Info tratte da
Fu la celebre "Encyclopédie ou dictionnaire raisonné des sciences, des arts et des métiers" che portò il rinnovamento della cultura in Francia dopo la metà del Settecento. Il primo volume dell'Enciclopedia uscì nel 1751 per merito di Denis Diderot (1713-1784).
Il secondo volume venne osteggiato dagli ambienti religiosi.
Fu la bellissima Madame de Pompadour (favorita di Luigi XV) che ottenne dal re "il benestare" affinché l'opera potesse andare avanti. (qui trovate l'approfondimento sull'arte del Settecento: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/rococo.html)
Nel 1757 ci fu un periodo di crisi (D'Alembert e altri compilatori si ritirarono)
Diderot rimase solo ma continuò a dirigere l'Enciclopedia, e la portò a termine nel 1772: 28 volumi in tutto, di cui 17 di testo e 11 di tavole.
Un'opera mastodontica! Vennero poi aggiunti cinque volumi di supplemento e due di tavole analitiche.
Denis Diderot era figlio di un fabbricante di coltelli e conobbe il successo da anziano, alla corte di Caterina II di Russia.
Si interessò a tutti gli aspetti della cultura: la compilazione dell'Encyclopédie gli valse la prigione a Vincennes e anni di lotte.
Fu il nome per eccellenza dell'Illuminismo francese.
NOTA: METTIAMO LA PROVA, CHE L'ENCICLOPEDIA VENNE OSTEGGIATA DALLA CHIESA, PRIMA CHE QUALCUNO STARNAZZI CHE "NON è VERO NIENTE! è UN TUO DELIRIO, UNA TUA FALSITà! è STATO IL CRISTIANESIMO A PORTARE I DIRITTI PER TUTTI, A INCENTIVARE LA CULTURA E LA RICERCA!"
A collaborare con Diderot, il barone di Montesquieu e D'Alembert (filosofo e matematico, che, da amante della semplicità, rifiutò le offerte alla vita di corte di Caterina di Russia e Federico II di Prussia)
Anche George-Louis Leclerc conte di Buffon contribuì all'Enciclopedia,
così come Voltaire (viaggiatore e scrittore: scrisse opere letterarie, storiche, filosofiche, tragedie, drammi, lettere e viaggiò in Inghilterra, Olanda, Prussia, Svizzera)
Tutti i suoi scritti e la sua vita furono una battaglia contro l'intolleranza, per la fondazione del diritto moderno, per l'organizzazione razionale della società e per il trionfo dei principi dell'Età dei Lumi (e difatti è odiatissimo dai cristiani; inoltre i cristiani odiano l'Illuminismo anche perché gettò i semi dei diritti per la donna. Nota di Lunaria)
Letteratura del Settecento: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/07/la-poesia-dellarcadia-nel-settecento.html
Altre donne del Settecento: https://intervistemetal.blogspot.com/2021/05/le-signore-dei-salotti-letterari.html
Qui trovate altri anticlericali: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/giannone-meslier-de-sade-de-la-barre-e.html
Qui le rivoluzionarie del Settecento: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/le-prime-attiviste-nel-settecento-le.html Quello che il cristianesimo pensa(va) delle donne:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/misoginia-e-ginofobia-durante-la-caccia.html
Vandalismo cristiano contro simboli pagani: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/pachama-cioe-una-dea-femmina-dissacrata.html
Stralcio tratto da
Gli apologeti della religione parlano molto di bellezza e bontà, di personalità e di esperienze soggettive. Si tratta in effetti di cose importantissime. Ma costoro compiono, spesso intenzionalmente, il classico errore di fondere questi elementi dell'esperienza umana, elevati e positivi, con qualcosa di soprannaturale.
La sensibilità per la bellezza, la civiltà, la capacità di amare e la creatività - tutto quanto di meglio c'è in noi - appartiene a noi, all'esperienza umana nel mondo reale. Tutte queste cose positive non hanno bisogno, né ne traggono nessun beneficio, di una qualsiasi presunta connessione con agenti soprannaturali, quali che siano. Esse ci appartengono, proprio come ci appartengono il male, la stupidità, l'avidità e la crudeltà cui si contrappongono.
Anzi: perché invece di insistere sempre sul contrario, i difensori della religione non affermano che tutti questi mali provengono dagli dei, e i grandi beni dall'uomo?
APPROFONDIMENTO: Jean-François de la Barre, ucciso per non essersi tolto il cappello ad una processione
Dopo Giulio Cesare Vanini, Ateo, e Gabrina degli Albeti, donna medico del Medioevo, persone a cui i cristiani hanno strappato la lingua, la "religione dell'amore" ha anche sulla coscienza la morte di Jean-François Lefebvre de La Barre.
Ucciso a 19 anni per non essersi tolto il cappello a una processione e per aver letto il "Dizionario Filosofico" di Voltaire!
Vediamone la storia!
Il cavaliere Jean-François de la Barre nacque nel 1747 ad Abbeville, una cittadina nel nord della Francia. Nel 1766 viene accusato di non essersi tolto il cappello al passaggio di una processione, di aver canticchiato una canzone libertina, di aver mutilato un crocifisso e di aver letto Voltaire!
Le accuse non vengono mai provate, e l'unica certa è quella del libro di Voltaire, che viene ritrovato nella camera del giovane.
Nel 1766 è condannato al taglio della mano e al rogo; il 4 giugno dello stesso anno la sentenza è mitigata: il condannato sarà bruciato dopo essere stato decapitato e mutilato della lingua (stessa pena riservata a Vanini e Gabrina degli Albeti).
De La Barre viene torturato, decapitato e il corpo viene gettato nelle fiamme, insieme ai "libri empi": quelli di Voltaire! Nel 1775 oltre ai libri di Voltaire, si bruciano anche quelli di Rousseau.
Lo stesso Voltaire è sconvolto; il suo libro è stato trovato a casa della vittima, e si sente in qualche modo colpevole; fa il possibile per salvare il giovane, poi scrive "Relazione sulla morte del cavaliere de La Barre" e "Il grido del sangue innocente".
Nel 1905 un comitato di liberi pensatori fa erigere una statua a de La Barre, che poi viene abbattuta nel 1941; nel 2001 un'associazione riesce a far erigere nuovamente la statua.
Questo è il testo della condanna:
"Atteso che messer La Barre... è stato doverosamente raggiunto e convinto:
1) di essere passato, per sua empietà e per deliberato proposito, nel giorno della scorsa Pentecoste, a 25 passi dal Santo Sacramento, che era portato in processione dai religiosi di Saint-Pierre d'Abbeville, senza togliere il cappello dalla testa e senza mettersi in ginocchio;
2) di aver cantato canzoni empie, piene di blasfemie, le più enormi e le più abominevoli, menzionate al processo;
3) di aver espresso segni di rispetto in direzione di libri infami, detti filosofici, tra i quali si annoverava il "Dictionnaire Philosophique Portatif" di messer Arouet detto Voltaire, che egli aveva collocato sopra una mensola nella sua camera e davanti al quale passava dicendo che a quel libro è dovuto più rispetto che al Santissimo Tabernacolo...
In riparazione di ciò, il detto cavaliere de La Barre è stato condannato a rendere ammenda onorevole davanti alla chiesa collegiale di Saint-Wulfran, ad Abbeville, dove sarà condotto dall'Esecutore di Alta Giustizia, e là, dimorando in ginocchio, nuda la testa e nudi i piedi, avendo la corda al collo, con cartigli davanti e dietro recanti: empio, blasfematore e sacrilego abominevole ed esecrabile, e tenendo nelle mani una torcia di cera ardente del peso di due libbre, dire e dichiarare ad alta e intellegibile voce che egli si pente dei suoi crimini e ne chiede perdono a Dio, al Re e alla Giustizia; e nello stesso luogo dovrà avere la lingua strappata; ciò eseguito, dovrà essere condotto su una carretta nella pubblica piazza del Grand-Marché della città dove, su un patibolo che vi sarà eretto, dovrà avere la testa tagliata e, di seguito, il suo corpo dovrà essere gettato insieme con la testa nel fuoco, su un rogo ardente, affinché vi sia bruciato, con l'esemplare del "Dictionnaire Philosophique" sottrattogli, e le ceneri dovranno essere sparse al vento; e prima dell'esecuzione al menzionato cavaliere de La Barre dovrà essere comminata la questione ordinaria e straordinaria, affinché, dalla sua bocca, si sappia la verità su tutti gli altri fatti risultanti dal processo e si ottenga la rivelazione di tutti i complici di empietà..."
