La partecipazione delle donne romane ai culti

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Le manifestazioni di fervore più violento sono quelle suscitate dai culti orientali (...) si circondano di mistero, colpiscono l'immaginazione. (...) La gran Dea Iside, dai mille nomi, era la più invocata dalle donne che frequentavano in massa i suoi templi (Giovenale scrisse righe sferzanti contro le adoratrici di Iside)

Indossando le vesti prescritte di lino, due volte al giorno cantavano in onore della Dea, si recavano a farsi aspergere con acqua del Nilo, osservavano i digiuni e le prescrizioni d'astinenza imposti dai sacerdoti, compresa la castità, di rigore per certe feste che duravano dai 10 ai 30 giorni! 


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Le donne partecipavano anche ai vecchi culti romani ai quali Augusto tentò di ridare lustro. Vi erano alcune cerimonie ufficiali, alcune delle quali riservate alle matrone.  Il 1° marzo si festeggiavano i Matronalia in onore di Giunone Lucina e in memoria della riconciliazione operata dalle Sabine fra i loro padri e i loro sposi. (Nota di Lunaria: fondare "la propria civiltà" su un "rapimento di donne obbligate con la forza a sposarsi ai loro rapitori" - vero o falso che sia poco importa, il fatto è che gli antichi Romani ci credevano e ne andavano fieri - non è "proprio il massimo parlando di rispetto delle donne"... non che ci sia stato "il rispetto delle donne (e degli uomini) nel 2020-2021, eh... difatti tutto sommato ho rivalutato persino Catone. Non sono neanche più sicura che fosse "così schiavista e negatore dei diritti umani" come lo è stata certa "gente" dei nostri tempi...) 


Le donne sposate portano fiori e ghirlande a Giunone e si celebra un sacrificio.

Così la racconta Ovidio: "è un antico bosco sacro, così folto da impedire alla luce di penetrarvi; basta vederlo per rendersi conto che vi risiede una divinità. Un altare accoglie le preghiere e l'incenso offerto dalla pietà, un altare fatto senz'arte dalle mani dei nostri antenati. è di là che parte ogni anno, al primo accenno della tromba, il corteo di Giunone che procede attraverso sentieri coperti. Fra gli applausi del popolo vengono condotte bianche giovenche pasciute in grassi pascoli, giovani vitelli sulla cui fronte non sono ancora spuntate le minacciose corna, l'umile porco, vittima più modesta, e il capo della mandria, dalla dura testa ornata di corna ricurve...  Dovunque la Dea deve passare, giovinetti e timide vergini coprono di tappeti i larghi viali. L'oro e le pietre preziose brillano nei capelli delle giovinette e una veste magnifica scende fino ai piedi, dove l'oro scintilla. Alla maniera dei Greci, loro padri, esse incedono vestite di bianco, portando sul capo gli oggetti del culto loro affidati. Il popolo segue in silenzio lo snodarsi del festoso corteo. E finalmente, preceduta dalle sue sacerdotesse, ecco apparire la Dea stessa..."

Dopo la processione si immolavano le bestie dinanzi al tempio.

Partecipare alle feste era un vero onore: far parte del coro delle nove vergini di nobile casata che camminavano in testa alla processione cantando, l'essere annoverata fra le 27 giovani che avevano cantato ai Giochi Secolari o alle esequie di Augusto...

Alcune di queste feste non andavano esenti da violenze, come quella di Bona Dea: si celebrava ogni anno ai primi di dicembre, di notte, nella casa di un magistrato rivestito dell'imperium e sotto la direzione della padrona di casa. Gli uomini erano esclusi rigorosamente e tutti i dipinti e le statue che li raffiguravano erano velati. Cesare dovette ripudiare sua moglie Pomponia in seguito al terribile scandalo scoppiato per la scoperta di un uomo nella sua dimora durante la celebrazione di questo mistero.


Giovenale ce ne ha lasciato una descrizione probabilmente esagerata: "Si sa quello che avviene ai misteri di Bona Dea (...) le Menadi di Priapo si torcono i capelli ed emettono ululati..."

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/pantheon-romano-giove-giunone-giano.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/giano-guardiano-delle-porte.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-misoginia-nel-contego-pagano-antico.html https://intervistemetal.blogspot.com/2021/04/avvocate-e-musiciste-nella-roma-del-ii.html

Aggiungo anche
















I Lari














Giunone con elmo "da capra" e il serpente



Vita di santa Margherita di Cortona, fondatrice di un ospedale

Nota di Lunaria: è veramente insopportabile ridurre il Medioevo sempre ai soliti nomi: Dante\Boccaccio\Petrarca\Francesco d'Assisi\Tommaso d'Aquino, (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/poesia-del-medioevo-duecento-e-trecento.html)(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/letteratura-medioevale-maschile-e-anche.html) ovviamente tutte declinazioni al maschile della letteratura e della teologia, sia mai citare qualche donna tanto per variare un po' la zuppa sul Medioevo... No, bisogna sempre servire zuppa androcentrica.

