Tantra e Tao!

Nota di Lunaria: questo che riporto è il tredicesimo capitolo, 



più incentrato sul risveglio della propria Dea interiore; lo faccio uscire a parte, perché può essere utile sia alle wiccan sia a chi cerca un commento femminile al Tantra e al Tao; nel caso qualcuno volesse poi approfondire con il resto del discorso dell'Autrice, nel libro troverà argomenti che non sono strettamente wiccan, ma più analisi psico-fisiche e sociologiche. Comunque, ogni capitolo può anche essere letto come analisi a sé stante.

Tantra e Tao per Donne: Risvegliare la Dea in Sé


Seduta su un loto, con un loto nella mano, è Lakshmi, la Dea... Le Dee compaiono dentro il cocchio.
(Devyah Kavaçam, Testo Sacro Indù)

Il Tantra, parola sanscrita la cui traduzione migliore ritengo sia "dottrina", si sviluppò nell'India medioevale. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html
L'universo è, nella sua concezione, una manifestazione della coscienza divina come puro gioco creativo, espressa attraverso l'equilibrio delle due energie opposte, quella femminile e quella maschile: Shakti e Shiva.

Nota di Lunaria: si ricordi che secondo l'Induismo, e soprattutto nel Tantra è la parte femminile ad essere attiva e "attivante" di quella maschile: Shakti è energia e azione, dinamismo che non ha né inizio né fine.


Esiste poi una suddivisione, per quanto riguarda le Dee Indù:

- La specie delle Devi Shakti bianche e positive (Parvati, Gauri, Uma)
- La specie delle Devi Shakti nere e negative, ossia con natura terribile (Durga, Kali, Bhairavi).


Nel Tantra le Devi Shakti bianche e nere sono considerate la forza, la potenza del principio attivo dell'universo e le creatrici degli Dei. Dalla teoria generale è germinata poi un sottoinsieme, che considerava la sessualità una via per arrivare al Divino: il fluido (kuladravya) o nettare (kulamrita) che aiuta l'iniziato a raggiungere la trascendenza discende per via naturale dal ventre di una donna. 
La sorgente dei fluidi vaginali femminili (quelli prodotti dall'eiaculazione o amrita) è addirittura il cielo.
In Cina, dal II secolo d.c fino al XVII, si affermò una tradizione taoista, basata su pratiche sessuali, e una filosofia, che, al pari del tantra, considerava la vagina una sorgente di vita divina.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/breve-introduzione-al-taoismo.html
(Nota di Lunaria: infatti, tra buddhismo, confucianesimo e taoismo, l'unico che può parzialmente salvarsi per via del fatto che qualche risicato simbolismo femminile lo ha conservato, è solo il taoismo. buddhismo e confucianesimo sono orrendamente misogini e gerarchici)

L'uomo doveva pertanto imparare a condurre la donna all'orgasmo con abilità e attenzione, per poter beneficiare delle energizzanti essenze "yin", i succhi vaginali che alimentavano la vitalità. L'insegnamento era basato sui testi classici dello yoga sessuale ("educazione del pene"), che spiegavano come soddisfare adeguatamente mogli e concubine con un lungo preludio e una penetrazione attentamente regolata nei tempi, perché dall'estasi femminile dipendeva non solo il concepimento di figli sani, ma anche l'armonia personale e cosmica. 


"All'uomo si richiede come minimo di ritardare il climax per rispettare la differenza temporale di arousal (eccitazione) fra il "fuoco e l'acqua" e offrire piena soddisfazione alla donna", scrive lo storico Wilde.
"La donna, dicevano i classici, ama la lentezza (hsu), detesta la fretta (chi) e la violenza (pao)... esprime il desiderio con i suoni (yin), i movimenti (tung) e i segni (cheng o tao). Nelle sue manifestazioni sessuali è simile all'acqua, "lenta a riscaldarsi e lenta a raffreddarsi"... la stimolazione prolungata è considerata indispensabile per l'orgasmo". 


I testi erotici taoisti partono dal presupposto che l'intensità sessuale femminile è più forte di quella maschile, quindi l'uomo deve essere educato a superare questa disarmonia innata e ad apprendere le tecniche utili a controllare la propria eccitazione sessuale e a stimolare "la fonte di giada" della donna, che dona la salute. 

Per un approfondimento sul piacere femminile, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/piacere-femminile.html

Il corpo femminile, secondo questa concezione, emana essenze medicamentose in vari punti: sotto la lingua, dai seni e dalla vagina. L'uomo per vivere sano, deve attivare il rilascio di queste sostanze preziose. Il seno femminile, spiega il testo sacro taoista, "la grande libagione dei tre picchi", sprigiona, "la Bianca Neve", che ha effetti benefici sulla milza e sulla spina dorsale dell'uomo che lo assorbe. Suggendo i capezzoli egli apre "tutti i meridiani della donna" e "ne rilassa il corpo e la mente", penetrando così nel suo "laghetto fiorito", stimolando "La Porta Scura" in esso celata, che libera i fluidi corporei e l'energia. "Dei tre oggetti dell'assorbimento questo è il tuo primo dovere", intima l'autore.

Quando avviene l'amplesso, la donna è pervasa dalla voluttà, ha le gote arrossate e la voce tremula. 
è questo il momento in cui si apre la "porta", l'energia fluisce e le secrezioni traboccano. Se ritrae di poco il "suo stelo di giada" e assume la posizione del "dare e del ricevere", l'uomo accetta la sua "chi" e ne assorbe le essenze, rafforzando così il proprio "yang primigenio" e nutrendo il proprio spirito.
Vale la pena soffermarsi un poco su questi concetti, così estranei alla nostra cultura. Una donna che viva la propria sessualità in un contesto del genere - in cui le essenze che fluiscono dal suo corpo durante il sesso orale sono ritenute salutari per il partner maschile, al quale è stato insegnato che il suo primo dovere nell'amplesso è rilassare il corpo e la mente della donna - si libererebbe dalle pressioni cui è spesso soggetta, dall'ansia di arrivare in fretta al climax e dal timore di essere egoista. 

