Sciamanesimo!




CHE COS'è LO SCIAMANESIMO?

L'intera storia dell'uomo, della sua religiosità e della sua coscienza, è percorsa da motivi, temi e figure sciamaniche. La parola "sciamano" viene dalla Siberia, "Sham-àn" ed è stata adottata per designare le figure di guaritore/mago/"stregone".
Essere prescelti dagli spiriti, ricevere da loro insegnamenti su come entrare in Trance e volare con l'anima verso altri mondi celesti, oppure insinuarsi lungo stretti e pericolosi passaggi nei terrificanti mondi sotterranei; essere spogliati della propria carne, essere ridotti a uno scheletro (per le società fondate sulla caccia, le ossa sono di importanza capitale per la vita), poi essere ricomposti e infine nascere una seconda volta; acquistare il potere di combattere gli spiriti e di curare le loro vittime, di vincere i nemici e di salvare la propria gente dalla malattia o dalla morte per fame: questi sono gli aspetti che caratterizzano le religioni sciamaniche. Eppure gli Sciamani sono persone come le altre: vanno a caccia, coltivano l'orto e cucinano. Quando gli Sciamani parlano di altri mondi non li considerano indipendenti da questo. Ritengono piuttosto che siano gli altri mondi a rappresentare la vera natura delle cose e le vere cause di ciò che accade nel nostro. Si tratta di un punto di vista largamente condiviso dalla comunità e molte persone possono essere Sciamani, chi più chi meno, a seconda della loro capacità di percepire questa realtà.

Che cos'è uno sciamano?
Gli Sciamani sono allo stesso tempo medici, sacerdoti, psicologi, mistici. Sono stati considerati pazzi e sono stati perseguitati più volte (nota di Lunaria: sia dai cristiani che dagli psichiatri. è tipico della psichiatria catalogare tutto ciò che non sia cattolicomaschioeuropeocentrico come "malattia mentale" e come da "disinfettare". Che poi uno Sciamano o una Sacerdotessa Voodoo siano persone a cui non frega niente di "guarire" sempre nella nostra ottica psichiatrica - così come non frega niente di "amare Gesù"... questo ovviamente non conta).
La parola "Sciamano" deriva dalla lingua Evenki, piccolo gruppo siberiano di cacciatori e allevatori di renne di lingua tungusa. Si dice che l'anima dello Sciamano siberiano sia in grado di staccarsi dal corpo e di viaggiare verso altri regioni del mondo, in particolare verso un sopramondo celeste e un inframondo sotterraneo. Una definizione più ampia del termine potrebbe allargarsi a tutte le persone che esercitano un controllo sullo stato di Trance, senza che ciò comporti il viaggio dell'anima, come avviene per esempio in Corea. Sotto questo punto di vista gli Sciamani differiscono notevolmente da coloro che vengono posseduti e guidati dagli spiriti indipendentemente dalla loro propria volontà e che vengono sottoposti a esorcismi.
Lo Sciamanismo non è una religione coerente e unitaria, ma una forma interculturale di espressione e di sensibilità religiosa. Lo Sciamanismo è sparso e frammentato e neppure dovrebbe essere considerato un -ismo. Non esiste una dottrina o una chiesa mondiale dello Sciamanismo. Non esistono libri sacri, né sacerdoti in grado di dire cosa è giusto o sbagliato.
Lo Sciamanismo è una religione di cacciatori e la visione sciamanica dell'equilibrio cosmico si fonda in gran parte sull'idea del risarcimento per le anime degli animali uccisi e in molte società lo Sciamano vola dal padrone degli animali per pattuirne il prezzo.
Per lo Sciamano tutte le cose - non solo gli animali, ma anche le piante e le rocce, il vento e la pioggia - sono imbevute di spirito. Nota di Lunaria: è così anche nelle religionia animiste.
 
Nel pensiero sciamanico la parola "spirito" potrebbe essere intesa come "essenza" di un fenomeno ossia come ciò che fa sì che un animale sia un animale e un utensile un utensile. Ma lo spirito può anche essere coscienza: animali, alberi, rocce e utensili possono avere una coscienza simile alla nostra. (Nota di Lunaria: io ricordo che da piccola ero convinta che i giocattoli avessero un'anima...) E allo stesso tempo, disponendo di un'esistenza propria, gli spiriti possono talora agire deliberamente nel mondo degli uomini e intervenire nella loro vita. Possono amare gli esseri umani, nutrirli e averne compassione. Hanno bisogno di emozioni, come la fame, la gelosia, e l'orgoglio e possono perfino attaccare l'uomo. Numerosi spiriti hanno una forma, un nome e caratteristiche proprie: lo spirito del Sole è distinto dallo
spirito della Luna; possono essere fratello e sorella, o marito e moglie. (Nota di Lunaria: Erich Neumann riporta che presso certe culture la Luna era maschile: era il Signore della Luna e si pensava che le donne mestruate fossero state deflorate proprio dal Signore della Luna. Anche in Mesopotamia il Dio della Luna, Sin, era maschile)
Gli spiriti Orso sono grandi e feroci, mentre gli spiriti Topo sono paurosi, ma possono passare attraverso strette fessure. Lo spirito di un Coltello taglia mentre lo spirito della Pentola contiene. (Nota di Lunaria: si ricordi che anche nel Neo Paganesimo il coltello e il calderone sono Elementi Sacri)
Gli spiriti possono sposare umani, o trasmettere loro alcune delle proprie prerogative, ma possono anche sopraffarre l'uomo. Questa ambivalenza rispecchia l'ambiguità dell'ambiente naturale che può colmare l'uomo di doni o distruggerlo.
I Sora dell'India credono che l'anima sia contenuta nel sangue ed abbia la forma esatta del corpo in cui questo scorre. Sono convinti che essere fotografati indebolisca l'anima. (Nota di Lunaria: nell'Africa Voodoo anche catturare l'immagine del nemico con lo specchio è considerato opera di magia nera)

Molti popoli credono che gli esseri umani abbiano più di un'anima. Le anime degli Sciamani sono in grado di raggiungere altri regni e le anime delle persone normali possono essere rapite da spiriti o Sciamani nemici, mentre per quel periodo il loro corpo rimane in vita. L'anima che si allontana dal corpo rappresenta la coscienza o la personalità dell'individuo mentre l'anima che rimane continua a coordinare le funzioni vitali del corpo. Se la prima di queste due anime non torna, la seconda non sopravviverà a lungo. In alcune zone del Sud-est asiatico si ritiene pericoloso svegliare all'improvviso una persona quando dorme perchè si teme che la sua anima non abbia il tempo di tornare nel suo corpo.
Gli Inuit credono a tre anime; gli Yuchi e i Sioux del Nord America invece a 4 anime. Fra i Wana di Celebes l'anima è nel fegato, e questo può essere mangiato dagli spiriti. La persona allora muore. Gli Inuit del Canada credono a un'anima collettiva per animali e uccelli.

L'attività dello Sciamano è basata su una particolare concezione dello spazio. Oltre al mondo di tutti i giorni, che è permeato di spiriti, ne esistono altri separati, dove lo Sciamano deve recarsi. In base al principio che gli spiriti esistono e che abitano un mondo diverso dal nostro, dal quale possono mettere a repentaglio la nostra salute e le nostre risorse alimentari, ne consegue che qualcuno deve raggiungere il regno degli spiriti e persuaderli a comportarsi diversamente. Il termine "spazio" andrebbe inteso come una metafora dell'alterità del regno degli spiriti. Se consideriamo gli spiriti come l'essenza delle cose intorno a noi, il loro mondo non è geograficamente separato dal nostro. Anzi, occupa lo stesso spazio del nostro, ma è accessibile solo ad
alcuni di noi. Questa capacità di accedervi può essere guadagnata soltanto a prezzi di grandi sforzi, e solo da chi ha le doti necessarie per arrivarci. Lo spazio sta ad indicare la differenza e la separazione, così come il viaggio dello Sciamano simboleggia la possibilità di unire nuovamente i due mondi. La lontananza spaziale rappresenta in primo luogo una diversa qualità dell'essere. Gli spiriti, che si tratti di defunti a noi familiari o di forze della natura, esistono, ma non qui, da qualche altra parte. Questa distanza rispecchia talvolta il senso di inferiorità morale degli esseri umani che vivono un'esistenza degradata e separata dal Divino. E in questa luce, il viaggio dello sciamano assomiglia alle ricerche errabonde che fanno parte anche di altri sistemi religiosi, più esplicitamente moralistici, come la ricerca del Sacro Graal. è possibile interpretare questo viaggio come il ritorno a uno stato di grazia primordiale. Lo Sciamano è specializzato nell'attraversare una distanza altrimenti insuperabile. Non sempre il regno degli spiriti si trova su altri livelli del cosmo. Spesso è situato sulla terra, e compito dello Sciamano è quello di volare verso luoghi specifici anche non lontani. Ma anche quando è sulla terra, l'alterità del regno degli spiriti è evidenziata dall'inaccessibilità e dai tabù che circondano il luogo (un cupo spuntone di roccia, una caverna...). La tecnica fondamentale per compiere il viaggio sciamanico è il raggiungimento di uno stato di Trance controllato. La geografia sciamanica può quindi essere letta anche come una topografia degli stati mentali. Alcuni psicologi e Neosciamanisti stanno cercando di tracciare delle "mappe" degli stati mentali, in senso letterale e simbolico: con ciò seguono da vicino la corrispondenza stabilita dagli sciamani tradizionali fra il proprio stato mentale e la propria posizione su una mappa dello spazio cosmico. 


