I Tarocchi


Ho iniziato a studiare i Tarocchi quando avevo 14 anni. Comprai il primo mazzo in un'edicola-negozietto in centro città (se ricordo bene, per 15 mila lire...)  e ho letto un mucchio di libri su questo argomento... da quando ho un pc tutto mio ho iniziato anche a trascrivere ciò che leggo sui documenti word e quindi ho parecchio materiale... Colgo occasione per riportare qualcosa anche qui ^_^

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(1) Un' origine Egiziana dei Tarocchi?

L'opera di Oswald Wirth dedicata ai Tarocchi è la più famosa mai pubblicata su questo argomento. è noto infatti che Oswald Wirth, vissuto tra la seconda metà dell'Ottocento e primi del Novecento, fosse un iniziato. Affiliato alle principali società segrete, Wirth ebbe il merito di saper recepire e sintetizzare il pensiero e i principi delle più importanti correnti iniziatiche (Alchimia, Cabala, Massoneria...): Oswald Wirth riteneva di poter ricondurre l'insegnamento delle varie scuole esoteriche ad una matrice comune. Wirth esamina e spiega tutti gli aspetti occulti ed esoterici dei Tarocchi, risalendo alle origini della loro complessa simbologia e presentandone il lato alchemico, astrologico, magico-religioso, esoterico moderno.
"C'è qualcosa di incredibilmente affascinante nei Tarocchi", scrive Richard Cavendish, "grazie ad essi, si spalancano strane finestre su un mondo nel quale le cose non sono mai esattamente quelle che sembrano."
 Dell'identica opinione è Wirth, il quale esamina i Tarocchi con lo stesso atteggiamento di chi si appresta a interrogare un libro muto ma potenzialmente in grado di rispondere ad ogni domanda.
Gli Arcani Maggiori hanno fatto versare fiumi di inchiostro. Vi si è voluto scoprire il linguaggio geroglifico universale: l'egittomania della prima metà del secolo XIX pretendeva di identificare quei simboli ricorrendo allo Zodiaco di Denderah. In realtà sembra trattarsi di un insieme composito, in cui si accostano immagini di origine biblica (Angelo, Giudizio Finale, Torre, Diavolo) virtù (Giustizia, Forza, Temperanza) certi astri accompagnati da segni dello zodiaco (Luna con il Cancro, Sole con i Gemelli, Stella che sovrasta l'Acquario) le due grandi potenze dell'epoca (Papa e Imperatore) ciascuno abbinato ad una sposa, per necessità di simmetria.
Sull'Arcano che raffigura il Mondo si riconoscono i simboli dei quattro Evangelisti. Le allegorie dell'Amore e della Morte sono classiche.
L'Appeso, il Matto e la Ruota della Fortuna si incontrano nell'iconografia medioevale; l'Eremita con la sua lanterna ricorda Diogene. Il giovane che conduce il Carro ricorda senza dubbio Alessandro Magno. Nell'occultismo si attribuisce un'importanza capitale ai 22 Arcani o Chiavi o Trionfi che costituiscono nel loro complesso un trattato di alta filosofia esposto per immagini.
Lo scopo è fare parlare i Tarocchi, ma gli Arcani parlano seriamente a coloro che hanno imparato a comprenderli. Combinati in modo da rivelare agli spiriti perspicaci il segreto della loro interpretazione, essi portano alla scoperta dei misteri di un mondo estraneo alle ristrette considerazioni oggettive. Ma bisogna decifrarli. Come? Con quale metodo?
Fino al secolo XVIII, i Tarocchi furono considerati esclusivamente come vestigia di un'epoca barbara, e come tali privi di interesse. Nessuno vi faceva caso prima del 1781, data della pubblicazione del "Mondo Primitivo" di Court de Gebelin, opera in cui, nel tomo VIII, compare questo passo: "Se si sentisse annunciare che esiste ancora ai giorni nostri, un'Opera degli antichi egiziani, uno dei loro libri sfuggito alle fiamme che divorarono le loro biblioteche e che contiene la loro dottrina più pura su soggetti interessantissimi, tutti sarebbero indubbiamente ansiosi di conoscere un libro tanto prezioso e straordinario. Se si aggiungesse poi che questo libro è diffuso in gran parte dell'Europa, la sorpresa sarebbe certamente ancora più grande [...] eppure è verissimo, questo libro egiziano, il solo che ci rimanga, esiste ancora oggi: questo libro è il Gioco dei Tarocchi..."
Court de Gebelin afferma del tutto gratuitamente che l'origine dei Tarocchi è egiziana. A favore di questa origine egiziana si dichiararono anche Eteilla, che proclamò che i Tarocchi erano il più antico libro del mondo, opera di Ermete-Thot, e Christian, che nella sua "Storia della Magia" li collega ai Misteri di Osiride e alla Grande Piramide di Menfi, le cui pareti sono suddivise in 24 pilastri, 12 per parte, in 22 riquadri ornati da pitture geroglifiche: sono i prototipi dei Tarocchi. Ma questa fantomatica galleria nella piramide è ignota all'egittologia, la quale non ha mai rivelato la minima traccia di questo "libro murale" di Ermete, che gli ultimi iniziati avrebbero ricopiato quando, perseguitati dai cristiani, si preparavano a fuggire abbandonando il santuario.
Tutto ciò che possiamo concedere ai sostenitori di questa ipotesi è che le idee cui si ispirano i Tarocchi sono di un'antichità estrema. Se non come sostanza, almeno come forma, i Tarocchi si riconfermano come un originale incontestabile che non riproduce affatto modelli preesistenti.