Il rilassamento, così essenziale nel Tao, è, come ben sappiamo, la chiave di volta dell'abbandono femminile.
Ripensando alle sofferenze sessuali che noi donne occidentali ancora sperimentiamo, ho maturato la convinzione che il tantrismo e le tradizioni taoiste con esso imparentate abbiano una comprensione più profonda della sessualità femminile, soprattutto per quanto riguarda la connessione cervello-vagina.
Segnali sempre più frequenti - sia storici sia neurobiologici - indicano la centralità del punto G, quale mediatore fra la sessualità e la coscienza. Nella dottrina tantrica la comprensione del "punto sacro" è fondamentale per comprendere la natura della Dea che è insita in ogni donna.

Quando cominciamo a risvegliarci dentro, il punto sacro rivela verità più profonde sulla nostra natura divinamente femminile. Quando ci innamoriamo del nostro Io Femminile Divino, non c'è cosa che ci appaia più preziosa. Lei, l'Essenza di ciò che siete, non vi lascerà mai. Quando il punto sacro e la clitoride rivelano tutto il loro potenziale è come andare sulle montagne russe. Non è soltanto una questione di orgasmo: l'orgasmo segnala che qualcosa funziona a dovere [...] Il risveglio dell'inconscio e il rilascio di energie tramite il massaggio del punto sacro apre nuovi spazi al piacere e all'amore.

ALTRO APPROFONDIMENTO La Donna e le energie creative sessuali


Il legame femminile tra sessualità e creatività sta a significare che nella donna l'atto del fare l'amore può risvegliare le energie creative (Nota di Lunaria: E OVVIAMENTE il cristianesimo ha sempre SOFFOCATO E DISPREZZATO IL PIACERE
FEMMINILE NON PROCREATIVO, O COME DICONO OGGI "NON APERTO ALLA VITA"... COME SE UNA DONNA DOVESSE RESTARE INCINTA OGNI VOLTA CHE DECIDE DI FARE SESSO)
Se siete sessualmente attive, notate l'intensificarsi della sensualità durante l'atto amoroso e gli effetti che il sesso ha sui vostri sentimenti, sull'amore, sulla vita quotidiana. L'accresciuto senso di consapevolezza può anche essere sperimentato nell'interazione con la natura; siate coscienti del senso della vita, delle sensazioni che evoca. Toccate e fatevi toccare dalla vita che vi circonda, sperimentate la natura di notte e notate l'influenza che l'oscurità, le stelle e la Luna hanno sulla vostra percezione. Tutti questi metodi per svegliare le energie creative possono essere usati separatamente o in varie combinazioni nel corso della vita quotidiana; la combinazione di presa di coscienza della natura, della danza e del sesso erano alla base di tutti gli antichi riti di fertilità. Oltre che col corpo, le energie creative possono essere risvegliate con la mente. Spesso un evento drammatico come la morte di un familiare può causare esplosioni di energia creativa che deve assolutamente essere rilasciata. Qualche volta una situazione, una forma, un panorama o un suono possono innescare l'energia creativa che, nella vostra mente, prenderà la forma di un'idea, di una poesia, di un quadro o di un brano musicale.
Cercate di scoprire come gli altri esprimono le loro energie creative. Osservate tutte le espressioni della creatività altrui con mente aperta, dimenticate ogni preconcetto o idea sul significato di arte.


Esercizio: Il Risveglio dell'Energia

Questa visualizzazione ti permette di aprire la mente e accettare il flusso di energie creative in forme d'idee, che saranno i tuoi "figli mentali": devi permettere loro di crescere, ed essi potranno prendere forma nel mondo materiale o verranno riassorbiti in te stessa. Siediti comodamente e porta la tua consapevolezza dentro di te. Rilassati, sii consapevole del tuo utero e senti che esso è nell'oscurità del tuo corpo. Porta l'attenzione nell'oscurità e gradualmente visualizza te stessa di fronte al tuo Albero del Grembo. Osserva i dettagli dell'Albero e la fase della Luna che lo sovrasta. Davanti a te c'è il laghetto, e allungandoti in punta di piedi, riesci a toccare un ramo che pende sull'acqua. Appena tocchi il ramo senti le foglie stormire come se sussurrassero il tuo nome. Guardando tra le foglie vedi una piccola colomba bianca, dal petto rosa pallido, che ti guarda con gli occhietti arancioni. Con un solo grazioso movimento si stacca dal ramo e plana attraverso lo stagno atterrando ai piedi dell'Albero del Grembo. L'immagine della colomba bianca vicino all'albero illuminato dalla Luna stimola ricordi provenienti dal profondo della tua mente. Una delicata voce femminile parla nella tua testa e ti dà il benvenuto invitandoti ad attraversare l'acqua della vita per entrare nell'oscurità della nascita. Mentre la voce parla, ti rendi conto di avere sulla fronte una stella luminosa (Nota di Lunaria: Ishtar era accompagnata da una stella). Dall'altra parte del laghetto vedi che una sfera di luce bianca sta crescendo intorno alla colomba rendendo le sue piume scintillanti come fiamme. La colomba si libra e si posa davanti al tronco dell'albero. Esitando, sfiori l'acqua con un piede aspettandoti che esso affondi, invece scopri di poter camminare sulla superficie. (Nota di Lunaria: le Dee camminano o sorgono dalle acque: Yemanja, Mami Wata, Kannon, Benten, Venere...) Quando raggiungi l'albero scopri che nel tronco si è aperto un varco e poi segui la colomba nelle sue profondità. Nell'oscurità senti le pareti dell'albero circondarti con la sua rassicurante energia. Stendi le braccia in modo da ricevere la luce e l'amore che fluiscono dalla colomba verso di te. Ti accorgi che sia il tuo ventre che sia il tuo seno sono gonfi come in gravidanza. Ti senti stabile e in equilibrio e percepisci i semi dell'ispirazione, ancora non formati, riposare nella tua mente. Rimani in questa posizione finché ti senti pronta a tornare. Lascia che l'immagine dell'Albero del Grembo e la luce della colomba svaniscano lentamente. Riporta la coscienza al tuo corpo seduto e respira profondamente mentre apri gli occhi. La luce della colomba potrebbe rimanere con te ancora per un po' di tempo.
Nel mondo moderno, le persone non dedicano tempo all'espressione della creatività. Riconoscendo che la vostra natura è creativa e che è collegata alla vostra mente tramite il corpo e il suo ciclo, sarete in grado di prendere coscienza del vostro potenziale creativo. Trattenere le energie può causare un senso di isolamento o di stagnazione, assenza di desiderio sessuale e una ridotta consapevolezza del mondo fisico esteriore. 
Il sesso e l'erotismo sono le espressioni più ovvie delle energie creative attraverso il corpo e sono forze potenti nel generare arte. La sessualità offre l'abilità di creare e modellare la vita: infatti l'atto sessuale risveglia le energie creative della donna, può aumentare la sua creatività e ispirazione, e può dare inizio alla formazione del corpo di un bambino intorno all'essenza della vita in lei. Nel passato la sessualità della donna era riverita. Tutte le donne, come il Divino, hanno la capacità di creare la vita e dare forma al mondo manifesto; (Nota di Lunaria: vi ricordate che a catechismo e a messa vi si faceva imparare "Gesù, generato non creato dal Padre"... infatti - e ne parla anche Robert Graves in "La Dea Bianca" - il cristianesimo, insieme ai greci e ad altri popoli androcratici, considera il "dio padre" che "genera", mentre in realtà è la Dea  - e la donna - a generare figli... ma il pensiero di un Divino Femminile ai cristiani ha sempre fatto schifo, e così anche oggi si dice "Generato non creato dal Padre"...) quindi l'atto sessuale era visto come una esperienza dalla forte valenza spirituale al di là della mera gratificazione sessuale.
Il sesso era una preghiera, una meditazione, una celebrazione della vita e del Divino. Le donne nelle culture babilonese e sumera offrivano i loro atti sessuali al tempio come forma di adorazione e servizio per le loro Dee ed era normale che una donna praticasse questa forma di devozione almeno una volta nella vita. L'atto sessuale era considerato un potenziamento anche per l'uomo. In molte culture un uomo poteva diventare re solo se si sposava o accoppiava con la rappresentante della Sovranità della Terra. Attraverso questo atto sessuale assumeva il potere per essere re, con l'autorità, la responsabilità, la saggezza e l'ispirazione della Dea in terra. In cambio egli risvegliava le energie creative nella partner e nella terra portando fertilità ad entrambe. Se il re diveniva incapace di risvegliare queste energie a causa dell'età avanzata, di una malattia, per incapacità, la rappresentante della Dea si rivolgeva altrove per cercare il suo "risvegliatore". Queste immagini sono un tema comune nelle leggende popolari, e la più conosciuta è quella di Re Artù: quando la Regina Ginevra, che rappresentava la Sovranità, fu trascurata da Artù, si rivolse a Lancillotto che diventò il suo amante. Per effetto di questo atto, Artù perse il potere e l'autorità sui suoi cavalieri e sul popolo. L'atto sessuale lega l'umanità alla terra, un uomo a una donna e una donna alle proprie energie creative, quindi lei diventa fonte d'ispirazione e potenziamento del partner. Nella storia e nelle leggende la donna portava spesso visioni ed entusiasmo, era la musa ispiratrice, sfidava e stimolava energia e forza nell'uomo agendo per lui come un catalizzatore; le Dee erano rappresentate come dispensatrici di guida, direzione e significato per la vita dei loro eroi. Sia nell'antica Grecia che in India le donne istruite e abili nell'arte del sesso avevano uno status più elevato delle donne comuni. Esse erano stimate per il loro talento musicale e poetico e per la loro competenza in filosofia e strategia di guerra. Nel mondo occidentale l'atto sessuale con la sua connotazione sociale ha sofferto grandemente a causa delle dottrine della chiesa medioevale.
L'idea del corpo, del sesso e della sessualità come espressioni del divino, della devozione e della spiritualità, può risultare ancora difficile da comprendere persino per la società moderna. Si pensava che il sesso portasse la gente lontano dalla spiritualità e che la sessualità delle donne fosse la causa della tentazione originale che allontanò l'umanità da Dio.

Il ruolo sessuale della donna si ridusse al soddisfacimento dei bisogni dell'uomo e a quello di generare i suoi figli.
Per una donna godere del sesso, chiederlo e trarre da esso energia e piacere significava permettere alla sua natura malefica di emergere e perdere il rispetto che poteva aver meritato dagli uomini e dalla società. 
Il concetto di sesso venne fermamente abbinato alla gratificazione maschile e alla procreazione. Nel mondo moderno il sesso è ancora considerato sporco, vergognoso e depravato se consumato al di fuori delle restrizioni e come le mestruazioni, alcuni suoi aspetti sono considerati malefici o addirittura sono andati completamente perduti. Con il risveglio e il fluire delle energie vengono l'ispirazione, le idee e la capacità di creare. Se siete sessualmente attive, durante un rapporto prendete coscienza delle vostre energie creative e del vostro amore attraverso il tatto e i movimenti. Prendete coscienza sia della vostra fisicità che dei vostri sentimenti e considerate il vostro atto sessuale come appartenente a entrambi. Siate coscienti del vostro utero e del suo legame con le sensazioni del corpo. Liberatevi dalle inibizioni ed esprimete l'energia del vostro corpo che interagisce con un altro corpo come desiderate: siate selvagge o delicate, passive o attente, animalesche e indomite, e siate aggraziate ed equilibrate! Sentite che state tessendo la ragnatela di un incantesimo che, secondo la fase del ciclo, potrà essere una ragnatela di amore comprensivo, un incantesimo che prende e trasforma, l'oscurità del mondo interiore portata verso l'esterno o un dono di luce e di rinnovamento. Le energie sessuali possono essere liberate dal corpo nell'orgasmo oppure dirette attraverso le mani o la voce. Per liberare l'energia stendete le braccia e "gridate" l'energia, sentitela scorrere attraverso la voce, le braccia e le mani. Dirigendo l'energia per comprendere voi stesse e il vostro partner create un legame d'amore tra voi due a un livello più profondo e interiore. 
Una donna potrebbe, se lo volesse, "usare" un uomo e prendere tutta l'energia che egli ha da dare. L'immagine della vampiressa è l'esempio estremo di una donna che prende tutte le energie da un uomo per dare a se stessa vitalità e piacere. Non è sbagliato "prendere" nella fase dell'Incantatrice, ma questo deve essere bilanciato dalla consapevolezza della necessità di "dare" in un'altra fase.
La vostra sessualità cambierà con le fasi mensili, quindi permettete a voi stesse di sperimentare la gamma completa di diverse qualità. Se normalmente non fate l'amore quando avete le mestruazioni, provate a farlo la prossima volta. Mentre cresce la vostra consapevolezza delle diverse fasi della sessualità, anche il vostro partner comincerà a notarle e reagirà a esse in modo diverso; questo porterà varietà nella reazione oltre a un'accettazione reale della natura ciclica della donna.
Se non avete un partner, le energie sessuali possono essere liberate con l'orgasmo.