IL MONDO SUPERIORE E IL MONDO INFERIORE DI 
UNO SCIAMANO SIBERIANO

I popoli siberiani credevano che il mondo fosse diviso in tre livelli. Gli uomini vivevano al livello intermedio, ma il mondo superiore, in cielo, poteva essere raggiunto attraverso un piccolo foro. Esso aveva una superficia solida, abitata anche da animali, ed era a sua volta suddiviso in diversi livelli. Secondo i cacciatori dell'estremo Nord, queste erano tre, mentre nel Sud, dove si facevano sentire l'influenza dei vicini regni, si credeva che i livelli fossero molti di più e si pensava che il capo supremo Bai Ulgen vivesse al nono o al sedicesimo livello. Anche il mondo inferiore era suddiviso in più strati ed era quasi sempre considerato il regno dei morti. Questi mondi "altri" erano in parte simili al nostro (vi si trovavano fiumi, montagne e animali) e in parte diversi: per esempio là era notte quando qui era giorno.    Gli Nganasan pensavano che nel mondo inferiore facesse molto freddo e quindi i morti venivano vestiti con le pellicce invernali. Gli Jacuti pensavano invece che facesse freddo in cielo, tanto che gli Sciamani ritornavano dal viaggio celeste coperti di ghiaccioli.
Un autore ha scritto che, secondo il popolo eschimese (*) dei Nunamiut, "lo spirito di un oggetto può essere considerato come la forza essenziale che fa sì che l'oggetto esista. Senza uno spirito, l'oggetto potrebbe occupare uno spazio e avere un peso, ma sarebbe privo di significato e di reale esistenza. Quando un oggetto è investito di Inua (anima) entra a far parte della natura e di ciò di cui noi siamo coscienti."

(*) Molti popoli ritengono che i nomi che sono stati dati loro dagli occidentali, siano offensivi. "Eschimese" (che significa "mangiatore di carne cruda" ) è infatti un termine che i popoli che vivono lungo la linea costiera artica del Nord America, della Groelandia e della Siberia, giudicano denigratorio.
Ogni gruppo possiede un proprio nome, ma non tutti sono noti in senso comune.
Spesso gli Sciamani vengono raffigurati come degli scheletri, per simboleggiare il loro smembramento rituale nel corso dell'iniziazione. Gli Sciamani della Baia di Hudson credono che l'Inu'sia, "apparenza dell'essere umano", risieda in una bolla d'aria all'inguine e che da lì derivino le nostre sembianze, forza e vita. Ogni specie ha la propria Inu'sia. Con il pensiero, uno Sciamano Inuit può spogliare il proprio corpo finché non rimangano che le ossa. Poi deve elencare ogni parte del proprio corpo e ognuna delle ossa, ciascuna col suo nome. In questo modo egli vede se stesso messo a nudo e può dedicarsi all'opera dello Sciamano con l'unica parte del corpo capace di resistere all'azione del sole, del vento, e della pioggia, che continuerà a esistere per lungo tempo dopo la sua morte.
I Sora dell'India credono che il mondo umano e quello degli spiriti siano sovrapposti, e spesso interferiscono tra loro: quando in autunno gli uomini abbattono gli alberi per seminare in un nuovo campo, questo dà fastidio agli spiriti, che usano quegli alberi come sostegno per i loro fagioli. In alcune regioni dell'Indonesia si crede che i morti parlino in indonesiano, ma con tutte le parole al contrario.
Presso i popoli Inuit dell'Alaska, un giovane che voglia diventare apprendista di uno Sciamano dice "Takujmaqama", ossia "Sono venuto da te perché desidero vedere". L'idea che la sapienza comporti una specie di seconda vista, o vista interiore, è diffusa fra le culture sciamaniche ed è spesso associata con la perdita della vista normale. Nella mitologia greca, Tiresia possedeva una natura sciamanica completa perché era stato sia uomo che donna. (Nota di Lunaria: sì, come vedremo più in là, il Travestitismo è un atto sacro. Gli Sciamani maschi si travestono da donna, le Sciamane da maschi) Spesso gli Sciamani si coprono gli occhi con dei panni, per vedere meglio la strada che conduce al mondo degli spiriti. Lo Sciamanismo indica la comprensione del mondo e l'azione su di esso. Lo spirito è qualcosa di più della coscienza. Può sortire effetti in questo mondo e dunque è anche potere. Gran parte del lavoro dello Sciamano consiste nell'imbrigliare questo potere. I Sora descrivono l'impulso degli spiriti come una forza, un potere, un'energia (renabti). Proprio come le parole "potere" e "potenziale" che hanno una comune origine latina, anche questa parola deriva dal verbo "essere capaci". I Sora ritengono che l'elettricità funzioni esattamente come lo spirito, che è altrettanto dinamico, si può rinchiudere entro contenitori o trasmettere via cavo ed è capace di superare con un salto gli spazi vuoti. E poiché possiede volontà propria, la sua forza non può essere fermata. Venendo a patti con questo potere, gli Sciamani possono usarlo non soltanto per far accadere delle cose, ma anche per trasformarsi in animali. Poiché le vicende umane comportano sofferenza, malattia, morte, il mestiere dello Sciamano è pericoloso. Il potere sciamanico non è da prendersi alla leggera e spesso esige un prezzo molto alto. In Siberia, in Mongolia, la gente prova terrore all'idea di essere chiamata dagli spiriti a diventare Sciamano.
Il potere sciamanico dipende dalla capacità di controllare lo stato di Trance. Esistono molte forme di Trance che non sono sciamaniche, come la Trance dei medium nelle forme di possessione in cui è lo spirito a prendere il sopravvento, come nelle religioni africane (nota di Lunaria: infatti le Trance dei fedeli del Dio del Tuono, per esempio, sono molto frenetiche).
In molte parti del mondo, la possessione da parte degli spiriti è comune soprattutto tra le donne. Qualcuno ha voluto vedervi una forma di compensazione per la loro estromissione dal potere sociale e politico (Nota di Lunaria: in realtà come fanno notare Miranda Gray e altre Pensatrici, la donna vive già al suo interno, nel ciclo mestruale, concetti come la vita e la morte, la rinascita, la distruzione, il manifesto e il non manifesto...)
Per esempio presso gli Sciamani birmani, è proprio la donna ad essere considerata Regina degli Sciamani. Presso gli Sciamani Sora, in India, le donne officiano i funerali (nota di Lunaria: cosa che da noi, nella cattolicissima Italia, è impensabile, vero?).
Il potere dello Sciamano proviene dagli spiriti e può risiedere negli oggetti, nei canti e nelle azioni, per esempio nel suonare un tamburo. In Lapponia gli Sciamani usavano i tamburi come strumenti di divinazione. Il ritmico rullare dei tamburi è un ausilio al raggiungimento della Trance (Nota di Lunaria: anche nel Voodoo il tamburo è sacro).
Presso gli Sciamani dell'Amazzonia, lo Sciamano possiede un aspetto del proprio potere sotto forma di flegma: un denso muco bianco condensato alla bocca dello stomaco, considerato la parte più vitale del corpo. In questo fluido sono contenuti gli spiriti aiutanti, per le guarigioni, e frecce magiche, contro i nemici, considerate esseri viventi. Il fluido dello Sciamano è chiamato "Yachai", che significa "conoscere".
La sostanza magica, gli spiriti per le guarigioni e le frecce sono tre aspetti dello stesso potere sciamanico che consiste nel sapere come è fatto veramente il mondo e come è possibile influenzare gli eventi. Uno Sciamano può dar da bere una parte del suo flegma al discepolo, per trasmettergli la conoscenza e il potere. (Nota di Lunaria: l'idea della saliva magica è presente anche nei miti di Gesù, quando guarisce i non vedenti. è abbastanza divertente vedere come un cristiano non ha alcun problema ad accettare che il suo Gesù Cristo usasse la saliva per guarire i malati, ma se tale cristiano vedesse la stessa pratica eseguita da uno o una Sciamana, la considererebbe "primitiva", "diabolica" e via dicendo...)


CONCENTRAZIONE DI POTERE NEL PAESAGGIO

Un capo Dakota spiega il potere come punti in cui riposa o si concentra il moto dello spirito. "Tutte le cose che si muovono avanti e indietro, di qua e di là, fanno, a un certo punto, delle soste. Un uccello in volo si ferma in un posto per fare il nido, in un altro per riposare. Un uomo che cammina si ferma quando gli va. Anche il dio (Wakan) si è fermato. Il Sole, così luminoso e bello, è uno dei posti dove egli si è fermato. è stato ospite della Luna, delle stelle, del vento. Si è fermato anche negli animali, e l'Indiano pensa a questi luoghi e indirizza la sua preghiera là dove il dio si è sostato, per ottenere la sua benedizione."
Curiosità varie:
In diverse regioni si crede che il quarzo, o cristallo di rocca, sia luce allo stato solido o roccia vivente: gli Huiciol chiamano "quarzo" le anime cristallizzate dei morti. Ogni paesaggio possiede un proprio significato spirituale. La sensibilità dei popoli siberiani per il paesaggio ravvisa spiriti nelle forze degli elementi, nelle nude pareti di roccia, e nei laghi della vasta e inospitale penisola di Kamchatka. Nella rigogliosa giungla amazzonica si pensa che gli spiriti abitino diverse specie di grandi alberi che proliferano lungo il fiume. (Nota di Lunaria: in realtà, le religioni patriarcali del dio padre-padrone sono "trascendentali", vale a dire situano il dio padre "nell'alto dei cieli", non nella realtà materiale del paesaggio; questo fu funzionale, all'epoca del loro insediarsi con la forza, perché i culti matriarcali\panteisti - che vennero soffocati nel sangue prima dai Kurgan, poi dagli ebrei, dai cristiani e dagli islamici - veneravano in terra, ovvero già presente nel paesaggio come fonti, laghi, boschi, campi, la Grande Madre. I culti patriarcali, una volta insediati con la forza, deturparono il paesaggio naturale costruendo i loro templi - chiese, moschee spesso disboscando di proposito i boschi sacri della Dea. Non a caso, non esiste alcun "tempio o chiesa Wicca" su modello di quelli cristiani, perché la Natura è già il Tempio. Inoltre, Wicca, Sciamanismo, Voodoo, non hanno alcun "clero": tutti sono a contatto a tu per tu con gli Dei, già presenti, immanenti, nel creato. I culti patriarcali oltre ad essere violenti e misogini, sono anche anti-ecologisti.)
In Amazzonia col termine "Payé" si indica "pervaso di poteri sciamanici" e si applica persino ai serpenti anaconda. In Arizona, i gruppi montuosi "Mesa" sono luoghi di concentrazione del potere.

