La Sacerdotessa e l'Imperatrice nei Tarocchi

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LA SACERDOTESSA (PAPESSA)

La Papessa è assisa in un'immobilità calma, silenziosa, impenetrabile e ieratica. è la Sacerdotessa del Mistero, Iside, la Dea della notte profonda che lo spirito umano non potrebbe penetrare senza il suo aiuto. Con la mano destra tiene socchiuso il libro dei segreti che nessuno potrà mai scoprire se la Papessa non gli affida le chiavi che tiene nella mano sinistra. Di queste due chiavi che aprono l'interno delle cose (Esoterismo), una è d'oro e connessa al Sole (Verbo e Ragione), l'altra è d'argento e connessa alla Luna (Immaginazione, lucidità intuitiva). Ciò significa che bisogna unire una logica severa ad una squisita impressionabilità se si aspira a divinare le cose nascoste, la cui conoscenza è negata ai più della Natura.


La divinazione ispirata dalla Papessa si applica al discernimento della realtà che si dissimula dietro il velo delle apparenze sensibili. Per l'intuitivo, favorito di Iside, i fenomeni sono una facciata rivelatrice che, arrestando la vista fisiologica, provoca la visione dello spirito.
La Papessa troneggia al centro delle due colonne: Jakin (Jakin) e Bohas (Boaz)


Una colonna è rossa, l'altra azzurra; la prima corrisponde al Fuoco (ardore vitale, divorante, attività maschile, Zolfo), la seconda corrisponde all'aria, il soffio che alimenta la vita, sensibilità femminile, Mercurio. Tutta la creazione promana da questo dualismo fondamentale: Padre, Madre - Soggetto, Oggetto, Creatore, Creazione - Osiride, Iside.

L'insegnamento della Papessa si fonda sull'immaginazione, come ci mostra la falce di luna che sovrasta la sua tiara d'argento (nota di Lunaria: in alcune immagini, la falce si trova ai piedi della Sacerdotessa) 


Attorno a lei, un pavimento a riquadri alternati bianchi e neri, ci fa comprendere che tutte le nostre percezioni sono sottomesse alla legge dei contrasti: la luce non può essere concepita se non in opposizione alle tenebre; il bene ci sarebbe ignoto senza il male. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-sacerdotessa-che-e-un-concetto.html)

Volendo, si può considerare la Papessa come Madre della carta successiva: l'Imperatrice. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/limperatrice-e-la-dea-in-trono.html)


Altro approfondimento, info tratte da


"Parve che la Dea scuotesse il proprio altare;
e lo scosse davvero. E le porte del tempio
tremarono e si videro rifulgere corna simili
a falce di Luna e si udì il crepitio di sistri
sonori" (Ovidio "Metamorfosi" IX)

Numero: II

Nome: Sacerdotessa, Papessa, Giunone, Porta del Santuario, Gnosis

Lettera Ebraica: Beth

Segno Astrologico: Cancro

Elemento: Acqua

Colore: Verde

Parole chiave: Scienza, conoscenza, gnosi, intuizione, divinazione, dualità, casa, contenitore, libro, salute, riflessioni, Anima, tempio, luogo sacro, porta, donna, insegnamento, cultura, purificazione, Acqua, solstizio d'estate.

Descrizione: Il secondo Tarocco è simbolo della Dualità che segue l'Uno e deriva dall'Uno. 
Il principio maschile e quello femminile che risultavano ancora virtualmente uniti nel simbolo del Caduceo presente nel Bagatto, qui sono espressamente separati: è la legge della polarità che caratterizza tutto ciò che esiste ed è alla base dell'esoterismo.

"Tutto è a due facce, tutto ha due poli, tutto ha la sua coppia di opposti, uguale e disuguale sono la stessa cosa" (Ermete Trismegisto "Kybalion")

Gli opposti non si escludono a vicenda, ma esistono l'uno in virtù dell'altro: avrebbero significato la destra senza la sinistra, il bianco senza il nero, il bene senza il male, la luce senza il buio?

