La Luna, il Cane, la Scimmia, il Serpente nel commento di Bachofen


LA LUNA, ECATE, IL CANE E LA DONNA

Devo forse ricordare anche la natura triplice di Ecate (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/ecate.html), e il duplice rapporto dell'acqua - così strettamente connessa alla luna - con la vita e la morte? Ecate unisce nella sua natura femminile la polarità di ogni vita, la nascendi et vivendi e la moriendi potestas (il potere di nascita, di vita e di morte), entrambe considerate sia nel loro stadio tellurico, che in quello lunare. Del resto anche l'acqua - l'elemento dispensatore di vita, che trascina nelle sue onde il fallo di Osiride - protegge l'uovo di Afrodite, caratterizza Dioniso come Poseidone Genesios e spesso esprime in suo nome l'idea della forza generativa maschile - è connessa con la tomba e la morte: le tombe vengono edificate, di preferenza, sulla riva delle acque. Nelle paludi intorno a Babilonia, Alessandro vede le tombe regali dei dinasti del luogo; il sepolcro di Acca Larenzia si trova fra i terreni paludosi del Velabro. L'elemento generatore di vita diviene il fiume della morte e il lamento eterno e uniforme delle sue onde diviene il canto di lutto delle Nereidi sulla morte precoce di Achille. Così canta il coro nel Prometeo di Eschilo: "E lamentandosi scroscia la risacca dal vasto mare, l'abisso sospira, rimbomba lontano l'abisso oscuro dell'Ade, le zampillanti fonti dei sacri fiumi piangono il tuo dolore".
Ovunque appare la stessa idea di fondo: nella vita è presente la morte; Venere è anche Libitina; Afrodite è anche omicida; la luna è fonte allo stesso tempo del divenire e del perire, ed è amabile e bianca quando svolge la prima funzione; odiosa, terrificante e nera quando adempie alla seconda; in ambedue i casi è affine all'acqua, in cui trova nutrimento: la fa sgorgare dalla terra, ristora con essa i campi assetati, spargendo la rugiada notturna, suscita le maree, immagini del mutamento, col suo influsso che opera potente su ogni aspetto del mondo tellurico. Questo lato notturno è espresso anche, in modo molto chiaro, dall'apparenza esteriore della luna. In un modo che corrisponde a suo duplice potere sulla vita e sulla morte, essa appare eternamente mutevole, sempre sul punto di ricondurre al nulla la pienezza della vita. Come nell'uovo ci sono due colori, così nel suo disco ci sono due colori: il bianco e il nero. Macchie nere deturpano la sua chiara superficie. La pelle del cervo ha lo stesso aspetto screziato, e ciò conferma la sua affinità con Diana. Ma la sua connessione con la donna lunare non si fonda solo su questa somiglianza. Essa traspare anche dalle sue corna ramificate e dalla sua usanza di farle cadere e nasconderle nella terra, che è qui un'immagine della terra materna, la quale fa crescere dal suo seno gli alberi della foresta: questo rapporto è anche sottinteso dall'appellativo "dama" che si può connettere con Damia, damium (sacrificio in onore della Dea Bona), damiatrix (Sacerdotessa della Dea Bona), damascus, rappresentata sulle monete da un Heros Askos nutrito da una cerva - con il tedesco Damm. Come la luna è attirata dall'acqua così il cervo desidera la fonte. Per queste caratteristiche in epoca cristiana il cervo verrà associato ai battisteri.


Per il suo rapporto con la notte, la luna è la stella della morte. Essa porta la quiete, il sonno, il silenzio, connesso al caos originario, al sepolcro che ad esso riporta e ai misteri; la luna cede al sole, come la notte al giorno. Gli antichi interpretano questo fenomeno come la nascita della luce dalle tenebre e vi riconoscono la ripetizione quotidiana di un grande evento della cosmogonia. Anche qui il principio materiale-femminile rivendica il suo predominio sull'universo. Esso è il Primo, ciò che è dato originariamente [...] Nella cosmogonia di Acusilao, Notte, come principio femminile, è congiunta con Erebo, che è quello maschile. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/la-notte-nella-mitologia-nella.html)
Il mito allude a questo aspetto (la natura lunare della Madre) quando fa adornare con una testa bovina il capo di Iside, per punizione del suo gesto; associata in tal modo, ella diviene simile alla cornuta Io, che viene fecondata dal sole, e domina nel cielo notturno, illuminata dalla sua luce.
In base allo stesso nesso concettuale, tutte le donne lunari dionisiache sono rappresentanti del lato negativo della natura, signore della morte non meno che della vita; come divinità sepolcrali, esse rivelano il carattere materno della loro natura materiale non meno di quanto lo manifesti il loro aspetto benefico che dona vita e prosperità. La connessione di Arianna col labirinto, il culto di Afrodite come Venere Libitina, le frecce di Artemide che colpiscono rapide, il rapporto di Demetra (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/demetra-e-persefone.html) e Core con Aidoneo, esprimono chiaramente l'oscuro lato sepolcrale della natura materna della luna; perciò le immagini delle Grandi Madri sepolcrali appaiono spesso insieme al simbolo della luna, come nel bel rilievo in terracotta proveniente da Tarso, che si trova al Louvre. La stessa connessione della vita e della morte appare in singoli attributi. Mi riferisco soprattutto alla figura del cane; in questo senso, il cane ha anche una precisa connotazione con la luna. è l'animale di Diana, consacrato al suo servizio e intimamente affine alla sua natura.
Il cane fa parte del seguito di Diana come animale della distruzione, (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html) è associato in modo particolare ad Ecate, è rappresentato con tre teste quale custode del mondo sotterraneo che riceve amichevolmente i nuovi arrivati ma impedisce loro il ritorno. Per tali motivi appare spesso sui sarcofagi, dove forse, in epoca tarda, sta ad esprimere solo l'amore fedele che dura al di là della morte. Nel suo tempio romano, Iside (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html) era raffigurata mentre cavalca un cane.