Esercizio

Se non siete sicure dei cambiamenti delle vostre energie sessuali durante il mese fingete di essere l'archetipo di ogni determinata fase. Chiedetevi come farebbe l'amore la Vergine, la Madre, l'Incantatrice, la Strega. Come si muoverebbe o in che posizione? Che parole userebbe? Di cosa ha bisogno e cosa può dare? Non rivelate al vostro partner il ruolo che impersonate, ma osservate eventuali cambiamenti nel suo modo di rapportarsi a voi. Familiarizzando sempre di più con ciascuna energia sessuale vissuta durante il ciclo sarete in grado di accettarle ed esprimerle come parte naturale di voi. Impersonando tutti e quattro gli archetipi durante il proprio ciclo una donna dà al partner maschile soprattutto la capacità di accettare e vivere tutti gli aspetti del Divino Femminile e di connettersi a essi.


ALTRO APPROFONDIMENTO:


Questo è il mutamento di prospettiva che suggerisco alle donne che studiano con me e quelle che leggono questo libro. Siamo state profondamente condizionate a stabilire un rapporto primario con gli uomini e a stipulare un'alleanza fondamentale con un uomo particolare che sia il padre dei nostri figli e provveda alle nostre necessità materiali. Naturalmente, con il disgregarsi di base del nucleo famigliare e la messa in discussione del matrimonio stesso, questo è un mito che oggi per la maggior parte delle donne rimane incompiuto.
Eppure a un livello più profondo, strutturale, ci sentiamo di importanza secondaria e tendiamo a concedere agli uomini l'autorità di pronunciarsi sulle questioni importanti della nostra vita. Possiamo reagire e andare in collera, tuttavia, permettiamo che siano loro a definirci. 

La maggior parte degli psicologi, psichiatri, ministri di culto, medici, avvocati, giudici sono uomini. L'opinione comune nasce quasi sempre dalla mente maschile ed entra nella psiche di massa attraverso la televisione, i film, i mezzi di informazione controllati da uomini. Perfino dopo vent'anni di Femminismo attivo noi donne non abbiamo quasi idea di come riprendere davvero possesso dell'autorità che ci è stata rubata sistematicamente per essere proiettata sugli uomini, che in qualsiasi situazione vengono considerati esperti.

Il femminino viene fatto a pezzi, frantumato e sparpagliato sulla terra. Noi donne siamo state isolate l'una dall'altra e non abbiamo percepito un centro di autorità dentro di noi. A livello sia fisico che psichico sperimentiamo la sensazione del nostro annilichimento collettivo quando ogni 13 secondi in America settentrionale una donna viene violentata [...] l'incredibile sterminio di nove milioni di streghe (guaritrici) in Europa durante il periodo dei roghi, quei quattro secoli cancellati dai libri di storia che precedettero l'Illuminismo ha contribuito alla nostra amnesia collettiva e individuale. 

Se dovessimo ricordare, verremmo uccise in massa ancora una volta? (Mary Daly direbbe che ci stanno già uccidendo o mutilando in massa attraverso le moderne pratiche ginecologiche) 

Riprendere ciò che ci è stato portato via da dentro durante secoli di repressione femminile e condizionamento precoce e spesso brutale nell'infanzia è un processo lungo e laborioso che richiede fede e attenzione e disponibilità a imparare attraverso l'esperienza e l'errore. 

I nostri istinti di femmine animali sono stati negati e soffocati, e poi rimpiazzati da false regole e false idee su noi stesse e sul mondo imposte dall'esterno. Abbiamo perso la sapienza istintiva che ci apparteneva per diritto ereditario biologico nei millenni precedenti lo sviluppo della civiltà patriarcale e della dominazione maschile.

è necessario che ciascuna di noi rivolga la propria attenzione dentro di sé e che tutte incominciamo a creare in modo attivo e intelligente il mondo che vogliamo [...] Riprendere davvero possesso di sé e stabilire in sé il proprio centro, per una donna è un'impresa monumentale che richiede anni di lavoro difficile e attento. è un lavoro che chiamo Sciamanismo Femminile, una graduale e profonda conoscenza di se stesse e una guarigione o risanamento dal disagio-malattia cronica del nostro tempo. Una volta compiuta l'opera di "ri-membrare" se stessa, la donna è molto più capace di cambiare il mondo con efficacia.

Dappertutto, noi donne siamo in via di guarigione [...] è ora di dare un nome a questo movimento di guarigione e di considerarlo nel più ampio senso possibile in modo da includere tutte le donne che scelgono di guarire. Stiamo scegliendo di guarire noi stesse dalla malattia del patriarcato, diffusa in tutto il mondo.

In tutti quei luoghi ora sono riscontrabili soltanto la dominazione maschile e un sistema filosofico secondo il quale essa era l'intenzione della Natura, ciò che è sempre stato e sarà sempre. Eppure le prove mostrano qualcosa di completamente diverso, ed è proprio questo che gli studi femministi hanno cercato di mettere in luce negli ultimi vent'anni. A che scopo?, si potrebbe chiedere. Che differenza fa, dato che ormai siamo completamente immersi nell'altro sistema di vita? Sapere che il modo in cui viviamo oggi non è necessariamente espressione della natura umana o di un'evoluzione positiva [ma anzi, di regresso!!!] libera la nostra mente dai suoi vincoli. Quando vedo queste statuette e questi luoghi antichi, mi commuovo oltre ogni dire. Qualcosa in me si risveglia e ricorda. So, fin nel profondo, che esiste un altro modo di vivere. Di più, so che esiste un'altra possibilità, non siamo condannate a quest'unica forma di esistenza. Da questa consapevolezza io creo. Dal ricordo di un sistema più umano e più giusto di quello in cui viviamo oggi voglio dar vita a un mondo nuovo. Voglio partecipare alla guarigione della terra e alla creazione di un mondo in cui tutti i bambini siano voluti e considerati uguali, in cui il cibo abbondi e la carestia sia conosciuta. Voglio sapere cosa significa essere una donna, essere un uomo, in un mondo che dà valori a entrambi per la loro unicità e per le loro doti senza opprimere né l'una né l'altra. 

