Alberi Sacri (Femminili) nell'Antico Egitto (Sicomoro, Palma, Fico...)

Info tratte da


Alberi Sacri: nella cultura egizia simboleggiavano la forza universale, di natura femminile, e quindi associati alle grandi Dee (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/gli-dei-e-le-dee-del-pantheon-egizio.html): 

Nut, Hathor, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/iside-hathor-nut.html
Iside. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html

Molte sono le raffigurazioni su sarcofaghi, papiri, bassorilievi, in cui è presente il Ficus religiosa, il sicomoro, la palma da dattero, dai quali la Dea offre cibi e bevande al defunto. 



LO VEDETE IL SERPENTE, VICINO ALL'ALBERO-DEA, CARI CRISTIANI CHE PARLATE DI "SERPENTE IN GENESI, è IL DIAVOLO!" ?!?! IL SERPENTE IN GENESI RAPPRESENTA LA DEA CHE "FACEVA CONCORRENZA" A JAHVè: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-3-il-serpente-dagon-e.html


Talvolta anziché la raffigurazione della Dea, è l'albero stesso munito di braccia e seno, ad alimentare il defunto.




METTIAMO ANCHE LA PROVA, PRIMA CHE QUALCHE CRISTIANO RAGLI CHE "NON  è VERO NIENTE, TE LO SEI INVENTATA TU!"



APPROFONDIMENTO: L'ARTEMIDE DI EFESO, LA DEA-PALMA
la trovate a questo link:

 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/lartemide-di-efeso-e-la-palma.html






SIMBOLOGIA DELLA PALMA, tratto da


Di solito i testi e le rappresentazioni si riferiscono alla palma da dattero. Il Significato simbolico giudaico-cristiano della palma deriva da un passo dei salmi (92,13): "Il giusto stesso fiorirà come la palma; come il cedro del Libano egli crescerà"

Nota di Lunaria: un altro riferimento biblico alla palma la si trova nella striminzita storia di Debora:
https://it.wikipedia.org/wiki/Debora_(Bibbia), che poi potrebbe essere un riferimento, molto annacquato, di un periodo di matriarcato presso il popolo ebraico; il che poi, anche se fosse vero, sarebbe comunque ridicolo: Debora stessa, pur considerata "Giudicessa", si guarda bene dal pregare una Dea…

Curiosamente queste tre ragazzuole "Black Metallare cristiane" che, se non erro, sono messicane,


hanno scelto proprio di celebrare la "giudicessa" Debora…Bhè, se non altro sono tre cristiane che almeno hanno letto quella parte della Bibbia; è già qualcosa... :P

Nelle zone aride meridionali, che si affacciano sul Mediterraneo, la palma da dattero aveva una grande importanza: era ritenuta sacra, come dimostra il fatto che il Dio del Sole Assur era spesso raffigurato sopra la chioma di una palma. Gli Egizi deponevano rami di palma sui sarcofagi e sulle mummie, e quando gesù fece il suo ingresso in Gerusalemme fu accolto con rami di palma (ed è in occasione di questo fatto che in occasione della festa cristiana della domenica delle palme vengono benedetti rami di palma e di olivo)


[Nota di Lunaria: ovviamente! Scopiazzando a destra e a manca i cristiani potevano dimenticarsi di scopiazzare anche la palma, sacra agli Dei Pagani? Ma certo che no! E oggigiorno spacciano rametti di palma e ulivo come loro esclusiva, come se non fossero stati simboli Pagani!]

In età protocristiana troviamo spesso rappresentata "la palma della vittoria" del martire e la palma che verdeggia nel vagheggiato paradiso della fine dei tempi, stilisticamente anche in relazione coi motivi del giglio e della vite da vino.

SOLITI PLAGI CRISTIANI A COSE PAGANE...




    
  
Il nome greco "Phoenix" lascia intendere un'associazione col Sole e con Apollo-Elio, Fenice. Anche Nike veniva spesso rappresentata con in mano un ramoscello di palma. In Egitto, inoltre, Hathor era considerata la Signora della palma da dattero. 

Per il suo fusto slanciato e dritto e per la chioma rigogliosa, la palma sembra suggerire l'ascesa, la vittoria, la rinascita. Fece anche da emblema della figura poetica, tipicamente barocca, della "società fruttuosa" a cui poeti come Hohberg appartenevano, figura a cui si accompagna la massima "Tutto è utile".