LE PITTURE PARIETALI

All'inizio degli anni '20 la scoperta di pitture preistoriche in caverne del Sud della Francia avevano fatto supporre che le figure per metà umane e per metà animali che compaiono fra gli animali veri e propri, rappresentassero degli Sciamani, e che quindi lo Sciamanismo fosse la più antica religione del mondo. In una di queste pitture, un uomo con il fallo eretto giace accanto a un bisonte, e al suo fianco è posato un lungo bastone con un'estremità a testa d'uccello e potrebbe essere uno Sciamano in Trance. Questa interpretazione fu divulgata agli inizi degli anni '60 da Lommel con un libro, "Shamanism: the Beginnings of Art", ("Sciamanismo: gli inizi dell'Arte") tuttavia l'approccio di Lommel fu criticato, perché spiegava l'ignoto ricorrendo all'ignoto: egli comparava società assai lontane nel tempo e nello spazio prendendo, per esempio, il riferimento degli Aborigeni Australiani di oggi (nota di Lunaria: che credono in una Dea Creatrice: Yhi), che sono difficilmente paragonabili ai popoli vissuti in Europa circa 40.000 anni fa.

CACCIATORI, PASTORI E AGRICOLTORI

Anche se l'esistenza degli Sciamani nel Paleolitico non è dimostrabile, la quasi universale associazione dello Sciamanismo con la caccia avvalora l'ipotesi secondo cui esso sarebbe la prima religione, la prima disciplina spirituale e la prima pratica terapeutica del mondo. è anche lecito supporre che procurarsi animali da mangiare fosse un obiettivo primario rispetto a quello di curare i malati. Tuttavia l'aspetto rituale della caccia oggi non è più praticato dagli Neo Sciamani, che anzi, spesso sono vegetariani. Il legame di continuità che esisteva nel pensiero sciamanico fra le anime degli uomini e quelle degli animali
aveva la sua ragion d'essere nella necessità di uccidere gli animali. L'atteggiamento nei confronti della preda delle società basate sulla caccia è stato descritto come "complesso di venerazione e brutalità". Le credenze di questo tipo si ricollegano all'idea diffusa dell'esistenza di un guardiano, Padrone o Padrona degli Animali, che è proprietario delle specie animali e rappresenta la loro anima. Questo essere concede gli animali ai cacciatori, ma in cambio esige sacrifici. Per gli Ainu della Siberia, per esempio, l'orso è il signore della foresta. Quando viene ucciso, per difendersi o per scopi rituali, il suo spirito viene invitato a un banchetto dove gli sono offerti cibo e vodka (nota di Lunaria: in Africa, si versa l'alcool per terra per "dar da bere" ai morti, sempre infreddoliti e assetati)
Il volo dell'anima di uno Sciamano per individuare dall'alto gli animali da preda somiglia al volo compiuto per recuperare l'anima rapita di un paziente. Proprio come gli esseri umani viventi vanno a caccia di animali, così anche gli spiriti vanno a caccia di anime umane, e spesso le malattie e la morte sopravvengono perché l'anima è stata rubata o divorata da uno spirito. Esiste un diffuso legame tra la caccia e la seduzione: l'arma che penetra nel corpo dell'animale rimanda all'unione sessuale. Presso i Desana, che vivono lungo il tratto del Rio delle Amazzoni, la parola "cacciare" significa anche "fare l'amore con gli animali". La preda viene corteggiata ed eccitata sessualmente in modo che si avvicini al cacciatore di propria volontà, offrendosi alla sua arma. Anche il cacciatore deve trovarsi in uno stato di tensione erotica, raggiunto attraverso l'astinenza sessuale osservata per almeno un giorno prima della caccia. Egli deve rendersi attraente alla sua preda, compiendo abluzioni e riti di purificazione, operando incantesimi e pitturandosi il viso. Se l'animale ucciso è una femmina, egli esprimerà dispiacere per aver ucciso "una così bella bestia". In alcune regioni della Siberia lo Sciamano può stringere una relazione sessuale con la figlia o la sorella del Signore degli Animali che è essa stessa una renna o un alce. Il corteggiamento è parte di una concezione più ampia secondo cui gli animali si offrono spontaneamente e ci "prestano" di buon grado la loro carni e la loro pelle purchè noi mostriamo il giusto rispetto per loro, per il loro Signore e per l'ordine cosmico e sociale. La caccia è tradizionalmente un'occupazione maschile, ma non sempre gli Sciamani sono uomini. Le donne Sciamane hanno però maggiore rilievo nelle società agricole, come nel Sud Est Asiatico. Gli Sciamani donna dei Sora, in India, hanno una spada o un'ascia al fianco, quando vanno in Trance, per poter combattere, durante il loro viaggio dell'anima, contro membri di tribù nemiche o gli uomini leopardo. In Corea tutti gli Sciamani sono donne, o talvolta uomini vestiti da donne, e la Sciamana è definita "Donna fra le donne, un'esperta nei rituali delle donne e per le donne".


LO SCIAMANANISMO IN SIBERIA E MONGOLIA

La fascia centrale e nordorientale dell'Asia è la regione sciamanica per eccellenza. La stessa parola "Shaman" proviene dalla lingua degli Evenki (Tungusi), un popolo cacciatore e allevatore di renne, che vive nelle foreste siberiane, anche se alcuni studiosi ritengono che il termine sia sanscrito, la parola viene utilizzata in riferimento alle religioni siberiane e mongoliche, accomunate da una concezione del cosmo come serie di mondi sovrapposti con un albero, una colonna o una montagna che fa da collegamento fra i diversi livelli. Altri motivi comuni sono la credenza nella separabilità dell'anima dal corpo e nel volo magico con cui l'anima dello Sciamano raggiunge il Cielo e il mondo sotterraneo. L'iniziazione dello Sciamano avviene attraverso lo smembramento mistico e la successiva ricomposizione del corpo da parte degli spiriti. Inoltre è diffuso anche un collegamento fra la figura dello Sciamano e quella del fabbro. Sulla costa del Pacifico, la vita dei Ciukci e degli Eschimesi si fonda sulla caccia a balene, foche e trichechi. Altri popoli vivono cacciando la renna e l'alce, oppure pescando. Anche all'interno della stessa comunità, esistevano diversi tipi di Shaman: alcuni erano guaritori, altri avevano il compito di individuare la cacciagione, altri tenevano lontani gli spiriti malvagi e comunicavano con i defunti. Presso i Buriati e gli Jacuti esistono Sciamani Bianchi e Neri: i Neri vanno in Trance ed entrano in contatto con gli spiriti del mondo infero e delle malattie; gli Sciamani Bianchi non vanno in Trance e usano la benedizione del cielo sugli uomini e sugli animali, rivolgendosi a spiriti e Dei del mondo superiore. Oltre al culto del Cielo, c'è anche il culto delle montagne. I luoghi di culto sono segnati da un mucchietto di pietre in cui è confitto un bastone. Ne esistono ancora in Mongolia, e sono chiamati Oboo.
Nel XII secolo gli aristocratici guerrieri mongoli offrivano sacrifici di animali per ottenere la benedizione del Cielo sulle loro imprese militari. Anche Gengis Khan si fregiava del titolo di "Figlio del Cielo". A partire dal medioevo, nello Sciamanismo si affermò una cosmologia più elaborata, come risposta all'influenza del Buddhismo.


SCIAMANI NELL'INDIA HINDUISTA E TRIBALE

La complessa natura dello Sciamanismo Indiano è ben rappresentato dai Sora, una tribù aborigena che vive nella giungla dello stato di Orissa. Qui esistono due tipi di Sciamani, entrambi in grado di raggiungere il mondo sotterraneo durante la Trance. I "grandi" Sciamani, che sono quasi sempre donne, guidano i funerali, mentre gli Sciamani "minori", quasi sempre uomini, fanno divinazioni e curano le malattie. Durante la Trance, l'anima dello Sciamano Sora si allontana dal corpo, lasciandolo a disposizione di numerosi defunti che si avvicendano a parlare e a dialogare con i vivi. Ogni tipo di Sciamano ha la sua stirpe di spiriti aiutanti, che risale senza soluzione di continuità fino a un progenitore originario vissuto all'inizio dei tempi. Il lavoro dei due tipi di Sciamani si interseca, perché è il funerale che rivela quale tipo di spirito il morto sia diventato, mentre le divinazioni e le cure devono scoprire quale defunto stia attaccando il paziente e quali sacrifici occorra fare per placarlo. Lo Sciamano funerario ha un certo numero di assistenti che accendono le pire, danzano, cantano e rappresentano gli antenati con una pantomima. Tutte queste persone sono rappresentate con il termine Kuran, lo stesso usato per designare gli Sciamani.     

CINA E GIAPPONE

In Cina e in Giappone lo Sciamanismo vero e proprio, caratterizzato dal volo dell'anima, era probabilmente molto più comune in passato. [...] Nell'Antica Cina certe figure di Sciamane erano ricordate come fondatrici di dinastie. In Giappone la possessione sciamanica nelle donne è un fenomeno ancora presente, pur diluito nello Shintoismo. La tendenza allo Sciamanismo Femminile è più forte in Corea, dove tutti gli Sciamani sono donne, tranne una minoranza di uomini che vestono abiti femminili.