Nota di Lunaria: per un'analisi femminile e moderna ai Tarocchi, vedi questo libro:


Nota di Lunaria: ovviamente esistono centinaia di modelli di Tarocchi o oracoli con carte: delle Dee, delle fate, fantasy, maya, egiziani, con animali ecc.



Il mio consiglio, però, è di evitare "quelli degli angeli" e in generale tutto ciò che è etichettabile come "wicca cristiana" o "new age" con madonne e angeli.
Questo perché è un simbolismo falso e fittizio, nonché fallico e misogino. Difatti non è possibile associare gli angeli (che nella bibbia, peraltro, hanno esclusivamente corpo maschile e mai femminile, e sono legati a vicende crude, come stermini e massacri) ai Tarocchi (al simbolismo tradizionale), men che meno usare "la madonna" in carte come La Papessa o l'Imperatrice. Penso che questo simbolismo cristiano sia assolutamente nefasto, negativo e nocivo per le donne, soprattutto per l'eredità storica grondante sangue e persecuzione, nonché per i loro concetti estremamente violenti, presuntuosi e misogini, insiti nel loro simbolismo, di donne servili, agnelli macellati, gente smembrata, un dio tiranno e sanguinario et similia. Boicottate i prodotti "esoterici" che "ci infilano dentro" le porcate cristiane, non vedo perché dobbiamo stare appresso a questa tenia maligna rivista anche in ambito esoterico. Anche perché sono convinta che i simboli cristiani abbiano davvero un influsso nefasto sulle donne e che non permettano loro di "sviluppare" i poteri mentali (immaginazione, velocità di ragionamento ecc.) Per cui il mio consiglio è di stare alla larga da Tarocchi o Oracoli o qualsiasi altra cosa esoterica che sia "mischiata" a roba cristiana!

(2) I Theraphim e l'influenza ebraica

Ciò che colpisce nei Tarocchi è il numero 22, che è esattamente il numero delle lettere dell'alfabeto ebraico.


Sappiamo che i grandi sacerdoti di Gerusalemme interrogavano l'oracolo dell'urim e del thumin con l'aiuto dei Theraphim, cioè simboli ideografici o geroglifici. Eliphas Lévi spiega che le consultazioni avvenivano nel tempio, sulla tavola d'oro dell'Arca santa, poi aggiunge "Quando il sommo sacerdozio smise di esistere in Israele, quando tutti gli oracoli del mondo tacquero alla presenza del Verbo fatto uomo che parlava attraverso la bocca del più popolare e del più dolce tra i saggi, quando l'Arca andò perduta, quando il santuario fu profanato e il tempio distrutto, i misteri dell'ephod e dei theraphim, che non erano più tracciati sull'oro e sulle pietre preziose, furono scritti o più esattamente raffigurati da saggi cabalisti sull'avorio, sulla pergamena, sul cuoio argentato o dorato e poi finalmente su semplici carte, che furono sempre sospette agli occhi della chiesa ufficiale, come se racchiudessero una chiave pericolosa dei suoi misteri. Da queste carte sono venuti i Tarocchi, la cui antichità, rivelata allo scienziato Court de Gebelin dalla stessa scienza dei geroglifici e dei numeri, ha suscitato più tardi la dubbiosa perspicacia e la tenace indagine di Eteilla."

