Tantra e Tao!

Nota di Lunaria: questo che riporto è il tredicesimo capitolo, 



più incentrato sul risveglio della propria Dea interiore; lo faccio uscire a parte, perché può essere utile sia alle wiccan sia a chi cerca un commento femminile al Tantra e al Tao; nel caso qualcuno volesse poi approfondire con il resto del discorso dell'Autrice, nel libro troverà argomenti che non sono strettamente wiccan, ma più analisi psico-fisiche e sociologiche. Comunque, ogni capitolo può anche essere letto come analisi a sé stante.

Tantra e Tao per Donne: Risvegliare la Dea in Sé


Seduta su un loto, con un loto nella mano, è Lakshmi, la Dea... Le Dee compaiono dentro il cocchio.
(Devyah Kavaçam, Testo Sacro Indù)

Il Tantra, parola sanscrita la cui traduzione migliore ritengo sia "dottrina", si sviluppò nell'India medioevale. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html
L'universo è, nella sua concezione, una manifestazione della coscienza divina come puro gioco creativo, espressa attraverso l'equilibrio delle due energie opposte, quella femminile e quella maschile: Shakti e Shiva.

Nota di Lunaria: si ricordi che secondo l'Induismo, e soprattutto nel Tantra è la parte femminile ad essere attiva e "attivante" di quella maschile: Shakti è energia e azione, dinamismo che non ha né inizio né fine.


Esiste poi una suddivisione, per quanto riguarda le Dee Indù:

- La specie delle Devi Shakti bianche e positive (Parvati, Gauri, Uma)
- La specie delle Devi Shakti nere e negative, ossia con natura terribile (Durga, Kali, Bhairavi).


Nel Tantra le Devi Shakti bianche e nere sono considerate la forza, la potenza del principio attivo dell'universo e le creatrici degli Dei. Dalla teoria generale è germinata poi un sottoinsieme, che considerava la sessualità una via per arrivare al Divino: il fluido (kuladravya) o nettare (kulamrita) che aiuta l'iniziato a raggiungere la trascendenza discende per via naturale dal ventre di una donna. 
La sorgente dei fluidi vaginali femminili (quelli prodotti dall'eiaculazione o amrita) è addirittura il cielo.
In Cina, dal II secolo d.c fino al XVII, si affermò una tradizione taoista, basata su pratiche sessuali, e una filosofia, che, al pari del tantra, considerava la vagina una sorgente di vita divina.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/breve-introduzione-al-taoismo.html
(Nota di Lunaria: infatti, tra buddhismo, confucianesimo e taoismo, l'unico che può parzialmente salvarsi per via del fatto che qualche risicato simbolismo femminile lo ha conservato, è solo il taoismo. buddhismo e confucianesimo sono orrendamente misogini e gerarchici)

L'uomo doveva pertanto imparare a condurre la donna all'orgasmo con abilità e attenzione, per poter beneficiare delle energizzanti essenze "yin", i succhi vaginali che alimentavano la vitalità. L'insegnamento era basato sui testi classici dello yoga sessuale ("educazione del pene"), che spiegavano come soddisfare adeguatamente mogli e concubine con un lungo preludio e una penetrazione attentamente regolata nei tempi, perché dall'estasi femminile dipendeva non solo il concepimento di figli sani, ma anche l'armonia personale e cosmica. 


"All'uomo si richiede come minimo di ritardare il climax per rispettare la differenza temporale di arousal (eccitazione) fra il "fuoco e l'acqua" e offrire piena soddisfazione alla donna", scrive lo storico Wilde.
"La donna, dicevano i classici, ama la lentezza (hsu), detesta la fretta (chi) e la violenza (pao)... esprime il desiderio con i suoni (yin), i movimenti (tung) e i segni (cheng o tao). Nelle sue manifestazioni sessuali è simile all'acqua, "lenta a riscaldarsi e lenta a raffreddarsi"... la stimolazione prolungata è considerata indispensabile per l'orgasmo". 


I testi erotici taoisti partono dal presupposto che l'intensità sessuale femminile è più forte di quella maschile, quindi l'uomo deve essere educato a superare questa disarmonia innata e ad apprendere le tecniche utili a controllare la propria eccitazione sessuale e a stimolare "la fonte di giada" della donna, che dona la salute. 

Per un approfondimento sul piacere femminile, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/11/piacere-femminile.html

Il corpo femminile, secondo questa concezione, emana essenze medicamentose in vari punti: sotto la lingua, dai seni e dalla vagina. L'uomo per vivere sano, deve attivare il rilascio di queste sostanze preziose. Il seno femminile, spiega il testo sacro taoista, "la grande libagione dei tre picchi", sprigiona, "la Bianca Neve", che ha effetti benefici sulla milza e sulla spina dorsale dell'uomo che lo assorbe. Suggendo i capezzoli egli apre "tutti i meridiani della donna" e "ne rilassa il corpo e la mente", penetrando così nel suo "laghetto fiorito", stimolando "La Porta Scura" in esso celata, che libera i fluidi corporei e l'energia. "Dei tre oggetti dell'assorbimento questo è il tuo primo dovere", intima l'autore.

Quando avviene l'amplesso, la donna è pervasa dalla voluttà, ha le gote arrossate e la voce tremula. 
è questo il momento in cui si apre la "porta", l'energia fluisce e le secrezioni traboccano. Se ritrae di poco il "suo stelo di giada" e assume la posizione del "dare e del ricevere", l'uomo accetta la sua "chi" e ne assorbe le essenze, rafforzando così il proprio "yang primigenio" e nutrendo il proprio spirito.
Vale la pena soffermarsi un poco su questi concetti, così estranei alla nostra cultura. Una donna che viva la propria sessualità in un contesto del genere - in cui le essenze che fluiscono dal suo corpo durante il sesso orale sono ritenute salutari per il partner maschile, al quale è stato insegnato che il suo primo dovere nell'amplesso è rilassare il corpo e la mente della donna - si libererebbe dalle pressioni cui è spesso soggetta, dall'ansia di arrivare in fretta al climax e dal timore di essere egoista. 

Il rilassamento, così essenziale nel Tao, è, come ben sappiamo, la chiave di volta dell'abbandono femminile.
Ripensando alle sofferenze sessuali che noi donne occidentali ancora sperimentiamo, ho maturato la convinzione che il tantrismo e le tradizioni taoiste con esso imparentate abbiano una comprensione più profonda della sessualità femminile, soprattutto per quanto riguarda la connessione cervello-vagina.
Segnali sempre più frequenti - sia storici sia neurobiologici - indicano la centralità del punto G, quale mediatore fra la sessualità e la coscienza. Nella dottrina tantrica la comprensione del "punto sacro" è fondamentale per comprendere la natura della Dea che è insita in ogni donna.

Quando cominciamo a risvegliarci dentro, il punto sacro rivela verità più profonde sulla nostra natura divinamente femminile. Quando ci innamoriamo del nostro Io Femminile Divino, non c'è cosa che ci appaia più preziosa. Lei, l'Essenza di ciò che siete, non vi lascerà mai. Quando il punto sacro e la clitoride rivelano tutto il loro potenziale è come andare sulle montagne russe. Non è soltanto una questione di orgasmo: l'orgasmo segnala che qualcosa funziona a dovere [...] Il risveglio dell'inconscio e il rilascio di energie tramite il massaggio del punto sacro apre nuovi spazi al piacere e all'amore.
Nota di Lunaria: è risaputo che gran parte del cristianesimo verte su concetti come astinenza, rinuncia, misoginia; è tutto collegato: l'ideale del "raggiungere il regno dei cieli, essere puro" incita l'uomo maschio a distaccarsi dal mondo, quindi anche dalla sessualità; per smorzare questo istinto naturale e biologico, ecco che il maschio cristiano si fa violenza da solo, con comportamenti di masochismo estremo, fino a convincersi, per meglio distaccarsi dall'eccitazione e dal desiderio, che la donna sia una cosa immonda, un sacco di letame, un qualcosa di ripugnante. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/misoginia-e-ginofobia-durante-la-caccia.html)

A tal fine suggerisco di leggersi "Storia della castità". Qui ne riporto un breve stralcio:

"Il deserto fu visto, dai primi cristiani, come un mondo di libertà che respingeva le tentazioni. Un uomo o una donna potevano andare nel deserto, a tentare la sorte con i nomadi, la fame e il freddo, avendo come unica compagnia gli aneliti dell'anima e se l'avessero trovata, la presenza di Dio. I Padri del Deserto vivevano raccogliendo le scarse risorse del deserto: bulbi, radici, qualche pianta, bacche. Un pasto normale poteva consistere di due pezzi di pane, sale e varie radici o erbe selvatiche. Giovanni Cassiano raccomandava la dieta dei due pezzi di pane al giorno per sei mesi come metodo efficace per ottenere la castità. Per i Padri, la lussuria ispirata dal demonio era il nemico più temibile e le pratiche ascetiche, in primo luogo la privazione del cibo combinata con troppo poco sonno, erano l'arma più potente per combatterla. Come ammoniva uno dei Padri, i monaci dovevano "trascendere le leggi della natura" attraverso la mortificazione della carne, prevenendo in tal modo un'eccessiva accumulazione di sperma. Sia gli asceti che i medici credevano che lo sperma si producesse come conseguenza di un'alimentazione sovrabbondante, e l'antidoto era quindi il digiuno. La maggior parte dei Padri pativa l'angoscia dei desideri e dei pensieri lubrichi ma resisteva, arrivando fino alla mortificazione e all'automutilazione. Alcuni si spinsero a misure estreme pur di conservare la castità. Ammonio si bruciò le carni con un ferro rovente per liberarsi dalle passioni carnali. Il vecchio Pacone si avventurò in una tana di iene aspettandosi di morirvi e si mise un aspide vicino ai genitali. Evagrio, che era preso d'amore per una nobildonna, raffreddò i propri ardori immergendosi in un pozzo ghiacciato. Un Padre ossessionato dai ricordi di una bella signora ricorse al metodo più macabro per vaccinarsi contro la passione. Quando fu informato che la donna era morta, cercò e trovò la tomba e inzuppò il suo mantello nei fluidi del cadavere in putrefazione. Conservò sempre religiosamente quel mantello, in modo che il suo fetore soffocasse in lui ogni fissazione sulla desiderabilità della donna. Quando morì a cinquantaquattro anni, era rimasto per tre anni libero da ogni voglia. Per secoli lo spietato deserto è stato il metaforico specchio della lotta per la castità sostenuta dai Padri. Se ne stavano appiattati nei loro buchi inospitali, mezzi morti di fame, digiunando a oltranza, tentati dal cibo che, come credevano, avrebbe acuito i loro sensi già sovraeccitati, passando la maggior parte della vita a pregare ma soprattutto a contemplare ogni minimo pensiero peccaminoso. Tra l'altro, anche il buddhismo originariamente si basava sugli stessi concetti misogini di matrice cristiana: prevenendo in tal modo un'eccessiva accumulazione di sperma:  sia gli asceti che i medici credevano che lo sperma si producesse come conseguenza di un'alimentazione sovrabbondante, e l'antidoto era quindi il digiuno." 

è significativo leggere un autore mariolatra del nostro tempo, un uomo che pure ha assistito all'emancipazione femminile, e che pure, ancora, si ostina a parlare di frigidità mariana e di come, secondo lui (e per esteso, secondo l'intera dottrina cattolica) sia una cosa buona e giusta essere frigide, letteralmente private di una clitoride, come se questo fosse la massima realizzazione non solo di una donna, ma persino del concetto di amore e dono di sé!


"Dio ha chiesto a maria il superamento di molti valori normali (piacere, godimento...) poiché era chiamata a realizzare l'amore nelle sue forme supreme/ha rinunciato radicalmente all'eros" (Laurentin)
Ma cos'è un amore senza il piacere fisico, intenso, estatico, lo stare a tu per tu con e nell'altro/a?
è amore vero, questo amore cattolico mutilato della carnalità vaginale\clitoridea vera e autentica? O non è piuttosto la parodia grottesca dell'amore vero? A cominciare da quell'idolatria mariana oscena, mercificatoria, l'idolatria ginecologica di un imene sempre intatto, prima della fecondazione, durante il parto e dopo il parto. Intatto eternamente. (con i "bei risultati" che vediamo qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/verginita-e-patriarcato.html)
E lo stesso mariolatra ci ricorda che:
"maria è estranea a molti obiettivi per i quali si batte il femminismo ideologico radicale: libertà sessuale a tutto campo/libertà di godere senza concepire/conquista dell'avere, del sapere, del potere" (ovviamente: il Logos Attivo si fece maschio e venne solo nel maschio gesù...)
Sì, maria è estranea al femminismo, ma è estranea anche all'essere donna: è una parodia grottesca di cosa sia una donna, un sottoesemplare di femmina, ridotta a puro utero procreativo. 
Un utero triste, atto ad ospitare un feto scandalosamente divino e scandalosamente solo maschile; un utero piatto, vuoto, deprimente, asettico e cavo; un utero mutilato di ogni femminilità vera. 
Più che di ventre femminile, per maria si dovebbe parlare di incubatrice.
(E TUTTA LA DOCUMENTAZIONE TEOLOGICA SU MARIA è STATA MESSA QUI

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/verginita-e-patriarcato.html E LO DICO ALLE TANTE FEMMINISTUCOLE CHE FANNO APOLOGIA AL CRISTIANESIMO!)

P.s quanto scritto qui è pensato per il rapporto tra uomo e donna. E tuttavia (anche se io non sono una grande esperta di Giappone, dovrei informarmi meglio leggendo qualche libro) ricordo che in Giappone è presente anche una variante più "androgina, effemminata" del maschile:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/qualche-riflessione-sul-movimento-trans.html
con manga dall'erotismo omosessuale pensati per uomini
ma anche per donne attratte dall'omosessualità maschile (anche se molto "edulcorata" e fatta per lusingare l'occhio femminile)
Vedi il fenomeno degli Shonen-Ai
https://www.culturagay.it/recensione/10970
https://www.culturagay.it/saggio/52

è possibile che ci sia una storia della transessualità e omosessualità asiatica, anche a fini di culto sacro (con relativa soppressione in altri periodi, come avvenne anche nei paesi semiti, e lo sappiamo leggendo la bibbia e la condanna biblica alle "prostitute" e agli "effeminati"...) ma allo stato attuale non ho letto a sufficienza per poter parlare di questo argomento… anche se però "posso fare 2 + 2" perché già conoscevo il fenomeno del visual kei\gothic lolita (poi traghettato anche in certi gruppi gothic anche occidentali)

https://nippop-eventi.it/2018/nippop2018/visual-kei-il-lato-trasgressivo-del-rock-giapponese-anni-80/

Quindi sì, probabilmente il Giappone e forse anche altri paesi asiatici hanno sempre "flirtato" più o meno palesemente col fenomeno del travestitismo\transessualità, forse molto più che da noi… del resto alcuni paesi come il Myanmar o il Vietnam prima dell'arrivo del pestilenziale buddhismo praticavano lo sciamanesimo e nello sciamanesimo è previsto il travestitismo
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/myanmar-spiriti-black-metal.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/sciamanesimo.html

anche nell'induismo c'è una Dea patrona dei trans
https://aminoapps.com/c/hinduism/page/blog/bahuchara-mata-patroness-of-the-hijras-and-the-lgbt/06Zv_P8qIkuKYb8M0jD4voxvvXmbjWVrnEL 
e comunque il culto a Cibele era amministrato da sacerdoti che si auto-eviravano e indossavano vesti femminili...
http://www.treccani.it/enciclopedia/cibele_(Enciclopedia-Italiana)/