NORD AMERICA

In Nord America il volo dell'anima si riscontra per lo più nella regione artica e subartica. Fra i popoli eschimesi gli Sciamani hanno prerogative molto simili a quelle dei loro omologhi nel Nord della Siberia: lo smembramento, i voli nell'aria e i viaggi in fondo al mare sono per loro fenomeni del tutto normali. Più in giù, lungo la costa nordorientale, si entra in un territorio molto differenziato sul piano culturale, nel quale la Trance e il viaggio spirituale non sono elementi comuni a tutti i gruppi. Presso alcuni popoli lo Sciamano è in grado di recuperare l'anima di un paziente percorrendo il sentiero degli antenati verso il paese dei morti, facendo un buco sulla superficie della terra, o gettandosi in mare e tornando a riva con rivoli di sangue che colano dal naso, portando l'anima del paziente in un involto di piume d'aquila. Invece nel viaggio di canoa dei Salish il gruppo degli Sciamani non entra in Trance, ma mima il viaggio nell'aldilà per ritrovare l'animale che è lo spirito guardiano del paziente.  Più a sud la Trance profonda e il viaggio dell'anima si fanno rari, e cambia il processo di iniziazione dello Sciamano. Invece di essere iniziati dagli spiriti, indipendentemente dalla propria volontà, tramite la tortura e lo smembramento, spesso gli Sciamani Nord-Americani ricercano l'iniziazione spontaneamente, isolandosi o digiunando. La Trance e il viaggio dell'anima sono spesso sostituiti dal sogno, o da una "ricerca della visione". I ragazzi ma talvolta anche le ragazze, si allontanano dall'abitato e digiunano per qualche giorno allo scopo di ricevere la visione mandata dagli spiriti. Questa pratica può essere seguita da un rito di passaggio dall'adolescenza alla vita adulta. Lame Deer, un Sioux Lakota, ricorda: "All'improvviso... udii il grido di un'aquila, levarsi alto sopra le voci di molti altri uccelli. Pareva dicesse: "Ti abbiamo aspettato. Sapevamo che saresti venuto... Uno spirito sarà sempre con te, come un altro io."


LA CANOA SALISH DEGLI SPIRITI

Presso i Salish costieri, al confine fra lo Stato di Washington e il Canada, diversi Sciamani si riuniscono per formare una canoa spirituale e con questo raggiungono il mondo sotterraneo per recuperare l'animale che funge da spirito guardiano di un paziente. Durante la notte gli Sciamani formano due canoe immaginarie. Ciascuno di essi manovra un bastone o pagaia e all'interno della canoa viene posto una tavola di legno di cedro su cui è dipinta l'immagine di una canoa degli spiriti. Con l'accompagnamento di tamburi, sonagli e canti, le anime degli Sciamani affondano sottoterra intonando a turno la canzone del loro spirito guardiano. Dopo aver ritrovato il guardiano del paziente, essi ritornano dal malato, che si alza e danza.

AMERICA CENTRALE E MERIDIONALE

Lo Sciamano è una figura dominante presso molte società del Centro e del Sud America; lo Sciamanismo sudamericano conserva sorprendenti somiglianze con le forme di Sciamanismo della Siberia, dalla quale giunsero i primi abitanti del continente. Il cosmo è visto come stratificato, con un albero o un palo del mondo a far da collegamento fra i diversi livelli, e gli Sciamani volano nei mondi superiori e inferiori. Spesso il rito di iniziazione dello Sciamano comporta una malattia iniziale, lo smembramento o la riduzione a scheletro, l'uso di numerosi spiriti aiutanti e il matrimonio con un'entità spirituale.  
Nota di Lunaria: riporto uno stralcio tratto da un dizionario mitologico di simboli, per dare un'idea di cosa sia lo smembramento mistico.
"Lo smembramento, dal punto di vista mitologico, indica il simbolismo iniziatico della morte e della rinascita; la necessità della morte del Sé prima della reintegrazione e della rinascita; le due fasi complementari della disintegrazione e della reintegrazione. Simboleggia anche il subentrare della frammentazione all'unità, della molteplicità e disintegrazione nella creazione, i molti che emergono nell'Unico. è strettamente correlato al sacrificio. Lo smembramento e la reintegrazione di Dèi quale Osiride, Zagreo (Dio nato con la testa taurina, da Zeus e Persefone. I Titani, per impedire che Zagreo regni, fanno scempio del corpo di Zagreo, risparmiando il cuore, che viene divorato da Zeus, per custodire in sé il seme del figlio morto. Anche Zagreo resusciterà come figlio di Semele, una fanciulla mortale, amata da Zeus. Era, per gelosia, le tese un tranello; cascando nella trappola, Semele chiese a Zeus di mostrarle tutto il suo splendore, che però, folgorò Semele, che venne annoverata tra gli Dèi dell'Olimpo) e Dioniso rappresentano la molteplicità del mondo manifesto nella creazione e il ritorno finale all'unità primordiale. Lo smembramento mistico può essere una caratteristica dell'iniziazione di uno Sciamano. Due figure famose di Dèi smembrati sono Osiride e Tiamat. Osiride era il Dio Egizio Patrono dei Morti; ebbe un regno terrestre durante il quale iniziò i suoi sudditi nell'esercizio dell'agricoltura; venne ucciso dal fratello Seth accecato dall'invidia. Ebbe per figlio Horo e il suo corpo, smembrato da Seth in 14 parti, venne ritrovato e ricomposto da Iside, meno il fallo, che era stato divorato da un pesce. Osiride risorse e divenne quindi il patrono della resurrezione. Iside plasma il fallo di Osiride con della cera, significando, tra le varie interpretazioni, che è proprio la donna a donare il dono della sessualità all'uomo, "attivando" il suo pene. Tiamat invece era il Principio Femminile del Caos, nella mitologia mesopotamica. Fu vinta da Marduk durante un combattimento cosmico; Marduk tagliò in due Tiamat: con metà corpo formò il cielo, con l'altra metà creò la terra; infine creò l'essere umano impastando la terra col sangue di Kingu, figlio di Tiamat.

Il tamburo, che è lo strumento tipico dello Sciamanismo siberiano, è affiancato in Nord America dal sonaglio: il manico del sonaglio rappresenta l'Albero del Mondo, la zucca che fa da cassa armonica rappresenta il cosmo, i semi o i sassolini sono le anime degli antenati. Scuotendo il sonaglio vengono risvegliati gli spiriti che dovranno aiutare lo Sciamano. Lo Sciamanismo sudamericano possiede anche l'uso elaborato di piante allucinogene per indurre la Trance e le visioni. Alcune piante allucinogene comuni, come la datura e il peyote, sono usate anche in Nord America, ma è nel Sud America che si usa il maggior numero di specie con maggior frequenza e intensità: i Mazatechi usano i funghi psilocybe per stimolare allucinazioni, mentre la religione degli Huiciol è basata sul peyote, un cactus che viene "cacciato" come un cervo. Il tabacco, anche se privo di effetti allucinogeni, è considerato una pianta sacra e il fumo di tabacco fa spesso parte dei rituali di purificazione. Fra i Desana, lo Sciamano che assume allucinogeni si trasforma in giaguaro. Vi è una forte relazione tra lo Sciamanismo amazzonico e il giaguaro: gli Sciamani possono trasformarsi in giaguari cantando formule magiche, indossando ornamenti fatti con dente e pelle dell'animale oppure assumendo sostanze allucinogene. Gli Sciamani spesso, dopo la morte, si trasformano in giaguari; siccome questo animale sa nuotare, per alcuni popoli esistono persino giaguari d'acqua che vivrebbero nel fondo dei fiumi.

MOTIVI SCIAMANICI: IL RESTO DEL MONDO

Motivi sciamanici sono presenti in tutto il mondo, anche se non sempre sono così numerosi e concentrati da far pensare a un sistema sciamanico. Un motivo ricorrente è quello dell'albero o della scala che collega la terra al cielo. La fiaba europea del "Fagiolo magico" ricorda una leggenda jacuta, in cui uno Sciamano salva una fanciulla rapita in cielo da uomini dalla testa di corvo. I gradini ricorrono più volte nel Misticismo Cristiano e Islamico, dove simboleggiano i diversi stadi dell'ascesa dell'anima verso Dio.
I Dinka del Sudan meridionale, la cui religione somiglia per certi versi all'Antico Testamento, sostengono che la terra e il cielo erano un tempo molto vicini e che la malvagità degli uomini avrebbe costretto il cielo ad allontanarsi, al punto che oggi è difficile colmare la distanza tra i due mondi.
Presso alcuni gruppi di Aborigeni Australiani lo Sciamano viene iniziato dagli spiriti che lo smembrano. Presso gli Aranta o Arunda, dell'Australia Centrale, gli spiriti decapitano l'iniziato e lo portano in una caverna, oppurre sottoterra, dove il suo corpo viene ricomposto. In alcune regioni essi lo uccidono e gli aprono il corpo per introdurvi cristalli di rocca o altre potenti sostanze. Vi sono sciamani anche nelle Highlands della Nuova Guinea.
Anche nella storia europea emergono tracce di elementi sciamanici: il Dio Odino subì un rituale di iniziazione tramite impiccagione sotto l'albero cosmico. Egli era anche in grado di trasformarsi in diversi animali. Motivi simili sono presenti nella mitologia celtica e vichinga. 