Di particolare interesse per le donne che attraversano il processo sciamanico è l'inclinazione biologica a rispondere ai cicli dell'organismo. Proprio a causa di ciò che è stato percepito come "una schiavitù" al ciclo ormonale di cui fa esperienza ogni mese insieme al condizionamento "ad accettare il proprio destino", la donna diviene più facilmente veicolo dei poteri di guarigione. Dentro di sé la donna muore ogni mese. Possiamo anche non percepire consciamente le mestruazioni come una morte sciamanica e una rinascita che si ripetono ogni mese, ma il nostro corpo le conosce come tali. Ogni volta che l'utero rinnova la mucosa, come il serpente la pelle, noi veniamo letteralmente liberate dal passato, da ciò che avrebbe potuto essere, e proiettate nel futuro. Siamo purificate fisicamente e rinvigorite emozionalmente. 

In "La chiesa e il secondo sesso" e "Al di là di dio padre", Mary Daly sosteneva che non c'era liberazione delle donne fin tanto che si stava appresso al Cristo maschio: "L'idea di un salvatore unico di sesso maschile può essere vista come un'ulteriore legittimazione della supremazia del maschio (...) In regime di patriarcato un simbolo maschile sembra proprio il meno indicato ad interpretare il ruolo di liberatore del genere umano dal peccato originale del sessismo. L'immagine stessa è unilaterale per quanto concerne l'identità sessuale, e lo è proprio dal lato sbagliato, perché non contraddice il sessismo e glorifica la mascolinità."

"L'ideologia cristiana presenta una distorsione prodotta dalla gerarchia sessuale e che la convalida, palese non solo nelle dottrine relative a Dio e alla Caduta ma anche in quelle relative a Gesù [...] Una logica conseguenza della liberazione della donna sarà la perdita di credibilità delle formule cristologiche che riflettono ed incoraggiano l'idolatria verso la persona di Gesù [...] Non è tuttora insolito che preti e ministri cristiani, posti di fronte al discorso della liberazione della donna, traggano argomenti a sostegno della supremazia maschile dall'affermazione che Dio "si incarnò" esclusivamente in un maschio. 

In effetti la stessa tradizione cristologica tende a giustificare tali conclusioni. Il presupposto implicito - e spesso esplicito - presente per tutti questi secoli nella mente dei teologi è che la divinità non poteva degnarsi di "incarnarsi" nel "sesso inferiore" e il "fatto" che "egli" non lo abbia fatto conferma ovviamente la superiorità maschile. 

(Nota di Lunaria: si vedano anche Sprenger e Kramer nel "Malleus Maleficarum": "E sia benedetto l'Altissimo che finora ha preservato il sesso maschile da un così grande flagello [la stregoneria]. Egli ha infatti voluto nascere e soffrire per noi in questo sesso, e perciò lo ha privilegiato") 

"Ho già osservato che il testo paolino "in Cristo non c'è... maschio né femmina", funziona in questo modo, perché semplicemente e palesemente ignora il fatto che Cristo è un simbolo maschile e perciò a tale livello esclude la femmina."
 
"Io ritengo che un altro ribaltamento sia l'idea dell'incarnazione redentrice unica nella forma di un salvatore maschio perché questo è precisamente impossibile. Una divinità patriarcale, o suo figlio, non è in grado di salvarci dagli orrori di un mondo patriarcale."

Altro approfondimento tratto da 


Il LunaYoga ha molto a che fare con la Luna, che cresce, diventa tonda e piena, poi cala e sparisce completamente. Si dice "mutevole come la Luna", "Lunatico", appunto. La parola "Luna" si utilizza anche per indicare gli umori, per esempio nell'espressione "avere le lune", riferita soprattutto alle donne. Se vogliamo avere successo nella società patriarcale non dobbiamo mai fare vedere queste "lune" ed essere sempre gentili con tutti... (ovvio. Dalle donne, il monoteismo, si aspetta sempre che siano docili, remissive, passive... e servizievoli per tutti i suoi capricci) 
Il LunaYoga accresce il gusto per la mutevolezza della natura, facendo cogliere tutti gli umori della Luna, che danno un po' di varietà alla vita e la rendono più vivace.

Esistono anche pareri scientifici che individuano l'esistenza di un nesso logico fra le mestruazioni e la maggiore aspettativa di vita delle donne rispetto agli uomini, verificata in tutto il mondo. Considerando che le donne rigereano continuamente il loro organismo tramite il flusso mestruale, alcuni ricercatori sono dell'opinione che questo fatto costituisca una possibile causa del perché esse vivano più a lungo. Molto probabilmente noi donne abbiamo un metabolismo più equilibrato grazie al nostro ciclo, poiché queste oscillazioni conferiscono al corpo adattabilità e resistenza maggiori.
Se riusciamo a famiglializzare con questi cambiamenti non diventiamo più deboli, ma più forti. Non avendo più bisogno di correggere o di intervenire in qualche modo, possiamo vibrare secondo i ritmi della Luna e guarire.

L'astrologia come scienza occulta occidentale è intellettualizzata e sembra non aver niente a che fare con il corpo. L'astrologia femminile, invece, si basa sul corpo ed è legata ai processi intuitivi.
 
Si comincia dalla Luna, imparando a conoscere momento per momento la nostra posizione rispetto a Lei e le sensazioni che ne derivano. Una volta che si riescono a percepire i mutamenti sottili e il movimento ciclico delle fasi lunari, si può usare lo stesso schema per comprendere i pianeti più grandi e "più importanti" del cielo e il modo in cui ci influenzano.