Lo stesso significato è presente anche nel glifo del segno zodiacale del Cancro, a cui è associata questa carta, che è duplice e rappresenta la polarizzazione della sfera primordiale. Il Cancro è anche la sede del solstizio d'estate, ovvero della prima delle due "porte solstiziali", quella che permette l'accesso alla manifestazione individuale.
Ed è proprio con l'estate che le acque del Nilo cominciavano a crescere e che il fiume sembrava un vero mare, allagando i fertili campi.

Le due colonne che nella figura fanno da cornice alla Sacerdotessa vogliono essere un simbolo della bipolarità, ma rappresentano anche i menzionati solstizi: i punti di arresto del Sole.

Nel solstizio d'estate il Sole raggiunge il suo culmine e comincia il cammino verso il basso, verso l'ombra. Nel solstizio d'inverno invece il Sole è al suo punto più basso e inizia l'ascesi che chiuderà il ciclo annuale. Le colonne ricordano anche quelle di Ercole, che ammonivano a non superare il limite del mondo conosciuto così come avverte la Sacerdotessa velata all'ingresso del Tempio. Il velo ha la funzione simbolica di nascondere allo sguardo e di separare questo mondo da quello misterioso e sconosciuto oltre la soglia del Tempio. Anche "Iside Svelata" di Helena Blavatsky richiama l'archetipo del velo misterioso di Iside

"Sono tutto ciò che è stato, tutto ciò che è, tutto ciò che sarà, e il mio velo mai alcun mortale l'ha sollevato ancora." (Plutarco)

Le colonne del Tarocco sono come le colonne del tempio di Salomone: la colonna bianca di destra che era detta Jakin (Potenza di Dio) rappresentava la forza positiva, maschile, solare, Yang, e la colonna nera di sinistra era Boaz (Forza in Dio) ed era la forza negativa, lunare, femminile, Yin. E fra le due colonne, troneggia la Sacerdotessa, la guardiana, la porta del Tempio.

è una donna enigmatica, che avverte gli incauti che intendono entrare nel Tempio che una volta superata la porta non si potrà più tornare indietro.
Così come la prima carta, il Matto/Bagatto era assimilabile al Fuoco, alla Sacerdotessa/Papessa si addice l'Acqua, elemento femminile per eccellenza e simbolo, come la falce di Luna che appare in cielo, di una divina sensibilità: Poesia e Arte.

Ecco perché le colonne e il trono della Sacerdotessa sembrano emergere dall'acqua: è la Sacra Acqua Primordiale, madre e origine di tutte le cose: il Tempio è dunque rappresentato dall'Acqua stessa, un elemento in grado di accogliere maternamente, di adattarsi, di trasportare, di nascondere nelle profondità; l'acqua è vita, guarigione, purificazione, rinascita: ha sempre avuto un ruolo importante negli antichi riti di purificazione, ed era usata anche dai Sacerdoti di Iside.
Chi viene in contatto con questo Arcano contempla i misteri della Donna-Acqua: curiosamente il Tempio di Philae, che gli Egizi avevano dedicato alla Dea Iside è oggi parzialmente sommerso dalle verdi acque del fiume Nilo. Ed è infatti alla figura di Iside, Dea del mare e della magia rappresentata spesso con la falce lunare e il disco solare sulla testa, che questa carta si ispira.

 Nei miti egizi, Iside è la moglie-sorella di Osiride e la madre del Dio Sole Horus. Una delle Dee più antiche, figlia di Nut (Dea del Cielo) e Geb (Dio della Terra); Regina della notte, delle arti domestiche, dell'agricoltura, della scienza e della medicina.
Quando il malvagio Set uccise e fece a pezzi Osiride, Iside ne ricercò e recuperò pazientemente le membra disperse sulle acque del Nilo, sfidando i coccodrilli e navigando nella notte grazie alle sue arti magiche.
Come Iside, la Sacerdotessa è velata e indossa un abito che richiama la foggia egizia con il caratteristico nodo isiaco sul petto. (per saperne di più, vedi il libro "I Misteri di Iside",1997 ):

"Iside è la Signora della Luce e della Fiamma, Padrona dell'Alba. è Signora del Sole e della Luna Calante e Crescente, Dea dell'Aria, e delle Brezze Mattutine, Signora delle Piante Verdi. è Lei che aiuta i semi a germogliare, e dischiude i fiori del mattino al tocco delle Sue Dita." 

"Iside Gloriosa Dea, Signora delle verdi erbe, nettami da tutte le impurità, lavami con la Tua Luce, liberami dal tumulto che mi pervade, rendimi pura per percorrere i Tuoi Sentieri".

"Le sacerdotesse e le fedeli di Iside, spesso si adornano il collo con uno scialle, che annodato sul davanti, appena sotto il collo, assume la forma stilizzata dell'Ankh, la Croce Egizia; questo modo di portare lo scialle viene chiamato "Nodo Sacro" (Nodo di Seth o Thet o Iside), e come si è detto, rimanda all'Ankh. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html

L'Ankh ha svariati significati, e sembra che sia derivato da un'antichissima bambola della fertilità africana (la bambola Ashanti. Nota di Lunaria), dalla grande testa e dalle braccia sottili spalancate. L'Ankh è anche una raffigurazione stilizzata degli organi sessuali uniti."

Nella mano sinistra, la Sacerdotessa regge un antico papiro, simbolo di conoscenza iniziatica, il cui contenuto è celato e custodito dalla Guardiana del Tempio: non a tutti sarà concesso di leggerne i segreti.
Con la mano destra tiene la croce ansata degli Egizi, l'Ankh, il sacro simbolo della vita.
Fulcanelli, nel "Mistero delle Cattedrali", faceva notare che, nelle cattedrali medioevali, l'abside: "segue perfettamente la forma del segno ieratico egiziano della croce ansata, che si legge Ankh, e indica la Via universale nascosta nelle cose."

Il modo in cui l'Ankh viene impugnato ricorda però una chiave (e questo lo collegherebbe a Ecate. Nota di Lunaria): la Sacerdotessa si pone come la guardiana alla soglia del Tempio, ne rappresenta la porta e ne detiene la chiave (ci potremmo vedere un collegamento con Sailor Pluto: anche lei era la guardiana, e teneva un bastone a forma di chiave)



La Sacerdotessa in quanto tale è anche il simbolo della tradizione matrilineare di molte antiche religioni che consideravano proprio le donne come le più adatte a essere il tramite col Divino (ovviamente il cristianesimo non è tra queste. Nota di Lunaria): basti pensare alle Vestali dei templi romani, alle Sibille che davano responsi nei loro santuari, o alle antiche Sacerdotesse dell'oracolo di Apollo a Delfi, dette Pitonesse (ne parla anche Marion Zimmer Bradley in "La Torcia").

Altre funzioni venivano invece svolte dalla Sacerdotesse nei riti dei Misteri Eleusini, alla ricerca del Divino e nella celebrazione degli stessi Misteri Isiaci, dopo che il culto di Iside si era diffuso dall'Egitto in tutto il mondo antico. Comunque, Iside fu associata anche a Giunone/Hera, sorella-sposa di Zeus.

Ovidio, nelle Metamorfosi, ci racconta che Io, amata da Zeus e poi trasformata in giovenca, dopo innumerevoli prove giunse in Egitto, dove regnò, riconquistata la forma umana, con il nome di Iside: "... Inerant lunaria fronti cornua", ovvero con la falce di Luna sulla fronte, a mo' di corna.

Infine, vorrei soffermarmi a riflettere sul nome riportato nella maggioranza dei mazzi: la Papessa.