COME SI DIVENTA SCIAMANI

Il successo di uno Sciamano dipende in larga misura dalla sua capacità di conquistare il pubblico con una potente esibizione. Gli Sciamani usano diversi strumenti e simboli per rappresentare la propria esperienza psichica e influire su quella dei loro clienti. In Nepal, gli Sciamani Magar indossano costumi speciali, si ornano di piume di uccelli ritenuti potenti, creano con tamburi e campanelle effetti musicali ipnotici, e usano un linguaggio poetico nelle preghiere e nelle formule magiche. Lo Sciamano viene scelto dagli spiriti, i quali spesso al culmine dell'iniziazione, lo uccidono simbolicamente per farlo rinascere una seconda volta. L'espansione della personalità sciamanica che avviene attraverso questa prova si traduce nell'acquisizione di spiriti aiutanti, che metteranno il nuovo sciamano in grado di viaggiare attraverso il cosmo. 
Djukhade, importante Sciamano del popolo Nganasan della Siberia nordoccidentale negli anni '30 dichiarò: "Sono diventato uno Sciamano ancor prima di vedere la luce. Prima di rimanere incinta, mia madre fece un sogno in cui diventava la moglie dello Spirito del Vaiolo. Quando si svegliò disse alla famiglia che suo figlio sarebbe stato uno Sciamano. Da bambino fui malato per tre anni. Durante la malattia fui condotto in molti luoghi oscuri dove venivo gettato talvolta nell'acqua, talatra nel fuoco. Al termine del terzo anno tutti mi consideravano ormai morto, e giacqui immobile per due giorni. Mi risvegliai solo al terzo giorno, quando ormai era pronta la mia sepoltura. In quei tre giorni quando, quando tutti intorno a me pensavano che fossi morto, io ebbi la mia iniziazione. Raggiunsi un luogo in mezzo al mare e udii una voce che diceva: << Riceverai il dono dal Signore dell'Acqua. Il tuo nome sciamanico sarà Strolaga (uccello marino) >> 
Uscii dall'acqua e camminai lungo la spiaggia. Vidi una donna nuda distesa su un fianco. Era la Signora dell'Acqua. Presi a succhiare il suo latte. Lei disse: << Ecco, il mio bambino è venuto. Lo lascerò succhiare a volontà. Il mio bambino viene affamato ed esausto>>. "  

Infine concludo riportando questo contributo, che "spiega" perchè gli Sciamani furono perseguitati sia dal cristianesimo che dalla psichiatria:
"Lo Sciamano è soprattutto un uomo libero, quindi quando uno è libero nella sua tradizione non entra, diciamo, a genuflettersi davanti a un potere costituito di qualsiasi colore sia, e da molto fastidio, perchè è un'altra forma di potere, ed è un potere personale. Però lo Sciamanesimo oggi lo può cercare, praticare, conoscere chi è disposto a sottomettersi a una disciplina."  


LO SMEMBRAMENTO MISTICO E L'INIZIAZIONE

La chiamata degli spiriti è seguita da un periodo di formazione del futuro Sciamano. La malattia stessa diventa fonte di apprendimento e comprensione, poiché attraverso di essa il futuro Sciamano viene in possesso dei suoi spiriti aiutanti, visita il regno degli spiriti dove dovrà operare a servizio degli altri, impara quali sono i possibili nemici e qual'è la vera natura delle malattie e delle sventure che dovrà combattere. Soprattutto in Siberia e in Mongolia il primo contatto con gli spiriti assume la forma di una violenta aggressione, che sembra mandare in pezzi la personalità del futuro Sciamano. A questa distruzione, segue una ricostruzione dell'uomo, i cui nuovi poteri non saranno soltanto aggiunte accessorie o strumenti, ma faranno parte di un'intera visione del mondo, della natura, e delle particolari forme di sofferenza umana che l'iniziato ha provato così intensamente. L'interiorizzazione di questa esperienza porta alla nascita di una nuova personalità, che si esprime attraverso la distruzione della natura precedente dell'iniziato. L'esperienza psichica viene vissuta come smembramento del corpo: il vedersi ridotti a scheletro è motivo diffuso in Asia e nelle Americhe. In Siberia ogni osso e ogni muscolo viene staccato e come rimesso a posto, mentre il sangue stilla dalle giunture del corpo inerte, che giace nella tenda attorniato da parenti in ansia.
In una notte buia, Uvavnuk, una donna inuit (un'eschimese del Canada) fu colpita da un meteorite che apparve come una palla di fuoco. Il fuoco le penetrò nel corpo, e lei sentì che uno spirito, mezzo uomo e mezzo orso polare, l'accendeva dall'interno. Perse conoscenza per un certo tempo e quando ritornò in sé entrò nella propria casa cantando, ebbra di gioia. In seguito ella rimase per lo più una persona normale, ma ogni volta che sentiva l'energia della meteora dentro di sé diventava una grande Sciamana.
L'iniziazione non è sempre violenta. In Nord America la ricerca della visione è un rito di passaggio essenziale presso molti popoli delle Pianure. I ragazzi si allontanano nella foresta per qualche giorno a digiunare e pregare in attesa di acquisire uno spirito guardiano. Questo, spesso un animale, presta al ragazzo le sue prerogative, gli dice cosa deve mettere nell'involto delle medicine, e gli insegna le canzoni-medicina che gli permetteranno di rivolgersi allo spirito e di invocare protezione nei momenti di pericolo. Talvolta l'iniziazione di uno Sciamano non comporta un'unica, terribile prova, ma può avvenire attraverso un processo cumulativo che dura un'intera vita. La Sciamana Sora comincia nell'infanzia ad affrontare in sogno i primi viaggi nell'aldilà. Le visite della bambina Sora all'aldilà sono certamente spaventose, ma non hanno l'effetto di uno smembramento devastante. La ragazza andrà poi sposa al suo spirito e poco dopo potrà entrare in Trance.
Al motivo della morte fa da contraltare il motivo della rinascita, e il viaggio dello Sciamano attraverso lo spazio cosmico viene talvolta esplicitamente correlato al ritorno al grembo materno. Oltre ad essere allattato al seno di una madre-spirito, lo Sciamano Siberiano poteva essere cullato dagli spiriti in una culla di ferro appesa a un ramo dell'Albero Cosmico. Fra gli Eschimesi dell'Alaska il passaggio sotterraneo che immetteva nell'igloo era ritenuto un chiaro simbolo del passaggio nel grembo materno: infatti la parola "ani" significa sia "uscire da un igloo" sia "nascere". Uno Sciamano che attendesse di nascere percepiva il ventre della madre come un piccolo igloo, con un passaggio così stretto da rendere l'uscita estremamente difficile. Solo quando udiva una voce che lo chiamava incitandolo a venir fuori, egli riusciva a insinuarsi nello stretto cunicolo. Nella stessa comunità uno sciamano ormai pienamente iniziato, sul punto di volar via dall'igloo durante la Trance, veniva legato con una lenza da foche, che rappresentava il cordone ombelicale, affinché la sua partenza non fosse definitiva.


TRANCE ED ESTASI

Tremori, brividi, pelle d'oca, svenimenti, perdita dell'equilibrio, sbadigli, letargia, convulsioni, schiuma alla bocca, occhi sbarrati, insensibilità al calore, al freddo, al dolore, contrazioni inconsulte, ansiti, sguardo vitreo: sono questi alcuni sintomi caratteristici dello stato di trance.
La trance è strettamente legata all'Estasi. Spesso queste due parole vengono usate indifferentemente, anche se, in genere, "trance" è considerata un termine medico, "Estasi" è un termine religioso; l'antropologo Rouget però ritiene che la trance e l'Estasi debbano essere distinte, come fenomeni che appartengono a sensibilità religiose completamente diverse. Mentre l'Estasi presuppone l'immobilità, il silenzio, la solitudine, la trance implica il movimento, il rumore e la folla.
L'Estasi richiede una sorta di privazione sensoriale (Nota di Lunaria: anche il digiuno: si vedano i casi di Santa Caterina e di Santa Rosa, che "vedevano Gesù" nell'Estasi, dopo essersi private del cibo; è interessante notare che invece, gli stati di allucinazione dei santi maschi cristiani, erano spesso legati a visioni di demoni femmina - si veda Sant'Antonio), mentre la trance necessita di un'iperstimolazione. Rouget mette a confronto i Marabouts o santoni senegalesi, che "cercano l'Estasi nel silenzio, nella solitudine e nell'oscurità delle loro grotte" con "coloro che praticano il ndop, ossia che entrano in trance in mezzo a una fitta folla, stimolati dalle bevande, dalla danza selvaggia e dal frastuono dei tamburi" (Nota di Lunaria: infatti è il caso tipico del Voodoo e dell'Umbanda).


AIUTANTI E MAESTRI

Gli Sciamani non possono far nulla senza la collaborazione essenziale dei loro aiutanti. Di conseguenza non sono tanto loro ad essere sovrumani, quanto le forze che li assistono. Gli spiriti aiutanti possono essere sia lo spirito di un defunto, sia un esercito di spiriti soldati, sia una pianta allucinogena. Tali spiriti possono segnalare allo Sciamano i pericoli o i nemici che lo attendono durante il viaggio, aiutandolo a combatterli. Anche utensili e armi possono avere uno spirito, che rappresenta la loro efficacia. Essi istruiscono lo Sciamano sulle tecniche magiche e acuiscono la sua percezione, contribuendo alla crescita morale e spirituale del loro allievo. L'identità dello Sciamano spesso sembra fondersi stranamente con quella dello spirito aiutante. L'essere aiutati da un animale, o il cavalcarlo, comporta che si assumano alcune delle sue proprietà e che si cominci, in qualche modo, a pensare e ad esprimere la realtà di quell'animale.

VIAGGI VERSO ALTRI MONDI

La terra e il mondo sotterraneo sono collegati da un grande albero, lungo il quale bisogna calarsi. Il sentiero che scende verso il "paese del sole offuscato" o "paese della luce al crepuscolo", corre sull'orlo di vertiginosi precipizi. Le Sciamane Sora compiono i loro viaggi frequentemente e in grande tranquillità. In Siberia i viaggi sono molto più rari e tendono a essere più drammatici, perché gli Sciamani vengono scagliati verso le stelle o sfrecciano attraverso il sottosuolo in un rovinare di rocce. In molte cosmologie il mondo sotterraneo corrisponde all'aldilà, e il viaggio dello Sciamano verso quel mondo è una specie di morte. Quando si trovano nel mondo sotterraneo, le Sciamane Sora non devono mangiare alcun cibo offerto dai morti, né giocare con i bambini. Se lo fanno, non potranno più tornare. (Nota di Lunaria: da noi, la credenza era quella del cerchio di funghi nei boschi: se si entrava, si vedevano le fate, ma se si passava troppo tempo con loro, una volta usciti dal cerchio di funghi si scopriva che erano passati decenni, persino secoli, perché la dimensione delle fate si svolgeva in un'altra realtà metafisica, con lo scorrere del tempo diverso, rispetto a quello mortale) 
Per curiosità: Per alcuni Sciamani, è normale raggiungere la Luna. In alcuni villaggi del Nepal la Luna è il paese dei morti.