Il libro di Mary Daly "Gyn/Ecology" sostiene che le donne contemporanee possono superare "il primopiano patriarcale" del mondo visibile, "spostandosi oltre i confini dello spazio patriarcale" sullo "sfondo matriarcale" del nostro antico passato ri-membrato. (Nota di Lunaria: e mantenendo metafore spaziali, potremmo vedere il patriarcato non solo come una tenia, ma anche come un buco nero che succhia la nostra energia vitale) 

Poiché lo sciamanismo femminile è basato sul corpo e legato al ciclo del sangue, il primo passo nell'apprendimento dell'astrologia deve essere il recupero del tempo mestruale.  
La donna deve incominciare a entrare in sintonia con le proprie mestruazioni e con il ritmo lunare stabilito dalla loro presenza nella sua vita. Per una sciamana il periodo mestruale segna il ritmo della vita ed è necessario che lei lo conosca e lo senta famigliare.

Ogni mese la luna appare come una minuscola falce, cresce e diventa piena, poi comincia a calare, si riduce per tornare a essere una falce minuscola nelle prime ore del mattino e infine scomparire del tutto. Nell'antichità i Sumeri e poi i Babilonesi adoravano la Dea Inanna (poi Ishtar) e ritualizzavano il suo ciclo lunare celebrando ogni mese un Sabbath che rappresentava il suo periodo mestruale. La stessa storia di Inanna, il mito epico più antico che possediamo, è al suo livello più elementare e una metafora mestruale del viaggio della Luna attraverso il ciclo mensile di crescita e calo, morte e rinascita.
In India esistono alcuni templi dove si celebrano riti in onore delle mestruazioni della Dea.


La figura al centro, che mostra la lingua, non sia il "dio Sole" azteco, come erroneamente lo definiscono gli archeologi, ma una Dea, simile a Kali e Medusa, anche loro rappresentate con la lingua di fuori; inoltre anche Kali è Madre del Tempo. Direi che Vicki Noble ci ha colto in pieno!!! E non è neanche la prima volta che gli archeologi maschilisti credono che una Dea sia un dio!

"Kali, con la spada sollevata e la lingua rossa di fuori, ci sfida a mobilitare le nostre energie e imparare ad agire in modo corretto.
La Dea ci chiede di lasciare che le vecchie forme vadano in pezzi;
di permettere alla verità di risplendere attraverso noi e di distruggere ciò che è falso. La Dea rompe con il passato e ci invita a creare, insieme a Lei, un futuro tollerabile per l'anima umana.
Kali è l'immagine dell'indignazione - rappresenta la parte di noi che sa che dobbiamo avere più dignità e verità, altrimenti è meglio morire."


Immaginate che alla radice del processo trasformativo di ogni donna vi sia un impulso inconscio a rievocare l'estasi dell'incontro antico e sacro con le forze della terra e del cielo che attraversano il suo corpo, ma che allo stesso tempo essa sia assolutamente condizionata (attraverso pratiche di ginecidio) a temere di manifestare questo anelito. Date le premesse, può sorprendere la comparsa della sindrome premestruale? 

La storia di Inanna, che discende nell'oltretomba dove deve confrontarsi con la Dea Oscura, morire e putrefare per tre giorni, potrebbe essere facilmente considerata una metafora del ciclo mestruale. 

Si tratta del racconto epico mitico più antico che possediamo e indica civiltà mediorientali ancora più antiche governate dalle donne, come quella di çatal Hüyük.
Quando sente la chiamata della Dea, Inanna discende di propria volontà per morire e rinascere e fare ritorno alla comunità con il potere di guaritrice, ma durante questo processo rinuncia ad ogni brandello di identità. Nei racconti di epoca più tarda, l'eroe che entra nell'oltretomba vi si reca con la spada sguainata per uccidere la Dea Oscura e non cambiare mai. 

L'energia Yang impersonale di Ereshkigal [La Dea degli Inferi], la Dea Oscura, che le donne contemporanee sperimentano come "depressione, angoscia abissale, impotenza, inutilità: anelito indefinibile ed energia trasformativo-distruttiva, frattura inaccettabile dell'autonomia (come bisogno di distinguersi e farsi valere) che viene rivolta all'interno e divora il senso di potenza controllata e di valore dell'individui"

Il mito della discesa può darci moltissimo se riusciamo a condurre l'esperienza senza interventi esterni. Ciò vale sia per il periodo mestruale mensile - niente medicine né antidolorifici - sia per le depressioni meno regolari o gli esaurimenti più gravi.
La guarigione che noi donne di oggi possiamo ottenere attraverso il ciclo del sangue è la liberazione istintuale di ciò che è dentro di noi. La disponibilità ad affrontare l'oscurità è la chiave della nostra trasformazione.
Ciò che temiamo in realtà è il tesoro al centro del nostro essere, l'energia femminile primaria della quale siamo state separate per così lungo tempo.

Le sibille e le profetesse dell'antichità davano le sentenze oracolari durante il periodo mestruale. Naturalmente la discesa che conduce nella psiche inconscia comporta sofferenza. Una delle minacce più evidenti è il ricordo dell'incesto e delle molestie subiti tanto presto da molte di noi 
"La sofferenza è una via primaria": ci si deve presentare alla Dea Oscura in atteggiamento adorante, offrendo sacrifici e sopportando ciò che incontreremo nelle tenebre oltre le quali esiste la promessa di liberazione e di rinnovamento.
(Nota di Lunaria: in tal senso, Dee legate all'auto-sacrificio, al "tagliare le proprie zavorre", alla solitudine, anche al subire l'ostracismo altrui, sono Chinnamasta e Dhumavati)

"è probabile che se avessimo regolarmente accesso al nostro pieno potere mestruale, semplicemente non saremmo in grado di continuare a comportarci da brave ragazze; è senza dubbio per questo motivo che i tabù mestruali sono applicati con tanta ferocia" 

è noto l'impulso irresistibile della strega a essere se stessa, indipendente dagli altri, con fini propri da raggiungere; le mestruazioni non sono un processo doloroso se ne assecondiamo il naturale periodo di tempo. Ma se reprimiamo le energie del periodo mestruale, ci ritroviamo intrappolate nell'assenza di espressione che questa repressione determina nelle nostre vite. Le tremende energie istintuali ammassate nella strega-inconscio non trovano un'apertura dell'ego attraverso cui realizzarsi e venir soddisfatte. Tutta l'energia le ricade addosso come angoscia intensa, insoddisfazione e rabbia, simboleggiate perfettamente dall'immagine della strega che digrigna i denti ed emette suoni terribili come un orso ferito.
Artemide, l'orsa, domata e frustrata diviene malvagia e malata interiormente. Il suo potere sciamanico si distorce in depressione e amarezza; alcune difficoltà, dovute al nostro profondo condizionamento, ostacolano la nostra liberazione. Dobbiamo spezzare il tabù mestruale. Così potremo prepararci a diventare vecchie e streghe, donne che hanno superato l'età delle mestruazioni, che non hanno paura di ciò che la gente pensa e che, rispetto alle donne più giovani, sono più libere di fare ciò che vogliono.