Credo che tale nome sia semplicemente una rappresentazione posteriore, di origine medioevale: è probabile che fosse pericoloso fare riferimento alle antiche religioni come quella egizia, per cui nei Tarocchi si preferì ricordarla come "Papessa" e non "Sacerdotessa", riallacciandosi al mito della Papessa Giovanna, donna travestita da uomo, che rappresenterebbe la Ierofantide, la donna-pontefice nel senso etimologico del termine, cioè artefice del ponte tra Terra e Cielo, fra l'umano e il Divino. (Nota di Lunaria: che per il cristianesimo non può che essere maschile perché il sacerdote è un "alter christus" e quindi di tale Cristo, deve imitarne gli attributi, anche fisici...)
La Papessa Giovanna forse non è mai esistita, forse era una satira sul potere maschile, o su qualche Papa particolarmente effemminato, forse una vedova di qualche Papa sposato, forse realtà...
Rammento tutto questo solo per spiegare il perché della scelta del nome "Sacerdotessa" che trovo più adatto a un mazzo di Tarocchi che si devono riferire alle antichissime origini simboliche piuttosto che alle loro interpretazioni posteriori, siano esse pure medioevali.




Altro approfondimento tratto da


Silenziosa ed ieratica, la Papessa rappresenta la Sacerdotessa del Mistero, la Conoscenza al Femminile, rispettata nei tempi più antichi, prima che la religione e la cultura virassero verso una ricerca mascolina improntata alla ragione e non più alla veggenza e al segreto. Sotto il suo manto porpora e azzurro, colori della spiritualità e della saggezza, si cela l'immagine della Grande Madre Cosmica, la Terra, conosciuta e adorata dagli antichi culti sotto il nome di Iside, Diana, Ishtar, Sequana (nota di Lunaria: ma anche Kali).
La Papessa, simbolicamente collegata alla Luna che regola l'emotività e la saggezza, è la Signora dei saperi notturni, iniziatici, e per questo preclusi alla maggioranza. 
Per sollevare il velo che le incornicia il volto, ben rappresentato nell'immagine del drappo che le sta intorno alla testa, occorre percorrere un lungo percorso interiore, attraverso un apprendimento che non deriva dai libri o da un approccio razionale alla verità, ma dal diretto contatto con le forze segrete dell'inconscio. Il libro che la Papessa tiene sulle ginocchia non è un libro da penetrare attraverso l'intelletto, ma da assimilare con il cuore. Per conoscere le cose non è sufficiente la mente maschile, ma è necessario intraprendere e sperimentare anche la via femminile, notturna, intuitiva nonché repressa e punita durante i secoli della lotta al potere femminile (i roghi della caccia alle streghe...)

La Sacerdotessa è Custode della Verità e siede all'ingresso del Tempio di Salomone, il tempio massonico dove avviene la trasformazione interiore. A rivelarlo, oltre alle due colonne Jakin e Boaz, emblemi del Fuoco e dell'Acqua, interviene anche la contrapposizione delle sue vesti, il rosso maschile, attivo-yang si mescola al verde, femminile, ricettivo-yin, al fine di raggiungere la completezza attraverso la coincidenza degli opposti.

Questo Arcano corrisponde alla lettera ebraica Beth.

Quando è dritto, esprime la crescita interiore, tutto ciò che cresce lentamente, spesso nel silenzio, l'equilibrio, la perseveranza, la riservatezza, la costanza. Rappresenta anche una donna saggia, che aiuta il consultante in caso di difficoltà, dando buoni consigli. Può indicare anche la madre, una socia in affari, una donna importante nella vita del consultante (probabilmente più anziana di lui) Se però questa carta capita accanto all'Eremita e all'Appeso, simboli di solitudine e ascesi, accentua questi aspetti. Se è associata al Papa potrebbe indicare un amore duraturo, improntato più sugli interessi culturali in comune che non sulla passione amorosa. Associata al Mondo, rappresenta il trionfo completo. 
Rappresenta anche chi studia filosofia, psicologia, scienze occulte:
più che indicare la ricchezza materiale, indica quella spirituale e mentale. 