MUSICA, DANZA, PAROLE, ABITI

All'inizio del libro della Genesi, Dio dice: "Sia fatta la luce". E la luce fu. Nel comando, nella preghiera, nella maledizione e nell'incantesimo le parole hanno il potere di far succedere le cose. Esse creano una realtà dichiarando le intenzioni di chi le pronuncia. "Con il potere della canzone noi attraverseremo il deserto", cantava uno Sciamano Altai durante il suo viaggio nel mondo sotterraneo. Il rito di uno Sciamano fornisce il linguaggio per dare voce a stati psichici altrimenti inesprimibili, che non potrebbero mai essere descritti in termini letterali. Gli Sciamani sono ricchi di immaginazione e molto abili a organizzare impressioni ambigue in immagini coerenti. Lo Sciamano usa la narrazione per organizzare le esperienze in sequenze epiche che ruotano sui temi dell'iniziazione, del viaggio e del combattimento. 
Il potere della parola non risiede soltanto nel significato, ma anche nel suo effetto musicale. I Vegetalistas usano una serie di cantilene magiche chiamate icaros, che sono ispirate all'uso di piante allucinogene e rappresentano i poteri dello Sciamano. Il canto è considerato il raggiungimento di un culmine nello sviluppo delle potenzialità umane. "L'uomo è come un albero. Nelle condizioni appropriate fa crescere dei rami. E i rami sono gli icaros".
Nello Sciamanismo l'esperienza del regno degli spiriti è strettamente legata alla musica. In particolare uno stretto legame fra la Trance e il ritmo regolare degli strumenti a percussione. In quasi tutte le regioni dove esiste lo Sciamanismo, il tamburo è lo strumento sciamanico per eccellenza. In America è diffuso anche il sonaglio, mentre in alcune regioni del Sud e del Sud-est asiatico gli Sciamani possono entrare in Trance setacciando ritmicamente una manciata di riso. Le Sciamane Sora talvolta battono con una bacchetta le corna di un bufalo decapitato.
Anche la melodia è importante. Nei canti delle Sciamane Sora tutte le melodie sono costruite sulla stessa scala pentafonica, ma ogni categoria di spiriti è contraddistinta da un particolare motivo, che deve essere intonato per evocarla.
(Nota di Lunaria: anche nel Voodoo il tamburo è sacro. Per quanto riguarda il concetto di musica/Trance, rimando al genere elettronico noto come Goa Trance: lunghe modulazioni di suoni elettronici effettati)
Così lo Sciamano siberiano Djukhade racconta come ha avuto il suo tamburo: "Allora gli spiriti mi condussero ai piedi di un giovane larice, che era così alto da toccare il cielo. Udii voci che dicevano: 'è stabilito che tu debba avere un tamburo fatto con un ramo di quest'albero'. Mi accorsi che stavo volando come gli uccelli del lago. Non appena mi staccai dal suolo, il Padrone dell'albero mi gridò: 'Mi sta cadendo un ramo che si è spezzato... prendine e fanne un tamburo, esso ti servirà per il resto della tua vita.' E io vidi il ramo cadere e lo presi al volo."
I rapporti di uno Sciamano con gli spiriti sono tanto fisici quanto spirituali. La danza degli Sciamani Siberiani imita i movimenti di animali e uccelli ed esprime le qualità che rendono potente lo Sciamano. Mentre la danza siberiana mette in risalto il legame con gli animali selvatici, quella delle Sciamane coreane sottolinea il potere conferito da spiriti re e spiriti funzionari, e i danzatori si cambiano via via d'abito per rappresentare gli spiriti e le divinità cui prestano il loro corpo. Qui non è solo lo Sciamano a danzare, ma anche il paziente e i suoi parenti e amici. Ciascuno è posseduto da un proprio "Dio che governa il Corpo", che danza per mezzo di lui. (Nota di Lunaria: questo specialmente nel Voodoo, dove il fedele viene posseduto dalla Divinità e diventa "il cavallo del Dio/Dea") 
L'abito dello Sciamano dà il tocco finale al procedimento espressivo iniziato con la danza e la mimica. Vi è continuità fra l'adottare il comportamento di un animale e il travestirsi da quell'animale. Gli Sciamani usano gli oggetti come concentrato di potere del mondo. Si pensa che le rocce contengano degli spiriti; il cristallo, usato dagli Sciamani dell'America fino al Borneo, è ritenuto una solidificazione delle lacrime o del liquido seminale di spiriti celesti. 
Presso gli Eschimesi dell'Alaska, gli Sciamani usavano avere con sé il simulacro di un animale come l'ermellino o la faina. Questo oggetto dotato di poteri era chiamato Kikituk e veniva intagliato nel legno o nell'avorio. Lo Sciamano poteva portarlo nel giaccone o all'interno del proprio corpo, se era abbastanza piccolo per entrargli in bocca o nel cavo dell'ascella. Serviva per mordere gli spiriti nocivi, ma poteva anche uccidere un nemico scavandogli un cunicolo nel corpo fino a raggiungerne il cuore.
In Siberia e in Mongolia il fabbro era considerato più potente dello Sciamano: come lo Sciamano, aveva la padronanza di tecniche esoteriche ma possedeva il dominio del fuoco e forgiava gli elementi metallici per il costume rituale.  


BOTANICA SCIAMANICA: LE PIANTE ALLUCINOGENE

Le piante allucinogene dimostrano al di là di ogni dubbio che può esistere una causa fisiologica alla base degli stati di modificazione mentale degli Sciamani. Per gli Sciamani le piante sono spiriti maestri e ingerirle permette di far propri i poteri degli spiriti. Ciò che la pianta rivela non è una deformazione della realtà, ma una realtà più vera che rimane nascosta ad una normale consapevolezza.
Poichè esistono spiriti amici e spiriti nemici, vi sono visioni piacevoli e visioni terrificanti. Gli indigeni che fanno uso di piante psicotrope sostengono che le visioni vengono dagli spiriti, mentre chi crede nell'inconscio le ritiene, come gli stessi spiriti, un prodotto della nostra attività psichica.

LA MOLTEPLICE NATURA DELLO SCIAMANO

Figure centrali nella comunità di cui fanno parte, gli Sciamani sono al tempo stesso emarginati perché la natura delle loro esperienze li rende diversi dai comuni mortali: essi detengono il potere di raggiungere altri mondi e di trasformarsi in altri esseri. Le loro diverse identità spesso espresse da coppie di opposti, entrano in gioco durante i rituali. Lo Sciamano è insieme guaritore e stregone, umano e divino, uomo e animale, maschio e femmina. E ciascuna coppia di opposti compendia in sé la totalità dello Sciamano.
In molte regioni del mondo l'uso di indossare abiti del sesso opposto è strettamente associato allo Sciamanismo. Il costume degli Sciamani Siberiani comprende di solito alcuni simboli femminili e fra i Ciukci della Siberia Nordoccidentale alcuni Sciamani maschi assumevano l'identità dei loro spiriti femmina, vestendosi da donna. Alcuni simulavano persino il parto (nota di Lunaria: in alcuni popoli, si simulano anche le mestruazioni maschili; è il caso della tribù polinesiana dei Wogeo che pratica "le mestruazioni maschili": gli uomini entrano in mare, si feriscono il pene, e lasciano che il sangue sgorghi nell'acqua)
Fra gli Indiani del Nord America esiste una forte tradizione di travestitismo maschile chiamate "Berdache".
Fra i Navajo il "Berdache" è chiamato "Nadle" che significa "colui che è stato trasformato" o "colui che cambia" ed è considerato eccezionalmente potente.
I Mohave credevano che gli Sciamani donne fossero più potenti di quelli maschi e che i Berdache lo fossero più di tutti. Negli Stati Uniti la tradizione Berdache ha avuto una notevole influenza nel movimento di liberazione sessuale.
Lo Sciamano ha una duplice natura, insieme umana e divina, poiché incarna gli spiriti prestando loro il proprio corpo. Non è così per i sacerdoti delle altre religioni (islam, ebraismo, cristianesimo...) ai quali l'idea di incarnare Dio apparirebbe blasfema.

(Nota di Lunaria: in verità, le religioni monoteiste non ammettono le sacerdotesse; le stesse mistiche cristiane e sufi, "che sono fuse con Dio" durante l'estasi, sono state perseguitate, spesso come blasfeme. L'idea dell'immanentismo, ovvero Dio "sciolto nella Natura" è stata rifiutata con forza da tutte e tre i culti - si veda la storia di Spinoza - che collocano il Divino (con tratti maschili) nell'"alto dei Cieli" ovvero in una dimensione trascendente.
Per curiosità: avere due nature, una divina, e l'altra umana maschile, in teologia cristiana, si chiama "natura ipostatica" ed è riconosciuta nel solo Cristo)
Oltre ai propri spiriti aiutanti, lo Sciamano può incarnare divinità, spiriti della natura e degli elementi, spiriti ancestrali e defunti.
Lo Sciamano Siberiano invoca gli spiriti dai quattro punti cardinali con il suono del tamburo e usa il medesimo tamburo per raccoglierli. Gli spiriti sono aspetti disgregati dell'Io dello Sciamano oppure aspetti esteriori di ciò che conferisce allo Sciamano un'identità molto più vasta di quella delle persone normali, che comprende il passato individuale e quello collettivo. 


MORTE DELLO SCIAMANO

Gli Sciamani Jacuti possono essere uccisi e tornare in vita per tre volte; prima o poi, comunque, arriva il giorno in cui lo Sciamano muore nel senso comune del termine. I suoi poteri devono quindi essere trasmessi a un successore. Se una Sciamana Sora muore senza aver trovato una ragazza che la sostituisca, potrà cercarla dopo la morte, e istruirla attraverso i sogni.
In un villaggio della Siberia, l'ultimo Sciamano morì nel 1992, senza essere riuscito a persuadere nessuno dei suoi discendenti a ereditare la tradizione.


