Sarn Helen e le Dee dei viandanti


Elen o Helen della Bianca Traccia, la Protettrice di tutti i viaggiatori attraverso la campagna, un tempo pericolosa, viene ancora ricordata con il nome di Sarn Helen, un'antica via per le mandrie che conduce attraverso le alte colline e la valli nascoste del Galles.


Nota di Lunaria: i Romani avevano delle Dee simili: Abeona/Adeona, le Dee protettrici di quanti si mettevano in viaggio o tornavano in patria.


ovviamente le si può intendere anche come Dee preposte alla vita e alla morte: "si viene, si arriva - si va via". In epoca successiva vennero dimenticate e si preferì Mercurio, Dio dei commercianti e dei viaggiatori.

è poi attestata la Dea Enodia, la corrispondente femminile di Ermes Enodios, la protettrice delle strade e di tutto ciò che si svolge sulla strada, quindi anche dei viandanti, sia di giorno che di notte. Secondo Pausania, a Colofone le si immolavano cani neri. A volte veniva indicata come Artemide Enodia, a volte veniva equiparata ad Ecate. Vibilia era invocata per ritrovare la strada, mentre la versione lettone di queste Dee era Zella Mate, che proteggeva le strade.
Come abbiamo visto, quindi, Elen o Helen della Bianca Traccia ("Elen of the ways"), era la Protettrice di tutti i viaggiatori attraverso la campagna, che un tempo era pericolosa. La Dea è rimasta nel toponimo di Sarn Helen, che la ricorda, e potrebbe essere un aspetto di Olwen, Dea gallese legata al sole, all'oro, ai fiori e all'amore, altro aspetto di Blodeuwedd.


Ovviamente non manca lo scopiazzamento cattolico, infatti questa Dea venne "cristianizzata" in "santa elen" ("saint elen", "elen luyddog", "saint helen of caernarfon")  ovviamente considerata come "la santa che costruiva le strade":

"elen è un personaggio pseudostoico o di non accertata storicità è le fonti che ricostruiscono la sua vita sono ampiamente contraddittorie, in parte riferenti al folklore e alla letteratura gallese, in parte alla tradizione popolare cristiana medioevale. Le fonti scritte, inoltre, sono di molto successive all'epoca della santa, tutte databili tra il XI e il XII secolo [...] La fonte più corposa su Elen Lwyddog è costituita da alcuni racconti del Mabinogion, un importante corpus letterario del folklore celtico-gallese, risalente al XII secolo"

LE HANNO ADDIRITTURA ERETTO UN MENHIR!!!!!!!!!!


LA LITOLATRIA è PAGANA!!!!!

è talmente scopiazzata dalle DEE PAGANE DELLE STRADE che gli stessi cattolici sono andati in confusione, confondendo questa INESISTENTE "santa helen di caernarfon" con "elena madre di costantino", pure lei "viaggiatrice" e rappresentata sulle strade e sentieri:


OVVIAMENTE è L'ENNESIMO SCOPIAZZAMENTO PAGANO VISTO CHE ERA ECATE AD ESSERE RAPPRESENTATA SULLE STRADE!!!!!! ED ERA ASSOCIATA AI CROCEVIA!


Infine, se volessimo un nome maschile, Legba è un Dio dei crocicchi che collega "i due mondi", quello degli umani e quello dei Loa; c'era poi Giano, Dio delle porte.