Lombardia: Folklore e curiosità (+ band Black Metal consigliate!)

La Lombardia è la mia regione! Di tanto in tanto leggo qualche libro di storia del territorio; quindi l'argomento lo riprenderò anche in altri post :)

Intanto, vediamo questo


Qualche notizia storica del territorio lombardo

Le brughiere o groane (dette anche vaude o baragie) sono terreni pianeggianti, aridi, argillosi, ghiaiosi, improduttivi, solitamente coperti di brugo (un arbusto delle Ericacee). Le bonifiche possono permettere all'uomo di sfruttare la terra di brughiera per la coltivazione di patate e l'ottenimento di prati irrigui. L'espressione lombarda per indicare l'erica è proprio "brugh", termine di probabile origine celtica. I fontanili o risorgive sono costituiti da affioramenti nella bassa pianura dell'acqua sorgente dal sottosuolo. L'acqua, infiltratasi nelle ghiaie permeabili dell'alta pianura, scorre sul fondo finché, nell'abbassarsi della pianura stessa, viene a contatto con uno strato impermeabile d'argilla che la fa risalire di livello. I fontanili facilitano la formazione di rogge e di marcite idonee alla coltura del riso.


***

Il pioppo: narra un antico mito, riportato da Virgilio, che Fetonte, figlio del Sole, dopo aver implorato a lungo il padre perché gli lasciasse condurre il suo cocchio fiammeggiante, si vide accordare il permesso. Fetonte cominciò la corsa, ma poichè le sue forze erano troppo deboli per tenere a freno i destrieri, il carro veniva trascinato senza controllo: quando saliva troppo in alto, sulla Terra scendeva il buio mentre dove si riavvicinava troppo non restavano che campi riarsi. Gli uomini invocarono l'aiuto di Giove che, adirato, scagliò un fulmine contro Fetonte, che precipitò nel Po. Le sorelle lo piansero per giorni, e alla fine Giove, impietosito, lo trasformò in pioppo, fermo lungo le rive.
La favola mitologica è la conferma della millenaria presenza di questo albero nei pressi dei corsi d'acqua lombardi. Se ne conoscono due varietà: il pioppo nero, con corteccia scura e foglie verdissime (associato alla Dea della morte)  e il pioppo bianco, dal tronco chiaro e con foglie verdi sopra e bianco argentate sotto, legato alla resurrezione. I contadini ne piantavano uno alla nascita di ogni figlio.


***

Come è noto, la Lombardia ha preso il nome dal popolo dei Longobardi (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/i-longobardi.html), calati nella Pianura Padana nel VI secolo d.C, ma la regione era popolata da molto tempo prima del loro arrivo, fin dalla preistoria.
La prima grande città civiltà che si insediò nell'attuale Lombardia, fu, con tutta probabilità, quella dei Liguri, una popolazione preesistente alla grande invasione indoeuropea iniziata a partire dal II millennio a.C
Il poco che sappiamo ci è stato tramandato dagli storici greci e romani. Si presume che a genti liguri appartenessero gli uomini che importarono la cultura palafitticola nella Pianura Padana occidentale. Nel periodo che va da 1800 al 1500 a.C, si sviluppò un tipo di cultura palafitticola, definita cultura della Polada. In questo periodo fu particolarmente intensa la lavorazione di pietre, legno, ceramica, metalli; fra gli utensili di questa civiltà spiccano le piroghe e la ruota e oggetti legati all'universo femminile come recipienti, vasi, giare, tini.

Immediatamente successiva alla cultura della Polada è la cultura della Scamozzina, così definite perché i suoi resti furono trovati nel 1900 presso la Scamozzina di Albairate a poca distanza di Abbiategrasso. Fra i ritrovamenti si notano, oltre alle armi, l'adozione di nuovi rituali religiosi e funerari, come l'incinerazione.
Con l'affermarsi della Cultura di Canegrate (XIII-XII a.C), diffusa nella Lombardia occidentale e nell'area prossima al Ticino, i popoli indoeuropei presero possesso della regione. Questa civiltà era legata alle urne che seppellivano con le ceneri del defunto.
La Cultura di Canegrate ebbe la sua continuazione nella Cultura protogolasecchiana (Finale Età del Bronzo XII-X secolo a.C) che segnò i primi insediamenti in Lombardia e poi la Cultura di Golasecca (Età del Ferro, IX-IV secolo a.C).  Con la Cultura di Golasecca si può finalmente parlare di popolazioni celtiche senza dubbi cronologici.


Reperti dell'Età protogolasecchiana e Cultura di Golasecca






L'Alfabeto Leponzio:  in che caratteri scrivevano i Celti? Si può ipotizzare che l'alfabeto greco fosse molto usato in alcune parti delle regioni occupate dai popoli galli-celtici per i rapporti che intercorrevano fra questi ultimi e le colonie greche. Tuttavia disponiamo anche di iscrizioni (rinvenute presso Vergiate, Gallarate, Nosate) nel cosiddetto "Alfabeto Leponzio", nel quale spesso compaiono nomi celtici e anche liguri.