Approfondimento: Bertrand Russell, "Perché non sono cristiano"
Si è detto che la mia avversione all’ortodossia religiosa si sia attenuata. Questa voce è completamente infondata. Penso che tutte le grandi religioni del mondo: buddhismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo, siano, ad un tempo, false e dannose. A rigor di logica, poiché contrastano fra loro, non più di una dovrebbe essere quella vera. Con pochissime eccezioni, la religione che l’uomo accetta è la stessa professata dalla comunità dove vive, sicché è l’influenza dell’ambiente che lo spinge ad accettarla. È vero che gli scolastici inventarono argomenti logici per provare l’esistenza di Dio, e che questi vennero accettati da molti eminenti filosofi; ma si appoggiavano alla logica aristotelica, ora rigettata da quasi tutti i pensatori, tranne certuni, come i cattolici. Uno di questi argomenti non è assolutamente logico: l’argomento del fine delle cose, che, peraltro, fu demolito da Darwin; e, in ogni caso, potrebbe divenire logicamente accettabile a condizione che si neghi l’onnipotenza di Dio.
Lasciando da parte la logica, trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall’apparizione finale di Hitler, Stalin e della bomba H.
(Nota di Lunaria: e cosa si deve dire di un presunto "dio dell'amore" che nei suoi libri sacri per bocca dei suoi profeti dichiara i più immondi insulti contro le donne e i non-eterosessuali?!)
Una cosa è chiedersi se una religione è vera, altra se è utile.
Io sono fermamente convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false.
Il danno arrecato da una religione è di due specie: uno dipende dalla natura generica della fede, l’altro dalla natura particolare dei dogmi accettati. Per quanto riguarda la natura della fede, si ritiene virtuoso credere, avere cioè una convinzione che non tentenna di fronte ad evidenze contrarie, e se l’evidenza contraria fa sorgere dubbi, ritenere di doverli sopprimere. Per tali motivi, non si permette ai giovani di ascoltare discussioni, in Russia, a favore del capitalismo, o, in America, a favore del comunismo. Questo conserva la fede di entrambi intatta e pronta per una guerra micidiale.
La convinzione che è importante credere questo o quello senza ammettere libere indagini, è comune a quasi tutte le religioni, ed ispira tutti i sistemi di educazione statale. Ne consegue che il pensiero dei giovani viene soffocato e indirizzato ad una fanatica ostilità contro coloro che hanno altri fanatismi, e, anche più violentemente, contro coloro che a qualsiasi fanatismo si oppongono.
L’inveterata consuetudine di basare le convinzioni sull’evidenza e di dare ad esse soltanto quel grado di certezza, che l’evidenza garantisce, sarebbe un rimedio, se divenisse generale, per tutti i mali che affliggono il mondo.
Attualmente, però, nella maggior parte dei paesi l’educazione mira ad impedire lo sviluppo di tale consuetudine e gli uomini che si rifiutano di credere in sistemi basati su dogmi infondati, non sono ritenuti idonei all’educazione della gioventù. I mali che ci sovrastano non sono prerogativa di un particolare credo, ma sono caratteristici, indistintamente, di qualsiasi credo dogmatico.
Nella maggior parte delle religioni ci sono, inoltre, specifiche dottrine etiche che arrecano un danno ben determinato. Se la condanna del cattolicesimo al controllo della nascite potesse prevalere, essa renderebbe impossibile la diminuzione della povertà e l’abolizione delle guerre.
La credenza indù che la vacca sia un animale sacro e che per la vedova sia immorale risposarsi è fonte di inutili sofferenze. (Nota di Lunaria: l'induismo integralista prevede che la vedova venga immolata viva sulla pira ardente del marito defunto. Questa crudeltà misogina che viene spacciata per "amore indissolubile della donna verso suo marito, il suo signore divino" è chiamato "Sati"
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/il-sati.html)
Il dogma comunista nella dittatura di una minoranza ha causato orrori senza fine. Si sente dire che soltanto il fanatismo può rendere efficiente un gruppo sociale. Ma questo dogma è in contrasto con le lezioni della storia. In ogni caso, soltanto coloro che servilmente adorano il successo possono credere che l’efficienza sia di per se stessa cosa ammirevole senza tener conto di quanto sangue essa grondi. Da parte mia, penso che è meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male. Il mondo che io auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni, e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia. L’educazione
dovrebbe mirare alla libertà della mente dei giovani, e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i pericoli dell’evidenza imparziale. Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano.