Se la carta è capovolta, può rappresentare una persona taciturna o pigra che non dà nessun aiuto, o che sta confabulando alle spalle, creando fastidi e contrattempi. La ricettività si trasforma in passività e atrofia mentale. Il sapere si tramuta in egoismo meschino e gretto o in mediocrità. La carta capovolta indica soprattutto un blocco, un ostacolo, conflitti con la madre o la partner, una distanza emotiva, mancanza di comunicazione.
Se il consulto riguardava la salute, potrebbe indicare problemi connessi ai genitali femminili.

L'effetto temporale della carta dura da uno a tre mesi.


L'IMPERATRICE



raffigura l'Intelligenza Creatrice, Madre delle forme, delle immagini e delle idee. è la Vergine Immacolata dei cristiani, nella quale i greci avrebbero riconosciuto la loro Venere-Urania, nata radiosa dai flutti cupi dell'oceano caotico.

Nota di Lunaria: ovviamente per i cristiani Maria non è una Dea, ma viene considerata "la creatura umana" sottoposta al dio maschile Gesù. C'è da dire però che negli ultimi anni qualche isolato teologo sinceramente dispiaciuto per la misoginia veicolata dalla teologia cristiana, ha fatto qualche tentativo di "femminilizzare Dio" dando spazio ad una teologia della maternità di Dio e\o all'amore di Maria visto come "riflesso dell'amore di Dio".

PER ESEMPIO, BOFF AVEVA PROPOSTO DI DIVINIZZARE MARIA: 

"Se il maschile è divinizzato nel Cristo in forma piena e diretta, non potremmo sperare che il femminile sia nell'ordine dell'essere divinizzato come lo è stato il maschile in forma piena e diretta?" Secondo Boff, spetterebbe allo Spirito Santo divinizzare il femminile alla fine della storia, ma dandone un'anticipazione escatologica nel mistero della Vergine Maria. Boff ha proposto una sorta di "unione ipostatica tra Spirito e Maria", avvenuta al momento del "fiat": Maria, secondo l'ipotesi di Boff, sarebbe stata "ipostaticamente assunta dalla Terza Persona della Trinità" e non si troverebbe più "sotto Gesù" ma "al lato", essendo "elevata al livello di Dio per poter generare Dio". 

DICIAMO SUBITO che la teologia di Boff non è "Teologia ufficiale della chiesa cattolica" ed infatti è stato aspramente criticato. Comunque, per correttezza, ho riportato il suo tentativo teologico.

  
Regina del cielo, si libra nelle altezze più sublimi dell'idealità, al di sopra di ogni contingenza oggettiva, come indica il piede posato sulla mezzaluna con le punte rivolte verso il basso



Nota di Lunaria: la Papessa, invece, molto spesso viene rappresentata con la luna con le punte verso l'alto

Ricordo che la falce di luna è equivalente alle corna, e viceversa; difatti agli inizi molte Dee erano accompagnate dalla falce di luna o da un paio di cornini in testa che ricordano la mezzaluna: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/le-dee-con-la-corna-e-la-falce-di-luna.html

Nell'iconografia egizia, le corna appuntite si accompagnano al disco solare e al serpente. Le corna della mucca sono il simbolo di Hathor, la Grande Madre; sotto forma di luna falcata appaiono ad Iside e Nut, Signora del Cielo. Le corna del toro sono solari, mentre i simboli solari e lunari appaiono insieme, con le corna di mucca che sostengono il disco del sole. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/iside-hathor-nut.htmlCome si è visto, falce di luna e corna sono equivalenti e sono associati a molte Dee

In questo modo, l'Imperatrice afferma la dominazione sul mondo sublunare, dove tutto è mobilità, perpetuo cambiamento e trasformazione incessante. 

