L'Artemide di Efeso e la Palma

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Efeso è stato un importante culto per il culto della Dea. Dal VIII sec. a.c.  al IV sec. d.c, i pellegrini da ogni parte del mondo visitavano il tempio di Efeso per rendere omaggio alla Dea locale che i Greci chiamavano Artemide e i Romani Diana. La Dea di Efeso era una Dea cacciatrice, senza compagno maschile, che proteggeva gli animali e i giovani; così simile all'Artemide greca, venne fusa con lei e si originò un culto unico. Fu il cristiano Paolo a predicare contro la Dea, scatenando dal principio l'ira dei residenti. In seguito, fu organizzato un rogo di libri "di stregoneria di grande valore". 

La caratteristica principale dell'Artemide di Efeso era la sua capacità di addomesticare le bestie.
Artemide\Diana rappresentava la mediatrice che conciliava gli opposti: vita e morte, vita animale e caccia, castità e procreazione.
La Dea era rappresentata a braccia aperte, con dei leoni che le salgono sulle spalle





mentre la parte inferiore del corpo che appare "imbozzolato" in una tunica molto aderente; ha dei fregi con teste di cervi, buoi e leoni

Nota di Lunaria: animali che si trovano anche nell'induismo: il cervo \daino lo troviamo come cavalcatura di Jaydeep Vaghela



il bue\mucca\bufalo accompagna varie Dee come Vihat; infine, il leone è associato a molte Dee, tra le quali la più nota è Durga.


Ma da cosa è stato ispirato il simulacro della Dea?


Sembra che in origine la Dea fosse una palma di dattero sulla quale era caduto un "diopet", una pietra, forse un meteorite. Il diopet venne incastonato nella corona turrita della Dea che fu realizzata in sostituzione della palma.


E i molti seni?


Sono sicuramente simbolo di abbondanza e nutrimento. Ma è verosimile pensare che all'origine "il grappolo di seni" non fosse altro che un ammassamento di datteri, che hanno proprio questa forma.



Nota di Lunaria: il culto degli alberi e delle pietre era diffuso in tante culture: possiamo citare Inuit, Mongoli, Lapponi, Celti, Indù...
Quindi, similmente alle Dee semite Allat\Asherah che venivano rappresentate sotto forma di tronco o palo, sembra probabile che anche l'Artemide di Efeso agli inizi fosse un albero di palma deificato;



anche perché l'economia di sussistenza delle popolazioni arabe era proprio basata sul dattero, antico simbolismo di fertilità e prosperità che è stato coranizzato.


Chi volesse approfondire il dattero, il cammello e l'ape nel corano:



https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/arabia-saudita-no-per-davvero-parli-di.html


Alcune Dee indù vengono ancora rappresentate col volto nero, come l'Artemide di Efeso:



 

P.s per curiosità: gli indù rappresentano Lalitha Devi con la canna da zucchero e la mezzaluna



Chissà, forse agli inizi anche Lalitha più che non essere rappresentata come una giovane donna, veniva simboleggiata direttamente dalla canna da zucchero... potrebbe essere stata legata a dei culti arborei e\o della fecondità.


Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/asherah-lartemide-di-efeso-e-la-ruota.html

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