Le notizie che possediamo sui Theraphim sono così vaghe (*) che è impossibile trarne quache conclusione. La Cabala era certamente ben nota agli autori dei Tarocchi: ma quegli artisti-filosofi non potevano appartenere al ceppo semitico che, ben lungi dall'incoraggiare un simbolismo artistico, ha sempre preferito legare le sue speculazioni astratte all'aridità delle lettere, dei numeri e delle figure geometriche. Il genio ariano, al contrario, si compiace della ricchezza dei colori e delle forme: ama le immagini ed è idolatra per natura. Sotto questo punto di vista la patria dei Tarocchi avrebbe potuto essere la Grecia, se l'Italia del Medioevo non fosse la sola a possedere i titoli incontestabili che le fanno attribuire l'invenzione delle carte da gioco. 

I simboli che caratterizzano le quattro quattordicine delle 56 carte estranee ai 22 Tarocchi veri e propri si riferiscono alle arti occulte e corrispondo alle lettere del Tetragramma divino: YHVH

Bastoni (y)  Bastone augurale o bacchetta magica, insegna di comando, scettro di dominazione virile, emblema della potenza generatrice maschile, il Padre.
Coppe (h) Coppa divinatoria, ricettività femminile, tanto intellettuale quanto fisica: la Madre
Spade (v) Spada dell'evocatore, arma che disegna una croce e ricorda l'unione feconda dei due principi maschile e femminile; fusione, cooperazione dei contrari; la spada simboleggia un'azione penetrante, come quella del Verbo o del Figlio

- Nota di Lunaria: ovviamente questa è la solita interpretazione cristiana! chi volesse un simbolismo femminile per la spada non ha che da scegliere le Dee induiste.

Denari (h) Disco pentacolare, segno d'appoggio della volontà, materia condensatrice d'azione spirituale: sintesi che riconduce la trinità all'unità Trinita o Tri-unità.

Nota di Lunaria: chi volesse, può rifarsi ad una Trinità Femminile: Lakshmi - Durga - Sarasvati, e per chi volesse, si può anche includere Balambika (la Bambina o la Fanciulla) e Dhumavati (la Crone, la Vecchia)
Allat - Al Uzza - Manat
Brigid (Triplice)
Morrigan (Triplice)
Ecate (Triplice)
Le Parche

Infine, concludiamo con Eliphas Lévi, un pensiero tratto da "Dogma dell'Alta Magia": "[i Tarocchi] è un'opera monumentale e singolare, semplice e forte come l'architettura delle piramidi, e di conseguenza duratura quanto le piramidi stesse; un libro che riassume tutte le scienze e le cui infinite combinazioni possono risolvere tutti i problemi; un libro che parla e fa pensare; ispiratore e regolatore di tutte le concezioni possibili; forse il capolavoro dello spirito umano e senza dubbio una delle cose più belle che ci ha lasciato l'Antichità; chiave universale, il cui nome è stato compreso e spiegato soltanto dallo scienziato illuminato Guillaume Postel; un testo unico i cui primi caratteri sono bastati a mandare in estasi lo spirito religioso di Saint-Martin, ed hanno reso la ragione al sublime e sventurato Swedenborg."
"è un'autentica macchina filosofica che impedisce allo spirito di smarrirsi, pur lasciandogli l'iniziativa e la libertà; è la matematica applicata all'assoluto, è l'alleanza del positivo all'ideale, è una lotteria di pensieri tutti rigorosamente esatti come i numeri; è forse, infine, quanto il genio umano ha mai concepito di più semplice e insieme di più grande."

(*) APPROFONDIMENTO SUI THERAPHIM

tratto da


Nella Genesi (31,19, 30-35) sono citati i misteriosi terafim, idoletti appartenenti a Labano, che Rachele aveva sottratto all'insaputa di Giacobbe, e nascostili nel basto del cammello, vi si era seduta sopra non appena si era accorta che Labano stava per entrare. Labano entrò, gettò tutto sottosopra ma non dubitò di Rachele, la quale si era scusata, in tono umile e sommesso, "Non si offenda il mio signore che non posso alzarmi in sua presenza perché mi capita il solito delle donne"


I Terafim erano probabilmente feticci in forme umane, itifallici gli uni, ostentanti il loro sesso gli altri, creduti magicamente capaci di favorire la fecondità. Si ricordi che Rachele si era, in Genesi 30,1 disperata in presenza di Giacobbe: "Dammi dei figli, o muoio".
Guglielmo Robertson Smith in "Kinship and Marriage in Early Arabia" ha rilevato che la primitiva famiglia semitica fosse matriarcale, non patriarcale, e l'autore rileva anche le sopravvivenze di tale assetto originario attraverso Genesi, Libro dei Giudici, Libri di Samuele, Salmi, Profeti. Varrà la pena di ricordare alcuni dei fatti più significativi dal Robertson addotti e illustrati. Con l'uso di designare col vocabolo che significa "madre" (em) il ceppo etnico, la razza, la comunità, e con quello significante "utero" (Rehem, in arabo Rahim, الرحيم) - Nota di Lunaria: tale termine, "Rahim", è diventato uno dei 99 nomi del dio islamico, nel significato di "estremamente misericordioso", e viene usato come formula di apertura per tutti gli scritti islamici, se non per il discorso parlato:


il legame di parentela. Eva (Hawwah, variazione fonetica di Hayy) significherebbe "gruppo a base matriarcale" per esteso, "madre di tutti i viventi".