La leggenda secondo cui la palma cresce sotto un peso impostole, trae origine dal motto "palma sub pondere crescit" del principato Waldeck-Pyrmont, il cui significato è che i disagi non fanno che irrobustire: "Il peso imposto non indebolisce la palma, le resta il trionfo dei dolci frutti, quindi per chi si affida a dio e sa ben pregare, la schiera degli angeli è al suo servizio in ogni difficoltà" (già, peccato che prima del dio dei cristiani la palma fosse associata alle Dee... Nota di Lunaria)




Approfondimento tratto da


In greco "Phoenix" non significa soltanto "fenicio" ma anche porpora e indica nello stesso tempo la palma da datteri e la fenice. Questo uccello "dispone della mirra e dell'incenso, se ne serve per costruirsi il nido, arriva persino a trasportarli nel becco prima di consumarsi sul rogo che ha alzato ammucchiando le sostanza profumate di ogni specie" e sul quale si brucia prima di rinascere da se stesso per un nuovo ciclo di 1461 anni, il Grande Anno, la rinascita, rigenerazione ciclica del cosmo. Rappresentato dall'airone purpureo, la fenice egiziana o uccello Bennou, era associato a Eliopoli, città solare per eccellenza. In Mesopotamia, cinque o seimila anni fa, i sumeri coltivavano la palma da datteri (phoenix dactilifera); la coltura della palma si diffuse nel bacino mediterraneo, nel Nordafrica; attualmente è anche piantata in Iraq. In Medio Oriente il dattero è un alimento dai molteplici impieghi: se ne ricava un succo dolce, il "miele di datteri", e farne una specie di pane. Estremamente nutriente, il dattero ha una valore energetico più alto di qualsiasi frutto. Per gli antichi, la palma da datteri rappresentava un modello di fecondità: un palmeto ben curato arriva alla piena produzione 12-15 anni dopo l'impianto e dà frutto per 60-80 anni, con una media di 20-50 chili di raccolto e addirittura 200 chili.
Il dattero, nei tempi antichi, era venerato con canti sacri: Strabone cita un inno persiano, Plutarco un inno babilonese. Ai tempi di Plinio, a Delo ancora veniva mostrata la palma che era servita da riparo alla nascita di Apollo; gli orfici consideravano la specie immortale, indenne da invecchiamento e le tributavano grande venerazione. Di questa specie esistono piante maschili e femminili, e siccome la pianta maschio irta, drizza tutto il fogliame per raggiungere le piante femmine e le loro infiorescenze, è considerata un emblema fallico (si vedeva in lei un enorme fallo eretto e peloso) e antropomorfo: il termine "palma" viene da "palmo della mano"; i datteri sarebbero "dita". La si credeva nata dalla congiunzione del fuoco celeste e delle acque sotterranee.

Nella mitologia greco-romana esisteva una Dea Palma di nome Leto o Latona. Si trattava di (Al) Lat, arcaica divinità orientale della fertilità, della palma e dell'ulivo, cosa che spiega come Leto, figlia di Titani come Dione, e come lei sedotta, abbia messo al mondo Artemide (Dea Luna) e Apollo (Dio Sole) nell'isola di Ortigia, tra l'ulivo e la palma, entrambi di origine asiatica, "circondando la palma con il braccio".

APPROFONDIMENTO SUL FICO, tratto da


Portatore di frutti così suggestivi, dal senso osceno (il fico  assomiglia allo scroto e semiaperto, a una vagina) il fico era considerato un albero impuro. 


Sappiamo per esempio che se un fico spuntava per caso sul tempio della Dea Dia, antica divinità  latina dei campi assimilata a Cerere/Demetra, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/demetra-e-persefone.html
bisognava non soltanto estirpare l'albero ma anche distruggere il tempio diventato impuro.  Si racconta che il famoso misantropo Timone di Atene si presentò  all'assemblea e salì sulla tribuna degli oratori:

"Io ho una piccola area fabbricabile, o cittadini ateniesi, ove è cresciuto un fico a cui molti abitanti di questa città si sono già impiccati. Siccome sarebbe mia intenzione costruire in tale posto, desidererei preavvertirvi pubblicamente, affinché se qualcuno di voi volesse impiccarvisi, lo faccia prima che il  fico sia stato abbattuto"

Malgrado fosse per alcuni versi impuro e nefasto tuttavia il fico era ritenuto un albero oracolare. Un frammento di Esiodo, citato da Strabone, mette in rapporto diretto la vita di Calcante, l'indovino della guerra di Troia, con un fico. A Roma erano venerati molti fichi sacri. 