Il timore, fondamento della religione
Secondo me la religione si basa, essenzialmente, sulla paura. In parte è il terrore dell’ignoto, in parte, come ho già detto, il bisogno istintivo di immaginare qualcuno che ci aiuti e ci protegga nei pericoli: suppergiù una specie di fratello maggiore. (Nota di Lunaria: qui Russell non lo dice perché non ci avrà neanche fatto caso, comunque il concetto di dio serve all'uomo maschio patriarcale per sentirsi "simile a dio" e dominare sulla donna: vedi Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, Questione 92
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html
e san Paolo, a Corinzi ed Efesini)
In principio, dunque, fu la paura: paura dell’occulto, paura dell’insuccesso, paura della morte. La paura porta alla crudeltà, ed è per questo che crudeltà e religione stanno bene insieme. Oggi, tanti fenomeni non sono più misteriosi grazie alla scienza, che si è opposta alla religione cristiana, alle Chiese, e a tutti i princìpi anacronistici. La scienza può aiutare l’umanità a superare questa vile paura, nella quale ha vissuto per tante generazioni. Con l’aiuto della scienza e del nostro cuore, impareremo a non cercare aiuti immaginari, a non inventare alleati in Cielo, ma piuttosto a valerci delle nostre forze per rendere questo mondo più piacevole e diverso da quello che è divenuto, in questi secoli, sotto l’influsso delle Chiese.
Che cosa dobbiamo fare
Dobbiamo essere pratici, vedere il mondo nella sua giusta luce, coi suoi pregi e i suoi difetti. Non dobbiamo temerlo, ma conquistarlo con l’intelligenza, e non esserne schiavi. La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di se stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore. (1) Dobbiamo aver fiducia in noi stessi, e guardare il mondo con sicurezza. Dobbiamo rendere questo mondo il migliore possibile, e se non è proprio come lo desideriamo, sarà sempre migliore di come ce lo hanno ridotto.
Un mondo migliore richiede sapere, bontà e coraggio. Non bisogna rimpiangere il passato o soffocare la libera intelligenza con idee, che uomini ignoranti ci hanno
propinato per secoli. Occorre sperare nell’avvenire, e non voltarsi a guardare a cose ormai morte, che, confidiamo, non rivivranno più in un mondo creato dalla nostra intelligenza.
(1) è tipico di alcuni omosessuali cristiani auto-disprezzarsi e ritenersi "peccatori". Questo tipo di omosessuale con scarsissima autostima finisce spesso per essere usato dai cristiani come un burattino e "dimostrare" che "se si prega Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo è possibile guarire dall'omosessualità ed essere nuovamente amati da dio"
Non appena le asserzioni di una determinata persona divengono verità assolute, c’è tutta una schiera di esperti che si incarica di interpretarle, e sono questi esperti che, infallibilmente, diventano potenti perché dicono di possedere la chiave della verità, e, come tutte le caste privilegiate, sfruttano il potere a proprio vantaggio. Siccome, poi, il loro compito è la diffusione della verità immutabile ed assoluta, diventano necessariamente contrari a qualsiasi progresso intellettuale e morale. La Chiesa si oppose a Galileo e a Darwin; ancora oggi si oppone a Freud. Nei periodi della sua maggior potenza spinse ancora più oltre la sua lotta contro il progresso intellettuale.
Non si potrà mai avere un popolo sano se non si aboliscono questi sistemi, e se l’educazione della gioventù continuerà ad essere controllata dalle Chiese.
Il mondo, si dice, fu creato da un Dio buono e onnipotente. Ma, prima di crearlo, egli previde tutto il male che esso implicava e ne è perciò responsabile. Perché non è esatto dire che il dolore è dovuto al peccato. Che attinenza può avere, ad esempio, il peccato con gli straripamenti dei fiumi o le eruzioni dei vulcani? (2)
E pur ammettendo che il dolore e il male siano un castigo, l’argomento non regge. Se io mettessi al mondo un figlio, sapendo che questi diventerà un maniaco omicida, sarei io il responsabile dei suoi crimini. Se Dio creò l’uomo prevedendo i peccati che avrebbe commesso, Dio è il responsabile di quei peccati e delle loro conseguenze. I cristiani sostengono che la sofferenza è necessaria quale espiazione dei peccati. Ma questo è sadismo bell’è buono, e in ogni caso è un argomento ben poco convincente. Se entriamo in un ospedale e vediamo intere corsie di bimbi, ci sembra disumano pensare che essi siano tanto colpevoli da meritare quelle sofferenze. Chiunque abbia il coraggio di asserirlo, ha già distrutto in sé ogni sentimento di pietà e compassione ed è divenuto egli stesso crudele come il Dio in cui crede. Chiunque fantastichi che tutto sia per il meglio in questa “valle di lacrime”, mette a soqquadro i valori etici e deve trovare sempre nuovi cavilli per spiegare il dolore e la sofferenza.