Nota di Lunaria: Eva sarebbe ricalcata dalla Dea Heba(t)

Di particolare interesse sono le traccia dell'originaria appartenenza della tenda: la consumazione delle nozze avveniva nella tenda della donna, dove l'uomo si reca: il verbo "entrare" indicava entrare nella tenda nuziale, che era della donna, e entrare in lei, fisicamente.
Giacobbe entra nella tenda di Lia prima, e poi in quella di Rachele, come Isacco era entrato nella tenda di Sarah. è la futura moglie che invita e sollecita il futuro marito a varcare la soglia della sua tenda e a diventare suo ospite obbedendo a quello spirito di iniziativa che costituisce uno dei prestigi della donna nella società matriarcale.
Anche la storia di Debora (profetessa) e Giaèle che uccide Sisara pugnalandolo con un grosso chiodo nella tempia, nella sua tenda (come ripete il testo originale) dovrebbe indicare un residuo di matriarcato.
(Nota di Lunaria: comunque si tenga presente che la vicenda può essere intesa anche in senso erotico, come suggeriva Jonathan Kirsch: prima Sisara possiede la donna - coito o stupro - penetrandola con un vero pene; poi lei si vendica penetrandolo alla testa con un surrogato di fallo: il chiodo)
Probabilmente la soglia della tenda e l'"intima soglia femminea" (vagina) nel quale l'uomo penetrava, in entrambi i casi, vennero a coincidere. (ne parla anche Briffault)

 (3) Significati in sintesi

è possibile mettere a confronto i Tarocchi, evidenziando i significati in sintesi; tra parentesi, le mie aggiunte; sono anche riportate le lettere ebraiche:

















































 (4) Tarocchi e Zodiaco

Si possono collegare i Tarocchi allo Zodiaco.

Il 18° Arcano, quello della Luna ha un gambero, che corrisponde al Cancro, segno zodiacale assegnato al domicilio della Luna.
I due cani ricordano le costellazioni del Cane Maggiore e Cane Minore, i cui astri principali sono Sirio e Procione. Abbaiando, i due cani pretendono di obbligare la luna a mantenersi nella zona dell'elittica, i cui limiti sono contrassegnati da due torri che si levano ai punti dei solstizi.
L'Arcano del Sole presenta due personaggi che si abbracciano: sono i Gemelli; sono protetti da un muro di mattoni multicolori; curiosamente, i Babilonesi avevano, astrologicamente, un mese chiamato "mese dei mattoni".
Bisogna notare che il domicilio del Sole è collocato nel Leone e non nei Gemelli; il Sole dei Gemelli è comunque un sole vivificatore, al contrario del Sole nel Leone, che inaridisce e uccide.
L'undicesimo Arcano ci mostra il Leone domato dalla Vergine delle messi che pone fine al caldo eccessivo. La Vergine è anche rappresentata nel Tarocco dell'Imperatrice dove appare alata. (Nota di Lunaria: come Iside https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html, la Potnia Theron e Lilith)
è sempre la stessa Vergine che regge la Bilancia nell'Arcano 8. La costellazione zodiacale che in epoca romana ricevette il nome di Libra era stata assegnata dai greci allo Scorpione (le chele ricordano la forma della Bilancia)
Nota di Lunaria: si tenga presente che Dee celesti e non "legate alla Terra" come Ishtar o Maat presiedevano alla Giustizia.
L'Acquario invece appare nella carta della Temperanza: le due anfore nelle quali viene travasata l'acqua.
Gli altri segni sono più difficili da trovare; comunque, il mostro tifoniano della Ruota della Fortuna evoca l'immagine del Capricorno
o il Pesce-Capra dei Babilonesi: simboleggia le tenebre e il freddo del silenzio del solstizio d'inverno e per estensione, l'egoismo, il tradimento. è il principio che discende, mentre l'altro sale, ricordando la canicola, il calore del solstizio d'estate, la fedeltà.
Lo Scorpione si accorda con la carta della Torre nel suo aspetto nefasto, ritenuto responsabile di catastrofi. Per curiosità: la lettera ebraica ayin, (i) ricorda uno scorpione (Nota di Lunaria: per inciso, il suono i manca totalmente nella nostra lingua italiana, e penso anche nelle lingue europee di matrice latina/anglosassone: è un suono gutturale, tipicamente semita, molto difficile da imparare. Io ci sono riuscita dopo un po' a forza di ascoltare gli Almana Shchora...)
Il Sagittario è caratterizzato dall'arco e dalla freccia, che ritroviamo nella carta dell'Innamorato (arco e freccia sono in mano a Cupido)
L'Ariete si può collegare all'Arcano 5. Il numero 5 corrisponde alla Quintessenza, il cui mistero riconduce all'Unità i quattro Elementi