Al massimo, trovi gente che ti cita "Caterina da Siena" (modello femminile che giudico problematico, a cominciare dall'odio feroce che portava al suo corpo) e stop. 

Il Medioevo sarebbe solo quello, in pratica. Tre nomi maschili a farla da padrone, e "Caterina da Siena" come unica femmina e STOP.

Perciò, ecco un post, scritto da una non cristiana, che parla di una donna cristiana che ha scelto di fare una vita abbastanza emancipata e andando contro le consuetudini del suo tempo: ha scelto l'uomo con cui stare, probabilmente ha fatto sesso con lui prima "dell'unione ufficiale", andò via dal suo ambiente contadino strafregandosene del "gossip" che avrebbe scatenato (anche per via della differenza di "ceto" tra lui e lei), non ha disprezzato la materia e il corpo (almeno per tutta la prima parte della sua giovinezza) coraggiosamente si è rimboccata le maniche alla morte del marito occupandosi del figlioletto e poi spendendosi per  i poveri, ha stretto forti legami di amicizia e solidarietà con altre donne. (Fabiola fu la prima donna a fondare un ospedale: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/fabiola-melania-e-il-movimento-riot.html)

Insomma, una donna del Duecento piuttosto coraggiosa, intraprendente e sicura di sé che meriterebbe di essere più citata, quando si parla di sante medievali, rispetto a  Caterina da Siena (che invece va per la maggiore)

Ecco qui la vita, in sintesi, di Santa Margherita da Cortona, tratta da un opuscolo a lei dedicato


1247: Margherita nasce a Laviano, in Umbria, e viene battezzata nella chiesa di Pozzuolo.

1255: resta orfana di madre e la matrigna che la sostituisce non le vuole bene; l'unica a prendersi cura di Margherita è la sorella del parroco, Manentessa.

1263: incurante di dare scandalo, fugge da Laviano con il nobile Arsenio del Pecora, che si è innamorato di Margherita, vedendola per caso. Margherita vive 9 anni a Montepulciano, circondata da lussi che le fanno in parte dimenticare la sua fede e l'umiltà; conduce una vita improntata alla vanità, compiacendosi di avere molti ammiratori, affascinati dalla sua bellezza. Non verrà mai accettata dalla famiglia di Arsenio, per via delle sue origini: è figlia di un contadino, Tancredi, ma Arsenio, pur avendo un comportamento deprecabile con i contadini suoi dipendenti, la ama di amore sincero.

1265: Nasce il figlio di Margherita e Arsenio

1272: Arsenio viene ucciso nei boschi: diversi contadini e rivali gli hanno giurato vendetta. Margherita viene scacciata con il figlioletto e viene anche rifiutata dal padre; troverà rifugio a Cortona presso due nobildonne, aiutata dalla fedele Manentessa.

1275: Margherita entra nel Terz'Ordine Francescano. Già in precedenza aveva espresso il desiderio di diventare "sorella della penitenza" ma non era stata creduta per via della sua bellezza e giovane età. 

1286: Fonda "l'Hospitale della Misericordia per i poveri" con l'aiuto della signora Diabella e di Uguccione Casali, podestà di Cortona. Margherita accoglie poveri, storpi, vecchi, malati, pellegrini, moribondi. Si spende totalmente per i poveri: "Non riserbava per sé cosa alcuna che le fosse trasmessa, comunque necessaria al suo vivere; non risparmiando né tonaca né mantello né saccone da letto né capezzale né cintura... Tutte queste cose dispensava ai poveri... e più volte rimase nuda nella sua cella, involta dentro una stuoia"

1288: Si trasferisce in una cella presso la chiesa di san Basilio.

1297: Muore il 22 febbraio. Viene proclamata santa il 16 maggio 1728 da papa Benedetto XIII.


Prima di parlare della donna nel Medioevo, leggere questo libro


La donna nel Medioevo faceva DI TUTTO, dalla letterata alla stratega:

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/una-patriota-del-medioevo-eleonora.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/donne-del-xii-xiii-secolo-herrade-di.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/sapienti-come-la-sibilla-donne.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/hildegarda-di-bingen-e-trotula.html

https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/lavoratrici-imprenditrici-spie-le-donne.html