(2) Tipico poi dei cristiani sostenere che "l'AIDS è un flagello di Dio, per punire i fornicatori omosessuali\il terremoto è un castigo di Dio per punire le unioni civili"
Per approfondire il movimento di liberazione omosessuale: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/pionieri-del-movimento-di-liberazione.html
che, OVVIAMENTE, va contro "le idee cristiane sull'omosessualità" visto che il cristianesimo, sugli omosessuali, sostiene queste porcherie qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/omosessualita-deviante-e-disordinata.html
Qui le rivoluzionarie del Settecento: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/le-prime-attiviste-nel-settecento-le.html Quello che il cristianesimo pensa(va) delle donne:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/misoginia-e-ginofobia-durante-la-caccia.html
Vandalismo cristiano contro simboli pagani: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/pachama-cioe-una-dea-femmina-dissacrata.html
Stralcio tratto da
Gli apologeti della religione parlano molto di bellezza e bontà, di personalità e di esperienze soggettive. Si tratta in effetti di cose importantissime. Ma costoro compiono, spesso intenzionalmente, il classico errore di fondere questi elementi dell'esperienza umana, elevati e positivi, con qualcosa di soprannaturale.
La sensibilità per la bellezza, la civiltà, la capacità di amare e la creatività - tutto quanto di meglio c'è in noi - appartiene a noi, all'esperienza umana nel mondo reale. Tutte queste cose positive non hanno bisogno, né ne traggono nessun beneficio, di una qualsiasi presunta connessione con agenti soprannaturali, quali che siano. Esse ci appartengono, proprio come ci appartengono il male, la stupidità, l'avidità e la crudeltà cui si contrappongono.
Anzi: perché invece di insistere sempre sul contrario, i difensori della religione non affermano che tutti questi mali provengono dagli dei, e i grandi beni dall'uomo?
APPROFONDIMENTO: Jean-François de la Barre, ucciso per non essersi tolto il cappello ad una processione
Dopo Giulio Cesare Vanini, Ateo, e Gabrina degli Albeti, donna medico del Medioevo, persone a cui i cristiani hanno strappato la lingua, la "religione dell'amore" ha anche sulla coscienza la morte di Jean-François Lefebvre de La Barre.
Ucciso a 19 anni per non essersi tolto il cappello a una processione e per aver letto il "Dizionario Filosofico" di Voltaire!
Vediamone la storia!
Il cavaliere Jean-François de la Barre nacque nel 1747 ad Abbeville, una cittadina nel nord della Francia. Nel 1766 viene accusato di non essersi tolto il cappello al passaggio di una processione, di aver canticchiato una canzone libertina, di aver mutilato un crocifisso e di aver letto Voltaire!
Le accuse non vengono mai provate, e l'unica certa è quella del libro di Voltaire, che viene ritrovato nella camera del giovane.
Nel 1766 è condannato al taglio della mano e al rogo; il 4 giugno dello stesso anno la sentenza è mitigata: il condannato sarà bruciato dopo essere stato decapitato e mutilato della lingua (stessa pena riservata a Vanini e Gabrina degli Albeti).
De La Barre viene torturato, decapitato e il corpo viene gettato nelle fiamme, insieme ai "libri empi": quelli di Voltaire! Nel 1775 oltre ai libri di Voltaire, si bruciano anche quelli di Rousseau.
Lo stesso Voltaire è sconvolto; il suo libro è stato trovato a casa della vittima, e si sente in qualche modo colpevole; fa il possibile per salvare il giovane, poi scrive "Relazione sulla morte del cavaliere de La Barre" e "Il grido del sangue innocente".
Nel 1905 un comitato di liberi pensatori fa erigere una statua a de La Barre, che poi viene abbattuta nel 1941; nel 2001 un'associazione riesce a far erigere nuovamente la statua.
Questo è il testo della condanna:
"Atteso che messer La Barre... è stato doverosamente raggiunto e convinto:
1) di essere passato, per sua empietà e per deliberato proposito, nel giorno della scorsa Pentecoste, a 25 passi dal Santo Sacramento, che era portato in processione dai religiosi di Saint-Pierre d'Abbeville, senza togliere il cappello dalla testa e senza mettersi in ginocchio;
2) di aver cantato canzoni empie, piene di blasfemie, le più enormi e le più abominevoli, menzionate al processo;
3) di aver espresso segni di rispetto in direzione di libri infami, detti filosofici, tra i quali si annoverava il "Dictionnaire Philosophique Portatif" di messer Arouet detto Voltaire, che egli aveva collocato sopra una mensola nella sua camera e davanti al quale passava dicendo che a quel libro è dovuto più rispetto che al Santissimo Tabernacolo...