Più raro, ma non inesistente, il fenomeno delle donne che si travestivano da uomini: https://www.vanillamagazine.it/le-burrneshe-le-vergini-giurate-albanesi-costrette-a-diventare-uomini/
cosa che potrebbe sembrare ben grottesca, visto che l'Albania dell'epoca Kanun era un paese piuttosto patriarcale:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/albania-2-donne-patriore-antichi-dei-e.html
Ricordo che quando andai, diversi anni fa, al concerto italiano dei Moi Dix Mois c'erano centinaia di ragazzine che erano completamente arrapate di fronte al bel cantante, Mana… Un uomo che, effettivamente, potrebbe avere dozzine di donne se solo lo volesse, visto che scatena scene di isteria femminile...


Ma anche uno degli ultimi idoli del visual kei (che è svedese, anche se "gioca" a fare il giapponese) è idolatrato da centinaia di ragazze...




Tutto questo dovrebbe dimostrare a certi cristianucoli che gridano al "golpe omosessualista" o "dittatura gender" che tendenze alternative all'eterosessualità sono presenti da SEMPRE nelle diverse culture, da nord a sud, da est a ovest… ma vabbè, rinuncio a spiegarlo a gente che è già tanto se ha letto le prime due frasi della loro bibbia (sulla quale basano tutte le loro certezze...) o a gente fanatica che la conosce a memoria ma che, appunto, ignora il 99% del resto delle cose che andrebbero conosciute parlando di "storia delle religioni\antropologia"


ALTRO APPROFONDIMENTO
La Donna e le energie creative sessuali



Il legame femminile tra sessualità e creatività sta a significare che nella donna l'atto del fare l'amore può risvegliare le energie creative (Nota di Lunaria: E OVVIAMENTE il cristianesimo ha sempre SOFFOCATO E DISPREZZATO IL PIACERE
FEMMINILE NON PROCREATIVO, O COME DICONO OGGI "NON APERTO ALLA VITA"... COME SE UNA DONNA DOVESSE RESTARE INCINTA OGNI VOLTA CHE DECIDE DI FARE SESSO)
Se siete sessualmente attive, notate l'intensificarsi della sensualità durante l'atto amoroso e gli effetti che il sesso ha sui vostri sentimenti, sull'amore, sulla vita quotidiana. L'accresciuto senso di consapevolezza può anche essere sperimentato nell'interazione con la natura; siate coscienti del senso della vita, delle sensazioni che evoca. Toccate e fatevi toccare dalla vita che vi circonda, sperimentate la natura di notte e notate l'influenza che l'oscurità, le stelle e la Luna hanno sulla vostra percezione. Tutti questi metodi per svegliare le energie creative possono essere usati separatamente o in varie combinazioni nel corso della vita quotidiana; la combinazione di presa di coscienza della natura, della danza e del sesso erano alla base di tutti gli antichi riti di fertilità. Oltre che col corpo, le energie creative possono essere risvegliate con la mente. Spesso un evento drammatico come la morte di un familiare può causare esplosioni di energia creativa che deve assolutamente essere rilasciata. Qualche volta una situazione, una forma, un panorama o un suono possono innescare l'energia creativa che, nella vostra mente, prenderà la forma di un'idea, di una poesia, di un quadro o di un brano musicale.
Cercate di scoprire come gli altri esprimono le loro energie creative. Osservate tutte le espressioni della creatività altrui con mente aperta, dimenticate ogni preconcetto o idea sul significato di arte.


