a partire dal mese di aprile, tenendo alcuni concerti nella nostra zona. In più, la My Kingdom Music ci sta organizzando un vero e proprio tour europeo, previsto probabilmente per il mese di maggio. Riveleremo date e loughi non appena il tutto verrà ufficializzato.


10) Concludete a piacimento la nostra intervista!

Luca e Andrea- Grazie mille per questa intervista! Invitiamo tutti i lettori a visitare le nostre pagine web ufficiali:
www.facebook.com/staminaitalianband- www.staminaband.net
e a dare un'occhiata al nostro primo videoclip ufficiale "Higher": http://www.youtube.com/watch?v=5wEKHsLgxoM