Il caprone (1) i veri significati

Simbolo immancabile di centinaia di migliaia di copertine Black Metal, che spesso l'associano a fanciulle nude per solleticare nell'osservatore le peggiori fantasie (no vabbè, quelle copertine lì non ve le metto... :P troppo "hard" per un blog come il mio che non ha le limitazioni da VM18) 






 e negli aspetti più splatter, solitamente mentre si macella Cristo






Il caprone è un simbolo molto complesso che vedremo in due post. Come già avevo preannunciato, parlando di Siria, riporto qui l'approfondimento perché mi sono resa conto che è un argomento molto utile, parlando di Metal.



Rispetto ai soliti siti, però, io riporterò degli aspetti meno noti del caprone, e udite udite, femminili. Visto che il Black Metal lo rappresenta sempre maschile (e decisamente copulatore modello "orgia al sabba come se la immaginavano gli inquisitori"...)

... sarà curioso invece analizzare il simbolismo femminile.

 Info tratte da


I collegamenti tra i pantheon sono da vedersi come mie ipotesi

Mentre in Europa la capra rappresenta per lo più la virilità o il "diavolo",
nel simbolismo indù la capra è associata al fuoco e al calore creativo. Vivere sulle alture rappresenta anche la superiorità; la capra è interscambiabile con la gazzella o l'antilope; la gazzella era sacra alla Dea egizia Anuket, rappresentata con un alto copricapo e Dea delle alluvioni del Nilo e perciò anche legata alla fertilità dei campi; 



per i Greci, la capra Amaltea aveva nutrito uno Zeus bambino; 


Juno Sospita portava un elmo con corna di capra:



ma è proprio nel pantheon indù e afghano che troviamo ben tre riferimenti alle capre: la Dea indù Meldi Maa (con crescente di luna in testa) è accompagnata da un capro nero, 




e le due Dee afghane Disni (Dea del bestiame e del latte) e Krumai erano rappresentate come Dee cavalcanti un capro (che tenevano per le corna) o capre esse stesse (si tenga presente che il capro era l'animale principale per la sopravvivenza del popolo afghano, fin dai primordi, infatti il paese è semidesertico e solo il 12% del territorio è coltivato). 


Inoltre, non mancano statuette di Dee con le corna appuntite che ricordano il crescente lunare portato da Astarte (anche Lei rappresentata danzante tra due capri e con le fascine di spighe in mano  http://intervistemetal.blogspot.it/2018/04/siria-2-litolatria-atargatis-astarte.html ). 


Infine, prima dell'arrivo dell'islam, a fine '800, Robertson, il primo studioso europeo che visitò personalmente l'Afghanistan, soprattutto il "Kafiristan",
fu testimone oculare e scrisse che la Dea Dizane era adorata ovunque: si svolgevano feste ("Giché") in Suo onore. 



 Dizane era adorata anche sotto forma di albero e sarebbe collegabile alla Dea Nirmali, Dea protettrice delle donne partorienti; inoltre durante queste feste, le donne di etnia Kati danzavano e indossavano un copricapo con quattro corna, realizzato con capelli intrecciati. 







Meglio mettere una prova, prima che qualche ignorante sulla vera storia dell'Afghanistan, dica che non è vero niente, che sono tutte menzogne che mi invento io, che non ho mai letto un libro...








Yes, of course. Certo che gli afghani, esattamente come tutti gli altri popoli, avevano delle Dee ed erano pagani! Non penserete di certo che siano sempre stati islamici con i talebani, eh???



 
Infine, la capra si trova anche nella mitologia norrena: il carro di Thor era trainato da capre


Sul camoscio, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-dio-con-le-corna-caprone-e-camoscio.html

ALTRO APPROFONDIMENTO, tratto da


Il capricorno è talvolta associato al Dio della Luna, per esempio col nome Ta'lab presso i Sabei (*) che abitavano le regioni arabiche meridionali. Come segno dello zodiaco, in un primo momento nell'antico Oriente lo si chiamava "pesce-capra", 

 
era cioè un animale dell'acqua con la coda del pesce e le corna. Questo decimo segno dello zodiaco acquistò soltanto in un secondo tempo il suo nome attuale (greco: "Aigokéros", latino: "Capricornus")

L'imperatore Augusto, poiché era il suo segno zodiacale, lo fece incidere su alcune monete:



è ritenuto un segno saturnino e viene associato, come metallo, al piombo e al nero.