Plinio ne ricorda uno che si  trovava davanti al tempio di Saturno. Al fico si attribuiva un rapporto con il latte, per via del  fatto che i fichi contengono un succo dall'aspetto latteo (un tempo usato contro le verruche) e secondo Plinio sembra che  un fico fosse stato piantato vicino al tempio di Rumina, Dea dell'allattamento. Inoltre il fico era considerato un albero pseudofallico, e in tal caso, il "latte" sarebbe considerato sperma, in questo caso, quello del Dio Marte, cui il fico era consacrato. C'è un'altra leggenda sul concepimento di Romolo e Remo, riferita da Plutarco: "Scaturì dal focolare di Tarchezio, re di Albalonga una forma di membro virile e vi rimase parecchi giorni. Avendo consultato un oracolo sul significato di quel  fenomeno, Tarchezio si sentì rispondere che sua figlia, che era ancora da sposare (era vergine, essendo vestale) doveva subire la compagnia di quel mostro perché ne sarebbe nato un figlio famoso per il suo valore, che avrebbe superato tutti per la  forza. Tarcheziò ordinò alla figlia di avvicinarsi al mostro ma essa si rifiutò e mandò al suo posto una delle sue ancelle.  Tarchezio si adirò, e le fece rinchiudere tutte e due per farle morire. Ma Vesta, Dea del focolare, apparve in sogno al re e gli proibì di farlo. L'ancella partorì quindi due bei gemelli che Tarchezio consegnò a Terazio, per farli morire."  
Si potrebbe supporre che il "membro virile" senza corpo fosse fatto di legno di fico, e il fico quale albero di Marte sarebbe quindi il padre di Romolo e Remo.
  
Anticamente Marte era un Dio della natura in fiore, nato da  Giunone unitasi con un fiore (e non con Giove), di conseguenza  presiedeva alla rinascita primaverile della vegetazione e alla rinascita degli alberi. Oltre al fico, gli erano consacrati il corniolo, il lauro e la quercia, mentre i suoi animali erano il  lupo e il picchio che tra l'altro ebbero la funzione di nutrici dei gemelli divini.
Il fico era anche l'albero di Dioniso, il Dio della linfa e dei  succhi, ed era anche rivendicato da Priapo, il Dio fallico per  eccellenza, e protettore dei giardini. 


Nota di Lunaria: il simbolismo arboreo di Dioniso è stato, ovviamente, scopiazzato dai cristiani per il loro Gesù: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/dioniso-arianna-e-il-culto-del-vino.html

Col legno di fico si scolpivano i falli portati in processione e il fico era collegato al capro (http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-1-i-veri-significati.html): a Roma il fico selvatico si chiamava  "Caprificus" da "caper", capro. Quando in occasione di una calamità pubblica si sacrificavano un  uomo e una donna come capri espiatori, l'uomo portava una collana di fichi neri, la donna una collana di fichi bianchi.  
Durante le Targelie, feste di Apollo e Artemide (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html) che si celebravano ad Atene in maggio-giugno i profani venivano scacciati con rami di fico.

APPROFONDIMENTO: LA MENORAH, LA DEA ASHERAH E L'OLIO, lo trovate a questo link: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/gli-sciti-e-la-menorah.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gerico-e-il-culto-della-dea.html

Ricordatevi che anche gli indù hanno l'Albero Sacro:







così come i Sumeri:


Da brava "strega wiccan herbaria", avevo già trattato i significati esoterici e mitologici legati alle piante:

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/lalbero-cosmico-nelle-mitologie-e-nelle.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/il-mirto-nella-mitologia-e-nella.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/giardinaggio.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/alberi-e-piante-mitologia-e-simbolismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/i-segreti-occulti-delle-erbe-e-delle.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/piante-pianeti-e-simbolismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/erbe-e-piante-le-mie-preferite.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/introduzione-alla-tossicologia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/culto-degli-alberi-e-nascita-degli-eroi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/identificare-le-pigne-copertine-black.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/edera-simbolismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/il-noce-di-benevento.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/hestiavesta-e-la-betulla.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/uno-o-tre-la-vicenda-dellapparizione.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-strega-del-grano.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/il-sambuco-e-luva-turca.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/la-mandragora.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/animali-e-alberi-nel-simbolismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-melograno-simbolismo.html

Tra l'altro i libri di botanica sono stati tra i primi libri che ho letto nella mia infanzia… eh, lo so, già da bambina ero una streghetta wicca… già agghindata di pentagrammi da tutte le parti! 




E anche oggigiorno non sono diversa




Sempre in giro a molestare le piante!


Chi volesse approfondire: 
La Donna nell'antico Egitto: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-donna-e-le-dee-nellarte-egizia.html 
Fenici https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/i-fenici.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/siria-2-litolatria-atargatis-astarte.html
Sumeri: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/le-pratiche-funerarie-dei-sumeri-la.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/introduzione-alla-mitologia-sumera.html