Il segno del Toro, in origine, potrebbe essere stato il primo segno dello Zodiaco: "Alpu" o "Alap" significano "bue" in assiro, e così pure "Aleph" (a) in ebraico (prima lettera dell'alfabeto). Ora, poiché a è associata al Bagatto, si può associare questo Arcano sia al Toro sia alla costellazione d'Orione: questa, infatti, traccia nel cielo la figura dell'Aleph-a
I Pesci si collegano all'Arcano 17 che ci mostra una donna china su un corso d'acqua (Nota di Lunaria: a me questa carta ricorda anche Melusina)



Il Carro ricorda il "Carro di Davide", meglio noto come l'Orsa Maggiore.
Il 21° Arcano, il Mondo rappresenta una giovane donna che corre dentro una ghirlanda. è il principio di fissità, che è in movimento unicamente per rimanere immobile al centro del turbine della vita universale. è la Stella Polare; la ghirlanda simboleggia lo Zodiaco, che è circolare.
Per quanto riguarda il Matto e la Papessa si possono collegare alle costellazioni dell'Orsa Minore e di Cefeo: il Re d'Etiopia porta un turbante con corona, che presenta analogie col Matto; inoltre, avanza verso l'Orsa che si può paragonare al cane che morde la gamba del Matto; il nero (colore del Re d'Etiopia) si addice anche alla Papessa, che corrisponde a Cassiopea, rappresentata velata e su un trono a baldacchino (Nota di Lunaria: spesso con la luna ai suoi piedi)
In sostanza, la Sacerdotessa (o Papessa) è Iside (scopiazzata ovviamente dai cattolici con la loro "madonna regina dei cieli" CLONATA da Iside/Ishtar/Astarte/Inanna/Kwan Yin)
Perseo si può rivedere nella figura dell'Appeso: troviamo qui un'allusione al potere del pensiero: momentaneamente impotente nell'Appeso, il pensiero agisce e trionfa sulla menzogna (Medusa) nella persona di Perseo (Nota di Lunaria: ovviamente questa è la visione patriarcale del mito di Medusa, che ha reso Medusa un mostro sconfitto dall'eroe patriarcale Perseo; Medusa in realtà era una Dea più antica, legata ai serpenti)
Ovviamente il Diavolo rappresenta Pan.
Il cigno di Leda, è Zeus, sotto forma di uccello, unitosi a Leda, dalla quale ha avuto Castore e Polluce; il cigno fecondatore fa pensare alla colomba dello "spirito santo", che si può vedere nell'Arcano del Giudizio, qui sotto forma di angelo che impregna la terra del soffio universale per provocare la schiusa dei germi che essa contiene. (Nota di Lunaria: la colomba era associata a Dee come Kupaba o Afrodite, comunque)
Il Drago può essere accostato all'Arcano Tredicesimo perché è un formidabile distruttore. Ercole è rappresentato dall'Imperatore.
Tutti gli arcani hanno trovato posto, tranne l'Eremita, che può essere accostato a Boote: questo nome ricorda i sette buoi il cui conduttore è immaginato essere un mietitore, sposo o padre della Vergine Erigone.