Essere donna in una cultura patriarcale fa molto paura. Tutte ci arrangiamo e la maggior parte di noi se la cava, perciò a volte dimentichiamo l'incredibile sforzo necessario per non soccombere alla violenza maschile che ci minaccia ogni giorno. Uno sguardo recente alle paure degli uomini verso le donne e delle donne verso gli uomini mostra esperienze incredibilmente diverse tra i due sessi: le donne hanno paura soprattutto di essere stuprate e uccise, gli uomini di essere derisi dalle donne. Per molte donne lo stupro non è una minaccia astratta, ma una realtà. E in ogni caso, il solo fatto che questa eventualità esista è sufficiente a farci stare sempre al nostro posto.

Noi donne occidentali possiamo far risalire le origini sacre della nostra sessualità alle comunità di çatal Hüyük e di Gerico. La caduta delle civiltà della Dea e della sessualità che esse incarnavano sono riportate nelle orribili storie dell'antico testamento: "Giosuè prepara la battaglia di Gerico...", è il racconto storico, narrato dai vincitori, della conquista delle antiche donne consacrate che da tempi immemorabili custodivano i riti della Dea [Nota di Lunaria: vedi anche l'orribile vicenda narrata dal profeta Naum, le Sacerdotesse di Ishtar, "le colombe della Dea", portate via come schiave e la statua della Dea vandalizzata o il massacro delle Madianite]. 
Come chiarisce perfettamente l'antico testamento, il rovesciamento dell'antica religione della Dea e della "Meretrice di Babilonia" non fu né facile né rapido, ma durò per molti millenni, e fu vendicato. I patriarchi, infatti, non facevano in tempo a liberarsi delle "meretrici" dell'Antica Religione che uno dei loro uomini ne sposava una e reinstaurava l'antico culto [Nota di Lunaria: infatti nella bibbia è attestato che la gente preferiva adorare Astarte e Baal che non javè!!!] 
I massacri continuarono e furono glorificati come la giustizia divina di uno jehova vendicativo che non concedeva "altro dio all'infuori di me". Fabbricare idoli o immagini di Divinità divenne un sacrilegio per le nuove religioni giudaico-cristiane, e le meravigliose figure della Femmina Divina che erano state modellate fin dagli inizi del Paleolitico vennero distrutte, proibite e demonizzate.

Circa cinquemila anni fa in tutto il mondo le antiche civiltà pacifiche furono completamente rovesciate e al loro posto subentrarono le dinastie, i re, la schiavitù, il governo centralizzato, la guerra, il dominio maschile, l'oppressione della donna e si svilupparono strutture moderne come il matrimonio e la religione organizzata. Ciò che non viene mai chiarito nei libri di storia, ed è discusso di rado nelle interpretazioni archeologiche, è il fatto che venne universalmente rovesciato tutto quanto era migliore e centrato sulla donna; e il suo posto fu preso da quanto c'era di peggiore e dominato dall'uomo. 

Nell'antica Cina vi erano sciamane dell'antichità chiamate Wu, che si vestivano di penne e danzavano per far piovere; questo accadeva all'incirca durante l'età del bronzo in Cina, ossia intorno al 2500 a.C.; nel 200 a.C le Wu erano state ormai scacciate da corte e il loro posto preso da sciamani maschi agli ordini dell'imperatore. Questo fatto corrisponde "coincidentalmente" al sorgere del taoismo e del confucianesimo in Cina (quest'ultima, religione estremamente misogina e patriarcale)

Nelle testimonianze che risalgono a cinquemila anni fa, è evidente un mutamento di valori da una cultura fondata sulla terra a un sistema più astratto e sadico. L'individuo si staccò in modo radicale dal "suo" posto all'interno del gruppo; abbiamo perso la strada e rinunciato al nostro legame con la terra e con la Madre per obbedire al concetto del Padre, crudele ma onnipotente... l'invenzione della guerra e dello stupro , l'organizzazione religiosa con gli uomini al servizio di Dio si manifestarono tutte insieme. 

Si può dire che cinquemila anni fa un'entità invase il pianeta e lo fece ammalare gravemente provocando un alto grado di squilibrio. Mary Daly sostiene un'idea simile, suggerendo che il patriarcato fosse una religione di rituali sadici diffusa in tutto il mondo che agiva come "un'entità che possiede"; secondo Mary Daly noi donne siamo in grado di rovesciare "l'entità patriarcale che possiede" perché liberandoci della sua presa tenace sulla nostra vita non abbiamo nulla da perdere, ma tutto da guadagnare.
La Dea si manifesta come sciamana per liberare il pianeta dalle forze malvage, e il modo più ovvio in cui può prendere forma è attraverso le donne, le sue Sacerdotesse incarnate, e tutte le persone che si comportano in modo "femminino".

Nella maggior parte delle religioni il corpo viene equiparato alla terra e alle donne. Sono corrispondenze evidenti fin dai tempi più antichi e per la maggior parte del tempo sono state fonte di culto e di apprezzamento.

Donna = Corpo = Terra.

L'antica definizione tecnica di Dea Madre Terra. Creatrice. Colei che dà la vita a tutto ciò che vive e riporta a Sé tutto ciò che mai è esistito. Colei che ci trattiene qui, in continuo mutamento e costante caducità, mostrandoci la magia della generazione e dell'evoluzione ciclica. Matrice. Rigeneratrice. La donna, sua figlia, possiede tutte le stesse caratteristiche, gli stessi talenti. Dal suo corpo sacro ella crea o distrugge, così come vuole la Natura. Nel suo corpo magico, erotico (cioè vivo), la donna sanguina, fa crescere la vita, accoglie chi ancora non è nato, partorisce, alleva e nutre i suoi piccoli. Fa l'amore, crea energia, crea vita: tutto nel suo corpo. Dal rapporto materiale con i suoi piccoli, attraverso la funzione di condividere il cibo, la donna ha inventato il linguaggio e la comunicazione, gli utensili, la ceramica e l'arte.