Nota di Lunaria: da notare come in alchimia ci sia lo stesso simbolismo della donna coronata, della mezzaluna e della stella: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-8.html

In contrasto con questo regno inferiore sul quale la Luna sparge soltanto un chiarore indeciso e fallace, la sfera dell'imperatrice corrisponde alle Acque superiori, oceano luminoso in cui risiede la suprema Saggezza. Tutto, qui, è fisso e immutabile, poiché è necessariamente perfetto: è la regione degli archetipi, cioè delle forme ideali o delle idee pure secondo le quali viene creata ogni cosa.
Per esprimere l'immutabilità delle cose sottratte all'alterazione, l'Imperatrice si mostra esattamente di fronte, in un atteggiamento improntato ad una certa rigidità ieratica.

Tuttavia, una serenità sorridente anima il suo volto, inquadrato graziosamente da una morbida chioma bionda.

Una corona leggerissima è posata sul suo capo, quasi senza peso e attorno gravitano dodici stelle, nove delle quali sono visibili. Queste cifre ricordano lo zodiaco, quadrato celeste che regola le produzioni naturali di quaggiù, e il periodo di gestazione imposto alla generazione.

Come la Vergine dello Zodiaco, l'Imperatrice è alata, ma i suoi attributi non sono né la spiga di grano [Demetra] né il ramoscello d'ulivo. [Atena]



La Regina del Cielo regge lo scettro d'una dominazione universale e irresistibile poiché l'ideale si impone, l'idea comanda e gli archetipi determinano ogni produzione. Come blasone ha un'aquila d'argento in campo di porpora, emblema dell'anima sublimata in seno alla spiritualità, mentre il giglio che fiorisce a sinistra dell'Imperatrice simboleggia il fascino esercitato dalla purezza, dalla dolcezza e dalla bellezza.

Imperatrice e Papessa sono vestite entrambe d'azzurro e di porpora: ma l'azzurro della veste sacerdotale della Papessa è scuro, per ricordare la profondità in cui si perde il pensiero, mentre il manto dell'Imperatrice è di un azzurro luminoso. La sua tunica è rossa per esprimere l'attività superiore da cui nasce l'intelligenza o la comprensione in opposizione all'indumento esterno azzurro, allusione alla placidità ricettiva che raccoglie fedelmente le impressioni ricevute dall'esterno. 
L'Imperatrice si ammanta di azzurro per captare il pensiero vivo, di cui arresta l'irradiazione per renderlo percettibile: ella manifesta l'Occulto, che la Papessa mette in vibrazione.
 
Nota di Lunaria: qui trovate i significati della carta: https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/limperatrice.html

C'è anche da far notare che l'Imperatrice è l'archetipo della Dea e che è preceduta dalla Papessa/Sacerdotessa, questa bellissima carta: https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/la-papessa.html
che rappresenta la Sapienza al Femminile (il nostro Logos, quindi). Sembra quasi lasciar suggerire che la Donna Terrena e Immanente precede e anticipa la Dea (rappresentata nella carta dell'Imperatrice) Trascendente mostrandosi fatta ad immagine della Dea e Sua rappresentante nell'Intelligenza e nella Sapienza al Femminile. Come due vasi comunicanti (*) la Sapienza Umana Femminile, Immanente al Creato, qui simboleggiata dalla Sacerdotessa, coronata dalla Luna e dalle Corna Falcate Lunari, anticipa la carta dell'Imperatrice-Dea Trascendente e nello stesso momento riflette la Dea Regnante e Regina rappresentata nell'Imperatrice, spesso coronata di stelle e con la Luna ai piedi.  

(*) Il simbolismo del Vaso torna anche nel Tarocco della Stella e della Temperanza! https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/la-stella.html https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/la-temperanza.html
  
Malgrado le molte forme che può assumere, l'Imperatrice rappresenta sempre la capacità di proteggere, di accogliere e di nutrire. In senso più traslato l'Imperatrice rappresenta anche l'Intelligenza, intesa come la fonte della creatività nella mente dell'uomo. L'Intelligenza è anche il cancello e la porta attraverso cui la teoria diventa pratica e il pensiero diventa azione.
L'Imperatrice è complementare all'Imperatore (https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/limperatore.html)
 il quale rappresenta invece il principio maschile. Tra i due sovrani, l'Imperatrice è più istintiva ed emotiva, comportandosi con i propri sudditi come una madre nei confronti dei figli.