Simbolismo generale del planisfero greco: gli Antichi dividevano il Cielo in quattro regioni, consacrate ad un Elemento.
Alla Terra appartengono i segni zodiacali di Primavera: Ariete, Toro, Gemelli, più Orione e la Lepre, l'Auriga, la Capra, l'Orsa Maggiore e Minore.
Al Fuoco spettano i segni d'estate: Cancro, Leone, Vergine, più il Cane Maggiore e Minore che partecipano anche della natura terrestre come Boote-Mietitore, al quale il leone di Cerere ha fatto maturare le messi.
L'Aria è rappresentata dall'Aquila, dall'Avvoltoio, dal Cigno, che è nello stesso tempo anche acquatico (Nota di Lunaria: il cigno è associato anche a diverse Dee: Brigid, Sarasvati, Gayatri, Brahmani)



e da Pegaso, il cavallo alato che appartiene anche alla terra. All'Aria sono associati anche i segni dell'Autunno: Bilancia, Scorpione, Sagittario.
L'Acqua incomincia con il Capricorno, aereo per il suo essere capra che ama le vette, ma acquatico per la coda squamosa. L'Acquario e i Pesci completano i segni d'inverno. Vanno aggiunti anche Delfino, Balena, Fiume Eridano, che riconduce alla Terra.
Al centro, partendo da tutti gli elementi, ma soprattutto da Acqua e Fuoco, c'è il Drago del Polo (associato a Dee come Mazhu e Kwan Yin)
Accanto al Drago, Ercole, Ofiuco, Cefeo, Cassiopea, Perseo.

APPROFONDIMENTO SUL CAPRICORNO

tratto da



Il capricorno è talvolta associato al Dio della Luna, per esempio col nome Ta'lab presso i Sabei (*) che abitavano le regioni arabiche meridionali. Come segno dello zodiaco, in un primo momento nell'antico Oriente lo si chiamava "pesce-capra", era cioè un animale dell'acqua con la coda del pesce e le corna. Questo decimo segno dello zodiaco acquistò soltanto in un secondo tempo il suo nome attuale (greco: "Aigokéros", latino: "Capricornus")
L'imperatore Augusto, poiché era il suo segno zodiacale, lo fece incidere su alcune monete:



è ritenuto un segno saturnino e viene associato, come metallo, al piombo e al nero.
Il sole percorre questo segno nel periodo che va dal 21 dicembre al 19 gennaio, un periodo al quale viene attribuita una valenza positiva poiché inizia al solstizio d'inverno, quando le giornate cominciano ad allungarsi.
Tuttavia a causa dell'associazione, divenuta abituale in età cristiana, del caprone (**) con la figura del Diavolo, lo si guardò con una certa diffidenza e gli si attribuirono caratteristiche astrologiche quali l'errore, l'inganno, l'avarizia, la limitatezza ma anche ricchezza, riservatezza, concentrazione e la forza dovuta alla perseveranza. In quanto segno di terra che ha la sua "casa" in Saturno, esso governa le qualità originarie del "secco" e del "freddo", conformemente ai giorni invernali che sono soggetti a questo segno zodiacale.

(*) "Menzionati nella bibbia e nel corano. Era conosciuto fin dalla remota antichità pre-islamica; nell'Arabia del sud appaiono già nel I millennio a.c , i regni dei Minei, dei Sabei, dei Qataban di Hadramaut. Tra questi, il regno dei Sabei finì per assumere una posizione predominante. Ma nei vari passi coranici in cui si parla di loro si guarda soprattutto il profilo religioso, il sabeismo: adoravano divinità astrali o locali, protettrici di una determinata tribù. Taluni ricorrono anche nel corano come reminiscenze arcaiche." info tratte da



"Le iscrizioni sudarabiche danno indicazioni della vita religiosa dei Sabei e in particolare del loro pantheon che fa capo al Dio Lunare Almaqah, a una Dea solare Shams e a un Dio della stella Venere, 'Athtar. I documenti più antichi risalgono al secolo VIII a.c e presentano uno stato teocratico, governato da principi sacerdoti (mukarrib) e magistrati ereditari (kabir) e costituito da tribù raccolte in comunità religiose sotto il patronato di proprie divinità; Sirwah fu capitale di Stato, in seguito Marib e Zafar. Nel secolo III d.c Saba unifica sotto di sé lo Yemen; furono proprio gli attacchi etiopici, il giudaismo e il cristianesimo ad indebolirne il potere. Cadde sotto l'Etiopia nel 525."
Probabilmente erano guidati da una regina, attorniata da una corte di dignitari. Vedi la storia "della regina di Saba":
"Signori!," incalzò la Regina, "vogliate cortesemente dirmi il vostro parere. Nulla deciderò senza che ne siate testimoni." Rifletterono: "siamo genti di forza, gente di gran coraggio, ma l'ultima parola spetta a vostra maestà. A vostra maestà dunque compete dare gli ordini necessari."
Per maggiori informazioni, vedi la vicenda della Regina di Saba su questo libro:

