Ecco qui una lista dei luoghi stupendi in Inghilterra!
Una curiosità: nella fascia verde del cortile della Tower of London i corvi vengono nutriti con carne cruda e biscotti per uccelli inzuppati nel sangue; secondo la leggenda, se i corvi dovessero abbandonare la Tower, il regno cadrebbe.
Chi conosce la mitologia, sa che il corvo nero era associato alla Dea della guerra Morrigan, mentre il corvo bianco era l'emblema della Dea dell'amore e della bellezza, Branwen. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/simbolismo-del-corvo.html)
Inoltre, il più bel villaggio d'Inghilterra è Bibury, con i suoi cottage lungo il fiume. Vale la pena anche dare un'occhiata al mulino Arlington Mill, del '600, oggi rifugio di molti animali ma in passato utilizzato per l'asciugatura dei tessuti dopo la tintura.
E del resto, non si può parlare di questi luoghi, men che meno visitarli o visualizzarli nella propria mente senza pensare anche a...
Croci al contrario, ciondolino vampirello e magliettina dei Cradle of Filth ^_^
Ovviamente i Cradle of Filth VERI, quelli dei due Capolavori Immortali, non quella porcata di "Manticore" (ho lo sbocco solo a pensarci a 'sto cd mostruoso)
Io sono rimasta nel 1998-2000. PUNTO.
P.s non so che darei per sapere se Dani Filth apprezza la nostra grande Letteratura Italiana! che se proprio vogliamo essere precisine, già i nostri poeti rinascimentali tipo Luigi Tansillo, Celio Magno, Giovanni Guidiccioni, Giovan Battista Strozzi e Giovanni della Casa (e ne ho citati solo una minima parte...) anticipano tutto quanto troveremo nella Letteratura Inglese di fine Settecento\inizio Ottocento e soprattutto nei testi dei Cradle of Filth... Leggete qua e ditemi se 'sti riferimenti non li trovate pure nei testi dei COF o di qualsiasi altra band Sympho Black! Eh eh eh ;)
Celio Magno
Ecco di rose a questa tomba intorno aprir,
quasi in su' onor, pomposa schiera ch'l seno
aprendo sembran dire:
<< Tal era di colei che qui giace il volto adorno>>
E tal ne sentian l'altre l'invidia e scorno
qual di noi gli altri fiori a primavera.
Me stesso io piango e de la propria morte
apparecchio l'esequie,
anzi ch'io pera (1)
ch'ognor in vista fera (2)
m'apparir davanti e'l cor di tema agghiaccia:
chiaro indicio che già
l'ultima sera s'appressi e'l finne di mie giornate apporte.
(1) muoia
(2) in aspetto feroce
Giovanni Guidiccioni
Qui vedrai campi solitari nudi, e sterpi e spine invece d'erbe e fiori e nel più verde april canuto verno.
Qui i vomeri e le felci in via più crudi ferri coverse,
e pien d'ombre e d'orrori questo di vivi doloroso inferno
mirando aride stoppie e tronchi e sterpi le piagge ove l'altrieri splendeano i fiori e ondeggiavan l'erbe; e l'odorate siepi, nude spine, che le strade spargean dianzi di rose; andan sotterra le sdegnose serpi.
Giovan Battista Strozzi
Ombra io seguo che piage e monti copre per l'oscurissima foresta
del mondo a fin discuopre aguati con sua face atra funesta...
Quante e che spaventose ombre e larve atre, e scuri mi spaventan fantasmi: e tristi auguri e voci dolorose?
Né più (miseri) or l'una or l'altro,
ma solo Notte, pur sempre, e stigia (1) Notte?"
(1) infernale
O sera cupissima infelice, che svelta da radice tutta la mia purpurea primavera, di sì fosc'ombra nera non pur l'anima imbruni ma tanti in sen m'adui, in sen mi chiudi abissi e inferni dispietati e crudi.
Giovanni della Casa
Mentre fra valli paludose
e ime ritembon me larve turbate e mostri,
che tra le gemme, lasso,
e l'auro e gli ostri copron venen
che'l cor mi roda e lime;
O v'ornata di virtù raro s'imprime per sentieri novi,
a nullo ancor dimostri qual chi seco d'onor
contenda e giostri, ten vai tu sciorto
a le spedite cime onde m'assal vergogna e duolo,
qualora membrando vo com' a non degnarete col vuggo caddi,
e converra ch'io mora felice te, che spento hai la tua sete!
Meco non febo, ma dolor dimora cui sola può lavar l'onda di Lete.
Luigi Tansillo
E freddo è il fonte, e chiare e crespe ha l'onde
e molli erbe verdeggian d'ogn'intorno (1),
e 'l platano coi rami e 'l salce, e l'orno
scaccian Febo (2), che il crin talor v'asconde:
e l'aura appena le più lievi fronde
scuote; sì dolce spira al bel soggiorno [...]
(1) Dappertutto, lungo le rive
(2) Il Sole
Strane rupi, aspri monti, alte tremanti
ruine, e sassi al ciel nudi e scoperti (1),
ove a gran pena pòn (2) salir tant'erti
nuvoli in questo fosco aere fumanti;
superbo orror, tacite selve, e tanti
negri antri erbosi in rotte pietre aperti (3);
abbandonati a sterili deserti,
ov'han paura andar le belve erranti;
a guisa d'uom, che per soverchia pena
il cor triste ange (4) fuor di senno uscito,
sen va piangendo, ove il furor lo mena (5),
vo piangendo io tra voi; e se partito (6)
non cangia il ciel, con voce assai più piena
sarò di là tra le meste ombre udito (7)
(1) Senza vegetazione
(2) Possono
(3) Scavati
(4) Angoscia
(5) Lo porta
(6) E se non muta la sua decisione
(7) Defunti
"Che i campi il giorno d'ombra e d'orror cinga..."
Valli nemiche al Sol, superbe rupi che minacciate il ciel, profonde grotte, d'onde non parton mai silenzio e notte,
sepolcri aperti, pozzi orrendi e cupi,
precipitati sassi, alti dirupi,
ossa insepolte,
erbose mura e rotte d'uomini albergo ed ora a tal condotte
che temon d'ir fra voi serpenti e lupi
erme campagne, abbandonati lidi,
ove mai voce d'uom l'aria non freme,
Ombra son io dannata a pianto eterno,
ch'a piagner vengo la mia morte
fede e spero al suon de' disperati stridi,
se non si piega il ciel, muovere l'Inferno.
Chi volesse approfondire:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/storia-della-letteratura-inglese-1-con.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/storia-della-letteratura-inglese-2.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/alle-origini-dei-cradle-of-filth-la.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/milton-satana-e-il-black-metal.html