Esercizio: Il Risveglio dell'Energia

Questa visualizzazione ti permette di aprire la mente e accettare il flusso di energie creative in forme d'idee, che saranno i tuoi "figli mentali": devi permettere loro di crescere, ed essi potranno prendere forma nel mondo materiale o verranno riassorbiti in te stessa. Siediti comodamente e porta la tua consapevolezza dentro di te. Rilassati, sii consapevole del tuo utero e senti che esso è nell'oscurità del tuo corpo. Porta l'attenzione nell'oscurità e gradualmente visualizza te stessa di fronte al tuo Albero del Grembo. Osserva i dettagli dell'Albero e la fase della Luna che lo sovrasta. Davanti a te c'è il laghetto, e allungandoti in punta di piedi, riesci a toccare un ramo che pende sull'acqua. Appena tocchi il ramo senti le foglie stormire come se sussurrassero il tuo nome. Guardando tra le foglie vedi una piccola colomba bianca, dal petto rosa pallido, che ti guarda con gli occhietti arancioni. Con un solo grazioso movimento si stacca dal ramo e plana attraverso lo stagno atterrando ai piedi dell'Albero del Grembo. L'immagine della colomba bianca vicino all'albero illuminato dalla Luna stimola ricordi provenienti dal profondo della tua mente. Una delicata voce femminile parla nella tua testa e ti dà il benvenuto invitandoti ad attraversare l'acqua della vita per entrare nell'oscurità della nascita. Mentre la voce parla, ti rendi conto di avere sulla fronte una stella luminosa (Nota di Lunaria: Ishtar era accompagnata da una stella). Dall'altra parte del laghetto vedi che una sfera di luce bianca sta crescendo intorno alla colomba rendendo le sue piume scintillanti come fiamme. La colomba si libra e si posa davanti al tronco dell'albero. Esitando, sfiori l'acqua con un piede aspettandoti che esso affondi, invece scopri di poter camminare sulla superficie. (Nota di Lunaria: le Dee camminano o sorgono dalle acque: Yemanja, Mami Wata, Kannon, Benten, Venere...) Quando raggiungi l'albero scopri che nel tronco si è aperto un varco e poi segui la colomba nelle sue profondità. Nell'oscurità senti le pareti dell'albero circondarti con la sua rassicurante energia. Stendi le braccia in modo da ricevere la luce e l'amore che fluiscono dalla colomba verso di te. Ti accorgi che sia il tuo ventre che sia il tuo seno sono gonfi come in gravidanza. Ti senti stabile e in equilibrio e percepisci i semi dell'ispirazione, ancora non formati, riposare nella tua mente. Rimani in questa posizione finché ti senti pronta a tornare. Lascia che l'immagine dell'Albero del Grembo e la luce della colomba svaniscano lentamente. Riporta la coscienza al tuo corpo seduto e respira profondamente mentre apri gli occhi. La luce della colomba potrebbe rimanere con te ancora per un po' di tempo.
Nel mondo moderno, le persone non dedicano tempo all'espressione della creatività. Riconoscendo che la vostra natura è creativa e che è collegata alla vostra mente tramite il corpo e il suo ciclo, sarete in grado di prendere coscienza del vostro potenziale creativo. Trattenere le energie può causare un senso di isolamento o di stagnazione, assenza di desiderio sessuale e una ridotta consapevolezza del mondo fisico esteriore. 
Il sesso e l'erotismo sono le espressioni più ovvie delle energie creative attraverso il corpo e sono forze potenti nel generare arte. La sessualità offre l'abilità di creare e modellare la vita: infatti l'atto sessuale risveglia le energie creative della donna, può aumentare la sua creatività e ispirazione, e può dare inizio alla formazione del corpo di un bambino intorno all'essenza della vita in lei. Nel passato la sessualità della donna era riverita. Tutte le donne, come il Divino, hanno la capacità di creare la vita e dare forma al mondo manifesto; (Nota di Lunaria: vi ricordate che a catechismo e a messa vi si faceva imparare "Gesù, generato non creato dal Padre"... infatti - e ne parla anche Robert Graves in "La Dea Bianca" - il cristianesimo, insieme ai greci e ad altri popoli androcratici, considera il "dio padre" che "genera", mentre in realtà è la Dea  - e la donna - a generare figli... ma il pensiero di un Divino Femminile ai cristiani ha sempre fatto schifo, e così anche oggi si dice "Generato non creato dal Padre"...) quindi l'atto sessuale era visto come una esperienza dalla forte valenza spirituale al di là della mera gratificazione sessuale.