In riparazione di ciò, il detto cavaliere de La Barre è stato condannato a rendere ammenda onorevole davanti alla chiesa collegiale di Saint-Wulfran, ad Abbeville, dove sarà condotto dall'Esecutore di Alta Giustizia, e là, dimorando in ginocchio, nuda la testa e nudi i piedi, avendo la corda al collo, con cartigli davanti e dietro recanti: empio, blasfematore e sacrilego abominevole ed esecrabile, e tenendo nelle mani una torcia di cera ardente del peso di due libbre, dire e dichiarare ad alta e intellegibile voce che egli si pente dei suoi crimini e ne chiede perdono a Dio, al Re e alla Giustizia; e nello stesso luogo dovrà avere la lingua strappata; ciò eseguito, dovrà essere condotto su una carretta nella pubblica piazza del Grand-Marché della città dove, su un patibolo che vi sarà eretto, dovrà avere la testa tagliata e, di seguito, il suo corpo dovrà essere gettato insieme con la testa nel fuoco, su un rogo ardente, affinché vi sia bruciato, con l'esemplare del "Dictionnaire Philosophique" sottrattogli, e le ceneri dovranno essere sparse al vento; e prima dell'esecuzione al menzionato cavaliere de La Barre dovrà essere comminata la questione ordinaria e straordinaria, affinché, dalla sua bocca, si sappia la verità su tutti gli altri fatti risultanti dal processo e si ottenga la rivelazione di tutti i complici di empietà..."
Approfondimento: Bertrand Russell, "Perché non sono cristiano"
Si è detto che la mia avversione all’ortodossia religiosa si sia attenuata. Questa voce è completamente infondata. Penso che tutte le grandi religioni del mondo: buddhismo, induismo, cristianesimo, islamismo e comunismo, siano, ad un tempo, false e dannose. A rigor di logica, poiché contrastano fra loro, non più di una dovrebbe essere quella vera. Con pochissime eccezioni, la religione che l’uomo accetta è la stessa professata dalla comunità dove vive, sicché è l’influenza dell’ambiente che lo spinge ad accettarla. È vero che gli scolastici inventarono argomenti logici per provare l’esistenza di Dio, e che questi vennero accettati da molti eminenti filosofi; ma si appoggiavano alla logica aristotelica, ora rigettata da quasi tutti i pensatori, tranne certuni, come i cattolici. Uno di questi argomenti non è assolutamente logico: l’argomento del fine delle cose, che, peraltro, fu demolito da Darwin; e, in ogni caso, potrebbe divenire logicamente accettabile a condizione che si neghi l’onnipotenza di Dio.
Lasciando da parte la logica, trovo strano si possa pensare che una divinità onnipotente, onnisciente e benevola abbia preparato il mondo, da nebulose senza vita, in tanti milioni di anni, per poi ritenersi soddisfatta dall’apparizione finale di Hitler, Stalin e della bomba H.
(Nota di Lunaria: e cosa si deve dire di un presunto "dio dell'amore" che nei suoi libri sacri per bocca dei suoi profeti dichiara i più immondi insulti contro le donne e i non-eterosessuali?!)
Una cosa è chiedersi se una religione è vera, altra se è utile.
Io sono fermamente convinto che le religioni, come sono dannose, così sono false.
Il danno arrecato da una religione è di due specie: uno dipende dalla natura generica della fede, l’altro dalla natura particolare dei dogmi accettati. Per quanto riguarda la natura della fede, si ritiene virtuoso credere, avere cioè una convinzione che non tentenna di fronte ad evidenze contrarie, e se l’evidenza contraria fa sorgere dubbi, ritenere di doverli sopprimere. Per tali motivi, non si permette ai giovani di ascoltare discussioni, in Russia, a favore del capitalismo, o, in America, a favore del comunismo. Questo conserva la fede di entrambi intatta e pronta per una guerra micidiale.
La convinzione che è importante credere questo o quello senza ammettere libere indagini, è comune a quasi tutte le religioni, ed ispira tutti i sistemi di educazione statale. Ne consegue che il pensiero dei giovani viene soffocato e indirizzato ad una fanatica ostilità contro coloro che hanno altri fanatismi, e, anche più violentemente, contro coloro che a qualsiasi fanatismo si oppongono.
L’inveterata consuetudine di basare le convinzioni sull’evidenza e di dare ad esse soltanto quel grado di certezza, che l’evidenza garantisce, sarebbe un rimedio, se divenisse generale, per tutti i mali che affliggono il mondo.