Nota di Lunaria: nell'Induismo, abbiamo Hadkai (già il nome è simile ad Ecate...) associata ai cani.



LA SCIMMIA E HANUMAN

Anche la presenza della scimmia nei sepolcri è dovuta alla sua connessione con Lunus, che è particolarmente evidente nel simbolismo egiziano. C'è una scimmia nel dipinto murale di una tomba di Corneto.
La scimmia è adatta ad esprimere la natura lunare per il luogo intermedio che essa occupa tra il mondo animale e il mondo umano che è rivelato dal suo stesso nome. ("simia quam similis turpissima bestia nobis", la scimmia orribile bestia quanto simile a noi).
Anche la luna si trova a confine tra due mondi, nel suo essere composto da entrambi - unifica la natura inferiore dell'uno con quella più alta dell'altro. Come la luna imita il sole, così la scimmia imita l'uomo.

Nota di Lunaria: nell'Induismo, Hanuman è il Dio scimmia, un aspetto di Shiva che rappresenta la devozione e la fedeltà assoluta per Rama, tanto che Hanuman si squarcia il petto, "dedicando la ferita" a Rama e a Sita.





Hanuman si collega anche al Sole



ma anche alla bocca femminile mostruosa di Surasa, la Madre Terribile dei Nagas.



In quanto aspetto mostruoso, tremendo e terrifico di un'antica Grande Madre, Surasa ci ricorda molto Coatlicue o Tiamat, altre Madri Terribili. Sarebbe interessante un confronto tra queste tre figure femminili, tutte e tre con una bocca mostruosa e dotata di fauci e spesso legate anche all'idea di "Universo in travaglio".

Comunque, Hanuman ha anche lui un aspetto multiforme;



anche qui l'analisi sarebbe interessante, perché si possono fare molti altri collegamenti in riferimento al cinghiale, al cavallo e anche all'asino. (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/lasino-e-seth.html)

IL SERPENTE

Il serpente sembra così elevarsi al più alto livello di spiritualizzazione. Nel suo aspetto materiale inferiore il serpente rappresentava l'acqua tellurica e la sua forza generativa operante nelle oscure profondità della terra, come si vede nel mito di Psiche ed anche nel culto della caverna del serpente di Lanuvio: ora invece il serpente è rappresentato come animale della luce e quindi è spesso provvisto di una cresta di gallo o anche, come la fenice, di un'aureola luminosa intorno al capo;



esso diviene, infine, al più alto grado di spiritualizzazione, il simbolo del Nous, che è causa originaria di tutte le cose, increato, eterno, non soggetto a vecchiaia. Per questo aspetto, il serpente diventa un'espressione delle più alte idee misteriche e in quanto tale, un simbolo della partecipazione alle speranze supreme dell'iniziazione. In questo modo esso rivela una nuova connessione con l'uovo. Il serpente, le uova e la purificazione dell'acqua costituiscono un insieme di motivi, che possono essere tutti spiegati e chiariti in base all'idea dell'iniziazione [...] l'uovo e il serpente conducono alla vita, attraverso la morte. Solo dalla morte fiorisce una superiore esistenza. La morte come condizione di un nuovo divenire, le tenebre come via verso la luce, gli orrori del mondo sotterraneo come fondamento di una più forte resurrezione della vita, il dolore e il turbamento come premessa della felicità: tutto ciò è racchiuso nella concezione misterica.

Nota di Lunaria: ovviamente, a conferma di tutto questo (ma anche di altri aspetti non trattati da Bachofen) il serpente è praticamente quasi sempre presente nell'iconografia indù



e un po' in tutta l'Asia. Sarebbe davvero lungo riportare tutte le Dee associate al serpente (e all'altro aspetto del serpente, il drago https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html), nonché tutti i simbolismi legati a tale animale e come il cristianesimo lo abbia deturpato e denigrato. Ci basti concludere citando solo la celebrazione del Nag Panchami e qualche immagine antica, tanto per dare un'idea visiva...





Altri approfondimenti:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/lupo-e-orsa-nellantica-grecia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/totemismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-1.html