(**) Il caprone era venerato presso i popoli politeisti; si pensava che il carro di Thor fosse trainato da caproni; il dio vedico del fuoco Agni cavalca un caprone. http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-1-i-veri-significati.html
http://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/il-caprone-2-i-veri-significati.html
In epoca cristiana diventa un simbolo del Diavolo per la sua indomita lascivia; di contrasto, in un clima di pura sessuofobia misogina, gli viene associata la strega (la donna), anche se c'è da dire che il cristianesimo fa suo, peggiorandolo di molto, l'aneddoto di Erodoto, sul culto sessuale egiziano del Dio Caprone di Mendes (probabilmente, un Pan all'egiziana, anche se è più probabile che non fosse un caprone, ma un ariete); nei bestiari medioevali si scriveva che "il sangue del caprone è tanto ardente che può sciogliere il diamante"!
Comunque, nell'Induismo, la capra nera è anche associata a Meldi Maa



e nell'Afghanistan politeista era diffuso il culto delle capre, nonché diverse Dee (della fertilità, soprattutto) con le corna e/o che cavalcano animali dalle lunghe corna;



La capra era associata anche a Giunone e all'Uni Etrusca.

(5) Tarocchi e Alfabeto Ebraico



Il numero 22 collega gli Arcani alle lettere dell'alfabeto ebraico. è una ragione sufficiente per considerare i Tarocchi ispirati dalla forma delle lettere all'alfabeto sacro dei cabalisti?
Il torso inclinato del Bagatto
traccia un'Aleph (a) con le braccia del personaggio.
Il re che precipita dall'alto della Torre ricorda la forma dell'ayin (i)
Si è voluta vedere una heth (x) nella bilancia della Giustizia
Occorre tuttavia buona volontà per vedere la testa, il braccio destro e la lanterna dell'Eremita nella teth  
La gola aperta del leone domato dalla Forza disegna bene una caph (k) ma rovesciata.
In quanto alle gambe dell'Appeso, volendo riproducono il movimento della lamed (l)
 Curvandosi sulla falce, la Morte traccia più nettamente la sagoma della mem (m)
Le braccia della Temperanza tracciano veramente una nun? (n)

Sotto questo aspetto, la giovane donna delle Stelle (o La Stella) può riflettersi nella phe (p)
E il gambero della Luna non potrebbe trovare corrispondenza nella tsade? (j)
Se questi accostamenti sono giustificati, contribuiscono a riconfermare l'origine medioevale dei Tarocchi, poiché si ricollegano alle forme calligrafiche dell'ebraico quadrato e non a quello degli alfabeti palestinesi più antichi.


Nota di Lunaria: per curiosità, aggiungo l'alfabeto arabo, la cui fonetica ricorda in alcune parti quella ebraica:




Qui trovate un approfondimento: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-2-alfabeto-e-spirito.html
(a dir la verità ho anche fatto uscire uno scritto sui significati esoterici delle lettere arabe, ma non ho completato tutto l'alfabeto... anche perché me la cavo di più con l'alfabeto ebraico che non con quello arabo, anche perché mi piace di più l'ebraico che non l'arabo quindi dedico più tempo al primo che non al secondo... inoltre, purtroppo non ho una connessione illimitata e questo significa che NON posso riportare tutto quanto ho fatto uscire gli anni precedenti, almeno non nell'immediato... ma che riporto solo gli argomenti più utili o comunque che mi interessano di più... diciamo in sintesi che anche l'alfabeto arabo, come l'ebraico, si presta ad una speculazione esoterica-mistica per ciascuna lettera. A mio parere l'interpretazione più interessante è quella per la lettera Alif, la prima lettera, quella che sembra una stanghetta, perché si ricollega ad Iblis, cioè a Satana. Magari lo riporterò come prossimo argomento...)

Sui Tarocchi, vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/search?q=tarocchi







Concludo riportando una vera perla di saggezza, il commentino cristiano ai Tarocchi...



Capito? Leggere i Tarocchi è un'invocazione a Satana
e significa emanciparsi da dio


Sempre fini conoscitori dell'Esoterismo, questi cristiani...








Altri approfondimenti: Tarocchi e Astrologia

Secondo l'Astrologia, quando si crea un oroscopo personalizzato, la volta celeste viene divisa in 12 Case, cioè 12 settori che rappresentano i vari aspetti della vita di ogni persona.