Attualmente, però, nella maggior parte dei paesi l’educazione mira ad impedire lo sviluppo di tale consuetudine e gli uomini che si rifiutano di credere in sistemi basati su dogmi infondati, non sono ritenuti idonei all’educazione della gioventù. I mali che ci sovrastano non sono prerogativa di un particolare credo, ma sono caratteristici, indistintamente, di qualsiasi credo dogmatico.
Nella maggior parte delle religioni ci sono, inoltre, specifiche dottrine etiche che arrecano un danno ben determinato. Se la condanna del cattolicesimo al controllo della nascite potesse prevalere, essa renderebbe impossibile la diminuzione della povertà e l’abolizione delle guerre.
La credenza indù che la vacca sia un animale sacro e che per la vedova sia immorale risposarsi è fonte di inutili sofferenze. (Nota di Lunaria: l'induismo integralista prevede che la vedova venga immolata viva sulla pira ardente del marito defunto. Questa crudeltà misogina che viene spacciata per "amore indissolubile della donna verso suo marito, il suo signore divino" è chiamato "Sati"
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/il-sati.html)
Il dogma comunista nella dittatura di una minoranza ha causato orrori senza fine. Si sente dire che soltanto il fanatismo può rendere efficiente un gruppo sociale. Ma questo dogma è in contrasto con le lezioni della storia. In ogni caso, soltanto coloro che servilmente adorano il successo possono credere che l’efficienza sia di per se stessa cosa ammirevole senza tener conto di quanto sangue essa grondi. Da parte mia, penso che è meglio fare un poco di bene piuttosto che molto male. Il mondo che io auspico dovrebbe essere libero da faziose incomprensioni, e consapevole che la felicità per tutti nasce dalla collaborazione e non dalla discordia. L’educazione
dovrebbe mirare alla libertà della mente dei giovani, e non al suo imprigionamento in una rigida armatura di dogmi destinati a proteggerla, nella vita, contro i pericoli dell’evidenza imparziale. Il mondo necessita di menti e di cuori aperti, non di rigidi sistemi, vecchi o nuovi che siano.
Il timore, fondamento della religione
Secondo me la religione si basa, essenzialmente, sulla paura. In parte è il terrore dell’ignoto, in parte, come ho già detto, il bisogno istintivo di immaginare qualcuno che ci aiuti e ci protegga nei pericoli: suppergiù una specie di fratello maggiore. (Nota di Lunaria: qui Russell non lo dice perché non ci avrà neanche fatto caso, comunque il concetto di dio serve all'uomo maschio patriarcale per sentirsi "simile a dio" e dominare sulla donna: vedi Tommaso d'Aquino, Summa Theologiae, Questione 92
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html
e san Paolo, a Corinzi ed Efesini)
In principio, dunque, fu la paura: paura dell’occulto, paura dell’insuccesso, paura della morte. La paura porta alla crudeltà, ed è per questo che crudeltà e religione stanno bene insieme. Oggi, tanti fenomeni non sono più misteriosi grazie alla scienza, che si è opposta alla religione cristiana, alle Chiese, e a tutti i princìpi anacronistici. La scienza può aiutare l’umanità a superare questa vile paura, nella quale ha vissuto per tante generazioni. Con l’aiuto della scienza e del nostro cuore, impareremo a non cercare aiuti immaginari, a non inventare alleati in Cielo, ma piuttosto a valerci delle nostre forze per rendere questo mondo più piacevole e diverso da quello che è divenuto, in questi secoli, sotto l’influsso delle Chiese.
Che cosa dobbiamo fare
Dobbiamo essere pratici, vedere il mondo nella sua giusta luce, coi suoi pregi e i suoi difetti. Non dobbiamo temerlo, ma conquistarlo con l’intelligenza, e non esserne schiavi. La nostra concezione di Dio deriva dall’antico dispotismo orientale, ed è una concezione indegna di uomini liberi. Non ha rispetto di se stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore. (1) Dobbiamo aver fiducia in noi stessi, e guardare il mondo con sicurezza. Dobbiamo rendere questo mondo il migliore possibile, e se non è proprio come lo desideriamo, sarà sempre migliore di come ce lo hanno ridotto.
Un mondo migliore richiede sapere, bontà e coraggio. Non bisogna rimpiangere il passato o soffocare la libera intelligenza con idee, che uomini ignoranti ci hanno
propinato per secoli. Occorre sperare nell’avvenire, e non voltarsi a guardare a cose ormai morte, che, confidiamo, non rivivranno più in un mondo creato dalla nostra intelligenza.