DIVINARE

La divinazione è un procedimento che permette di ricavare informazioni impossibili da ottenere con mezzi usuali o in uno stato psichico normale. Di solito gli Sciamani sono anche indovini, ma la divinazione non richiede necessariamente poteri sciamanici. Spesso interpretano come profezie anche i propri sogni. Se lo Sciamano Paviotso vedeva, nella sua visione, il paziente camminare tra i fiori, la prognosi era benigna, ma se i fiori erano appassiti, la morte era inevitabile. Se vedeva che la malattia era causata da un oggetto estraneo, lo risucchiava dal corpo del paziente. Quando uno Sciamano Jacuto sognava di avere un rapporto sessuale con la sua amante-spirito, al risveglio era certo che le cure avrebbero avuto successo; se invece sognava uno spirito coperto di sangue, voleva dire che il suo paziente era condannato.

RITO DI RINGRAZIAMENTO PER GLI ANIMALI

In Groenlandia le donne restituiscono al mare i reni delle foche uccise. è un rituale di grande importanza, ma viene compiuto sommessamente. Facendo scivolare i reni delle foche nell'acqua, le donne mormorano ringraziamenti e suppliche per le cacce future. In altre regioni vengono restituite al mare parti diverse dell'animale: in Alaska, per esempio, la vescica.

CANNIBALISMO SIMBOLICO

In alcuni villaggi Sora, ciascun discendente di un defunto porta allo Sciamano un po' di farina di riso, con cui egli modella una bambolina che rappresenta il morto e nella quale infonde un po' dell'anima della persona scomparsa. Poi il simulacro viene cotto e mangiato dai discendenti. Attraverso questo atto di cannibalismo simbolico il nome del defunto ritorna in uno di loro.

GLI SCIAMANI SONO MALATI DI MENTE?

A partire dall'inizio del '900, gli studiosi cominciarono a porre l'accento sulla psicopatologia "isterica" o "nevrotica" degli Sciamani.
Nel 1905 Kharuzin proponeva di "riconoscere che tutti i veri Sciamani erano prima di tutto soggetti nevrotici"; Bogoraz, nel 1910, sosteneva che gli Sciamani erano al limite dell'isteria. Così definiva lo Sciamanismo: "Religione creata attraverso la selezione di individui instabili dal punto di vista nervoso".
Nel 1929 Ksenofontov scrisse il "Culto della follia nello Sciamanismo uralo-altaico"
Forse la patologia che più si avvicina alla "follia sciamanica" è la schizofrenia. Una persona "schizofrenica" sperimenta una disintegrazione della personalità.
(Nota di Lunaria: le virgolette sono mie. Questo perché a me non piace etichettare le persone, che, nate in Occidente, vengono giudicate "malate". Ovviamente.
L'unica sanità mentale è quella dell'idolatria del dio cristiano... Tutte le altre forme di devozione religione NON basate su divinità maschili sono cose per "malati mentali", vero???)
Laddove però lo Sciamano mantiene il controllo del proprio stato mentale, lo schizofrenico lo perde; in realtà gli Sciamani sono "matti" solo per una determinata cultura e soltanto in base ai suoi criteri. è la società a distinguere fra il comportamento dello Sciamano e quello dello "schizofrenico" o "psicotico"
(Nota di Lunaria: le virgolette sono sempre mie).

Ovviamente concludiamo con l'altro grande gruppo di detrattori! I fans del dio padre e del dio cristolo maschio, che a partire dal 1492, entrando in contatto con gli indigeni dei Caraibi, definirono i loro spiriti "Manifestazione del Demonio", e gli Sciamani come "Figure religiose poste al servizio del Demonio".
Fernàndez de Oviedo così ne parla: "Essi adorano il Demonio... Foggiano un Demonio... custodivano queste immagini infernali nelle loro case... e là dentro c'era un vecchio indiano che rispondeva loro... e si può pensare che il Diavolo fosse entrato in lui e parlasse attraverso di lui..."
I regimi socialisti del XX secolo repressero ferocemente lo Sciamanismo, insieme alle altre religioni, in nome dell'Ateismo di Stato: poichè non vi erano luoghi di culto, la persecuzione venne diretta contro gli stessi Sciamani. A volte venivano buttati giù dagli elicotteri e sfidati a volare. Gli Mru del Vietnam sono riusciti, però, in parte grazie all'isolamento, a mantenere vive le loro tradizioni sciamaniche anche sotto il regime comunista.
In Siberia, un ufficiale del KGB si recava nei villaggi, e fingendosi malato, chiedeva di uno Sciamano; quando questi lo aiutava, egli gli sparava a tradimento, portandosi via il tamburo in segno di vittoria. La collezione di questi tamburi venne poi ereditata da un antropologo russo.

Da "Travestirsi"

In alcune culture il travestitismo è stato quasi istituzionalizzato come un terzo sesso. Nelle tribù nordamericane del Dakota e della California i "berdaches" sono uomini vestiti da donna che svolgono le funzioni tradizionalmente attribuite al sesso femminile; non è possibile capire quale fosse precisamente l'identità sessuale dei travestiti, se fossero eterosessuali o transessuali latenti, oppure una modalità per utilizzare l'omosessualità come forza sociale. Comunque il loro ruolo
era ben integrato; un caso raro rispetto alle altre culture, nelle quali i travestiti sono visti come segno di un cambiamento drammatico e terribile. Nelle religioni primitive gli sciamani, cioè coloro che comunicavano con la divinità durante le cerimonie erano vestiti da donne per rappresentare il grande potere della fertilità e della rinascita divina. L'iniziato era chiamato in sogno a diventare sciamano, a volte la sua vocazione emergeva attraverso il sorgere della follia o di una malattia grave. In ogni caso il futuro sciamano doveva rinascere prima di poter assumere il suo ruolo e per segnare tale rinascita indossava abiti femminili.
La doppia natura, l'androginia, la coesistenza dei due sessi rappresentava uno stato di potere che innalzava l'uomo alla divinità.
L'idea che la sapienza comporti una specie di seconda vista, o vista interiore, è diffusa fra le culture sciamaniche ed è spesso associata con la perdita della vista normale. Nella mitologia greca, Tiresia possedeva una natura sciamanica completa perchè era stato sia uomo che donna. [...] In Giappone la possessione sciamanica nelle donne è un fenomeno ancora presente, pur diluito nello Shintoismo. La tendenza allo Sciamanismo Femminile è più forte in Corea, dove tutti gli Sciamani sono donne, tranne una minoranza di uomini che vestono abiti femminili.
Allo sciamano accade di unire simbolicamente i due sessi: il suo costume è ornato di simboli femminili e in certi casi si sforza di imitare il comportamento delle donne. Ma conosciamo esempi di sciamanismo in cui la bisessualità è attestata ritualmente, dunque concretamente: lo sciamano si comporta come una donna, si veste con abiti femminili, talvolta prende persino marito. Questa bisessualità o asessualità rituale è ritenuta essere un segno di spiritualità, di commercio con gli Dei e gli spiriti, e nel contempo una fonte di sacrale potenza (Mircea Eliade)

La valorizzazione dell'androginia originaria, fondamentale dell'essere umano, frequente nei "riti di passaggio", nel corso dei quali il principio femminile viene affermato nel candidato nel momento stesso in cui sta per spogliarsene, è associata da tutte le tradizioni alla conquista di poteri che oltrepassano la condizione comune e perciò la separazione dei sessi.  Lo sciamano deriva i suoi doni dall'Albero Cosmico, che per natura è ermafrodito, come lo sono gli Dei creatori, i quali possiedono la sessualità totale e quindi l'integrità di un potere ancora indiviso (Jacques Brosse)

(Nota di Lunaria: ovviamente tale principio non vale per il dio cristiano, uno "spirito" che predilige però la paternità e che, a detta dei cristiani, quando decide di nascere in terra, lo fa SOLO con corpo maschile... Per essere un dio spirituale, questo dio cristiano, predilige la virilità proprio al 100%, non c'è che dire!)


Da "La Magia" di Cecila Gatto Trocchi

Secondo gli indios dell'America meridionale ogni organo del corpo umano è dotato di una propria anima, e l'anima è presente anche nelle pietre, negli alberi e nei fiumi. Nella tradizione europea dall'epoca classica fino al XVI secolo la nozione dell'anima va di pari passo con quella del cosmo. Secondo queste teorie (spesso confuse, fumose o altamente poetiche, presenti in ambiti eterogenei, dagli scritti gnostici alle Tavole Smeraldine), l'anima è composta, come l'universo, di nove sfere invisibili, disposte l'una dentro l'altra: l'ultima, o sfera delle stelle fisse, è racchiusa nello strato esterno o Primo mobile, mosso direttamente da Dio. 
La sfera minore appartiene alla Luna e all'interno vi è sospesa la Terra. Nei primi secoli d.C. si diffuse l'idea che l'anima provenisse originariamente da Dio discendendo attraverso le nove sfere fino alla terra dov'era imprigionata in un corpo fisico. Ma l'anima desiderava ardentemente riunirsi a Dio, aspirazione che poteva soddisfare solo risalendo attraverso le sfere fino al Primo mobile. Ogni sfera è guardata da angeli e lo spazio fra la Terra e la Luna è affollato da una legione di demoni. Anche se l'anima riuscisse a negoziare con successo il suo passaggio con questi ultimi, i guardiani celesti cercherebbero di rimandarla indietro. Solo gli iniziati alle tradizioni segrete conoscono le parole di passo che faranno aprire ai guardiani le porte della ascesa verso Dio. In tale ambito nasce l'idea (oggi altamente ripresa dalla New-Age) che sia la conoscenza ad aprire la strada dell'anima verso la felicità e non la buona condotta di vita. Gli elementi che compongono l'uomo si rifanno ai quattro elementi primordiali: la terra rappresenta il suo corpo, l'acqua il principio vitale che scorre come linfa e sangue, l'anima è rapportata all'aria e il fuoco allo spirito. Oltre ai corpi o vesti che sull'anima si strutturano, esistono secondo il pensiero esoterico, spiriti esterni all'anima che con essa hanno un rapporto privilegiato. Si tratta degli «spiriti guida» noti presso tutti i gruppi degli Indiani nordamericani e sudamericani, o del genio secondo la tradizione latina arcaica. Tale entità misteriosa è chiamata nell'Islam: «colui che è sopra la spalla».
La presenza di questa entità spirituale, di questo genio, di questo spiritoguardiano si manifesta nel mondo africano attraverso quella vasta rete di rapporti religiosi che sono i culti di possessione. Per un indiano del Nordamerica entrare in contatto con lo spirito-guida o spirito-guardiano è un fatto di vitale importanza, in quanto tale essere (legato alle forze della natura ma non identificato con esse) è sempre di grande aiuto nei momenti cruciali dell'esistenza e costituisce un apporto fondamentale per l'acquisizione del sapere e del potere magico. Secondo queste concezioni unificate dall'idea delle possibili tecniche dell'invisibile, l'essere umano appare separato in elementi e strutture differenti: il primo passo della grande opera è quello di riunire queste parti differenziate, di creare un essere solo, di far nascere una nuova creatura che sia l'uomo perfetto dotato di potere. Tale operazione richiede di fortificare la volontà con una lunga preparazione: non dimentichiamo che l'apprendistato degli sciamani tra gli indiani del Nordamerica consiste in lunghe prove dolorose, in vere e proprie torture, che l'uomo accetta positivamente per rafforzare la sua volontà e riunificare ciò che è separato.