Nota di Lunaria: e queste due carte rimandano alla Dualità Wiccan che divinizza tanto il Femminile quanto il Maschile nelle figure della Dea e del Dio
 
Ora vediamo alcuni possibili significati, da ascriversi a certe rappresentazioni grafiche dell'Imperatrice.

1) Gli alberi\vegetazione che compaiono sullo sfondo: simboli della Natura nel pieno del proprio splendore e della forza della vita che scorre nell'Arcano. (vedi anche i collegamenti con le Dee della primavera e della natura, come Flora...)

2) Lo scettro dell'Imperatrice: esprime il potere materiale dell'Imperatrice e la propria autorità sul mondo, simboleggiata a sua volta dalla sfera in cima allo scettro.

3) La strada: indica il percorso che conduce al Giardino dell'Eden e che l'uomo deve percorrere a ritroso per tornare al Paradiso Terrestre. (interpretazione cristiana); per un'interpretazione wiccan, la strada è da collegarsi ad Ecate (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/ecate.html), Signora delle Strade, Patrona dei pellegrini e viandanti notturni (anche in senso figurato... in fondo tutti coloro che si addentrano sui sentieri della Sapienza Esoterica sono viandanti e pellegrini...) oppure, se vogliamo un altro Archetipo che va bene per i maschi: Legba, il Signore dei crocicchi e delle porte tra i due mondi, quello degli umani e quello degli Dei: è interessante notare come Legba, Dio di origine africana, sia collegato anche lui alla chiave, come Ecate. Legba e Ecate sono Divinità Psicopompe e ambedue divinizzano la sessualità umana: il Femminile Ctonio, magnificato e divinizzato in Ecate e il Maschile Ctonio, magnificato e divinizzato in Legba. In una valenza ancora più ctonia, di discesa dentro di Sé e nella Sapienza Arcana, possiamo vedere la Strada anche collegata ad Ishatar/Inanna, mentre percorre la strada nelle profondità infere.

4) Lo scudo dell'Imperatrice: indica la Femminilità della carta (Venere\Afrodite) e l'Amore Universale dell'Imperatrice per tutta la vita.

Parole chiave legate all'Imperatrice:
Intelligenza, influenza benefica, aiuto risolutore, ricettività, istinto materno, protezione
 Interpretazione numerologica:

Il numero 3, che caratterizza l'Arcano, nasce dalla somma dei primi due numeri: 1 (maschile) e 2 (femminile): per questo esprime la nascita vale a dire l'unione feconda tra due elementi diversi.

Significati avanzati:

Amore: una persona può essere conquistata con l'intelligenza

Lavoro: non è sufficiente la capacità inventiva, servono anche la pragmaticità e la determinazione.

Denaro: il denaro è un mezzo per raggiungere i propri scopi e non uno scopo da raggiungere.

Sentenza per la Divinazione: un gesto o una parola di comprensione aiuteranno a superare molte difficoltà.

Suggerimento: si può utilizzare l'intelligenza per raggiungere lo scopo se l'idea per la quale si combatte è valida.

Tempi di realizzazione: il numero 3 esprime la crescita di qualcosa che è già noto: serve nutrimento affinché possa crescere.

Autostima: un po' di umiltà non guasta. Le doti intellettuali non bastano a farci apprezzare dagli altri.

Meditazione: all'intuizione deve seguire il progetto. 

Spiritualità: impara a contemplare ciò che è fuori di te. Occorre rivolgere all'esterno la propria percettività.

Alchimia: le tre parti, Sale, Zolfo, Mercurio, ovvero Corpo, Psiche e Anima possono evolversi solo in armonia fra loro.

Astrologia: Venere. Venerdì è un giorno propizio per gettare il seme che riposerà per due giorni per poi germogliare. 

Cabala: Ghimel. La lettera che significa "cammello" esprime la capacità di sopravvivere grazie alle proprie risorse.




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