Poiché il corpo della donna, così simile a quello della terra, produce abbastanza cibo per la sua prole, nell'antichità i nostri antenati impararono ad aver fiducia nella Madre, e della Grande Madre modellarono immagini dai grandi seni abbondanti e dal ventre gravido rigonfio. 

I primissimi esseri umani crearono nella pietra immagini della Donna Divina le cui fattezze sopravvivono ancora.

Ruota delle Festivita'
 


Nella Ruota delle Festività Sacre osservate dalle streghe è rappresentato un serpente che si morde la coda. Questo simbolo lega il ciclo stagionale alla rigenerazione e alla rinascita, mostrando come la Dea ci contenga all'interno del passaggio ciclico del tempo cadenzato dagli 8 punti di potere particolare nel corso di ogni anno. (Nota di Lunaria: il che, è anche logico, visto che è la donna che porta il feto dentro di sé, formandolo. Anche la gravidanza è un ciclo stagionale di rigenerazione e di rinascita, quindi è logico associare le feste pagane all'utero femminile, specialmente della Dea, che diventa così l'Utero di Madre Natura, che tutto crea e tutto fa morire, per poi far rinascere, seguendo il corso delle stagioni)
Fino a tempi recentissimi le popolazioni celtiche hanno celebrato queste feste accendendo falò. In Svizzera la festa dell'Indipendenza nazionale cade il primo di agosto e viene celebrata con l'accensione di grandi fuochi. Rimangono ancora molte tracce delle antiche pratiche dei nostri antenati che osservavano questi cicli con riverenza e devozione.
Il giorno di Candelora, la Dea Brigit passa e conferisce alle sue seguaci il potere di guarire. 

Marija Gimbutas racconta che all'inizio del suo vasto progetto archeologico in Tessaglia, ancora prima di iniziare gli scavi si chinò e raccolse una statuetta femminile. Un temporale aveva dissotterrato quella statuetta di yogini o Sacerdotessa che risaliva al 6000 a.C ed era antecedente agli Dei olimpici e alle città-stato della Grecia di diverse migliaia di anni. Per tutta la sua vita professionale Marija Gimbutas aveva avuto a che fare con le "armi, armi, e ancora armi" delle civiltà indoeuropee, i cui resti coprivano quelli delle antiche civiltà indigene rinvenute negli scavi a uno strato archeologico più profondo. Marija Gimbutas percepiva queste civiltà più antiche come pacifiche, ugualitarie e matristiche. Il progetto in Tessaglia confermò le sue ricerche e le consentì di documentare appieno le antiche culture della Dea nel suo bellissimo libro "Il linguaggio della Dea". 
 
Circa cinquemila anni fa in tutto il mondo le antiche civiltà pacifiche furono completamente rovesciate e al loro posto subentrarono le dinastie, i re, la schiavitù, il governo centralizzato, la guerra, il dominio maschile, l'oppressione della donna e si svilupparono strutture moderne come il matrimonio e la religione organizzata. Ciò che non viene mai chiarito nei libri di storia, ed è discusso di rado nelle interpretazioni archeologiche, è il fatto che venne universalmente rovesciato tutto quanto era migliore e centrato sulla donna; e il suo posto fu preso da quanto c'era di peggiore e dominato dall'uomo. 

Infine...

La Dea si manifesta come sciamana per liberare il pianeta dalle forze malvage, e il modo più ovvio in cui può prendere forma è attraverso le donne, le sue Sacerdotesse incarnate, e tutte le persone che si comportano in modo "femminino".
Prenditi tempo per benedire te stessa. Fai qualcosa per nutrire e amare te stessa. Magari potresti andare alle terme o fare una sauna o anche solo un bagno caldo, lasciando scorrere via tutte le preoccupazioni. Immagina di essere circondata da sacerdotesse che danzano o ancora meglio, invita le tue amiche più care a un rituale per il tuo nuovo sé. Se questo non è possibile, immagina soltanto la presenza di antenate femminili intorno a te e cerca di sentire la premura connessa allo spirito del femminino. Se hai dei fiori freschi, mettili nell'acqua mentre ti fai il bagno e lascia che la tua bellezza splenda in mezzo a loro. Senti come tu e i fiori siete la stessa cosa - manifestazioni vive e libere della forza vitale. 
I Buddhisti e i praticanti tantrici visualizzano la Dea in ogni dettaglio e la portano nei loro cuori. Tu puoi fare altrettanto. Trova un ritratto o una statua della Dea che preferisci o semplicemente immagina nella tua mente la divina presenza femminile e permettile di assumere una forma: inizia coscientemente ad identificarti intensamente con l'immagine fino a sentirla respirare dentro il tuo cuore. Immagina che il tuo ego diventi il suo ego, la sua mente diventi la tua mente. Senti la sua bellezza dentro di te e la tua bellezza dentro di lei; lascia che non vi sia più distacco fra voi, fino a percepire che tu sei Lei, tu sei la Dea, tu sei l'Amore stesso. 

Io che sono la bellezza della terra verdeggiante
e la candida luna tra le stelle
e i misteri delle acque,
chiamo le vostre anime perché si levino e vengano a Me.
Poiché Io sono l'anima della natura stessa,
colei che ha creato tutto l'universo.
Da Me provengono tutte le cose e a Me tutte devono ritornare.
Fate sì che Mi veneri un cuore pieno di gioia, perché ricordate:
tutti gli atti di amore e di piacere sono i miei rituali.
Che dentro di voi regni la bellezza e la forza,
il potere e la compassione,
l'onore e l'umiltà, la gioia e la reverenza.
E voi che cercate di conoscerMi, sappiate che la vostra ricerca
e il vostro struggimento saranno vani,
se non conoscerete il Mistero:
perché se non trovate dentro di voi quello che cercate,
non lo troverete in nessun altro luogo.
Poiché ricordate, sono stata con voi fino dal principio,
e sono ciò che si ottiene
alla fine del desiderio.