Le carte si dispongono così:


Ci si appresta a leggere gli Arcani: ciascuna Carta rappresenta un aspetto della vita del consultante
1) La Prima Casa (Ariete) : rappresenta l'Io e l'immagine che si ha di se stessi.
2) La Seconda Casa (Toro): vita materiale e finanziaria.
3) La Terza Casa (Gemelli): comunicazione con gli altri.
4) La Quarta Casa (Cancro): casa e famiglia.
5) La Quinta Casa (Leone): piacere e creatività.
6) La Sesta Casa (Vergine): lavoro e dovere.
7) La Settima Casa (Bilancia): amore.
8) L'Ottava Casa (Scorpione): trasformazione: nascita e morte o aspetti della vita in transizione.
9) La Nona Casa (Sagittario): nuovi orizzonti ed esperienze. Come il consultante conosce il mondo (viaggi, religione, istruzione)
10) La Decima Casa (Capricorno): obiettivi ed ambizioni. Rappresenta la direzione che sta prendendo la vita del consultante.
11) L'Undicesima Casa (Acquario): rapporti sociali.
12) Dodicesima Casa (Pesci): misticismo e psicologia, legame con il Divino.

Ogni carta rappresenta un aspetto della vita del consultante; alcune carte potrebbero rappresentare aspetti negativi e controversi.
Il Metodo Astrologico permette di fare un bilancio complessivo della vita e aiuta a capire come orientarsi e come procedere. 


Il Metodo della Corona d'Oro: è un metodo utile per esaminare una situazione nei suoi aspetti più generali e per rispondere ai quesiti.
Il consultante deve mischiare le carte, quindi le "tagli" usando la mano che non usa per scrivere. Il cartomante da queste carte "tagliate" ne estrae 5 e le dispone così:


Il cartomante procede quindi ad interpretare ogni singola carta tenendo conto della posizione dove si trova la singola carta e facendo una sintesi.
1) Questa carta rappresenta un evento legato al passato che è stato la causa della situazione attuale o che la influenza con forza.
2) Questa carta rappresenta il presente.
3) Questa carta è l'ostacolo che deve essere superato per progredire in modo positivo. L'ostacolo può essere un atteggiamento sbagliato del consultante o un impedimento esterno.
4) Questa carta rappresenta l'evolversi del futuro: è una possibilità di evoluzione. La carta rappresenta anche un obiettivo del consultante oltre che l'evento che potrebbe accadere.
5) La quinta carta viene interpretata solo dopo tutte le altre; rappresenta ciò che si può apprendere dalla situazione attraverso l'esperienza fatta. Il punto fondamentale è che, indipendentemente da come sarà il futuro, il fatto stesso di affrontare un ostacolo è un momento di crescita.
Nell'esempio preso in esame:
1) L'Imperatrice > protezione, maternità: una figura amica ha difeso e protetto il consultante.
2) Il Sole > armonia, chiarezza: forse il consultante è in un momento buono, ma la troppa luce del Sole non gli permette di vedere alcune cose nascoste.
3) La Torre > perdita, allontanamento, crollo: forse una delle sue difficoltà è quella di avere l'io troppo al centro, di non sapere ascoltare gli altri.
4) Il Papa > guida, dogmatismo, tradizione: forse il consultante dovrebbe imparare consiglio e saggezza, oltre che tradizione.
5) La Morte > trasformazione, mutamento radicale: la carta della Morte indica una trasformazione subitanea, irreversibile, un taglio netto col passato. Questa carta insegna che a volte è utile cambiare strada, anche se non si è costretti. Forse identifica anche una paura del consultante al cambiamento. Si può far riflettere il consultante se sia meglio un cambiamento progressivo o uno immediato.
Il futuro può essere visto come un obiettivo verso cui tendere o come qualcosa da costruire; il cartomante non deve intendere gli eventi come situazioni in cui si vince o si perde, anche se un obiettivo non viene raggiunto una persona può ugualmente migliorare se stessa e imparare qualcosa.


Variante

Di fronte all'ostacolo, il consultante potrebbe essere interessato a comprendere quali siano gli altri ipotetici futuri.
In tal senso, si estrarrà una carta, denominata "4B", da andare ad affiancare alla quarta carta:



 L'interpretazione di tutte le altre carte resta immutata, quella delle due quarte carte cambia così:
I. Carta 4: Il futuro non è più visto come un obiettivo. Il consultante si trova di fronte a un bivio. Se l'ostacolo viene superato, questo è il futuro che attende il consultante.
II. Carta 4B: il futuro, se l'ostacolo non viene superato. L'interpretazione di questa carta comunque non deve necessariamente assumere una valenza negativa. La Giustizia infatti non è una carta negativa.
Questa variante evidenzia il bivio di fronte al quale il consultante si trova. Il cartomante deve cercare di mostrare due futuri paralleli senza pregiudizi. Valutando due possibilità che gli si presentano, il consultante potrà compiere una scelta migliore.