(1) è tipico di alcuni omosessuali cristiani auto-disprezzarsi e ritenersi "peccatori". Questo tipo di omosessuale con scarsissima autostima finisce spesso per essere usato dai cristiani come un burattino e "dimostrare" che "se si prega Gesù, la Madonna, lo Spirito Santo è possibile guarire dall'omosessualità ed essere nuovamente amati da dio"
Non appena le asserzioni di una determinata persona divengono verità assolute, c’è tutta una schiera di esperti che si incarica di interpretarle, e sono questi esperti che, infallibilmente, diventano potenti perché dicono di possedere la chiave della verità, e, come tutte le caste privilegiate, sfruttano il potere a proprio vantaggio. Siccome, poi, il loro compito è la diffusione della verità immutabile ed assoluta, diventano necessariamente contrari a qualsiasi progresso intellettuale e morale. La Chiesa si oppose a Galileo e a Darwin; ancora oggi si oppone a Freud. Nei periodi della sua maggior potenza spinse ancora più oltre la sua lotta contro il progresso intellettuale.
Non si potrà mai avere un popolo sano se non si aboliscono questi sistemi, e se l’educazione della gioventù continuerà ad essere controllata dalle Chiese.
Il mondo, si dice, fu creato da un Dio buono e onnipotente. Ma, prima di crearlo, egli previde tutto il male che esso implicava e ne è perciò responsabile. Perché non è esatto dire che il dolore è dovuto al peccato. Che attinenza può avere, ad esempio, il peccato con gli straripamenti dei fiumi o le eruzioni dei vulcani? (2)
E pur ammettendo che il dolore e il male siano un castigo, l’argomento non regge. Se io mettessi al mondo un figlio, sapendo che questi diventerà un maniaco omicida, sarei io il responsabile dei suoi crimini. Se Dio creò l’uomo prevedendo i peccati che avrebbe commesso, Dio è il responsabile di quei peccati e delle loro conseguenze. I cristiani sostengono che la sofferenza è necessaria quale espiazione dei peccati. Ma questo è sadismo bell’è buono, e in ogni caso è un argomento ben poco convincente. Se entriamo in un ospedale e vediamo intere corsie di bimbi, ci sembra disumano pensare che essi siano tanto colpevoli da meritare quelle sofferenze. Chiunque abbia il coraggio di asserirlo, ha già distrutto in sé ogni sentimento di pietà e compassione ed è divenuto egli stesso crudele come il Dio in cui crede. Chiunque fantastichi che tutto sia per il meglio in questa “valle di lacrime”, mette a soqquadro i valori etici e deve trovare sempre nuovi cavilli per spiegare il dolore e la sofferenza.
(2) Tipico poi dei cristiani sostenere che "l'AIDS è un flagello di Dio, per punire i fornicatori omosessuali\il terremoto è un castigo di Dio per punire le unioni civili"
Per approfondire il movimento di liberazione omosessuale: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/pionieri-del-movimento-di-liberazione.html
che, OVVIAMENTE, va contro "le idee cristiane sull'omosessualità" visto che il cristianesimo, sugli omosessuali, sostiene queste porcherie qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/omosessualita-deviante-e-disordinata.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/la-tortura-e-la-prigione-nel-processo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/linquisizione-protestante-nella.html
N.B: simbolismo di Lucifero, inteso come il primo Ribelle che si è ribellato al Tiranno Despota patriarcale ( Lucifero si rifiuta di prostrarsi in adorazione e in obbedienza dello spregevole dio monoteista e grida "Non Serviam": non servirò) come allegoria per il Progresso, la Ragione, la Luce della Conoscenza contro l'oscurantismo della superstizione religiosa.
Esattamente come lo vedevano anche Carducci e d'Annunzio (oltre ad altri autori legati al Romanticismo); vedi soprattutto l'Inno a Satana https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/milton-satana-e-il-black-metal.html
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/linquisizione-protestante-nella.html
N.B: simbolismo di Lucifero, inteso come il primo Ribelle che si è ribellato al Tiranno Despota patriarcale ( Lucifero si rifiuta di prostrarsi in adorazione e in obbedienza dello spregevole dio monoteista e grida "Non Serviam": non servirò) come allegoria per il Progresso, la Ragione, la Luce della Conoscenza contro l'oscurantismo della superstizione religiosa.
Esattamente come lo vedevano anche Carducci e d'Annunzio (oltre ad altri autori legati al Romanticismo); vedi soprattutto l'Inno a Satana https://intervistemetal.blogspot.com/2017/11/milton-satana-e-il-black-metal.html
BIBLIOGRAFIA CONSIGLIATA:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/blog-post.html |