La potenza della parola è universalmente riconosciuta presso ogni gruppo umano che pratichi la magia. Nominare una cosa è conoscere la cosa e possederla. Le parole stesse sono come un velo di vibrazioni tra la forza magica umana e l'invisibile: ogni mago che si rispetti non rivela i suoi incantesimi e le espressioni per nessun motivo al di fuori dei suoi discepoli. Esistono dei nomi potenti che non possono essere pronunciati se non in un quadro cerimoniale. Nella magia ellenistica si riteneva che esistesse un nome, una parola segreta dal potere infinito che da sola controllava ogni cosa nell'universo. Un incantesimo greco fa riferimento a un dio «il cui nome segreto è impronunciabile: quando gli spiriti lo odono rimpiccioliscono per il terrore, quando il sole e la terra lo odono si rivoltano su loro stessi, quando l'Ade lo avverte si riempie di angoscia: i fiumi, i laghi, i mari udendolo si gelano, le rocce e le pietre si spezzano».
Riporto un'analisi molto interessante, scritta da Scott Cunningham.
Lo Sciamanesimo è stato definito come la prima religione. È esistito prima delle più antiche civiltà, prima che i nostri antenati facessero i primi passi lungo il grande viaggio verso il presente. Prima di quel tempo, gli sciamani erano gli uomini della medicina, i detentori del potere, uomini e donne. Essi praticavano la magia e parlavano agli spiriti della natura. Gli sciamani furono i primi umani con la conoscenza. La crearono, la scoprirono, la allevarono e la usarono. La conoscenza è potere; le donne e gli uomini che la possedevano in quei giorni remoti erano sciamani. Ma come fecero gli sciamani a catturare o scoprire questo potere? Attraverso l’estasi - stati alternati di coscienza nei quali entravano in comunione con le forze dell’universo. I primi sciamani raggiungevano questo stato principalmente attraverso l’uso di “strumenti” quali astensione dal cibo e dai liquidi, auto-inflizione del dolore, ingestione di sostanze allucinogene, concentrazione, e così via. Una volta padroneggiate, queste tecniche consentivano loro di ottenere consapevolezza di altri mondi non fisici. Attraverso questo “passaggio di consapevolezza”, si otteneva tutta questa conoscenza magica. Il dialogo con gli spiriti e le divinità, le piante, e gli animali, apriva nuove possibilità di apprendimento. Tra la loro gente, gli sciamani spesso condividevano questa conoscenza, ma si riservavano il resto ad uso personale. La conoscenza sciamanica non era di dominio pubblico. In seguito, gli sciamani progredirono nell’uso di strumenti per facilitare questi passaggi di consapevolezza, segnando l’avvento dei rituali magici. Gli sciamani in tutto il mondo usano ancora strumenti come tamburi, sonagli, oggetti riflettenti, musica, canti e danze. Infatti, i riti sciamanici più efficaci sono quelli che utilizzano sia strumenti naturali sia artificiali – il vento che ulula, l’oceano in burrasca, il crepitio del fuoco, un tambureggiamento costante, il sibilo di un sonaglio. Questi, combinati con l'oscurità ed i canti, alla fine prevaricano sui sensi, forzando un passaggio dalla consapevolezza del mondo fisico, al più vasto reame delle energie. Questi sono i riti sciamanici che esistono ancora oggi. Da questi inizi primitivi nacque tutta la magia e la religione, compresa la Wicca. Nonostante l’attuale controversia riguardo alla "antichità" della Wicca, la sua spiritualità discende da questi riti. Anche se oramai sono rifiniti ed adattati al nostro mondo, la Wicca tocca ancora le nostre anime e provoca estasi – passaggio di consapevolezza - unendoci alla Divinità. Molte delle tecniche Wiccan sono di origine sciamanica. Perciò, la Wicca può essere descritta come una religione sciamanica. Come per lo sciamanesimo, solo pochi selezionati si sentono spinti ad entrare nel suo circolo di luce. Oggi, la Wicca ha abbandonato la prova del dolore e dell’uso di allucinogeni in favore del canto, della meditazione, della concentrazione, della visualizzazione, della musica, della danza, della invocazione e del dramma rituale. Con questi strumenti spirituali i Wiccan raggiungono uno stato di coscienza rituale simile a quello ottenuto con le più brutali prove sciamaniche. Ho usato deliberatamente il termine “stato di coscienza alterata”. Questi diversi stati di coscienza non sono innaturali, non sono una deviazione dalla “normale” coscienza vigile. La Wicca insegna che la natura include una vasta gamma di stati mentali e spirituali, molti dei quali spesso ignoriamo. Un rituale Wiccan efficace ci consente di scivolare in questi stati, consentendoci la comunicazione e la comunione con la Dea ed il Dio. Diversamente da alcune religioni, la Wicca non vede la Divinità come un qualcosa di distante. La Dea ed il Dio sono entrambi dentro di noi e si manifestano in tutta la natura. Questa è l’universalità: non c’è niente che non venga dagli Dei. Uno studio sullo sciamanesimo rivela gran parte del cuore dell’esperienza religiosa e magica in generale, e della Wicca in particolare. Con il rito come mezzo per entrare in una coscienza rituale, lo sciamano o il Wiccan espande costantemente la sua conoscenza, e la conoscenza è potere. La Wicca aiuta i suoi praticanti a capire l’universo, ed il nostro posto in esso.

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/arte-sciamanica.html

Altro approfondimento tratto da


In stato di grande concentrazione gli sciamani (Tungusi) come altre persone entrano in comunicazione con altri sciamani e con individui comuni. Presso tutti i gruppi tungusi questo si fa del tutto intenzionalmente per necessità di carattere pratico, specialmente in casi urgenti... Nel pratico intento di ottenere una comunicazione del genere, la persone deve pensare senza interruzione a un'altra persona ed esprimere un desiderio, per esempio "per favore, vieni qui (in un dato luogo)". Ciò deve essere ripetuto finché si vede la persona chiamata o finché si apprende che la persona ha inteso il richiamo. Si può vedere la persona fisicamente, nel suo ambiente naturale. Più tardi, quando si incontra la persona chiamata si può chiederle conferma  dell'ambiente e del luogo nel momento della chiamata. Le persona può anche rispondere (comparendo) sotto forma di uccello o di un animale parlante con voce umana. Lo stesso animale non potrebbe farlo nel suo stato normale e pertanto siffatti animali non sono ritenuti reali.
I Tungusi fra cui sussistono rapporti di parentela, come per esempio bambino e genitori, ovvero rapporti di amicizia e mutua comprensione, possono comunicare più agevolmente delle persone che non si conoscono.
V.K. Arseniev riferì un caso da lui personalmente osservato: uno sciamano invitò due altri sciamani da luoghi lontani in una particolare  circostanza (malattia improvvisa di un giovane) ed essi arrivarono entro un lasso di tempo tale da escludere la possibilità che fossero stati avvertiti da un messaggero. I Tungusi parlano di casi del genere come di cosa ordinaria.
Questa serie di osservazioni è interpretata dai Tungusi nel senso che vi è un elemento che si esteriorizza in forma di sostanza immateriale - l'anima - e che comunica con le anime delle altre persone. Nello stesso gruppo di prove dell'esistenza dell'anima i Tungusi comprendono i casi di "visione a distanza", cioè la chiaroveggenza, il cui meccanismo è forse lo stesso della telepatia; ecco un evento: tre giorni dopo l'arrivo del nonno del mio informatore, suo nipote (o fratello) si era ucciso impiccandosi. Il vecchio sentiva un'inquietudine e non fu sorpreso quando apprese del suicidio. Un bambino "vide" suo zio uccidere il padre e predisse che l'assassino sarebbe tornato tre giorni dopo con le corna di un Cervus ucciso dal padre. L'uomo tornò come era stato predetto. Fu portato immediatamente davanti al ragazzo che ripeté la sua accusa; l'uomo confessò e l'assemblea del clan ne decretò la morte.
Accanto ai metodi comuni lo sciamano adopera metodi speciali per intensificare la sua capacità percettiva e il suo pensiero rappresentativo. Questi metodi sono: lettura del pensiero, comunicazione, direzione autosuggestiva dei sogni, estasi. [...] Durante le sedute gli sciamani sembrano manifestare talora poteri paranormali di conoscenza; sebbene non tutti, possono spesso dire che cosa le persone presenti alla seduta pensano e fanno; in molti casi questo è semplicissimo poiché lo sciamano può agevolmente indovinare i pensieri di persone che sono state a lungo tempo sotto la sua personale influenza e che egli conosce da tempo [...]