Il sesso era una preghiera, una meditazione, una celebrazione della vita e del Divino. Le donne nelle culture babilonese e sumera offrivano i loro atti sessuali al tempio come forma di adorazione e servizio per le loro Dee ed era normale che una donna praticasse questa forma di devozione almeno una volta nella vita. L'atto sessuale era considerato un potenziamento anche per l'uomo. In molte culture un uomo poteva diventare re solo se si sposava o accoppiava con la rappresentante della Sovranità della Terra. Attraverso questo atto sessuale assumeva il potere per essere re, con l'autorità, la responsabilità, la saggezza e l'ispirazione della Dea in terra. In cambio egli risvegliava le energie creative nella partner e nella terra portando fertilità ad entrambe. Se il re diveniva incapace di risvegliare queste energie a causa dell'età avanzata, di una malattia, per incapacità, la rappresentante della Dea si rivolgeva altrove per cercare il suo "risvegliatore". Queste immagini sono un tema comune nelle leggende popolari, e la più conosciuta è quella di Re Artù: quando la Regina Ginevra, che rappresentava la Sovranità, fu trascurata da Artù, si rivolse a Lancillotto che diventò il suo amante. Per effetto di questo atto, Artù perse il potere e l'autorità sui suoi cavalieri e sul popolo. L'atto sessuale lega l'umanità alla terra, un uomo a una donna e una donna alle proprie energie creative, quindi lei diventa fonte d'ispirazione e potenziamento del partner. Nella storia e nelle leggende la donna portava spesso visioni ed entusiasmo, era la musa ispiratrice, sfidava e stimolava energia e forza nell'uomo agendo per lui come un catalizzatore; le Dee erano rappresentate come dispensatrici di guida, direzione e significato per la vita dei loro eroi. Sia nell'antica Grecia che in India le donne istruite e abili nell'arte del sesso avevano uno status più elevato delle donne comuni. Esse erano stimate per il loro talento musicale e poetico e per la loro competenza in filosofia e strategia di guerra. Nel mondo occidentale l'atto sessuale con la sua connotazione sociale ha sofferto grandemente a causa delle dottrine della chiesa medioevale (Nota di Lunaria: Sant'Agostino è stato tra i più influenti, in merito alla dottrina della morale cristiana. Pontificò di peccato sessuale e di piacere visto come sommo peccato)
L'idea del corpo, del sesso e della sessualità come espressioni del divino, della devozione e della spiritualità, può risultare ancora difficile da comprendere persino per la società moderna. Si pensava che il sesso portasse la gente lontano dalla spiritualità e che la sessualità delle donne fosse la causa della tentazione originale che allontanò l'umanità da Dio.
(Nota di Lunaria: La denigrazione della donna terrena, che parte dall'età patristica e si perfeziona con la Scolastica dell'Aquino, va di pari passo con l'esaltazione della vergine maria, come la donna priva di piacere sessuale, e quindi, di potenza e autonomia sessuale: tanto più si esaltava maria, e tanto più la donna in terra era denigrata e disprezzata come "ianua diaboli", la porta del demonio, fonte di tentazione che trascina l'uomo verso la degradazione della fornicazione. Maria è ancora chiamata "ianua coeli", la porta del paradiso; del resto, la demonizzazione del corpo e del sesso "fatto per piacere" precede la svalutazione della donna, considerata dagli asceti e dai teologi come "tentatrice" che provoca le diaboliche erezioni - si veda Agostino - e quindi li distoglie da Dio. Per reazione, la repressione, demonizzazione e la rimozione conscia del piacere sessuale, portò all'escalation di psicopatia sessuale dal '400 al '600, provocando la caccia alle streghe: i teologi e gli inquisitori immaginavano orge e coiti demoniaci, sublimando le loro stesse fantasie sessuali e "trasferendole" sui demoni, non a caso "copulatori" delle donne viste come "sessualmente insaziabili")

Il ruolo sessuale della donna si ridusse al soddisfacimento dei bisogni dell'uomo e a quello di generare i suoi figli (Nota di Lunaria: questa è ancora dottrina cattolica).
Per una donna godere del sesso, chiederlo e trarre da esso energia e piacere significava permettere alla sua natura malefica di emergere e perdere il rispetto che poteva aver meritato dagli uomini e dalla società. (Nota di Lunaria: appunto. Uomini e società che idolatravano maria, colei che non si "macchiò" sessualmente, perché restò eternamente vergine e procreò "senza bisogno" di fare sesso e senza aver goduto)
Il concetto di sesso venne fermamente abbinato alla gratificazione maschile e alla procreazione. Nel mondo moderno il sesso è ancora considerato sporco, vergognoso e depravato se consumato al di fuori delle restrizioni e come le mestruazioni, alcuni suoi aspetti sono considerati malefici o addirittura sono andati completamente perduti. Con il risveglio e il fluire delle energie vengono l'ispirazione, le idee e la capacità di creare. Se siete sessualmente attive, durante un rapporto prendete coscienza delle vostre energie creative e del vostro amore attraverso il tatto e i movimenti. Prendete coscienza sia della vostra fisicità che dei vostri sentimenti e considerate il vostro atto sessuale come appartenente a entrambi. Siate coscienti del vostro utero e del suo legame con le sensazioni del corpo. Liberatevi dalle inibizioni ed esprimete l'energia del vostro corpo che interagisce con un altro corpo come desiderate: siate selvagge o delicate, passive o attente, animalesche e indomite, e siate aggraziate ed equilibrate! Sentite che state tessendo la ragnatela di un incantesimo che, secondo la fase del ciclo, potrà essere una ragnatela di amore comprensivo, un incantesimo che prende e trasforma, l'oscurità del mondo interiore portata verso l'esterno o un dono di luce e di rinnovamento. Le energie sessuali possono essere liberate dal corpo nell'orgasmo oppure dirette attraverso le mani o la voce. Per liberare l'energia stendete le braccia e "gridate" l'energia, sentitela scorrere attraverso la voce, le braccia e le mani. Dirigendo l'energia per comprendere voi stesse e il vostro partner create un legame d'amore tra voi due a un livello più profondo e interiore. 
Una donna potrebbe, se lo volesse, "usare" un uomo e prendere tutta l'energia che egli ha da dare. L'immagine della vampiressa è l'esempio estremo di una donna che prende tutte le energie da un uomo per dare a se stessa vitalità e piacere. Non è sbagliato "prendere" nella fase dell'Incantatrice, ma questo deve essere bilanciato dalla consapevolezza della necessità di "dare" in un'altra fase.
La vostra sessualità cambierà con le fasi mensili, quindi permettete a voi stesse di sperimentare la gamma completa di diverse qualità. Se normalmente non fate l'amore quando avete le mestruazioni, provate a farlo la prossima volta. Mentre cresce la vostra consapevolezza delle diverse fasi della sessualità, anche il vostro partner comincerà a notarle e reagirà a esse in modo diverso; questo porterà varietà nella reazione oltre a un'accettazione reale della natura ciclica della donna.
Se non avete un partner, le energie sessuali possono essere liberate con l'orgasmo.


Esercizio

Se non siete sicure dei cambiamenti delle vostre energie sessuali durante il mese fingete di essere l'archetipo di ogni determinata fase. Chiedetevi come farebbe l'amore la Vergine, la Madre, l'Incantatrice, la Strega. Come si muoverebbe o in che posizione? Che parole userebbe? Di cosa ha bisogno e cosa può dare? Non rivelate al vostro partner il ruolo che impersonate, ma osservate eventuali cambiamenti nel suo modo di rapportarsi a voi. Familiarizzando sempre di più con ciascuna energia sessuale vissuta durante il ciclo sarete in grado di accettarle ed esprimerle come parte naturale di voi. Impersonando tutti e quattro gli archetipi durante il proprio ciclo una donna dà al partner maschile soprattutto la capacità di accettare e vivere tutti gli aspetti del Divino Femminile e di connettersi a essi.