Il sole percorre questo segno nel periodo che va dal 21 dicembre al 19 gennaio, un periodo al quale viene attribuita una valenza positiva poiché inizia al solstizio d'inverno, quando le giornate cominciano ad allungarsi.


Tuttavia a causa dell'associazione, divenuta abituale in età cristiana, del caprone (**) con la figura del Diavolo, lo si guardò con una certa diffidenza e gli si attribuirono caratteristiche astrologiche quali l'errore, l'inganno, l'avarizia, la limitatezza ma anche ricchezza, riservatezza, concentrazione e la forza dovuta alla perseveranza. In quanto segno di terra che ha la sua "casa" in Saturno, esso governa le qualità originarie del "secco" e del "freddo", conformemente ai giorni invernali che sono soggetti a questo segno zodiacale.


(*) "Menzionati nella bibbia e nel corano. Erano conosciuti fin dalla remota antichità pre-islamica; nell'Arabia del sud appaiono già nel I millennio a.c , i regni dei Minei, dei Sabei, dei Qataban di Hadramaut. Tra questi, il regno dei Sabei finì per assumere una posizione predominante. Ma nei vari passi coranici in cui si parla di loro si guarda soprattutto il profilo religioso, il sabeismo: adoravano divinità astrali o locali, protettrici di una determinata tribù. Taluni ricorrono anche nel corano come reminiscenze arcaiche." 


"Le iscrizioni sudarabiche danno indicazioni della vita religiosa dei Sabei e in particolare del loro pantheon che fa capo al Dio Lunare Almaqah, a una Dea solare Shams e a un Dio della stella Venere, 'Athtar. I documenti più antichi risalgono al secolo VIII a.c e presentano uno stato teocratico, governato da principi sacerdoti (mukarrib) e magistrati ereditari (kabir) e costituito da tribù raccolte in comunità religiose sotto il patronato di proprie divinità; Sirwah fu capitale di Stato, in seguito Marib e Zafar. Nel secolo III d.c Saba unifica sotto di sé lo Yemen; furono proprio gli attacchi etiopici, il giudaismo e il cristianesimo ad indebolirne il potere. Cadde sotto l'Etiopia nel 525."

Probabilmente erano guidati da una regina, attorniata da una corte di dignitari. Vedi la storia "della regina di Saba":

"Signori!," incalzò la Regina, "vogliate cortesemente dirmi il vostro parere. Nulla deciderò senza che ne siate testimoni." Rifletterono: "siamo genti di forza, gente di gran coraggio, ma l'ultima parola spetta a vostra maestà. A vostra maestà dunque compete dare gli ordini necessari."


Ci sarebbe molto altro da dire sulla Regina di Saba e il culto del Sole... ma il tempo è tiranno.... rimando ad un prossimo post 


Gli stralci qui sopra sono tratti da


(**) Il caprone era venerato presso i popoli politeisti; si pensava che il carro di Thor fosse trainato da caproni; il dio vedico del fuoco Agni cavalca un caprone.




Agni... un dio molto Black Metal xD


In epoca cristiana diventa un simbolo del Diavolo per la sua indomita lascivia; di contrasto, in un clima di pura sessuofobia misogina, gli viene associata la strega (la donna), 




[iconografia che poi il Black Metal riporterà in maniera ancora più esplicita e con risultati persino kitch]

anche se c'è da dire che il cristianesimo fa suo, peggiorandolo di molto, l'aneddoto di Erodoto, sul culto sessuale egiziano del Dio Caprone di Mendes (probabilmente, un Pan all'egiziana, anche se è più probabile che non fosse un caprone, ma un ariete); nei bestiari medioevali si scriveva che "il sangue del caprone è tanto ardente che può sciogliere il diamante"!


Allora, avete visto quante cose da sapere? Per la seconda parte: