Iside...

Ho letto diversi libri sull'antico Egitto... per ora riporto Iside.
Qui trovate Seth: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/lasino-e-seth.html

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Iside, "la Regina dagli innumerevoli nomi", occupa un posto importante. Veniva rappresentata in forma antropomorfa, in atteggiamento nobile, eretta o assisa. Con una mano impugnava lo scettro, con l'altro l'Ankh, simbolo della vita.






Portava spesso un copricapo, una spoglia di un avvoltoio con un ureo protettore. A partire dal Nuovo Regno Iside mutua dalla Dea Hathor il disco solare racchiuso tra corna bovine.





Alcune volte è rappresentata come velata e agita un sistro con la mano destra, a volte tiene uno scettro o un ureo con la destra mentre sotto il braccio sinistro porta la cornucopia.





Iside è una Dea civilizzatrice ed universale: istituisce la giustizia e le leggi, dà impulso all'agricoltura, alle arti, alla letteratura, ai principi morali; è signora della medicina, guaritrice di tutte le malattie, sovrana del cielo, della terra e dei mari, protegge durante la navigazione. Dea della salvezza, veglia anche sulla morte. Dea dell'amore al pari di Hathor, Iside è protettrice delle donne e portatrice di fecondità; può apparire semivestita o nuda, come Iside-Afrodite, o rappresentata sotto forma di serpente (Iside-Thermutis) 







Nel V secolo Iside viene "assimilata" a Demetra, e porta le spighe e la torcia. Quando è Iside-Tyche, regge un timone, simbolo del suo dominio sul mondo e sul fato.





Altri aspetti di Iside sono Iside-Io, Iside-Pelagia (signora dei mari e protettrice dei marinai), Iside-Sothis (Iside con la stella Sirio\Sothis) e Iside-Panthea (provvista di ali, come Nike\Vittoria) che spesso porta la faretra di Artemide e l'egida di Atena.



Iside incarna quindi tutte le Dee.
Iside è la Madre per eccellenza. Veglia teneramente sul piccolo Arpocrate\Horus, che è rappresentato con l'indice accostato alla bocca, come un invito a non divulgare i segreti dell'iniziazione ai misteri isiaci. 




Le aretalogie di Iside sono testi greci, scritti in prosa o in versi, elencanti le molte virtù magiche e nobili della Dea. Si differenziano dagli inni egizi perché Iside non accorda più la sua protezione solo al re, ma estende il suo amore a tutto il genere umano.
Un autore, Isidoro, presenta Iside come colei che ha istituito le leggi, le arti, i frutti, Dea cosmica che governa gli elementi, protettrice da tutte le sventure umane. L'inno precisa che gli Egizi la chiamano Thiouis, cioè "unica" poiché Lei sola è tutte le altre Dee invocate dalla gente. Iside giunge quindi a beneficiare al massimo del potere assimilatore che caratterizza le divinità del pantheon egizio e diventa Dea universale e unico; la polionimia di Iside raggiunge dimensioni maggiori nella litania isiaca di epoca posteriore (tra la fine del I e l'inizio del II sec. d.c) tramandata da un papiro di Ossirinco che elenca i nomi con i quali Iside è venerata: Afrodite, Hestia, Hera, Atena, Maia, Kore, Leto, Dictynna, Temi, Artemide, Atargatis, Nanaia, Astarte. Insomma, Iside è "Una e Multipla".
Iside-Demetra e Iside-Thermutis presentano la Dea con un corpo a serpente, che stringe con la coda il sistro o il papavero, la spiga di grano o la torcia. 


Nota di Lunaria: nell'induismo è attestata una Dea dal corpo a serpente: Nagneshwari



 Esistono molte altre Dee-serpenti o con serpenti

Per il vero significato del serpente in genesi vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-3-il-serpente-dagon-e.html

Iside-Afrodite o Baubo venivano rappresentate con il capo ornato da corone floreali e nell'atto di sollevare il chitone per scoprire la vagina (Baubo era a gambe divaricate) e sottolineare così il loro potere sessuale.
Una forma di sincretismo più raro è Iside-Nemesi: Iside, signora dei destini umani, è chiamata a rendere giustizia; le vengono attribuiti il grifone e la ruota come simboli.
Una forma molto più popolare di Iside è la Signora del Mare: Iside è presentata come padrona dei mari, creatrice della navigazione e guida che conduce in salvo i marinai. La Dea è rappresentata in piedi, a volte sulla prua di un'imbarcazione; è chiamata "Euploia" (che garantisce la buona navigazione), "Pelagia" (Dea del mare), "Pharia" (che guida l'ingresso in porto).






Iside è assimilata anche ad Ecate, perché entrambe condividono la stessa natura ctonia e gli stessi poteri magici.
Una serie di monete di piombo originarie di Menfi e utilizzate in Egitto rappresentano Iside-Ecate in forma di Dea tricefala con un copricapo costituito da un disco circondato da corna.

Iside: Magia, Alchimia, Astrologia 


Nella religione egizia, Iside è sempre stata considerata la maga per eccellenza. Il suo compito era proteggere dai perfidi intrighi di Apopi, demone dell'oscurità e personificazione del male. Iside veniva rappresentata sotto forma di serpente e proteggeva dal morso di serpenti e scorpioni. Iside appare anche come la Signora degli scorpioni, in sincretismo con la Dea-scorpione Selqis. Nelle Stele Metternich, Iside dice di se stessa:
"Io sono Iside, la Divina, la Signora del Potere, colei che detiene la magia e gli incantesimi per la protezione. Tutti i serpenti mi ascoltino."
I nodi di Iside costituiscono potenti amuleti per difendere la prole ma l'amuleto più diffuso nel culto isiaco è il "tjet", un nodo dalla forma particolare 
realizzato in diaspro rosso, secondo le istruzioni del capitolo 156 del Libro dei Morti. Il capitolo si apre con le parole "Abbi il tuo sangue, O Iside"; potrebbe essere un amuleto collegato al ciclo mestruale della Dea (Nota di Lunaria: in India in un certo tempio si festeggia la Dea mestruata)Iside ha potere anche sulla morte: in un testo in ieratico, la Dea dice di sé "Io richiamo in vita chi è morto". Diodoro parla di Iside come colei che soccorre nel sonno chi soffre. Nei suoi riti, afferma "Io conquisto il fato. A me il fato obbedisce". Come Signora del Fato, ha la facoltà di cambiare il destino dei suoi fedeli e promulgare la vita di coloro che le sono devoti. Nel periodo romano, il potere sul fato è diretta conseguenza della diffusione dell'astrologia. è Iside che si incarica di scongiurare i funesti influssi degli astri; come segno di riconoscimento, le stelle brillano sul suo mantello e in centro sta la mezzaluna. Iside viene anche identificata con Sothis, la stella Sirio, e diventa la protettrice del Nilo perché l'inondazione annuale viene attribuita al potere della stella. Dai greci Sirio\Sothis viene immaginata come un cane e compare una nuova iconografia: Iside a dorso di un cane. Una delle raffigurazioni di Iside è la Vergine dello Zodiaco; negli antichi inni egizi ci si rivolge a lei come alla signora delle stelle, colei che comanda i loro moti 

Infine, Iside compare in un testo magico copto, impegnata in attività alchimistiche; in un trattato alchimistico greco, Iside, la Profetessa, rivela al figlio Horus come si è impadronita del segreto della trasformazione del metallo in oro.



(Nota di Lunaria: ovviamente è possibile rivedere Iside anche nei Tarocchi, specialmente nella carta della Papessa e dell'Imperatrice)



Plinio associa Iside al pianeta Venere, che spargendo rugiada fecondatrice ingravida i processi di concezione della terra e stimola quelli degli esseri animati. Plutarco ricorda l'assimilazione Iside-Luna: "Iside altro non è se non la luna e perciò fra i vari tipi di immagini della Dea, quelle con le corna rappresenterebbero la luna crescente, mentre quelle vestite di nero alluderebbero ai periodi in cui essa è nascosta e invisibile, quando cioè è presa d'amore per il sole e lo insegue". Iside-Luna con gli abiti neri, vestita a lutto per la morte di Osiride, la Dea con la sopravveste nerissima, che tanto impressiona Lucio-Apuleio, ricorda moltissimo un elemento astrologico misterioso e inquietante: la Luna Nera, che in astrologia designa il punto dell'orbita lunare più lontano dalla terra (apogeo) e rappresenta psicologicamente l'aspetto notturno, tenebroso, spaventoso, demoniaco della donna, della strega, il femminile rimosso nell'inconscio per un uomo, il mondo degli istinti e delle passioni.
 

Ora, Iside rispecchia il femminile in tutta la sua complessità e presenta anche una faccia ambigua: è l'aspetto del suo lato nero che la Luna Nera incarna.

Alla fine del I e nel corso del II secolo d.c Iside era una divinità conosciuta in tutto l'impero romano e il suo culto era diffuso ovunque, dalla Britannia alle province orientali.
Il culto isiaco aperto al pubblico da una parte ed esclusivo e segreto dell'altra, comprendeva riti e dottrine sia essoteriche sia esoteriche.
Dea dagli innumerevoli appellativi, ovvero dagli innumerevoli volti e poteri, sovrana della magia, del destino, della navigazione ma anche della fertilità, della maternità e dell'amore, Iside contava nella penisola italica tantissimi fedeli i quali hanno lasciato tracce ovunque, come statue e bronzetti votivi che raffigurano la Dea.
I santuari isiaci in Italia erano ubicati a Bologna, Verona, Aquileia, Fiesole, Firenze, Sarsina, Treia, Sentino, Roma, Porto, Ostia, Nemi, Palestrina, Benevento, Pozzuoli, Cuma, Pompei. 
(Nota di Lunaria: si tenga presente che nelle Marche e in Umbria era diffuso anche il culto di Cupra, la Dea del mare e del rame, rimasta nel toponimo "Cupra Marittima"; non escludo che ci siano state delle forme di sincretismo tra Cupra ed Iside)
Infine, era frequente gettare nel Tevere dei sistri, probabilmente come sacrificio espiatorio offerto alla divinità del fiume.
Enorme la diffusione del culto isiaco in Europa; cito qualche luogo: in Spagna e in Portogallo (Guadiana, Cabra, Belo), in Francia (Clermont, Bordeaux), in Germania, Austria, Ungheria, Slovenia, Olanda (Colonia, Wechta, Valkenburg, Frauenberg, Esztergom, Balatonsszabadi, Sisak), in Bulgaria, Romania, Macedonia, Albania, Croazia, Serbia (Turda, Alba Iulia, Deva, Drobeta-Turnu Severin, Serdica, Vid, Solin, Senj), Grecia (Atene, Epidauro, Argo, Eretria). Iside arrivò persino ai confini del Mar Nero, sul Bosfero, a Kertch, e in Afghanistan.
In Inghilterra, centri del culto isiaco erano York, Shrewsbury, Londra, Silchester, Exeter.
 

Per approfondimenti vedi




APPROFONDIMENTO TRATTO DA



La religione isiaca si prestava per vari motivi. Si deve ammettere innanzitutto che la scelta possa essere stata in primo luogo puramente meccanica, derivata cioè da una semplice associazione di pensieri. Nel racconto-fonte c'era un asino e l'asino, in quanto bestia impura, emblema di stupidità e lussuria, era l'animale tradizionalmente associato a Seth/Tifone (*), antagonista di Iside e principio del Male nella religione egizia; se messa in rapporto con quest'ultima, la trasformazione del protagonista in asino sarebbe stata potentemente arricchita di significato e ne avrebbe acquistato un chiarissimo segno allegorico. Questo anche grazie alla straordinaria popolarità e riconoscibilità del culto di Iside nella seconda età ellenistica: dopo una storia lunga e travagliata, la religione di Iside viveva forse il momento più alto della sua fortuna, e tutto l'apparato cultuale isiaco doveva essere particolarmente visibile e à la page. Per di più questo culto, che all'epoca dei Faraoni - e fino a Cleopatra - era volto a legittimare la regalità del signore egiziano, aveva finito per acquisire una dimensione più umana, tipica peraltro di molti culti orientali: Iside era la Dea che aveva sofferto, vivendo il lutto e le peripezie dell'Inventio Osiridis, e per questo era vicina agli uomini e l'Isismo era divenuto religione di salvezza e di speranza: dal punto di vista narrativo Iside era dunque semplicemente l'ideale per assumere il ruolo di deus ex machina. (1) In questo senso, anzi, un altro vantaggio puramente economico nella narrazione consisteva nella possibilità di concludere con la scelta isiaca un percorso che pure non si definiva come una ricerca di Iside: non soltanto Iside era Dea di salvezza ma - ed è importante - come in tutte le religioni misteriche questa salvezza attraverso l'avvicinamento al Divino non presupponeva affatto una conversione o un cammino di fede: i Misteri erano una forma di religione "votiva" e dipendevano da una decisione privata. Era la decisione, insomma, che comportava l'atto di fede, non viceversa, ed era la sofferenza e non la rivelazione o il progresso nella sapienza a determinare la scelta. 

(1) Si pensi alla forte presenza di Iside nella poesia elegiaca, dalla fervida preghiera di Tibullo "Ora soccorrimi, O Dea, ora. Infatti che tu possa guarire lo testimoniano i molti dipinti che sono nei tuoi templi" (Nunc Dea nunc succurre mihi - nam posse mederi picta docet tabulis multa tabella tuis), all'irritazione manifestata da Properzio di fronte a certe pratiche del culto (Ecco che ritornano di nuovo per noi i tristi giorni festivi: son già dieci notti che Cinzia s'è data al servizio divino. Ma che vadano in malora i culti che la figlia di Inaco ha mandato dalle tiepide correnti del Nilo alle matrone d'Ausonia), ma anche alle sarcastiche allusioni di Ovidio, Giovenale, Marziale.
(*) Vedi anche il "culto della testa d'asino", menzionato da Tacito e anche da Tertulliano.


ALTRO APPROFONDIMENTO

tratto da



Iside nel mondo dei defunti opera precisamente come ha operato con Osiride morto sopra la terra. Ella ha risuscitato in lui, benché estinto, la virtù generativa, cosicché egli giace esanime sì, ma nel pieno rigoglio della sua virilità. Ed allora la Dea in aspetto di femmina di falco scende sopra di lui, lo copre del suo corpo e delle sue ali per celebrare col fratello-paredro la sacra mixis. "Ecco, la tua sorella Iside viene a te esultante d'amore. Tu la accogli sulla tua virilità, e il tuo seme si riversa dentro di lei"
Osiris/Osiride ha così compiuto, benché morto, per la virtù taumaturgica di Iside/Isis, l'opera essenziale di vita e attraverso quest'opera egli stesso rinasce. Si noti in proposito che anche in una leggenda africana pubblicata da Frobenius ("Storia della civiltà africana" 1950) la maga Pa-Sini-Jobu si trasforma in uccello, cala sul morto montone del re, vi giace sopra ad ali aperte e lo richiama in vita.
Tornando ad Iside, noi sappiamo che secondo la dottrina funeraria dell'antico Egitto, ogni morto il cui cuore pesato abbia soddisfatto il giudizio di Thot diventa un "Osiride giustificato" ("Maa-kheru"), un Osiride che però, essendo morto, attende da Iside la resurrezione ad una vita immortale. Ed ecco che Iside, come si ricava dalle rappresentazioni funerarie di Abydos e di Dendera, si vale coi defunti della stessa azione magica che compì su Osiride: anche i morti, riacquistata da Iside la loro forza virile, accolgono la Dea che quale femmina di falco cala su di essi. Anche i morti, tramite questa forma di mixis dove la Dea sta sopra, quasi a rivendicare l'antichissima potestà ginecocratica.

UN ESTRATTO DI




Iside è la Signora della Magia, Weret Hekau "Grande della Magia".

"Svegliati, svegliati, svegliati svegliati in pace Signora della Pace levati in pace, levati in bellezza Dea della vita Bella in cielo il cielo è in pace la terra è in pace. O Dea Figlia di Nut Figlia di Geb, Amata di Osiride Dea ricca di nomi, ogni lode a te, ogni lode a te, io adoro te, io adoro te, Signora Iside!" (Preghiera del Risveglio)


Iside è la Signora della Luce e della Fiamma, Padrona dell'Alba. è Signora del Sole e della Luna Calante e Crescente, Dea dell'Aria, e delle Brezze Mattutine, Signora delle Piante Verdi. è Lei che aiuta i semi a germogliare, e dischiude i fiori del mattino al tocco delle Sue Dita. Riporto qualche cerimoniale.


Bagno di Purificazione
Si miscela del "Natron" (acqua+bicarbonato) a dell'issopo.
 

"Iside Gloriosa Dea, Signora delle verdi erbe, nettami da tutte le impurità, lavami con la Tua Luce, liberami dal tumulto che mi pervade, rendimi pura per percorrere i Tuoi Sentieri".
Le sacerdotesse e le fedeli di Iside, spesso si adornano il collo con uno scialle, che annodato sul davanti, appena sotto il collo, assume la forma stilizzata dell'Ankh, la Croce Egizia; questo modo di portare lo scialle viene chiamato "Nodo Sacro" (Nodo di Seth o Thet o Iside), 


 
e come si è detto, rimanda all'Ankh. L'Ankh ha svariati significati, e sembra che sia derivato da un'antichissima bambola della fertilità africana, dalla grande testa e dalle braccia sottili spalancate.  https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/introduzione-allarte-africana-e-allarte.html



L'Ankh è anche una raffigurazione stilizzata degli organi sessuali uniti.


Come tutti gli Dei, anche Iside ha animali sacri:
Aquila, ariete, avvoltoio, bovini, cane, cigno, coccodrillo (simbolo della sua vittoria su Seth), delfino, falco, gazzella, grifone, leone (analogamente all'antichissima Dea pre-islamica Al Uzza), maiale, pavone, scorpione, serpente e ovviamente lo scarabeo (dal quale si può persino predire il futuro!), che se alato, viene chiamato Kephra, lo Scarabeo Solare.
I colori che le sono cari sono l'argento, il bianco, i colori marini (come la Yemanjà dell'Umbanda), il nero, l'oro e il rosso.
Le pietre che ama sono l'acquamarina, l'ametista, il corallo, la corniola, il cristallo, la malachite, la perla, la pietra di luna, il rubino.   


A livello di iconografia, Iside è spesso seduta in trono, oppure indossa un copricapo detto Ureo (che è impreziosito da un serpente). Viene anche raffigurata mentre allatta Horus, il figlio che ha avuto dal fratello e sposo Osiride (ucciso, per invidia, da Seth); Thot porge a Iside l'emblema di protezione magica e Ra le offre un Ankh. Iside spesso porta il disco solare sul capo.
Ha anche una sorta di alter ego, ovvero Nefti, che è conosciuta come Iside Nera; Nefti, Dea del Crepuscolo, gemella di Iside, è la Dea della Morte, Signora dei Libri, perché compilò alcune Lamentazioni insieme a Seshet, Signora della Scrittura. Nefti era legata alle eclissi sia solari che lunari, e veniva annunciata così:
"Salve Nefti la luna e il sole sono tutt'uno. Signora del luminoso crescente e del cerchio scuro Signora della notte nascosta dalla luce moltiplica i miei occhi in modo che io ti possa vedere in tutte le tue forme."


Chi è, cos'è Iside, per le sue seguaci?
è il flusso e reflusso delle maree, la caotica fusione di idrogeno e ossigeno, all'origine della vita, la grande onda che si muove sui mari del tempo e dello spazio; il fluire senza inizio e senza fine; Iside è l'acqua che porta le sabbie delle spiagge, ed è l'acqua che si riprende ogni granello. è umidità sotto forma di pioggia, di sorgente, di ghiaccio sciolto. Si coglie il Suo Nome persino nel fruscio dell'acqua che scorre sulle rocce e nello scricchiolio del ghiaccio, come nella schiuma delle onde che si infrangono sulle scogliere.


"Iside è una Dea solare, un veicolo del potere dell'astro o uno specchio della luce del sole. Iside è "luce", "ancora splendore", quella che attenua la tenebra tra stati di morte e di vita. Iside è calore e luce combinati con l'umidità, le condizioni ideali per la vita e la crescita. Il velo della luna e dell'acqua celano un infuocato cuore solare, che a sua volta cela il buio sipario che finalmente si apre a rivelare il sole-dietro-il sole, la stella Sirio. Sirio nasconde con se stesso e rivela con le sue perturbazioni la sua buia stella gemella, un sole nero. Così, i veli della Dea si aprono e turbinano: Iside danza di fronte a noi (come Kali, nota di Lunaria), e ogni velo della rivoluzione può chiudersi a nascondere o aprirsi a rivelare, ogni sprazzo di cambiamento  un'altra illuminazione del ciclo di iniziazione, un altro giro nel labirinto. [...] L'iniziazione solare conferisce dinamismo interiore ed esteriore, in fasi di potere alternanti. Spesso si hanno concreti benefici materiali perchè l'individuo è finalmente in grado di integrare gli aspetti lunari, intuitivi della personalità con quelli solari, razionali." 


Alcune date dove vengono celebrati gli Dei Egizi:
 

27 Luglio, danze in onore di Osiride. 28-29 Luglio, danze guerresche in onore di Horus e Seth. 30 Luglio, danze in onore di Iside.  31 Luglio, danze in onore di Nefti.
Iside viene anche celebrata nel 15° giorno del mese, "Iside Lunare", nei quali le sacerdotesse consumano "cibi lunari", ovvero cibi bianchi e rotondi. Il Primo Giorno della Luna Nuova invece è dedicato a Osiride.
 

Anticamente, le persone malate, venivano portate all'interno del tempio di Iside; si attendeva che la Dea si mostrasse in sogno, per indicare la cura.
 

Questa è una preghiera guaritrice, che viene rivolta alla Dea:
"Iside, Dea Gloriosa, Tu dalle Ali Guaritrici, Madre del mondo, Risanatrice di ferite, Tu che spezzi le catene del dolore Tu che reggi il mondo sul palmo della Tua Mano, guarisci a partire da me, guarisci tramite me, guarisci per mio mezzo, guarisci per me, a Te, Santa Iside, tutta la Gloria!"
 

Iside è quindi vista come amica preziosa, aiuto, alleata, forza su cui contare. A differenza di Dee come Kali, Pomba Gira, Lilith, Morrigan o Ecate, Iside non rappresenta un Femminile oscuro e sanguinario, bensì materno e benevolo; anche per questo motivo, in realtà, alcuni degli aspetti di Iside sono "stati cuciti" sulla madonna cristiana, che non a caso, in Brasile, viene identificata con Yemanja, altra Dea materna e amorevole.


Questa è una preghiera notturna, per Iside, che come si è visto, viene anche associata alla Luna:
"Grande Iside, chiamo Te contro gli occhi dei signori delle tenebre, Grande sei Tu tra tutti gli Dei, Bella nella Tua Dimora, Signora che assicura protezione dai demoni della terra. Gloria a Te, i cui spiriti benefici sono gli Dei della Tua Terra consacrata dall'interno dell'altro mondo. Belle sono le Tue Manifestazioni nel Regno del Signore della Vita, che è il Tuo Fratello Protettore. Dammi il Tuo Spirito e il Tuo Potere in Cielo, Grande Potere di Iside proteggimi!"
Abbiamo poi una versione più "ermetica" di Iside: L'Iside Nera, antica, primordiale, legata alla sopravvivenza,alle grotte, alla putrefazione, all'oceano e ai vulcani. La terra a lei consacrata è terra nera, fertile, chiamata "Alkhem". L'Iside Bianca è legata allo sviluppo e alla Resurrezione.


Ad Iside sono legate anche le stelle (da notare che anche alla madonna cattolica sono state associate) e le costellazioni : Antares, l'Orsa Maggiore, Cancro, Dragone, Vergine, Cassiopea.
Su Iside c'è pervenuto un antico inno di Cyme:
"Io sono Iside, la Signora di ogni terra, e sono stata istruita da Hermes e con Hermes ho inventato le lettere, sia le sacre sia le demotiche, per modo che tutte le cose possano essere scritte con gli stessi segni. Io ho dato e prescritto leggi per gli uomini che nessuno è in grado di mutare. Io sono la figlia maggiore di Crono. Io sono moglie e sorella di re Osiride. Io sono colei che trova frutti per gli uomini. Io sono madre di re Horus. Io sono colei che sorge nella stella canicolare. Colei che è detta Dea delle donne. Per me è stata costruita la città di Bubasti. Io ho diviso la terra dai cieli. Io ho mostrato il sentiero delle stelle. Io ho ordinato il corso del sole e della luna. Io ho inventato i traffici nel mare. Io ho fatto forte l'uomo. Io ho unito donna e uomo. Ho prescritto alle donne di dare la nascita ai loro infanti nel decimo mese. Io ho prescritto che i genitori debbano essere amati dai figli. Io ho imposto punizioni per coloro che non nutrono naturale affetto per i loro genitori. Con mio fratello Osiride ho posto fine al divoramento degli uomini (è quasi certo che in un certo periodo in Egitto si praticò il cannibalismo), ho rivelato misteri agli uomini. Ho insegnato agli uomini il modo di onorare immagini degli Dei. Ho consacrato il recinto degli Dei. Io ho infranto i governi dei Tiranni. Io ho posto fine agli assassinii. Io ho costretto le donne ad accettare l'amore degli uomini. Io ho reso il diritto più forte dell'oro e dell'argento. Io ho ordinato che il vero debba essere ritenuto bene. Io ho inventato i contratti di matrimonio. Io ho assegnato a greci e barbari i loro linguaggi. Io ho fatto sì che il bello e l'immondo siano distinti per natura. Io ho prescritto che nulla sia più temuto di un giuramento. Io ho consegnato colui che trama il male contro altri nelle mani di colui contro il quale ha complottato. Io ho stabilito punizioni per coloro che praticano ingiustizie e ho decretato il perdono per i supplici. Io proteggo (ed onoro) i giusti guardiani. Con me il diritto prevale. Io sono la Regina dei fiumi, dei venti, e del mare. Nessuno è tenuto in onore a mia insaputa. Sono la Regina della guerra e del fulmine. Io sconvolgo il mare e lo calmo. Io sono nei raggi del sole. Qualsiasi cosa io voglia, anch'essa avrà fine. Con me ogni cosa è ragionevole. Io libero coloro che sono in ceppi. Io sono la Regina della navigazione. Io rendo il navigabile non navigabile, quando io lo voglia. Io ho creato mura di città. Io sono detta la Legislatrice. Io ho portato isole alla luce. Io sono Signora delle tempeste. Io vinco il fato. Il fato mi presta ascolto. Salve, Egitto che mi hai nutrito."
Iside era venerata anche con moltissimi nomi: "La Dea dai Diecimila Nomi", Iside Myrionymos, soprattutto quando il suo culto si diffuse anche al di fuori dell'Egitto.
Ne riporto qualcuno:
- Au Set, Aset, il nome egizio di Iside. - Colei che abbraccia la terra. - Colei che muove, ovvero potere che interviene. - Cornucopia di tutti i nostri beni. - Creatrice dell'inondazione del Nilo. - Diadema di Vita - Donna-Trono - Epekoos (Colei che tutto ode) - Iside-Estia - Galactotrouphousa (Iside che allatta, che concede il latte della vita) - Figlia di Nut - Gioiello del vento - Guardiana - Hent (Regina) - Heqet (Grande Maga) - Inventrix (Inventrice delle cose) - Iside-Inanna (associata anche ad Afrodite, Astarte, Nike) - Khut (La Dispensatrice di Luce) - Linopeplos (Iside vestita di Lino) - Mediatrix tra il celestiale e il terreno. - Medicina Mundi (il Potere che guarisce il mondo) - Occhio di Ra - Panthea (la Dea di tutte le Dee) - Phronesis (Personificazione della Sapienza) - Pterophoros (Iside Alata) - Regina del Cielo - Regina della Pace - Uadyet (Iside Dea Cobra) - Usert (Iside Dea Terra)


Infine, un piccolo rito di divinazione con gli scarabei:


Si possono realizzare degli scarabei, sul modello di quelli venduti comunemente sulle collane. Su ciascun scarabeo, sul retro, si disegna un simbolo. Poi, messi in un sacchetto, si estraggono, o si lasciano cadere.Con gli scarabei, a differenza dei Tarocchi, non ci sono combinazioni invertite, e si devono tenere presente sia le qualità positive che negative.


Questi sono i simboli da disegnare:
 

Il loto: sviluppo spirituale, amore, bellezza. Periodo adatto alla meditazione e allo studio.
Il coccodrillo: forze pericolose, disgrazia, incidenti; nuovi incontri che potrebbero portare problemi. Se però si è seguaci e "in contatto" col Dio Sobek, consorte di Iside a Socnaipou Nesos, il coccodrillo diventa presenza positiva del Dio.
La palma: viaggio, fecondità, abbondanza.Può indicare anche isolamente, come nelle oasi.
Iside: segno positivo, guarigione.
Osiride: la questione non è ancora risolta, non si presta ad essere rivelata. La guarigione di una malattia può essere lenta.
Seshet: La Dea della Scrittura e della Misurazione. è giunto il momento di prendere l'iniziativa in mano! Valutare molto bene i rapporti sentimentali, o controllare la situazione economica.
Shen: simbolo di eternità, dei cicli senza fine. Significa rinviare ogni soluzione.
L'Ibis: il Dio Thot simboleggia saggezza e discernimento. Indica alleanze positive, amicizie platoniche.
Bastet, la Gatta: è di solito positiva, ma si tenga presente il carattere capriccioso del gatto...
Ankh: Simbolo della Vita. Somiglia a un cinturino di un sandalo visto dall'alto (simboleggia il Cammino e il Movimento della Vita),o ancora, legato ai genitali femminili, o in unione con quelli maschili. è un simbolo positivo.
Il Tempio: può riferirsi alla casa o al luogo di lavoro.
Il Nilo: suggerisce di "scorrere attorno alle difficoltà", come fa l'acqua. Può indicare anche di lasciar scorrere gli eventi.
Nefti: indica litigi e difficoltà; una persona ambigua; essendo Nefti legata al Crepuscolo, può indicare periodi di transizione. Se viene bilanciata da Iside, se dovesse essere estratta insieme a Iside, indicherà che tutto tenderà a risolversi.
Seth: infelicità, problemi, contese.
Il Cielo Stellato di Nut: Nut è una Dea Primordiale, il cui corpo è il cielo punteggiato di stelle. è di natura cosmica, e genera: Iside, Osiride, Nefti, Seth e Horus. Se viene estratta, indica che sono in corso grandi eventi, positivi; è favorevole all'amore e alla salute.
Khepra: simbolo positivo.
Il Sistro: è uno strumento attributo di Iside.è un segno di musica, danza, gioia, amore, salute.Indica di mettersi in azione.
Anpu: (Anupu/Anubi) è la grande guida, dei defunti e di coloro che praticano viaggi astrali, il protettore dei sognatori. è ambivalente: può indirizzare a una cura durante il sonno o guidare l'anima nel mondo infero.
Horus: Horus-Bambino, il figlio di Iside ed Osiride; il suo simbolo è il falco, segno solare. è una forza positiva, segno di trionfo, anche se legato al sacrificio e alla fatica. Può indicare questioni lavorative o di carriera, ma anche questioni famigliari inerenti i bambini.
Il Cobra: sia Iside che Osiride erano raffigurati come Cobra Coronati. Si può collegare al concetto di Kundalini. Indica la sessualità, spesso sacra. Preannuncia attività o improvvisi cambiamenti, apportatori di conoscenza e sapienza.
La Barca Solare di Ra: l'energia del Sole Amon-Ra. è un simbolo positivo, legato al viaggio. Preannuncia cambiamenti.
La Falce Lunare di Iside: la Dea è spesso raffigurata con i corni della luna crescente, accompagnati da quella che è erroneamente vista quale la Luna stessa; in realtà, il disco rotondo è il "sole dietro il sole", i due soli gemelli del sistema stellare di Sirio. è lo scarabeo dei cicli e dei ritmi del tempo.
Le Piramidi: rappresentano aspirazioni, stabilità, il lento trascorrere del tempo. Indicano un evento che si verificherà con lentezza o durerà a lungo. Possono indicare la necessità di un ritorno al passato, per ripristinare o rivivere alcune esperienze.
L'Unione di Iside e Osiride: è uno scarabeo di culminazione ed equilibrio, amore sacro, potere creativo, energia.
La Rana: Heget, la Dea Rana, è simbolo di fertilità e nascita. Potrebbe indicare una vincita improvvisa di soldi.
Min: è il Dio della sessualità. Può indicare che l'attrazione è più sessuale, che non amorosa; è comunque indice di vigore in tutti gli aspetti.
Gli Usciati: erano piccole immagini messe nelle tombe per "rispondere" al posto del defunto quando era chiamato a compiere un lavoro. Indica un aiuto inaspettato da amici o famigliari. Può indicare un periodo di invalidità, dal quale si dipenderà dagli altri. In amore, indica eccessiva dipendenza.
La Ciotola di Incenso: era un'offerta alla divinità; indica la necessità di prestare attenzione alla comunicazione spirituale con i propri Dei. è un simbolo neutro.
La Sfinge: indica che nessuna risposta è disponibile o rivelabile.


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E intanto che si è parlato di Egitto...