***

Culti e Divinità degli Etruschi, Liguri, Celti

Gli Etruschi ritenevano che gli auspici fossero offerti dal volo degli uccelli, ma i sacerdoti interpretavano i prodigi e la volontà degli Dei anche con lo studio dei lampi, tuoni (considerati naturali portatori di messaggi sovrannaturali perché provenivano dal Cielo), o con l'esame delle viscere degli animali, in particolar modo il fegato.
La volta celeste veniva suddivisa in 16 parti: le 8 aree alla sinistra dell'osservatore verso est erano considerate fauste, quelle a ovest infauste. Il sacerdote esaminava la zona della volta dove appariva il lampo, osservava in quale direzione si muoveva e da queste percezioni traeva gli auspici. I lampi venivano inviati da 9 divinità, mentre le zone della volta celeste appartenevano a 16 numi. Degli Dei maggiori, il latino Giove corrispondeva a Tin o Tinia e la sua consorte era Uni. Nettuno era Nethun, Marte Maris, Vulcano Sethlans e Bacco Fufluns. Esistevano anche semidei, geni e demoni, alcuni alati (Lasa) raffigurati sulle urne, sarcofagi, affreschi.
Sui Liguri sappiano ben poco, forse avevano un culto di tipo animistico-naturistico, intorno al 3000 a.C
Ci sono alcune statue-stele  (circa 60) che raffigurano personaggi maschili e femminili, con una strana testa a forma semilunata. Le statue femminili potrebbero appartenere a un culto lunare o a un culto agreste (Madre Terra) mentre quelle maschili potrebbero essere i consorti o re divinizzati.
Anche sui Celti non abbiamo molto, ma sembra che adorassero divinità animali: Cernunno/Cernunnos dalle corna di cervo, Epona e il cavallo, Baco e il cinghiale.
Lucano ci descrive un santuario celtico nella foresta presso Massaglia (Marsiglia) distrutto da Cesare; altre testimonianze citano un Dio cornuto o Giano bifronte, di coppie divine e di un Dio con Martello.
Delle cerimonie druidiche conosciamo l'uso del sacrificio, anche umano. Plinio descrive un rituale molte interessante ovvero il taglio di un ramo di vischio con una falce d'oro da parte del sacerdote (druido) avvolto in un manto bianco, cui seguiva il sacrificio di due tori bianchi. Sempre Plinio ci racconta di un uovo magico, l'anguinum, rotondo e grosso come una mela, avvolto da un involucro cartilagineo, necessario per gli incantesimi.


Per saperne di più, vedi:



La Dea celta più famosa è Rosmerta: era la Dea dell'abbondanza e veniva raffigurata con la cornucopia.

Qui trovate altri post:
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/i-mulini-in-lombardia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/monza-la-citta-della-regina-teodolinda.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/la-civilta-della-valcamonica-e-cernunnos.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/la-grangia-presso-lagnasco-nel-saluzzese.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/etruschi-pantheon-e-divinazione.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/introduzione-al-dialetto-ligure.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/campo-rotondo-e-la-litolatria.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-7-divinita-femminili-panceltiche.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-4-i-celti-nel-commento-di-jan.html
Vah, mettiamo anche il Veneto xD: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/veneto-origini-castelli-e-black-metal.html








***

Robecchetto con Induno, Inveruno, Arluno: i nomi con un finale composto potrebbe trarre la sua origine dal suffisso celtico dunon, che nell'antica lingua nordica significa "fortezza", "roccia"
Numerosi toponimi la cui parte finale proviene da -dunon hanno cambiato l'originale -duno in -onno (Saronno, Caronno, Castronno)
Anche i suffissi in -ate, -ago denunciano radici galliche.
Suffissi che risalgono al gallico sono: -laanon, -lanon, -lan, -lano.
Il termine -bar segnala la presenza di un rilievo o di una cima.

Le origini di Arluno sono antichissime, forse celtiche. Della successiva e lunga età romana restano poche tracce: un paio di tombe scoperte in paese, con un corredo di monete ma soprattutto il nome, che deriverebbe da "Ara Lunae" , cioè altare dedicato al culto pagano della Luna-Diana, sorella del SoleApollo. Del resto ancora oggi una mezzaluna fa bella mostra di sé sullo stemma comunale, fra due ali candide.


Arluno



Diana\Artemide

Nota di Lunaria: per approfondire la vita dei contadini nella Sicilia ottocentesca, vedi:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/giovanni-verga-1-i-romanzi-e-vita-dei.html
appena possibile, mi piacerebbe trattare anche il tema del brigantaggio...

Heavy Metal Agreste... https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/vade-aratro.html

Qui trovate altre foto di alcuni paesi in provincia di Milano e Varese: 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/vacanze-nei-paesini-della-lombardia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/case-in-rovina.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/portici-cascine-castelli-e-parchi-nel.html

Inoltre, visto che stiamo parlando di paesini della provincia di Milano, già che ci sono sponsorizzo un po' delle band Black Metal lombarde (e non) che sto ascoltando proprio in questi giorni:

Iniziamo dai Necroshine (che ho visto live, ma non ho il loro cd, sigh!), band di Milano, https://www.facebook.com/necroshinehordes/



che suonano un Black Metal infernale, veloce e d'assalto, di scuola svedese:





i Dannati (https://www.facebook.com/blackdamnedmetal/), da Bergamo\Varese, con il loro Black Metal old style (cantato in italiano!)




i Wraithrest (dall'Emilia Romagna) https://www.facebook.com/wraithrestofficial/



che propongono un Black Metal gelidissimo e mortifero, con tempi quasi doom, a tratti




Devo dire che del loro cd il mio pezzo preferito è "Abyssus Abyssum Invocat"!



Infine, i Nott (da Brescia) https://www.facebook.com/NottBMItalia/




con il loro Black Metal very old style primi anni Novanta




P.s  nei Wraithrest e nei Nott ci suonano e partecipano anche due donne:
Candy Bones (nei Wraithrest)



e Noctuaria (nei Nott)





P.s 3 parlando di Black Metal italiano un pensiero va anche a lui:

P.s 4 già che ci siete ripescatevi anche loro:


Non li ho mai intervistati, però andate a sentire anche loro:






e loro



Qui in Italia abbiamo proprio una bella scena Black Metal! \m/