Ma infatti, non avrete pensato che una bibliomane integralista come me poteva non leggere libri di argomento scientifico, vero?
Cominciamo già bene, parlando di Sumeri & Babilonesi, Astrologia e Matematica!
Le Madri dell'Hard'n'Heavy Metal con female vocals, negli anni Ottanta!
e sempre grintose anche negli ultimi anni!
ché mi è venuto lo sghiribizzo di risentirmele dopo che ieri mi sono fatta la full immersion con i Judas Priest (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/pionieri-del-movimento-di-liberazione.html)
Per una breve storia della Matematica, vedi anche:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/breve-storia-della-matematica.html
Egizi, Indù e Matematica: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gli-egizi-e-la-matematica.html
Biblioteca di Alessandria: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/la-biblioteca-di-alessandria.html
Cinesi e matematica: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/la-matematica-cinese-e-wang-zhenyi.html
Info tratte da
I Sumeri studiarono la medicina, la botanica, la zoologia.
Tra le tavolette di Ebla c'era un manuale per lo studio degli animali, già suddivisi in terrestri, acquatici e volatili; i Sumeri elencarono 101 tipi di pesci nonché anguille e tartarughe; gli uccelli elencati erano 142. Non potevano mancare anche animali mitologici.
I Sumeri si dedicarono anche al mondo delle piante e alle loro proprietà, nonché ai minerali e alla chimica, che usavano per finalità pratiche come preparare le bevande alcoliche (birra) e le medicine.
Per quanto riguarda la Matematica, i Sumeri conoscevano due diversi sistemi di numerazione, anche se usavano soprattutto quello sessagesimale. Sapevano anche calcolare i numeri frazionari, le equazioni di secondo grado ed estrarre radici quadrate e cubiche.
Avevano però un limite: ignoravano il valore dello zero.
Le lunghezze erano calcolate in riferimento a parti umani, come i gomiti (cubito), i pollici, le braccia, ma per le costruzioni edilizie usavano righe-campione.
Tra le migliaia di tavolette dell'archivio di Ebla, sono state trovate più di 300 tavolette a carattere scientifico.
Per quanto riguarda la medicina, i Sumeri ne praticavano di due tipi: l'Ashiputu, legata a credenze religiose e l'Asutu, più scientifica.
I medici dovevano scacciare lo spirito maligno ritenuto responsabile della malattia, tramite particolari esorcismi, lo dovevano intrappolare in una statuetta di creta che raffigurava il paziente e a fine rito questa statuetta veniva distrutta. (1)
Per curare i pazienti si usavano la magia e la divinazione serviva a sapere se il trattamento avrebbe portato dei benefici.
(1) Nota di Lunaria: nella celebre saga di Wishmaster, il malvagio jinn era stato proprio intrappolato in un ovale rosso fuoco...
per poi essere riportato nel nostro mondo proprio da sprovveduti della nostra epoca!
ALTRO APPROFONDIMENTO Info tratte da
La Matematica, universalmente considerata come generatrice di tutte le scienze della natura, è al centro del crescente interesse per le odierne conquiste della Scienza e della Tecnica.
La Matematica è un fatto culturale che si risolve in una continuità ed unità di pensiero che rende attuali gli antichi matematici ed antichi i moderni.
Il progressivo estendersi del sapere matematico è stato spiegato in termini di mutua interazione pratica-teoria, teoria-pratica; si è fatto notare come problemi di ordine pratico conducano ad un certo tipo di Matematica ed inversamente come determinate teorie elaborate come pure divagazioni intellettuali ricevano, magari dopo secoli, inaspettate conferme sperimentali.
Numeri, figure, aggregati sono sempre stati così intimamente connessi da rendere impossibile, oltre che storicamente assurda, una loro separazione: numeri, geometria euclidea, geometrie non euclidee, strutture algebriche, geometria analitica, sistemi di numerazione, teorie dei gruppi…
LA MATEMATICA IN MESOPOTAMIA
Il conteggio delle cose è una pratica frequente e diffusa anche nelle società più primitive, tanto da rendere impossibile stabilire da chi, dove e come venne usato per la prima volta.
Per indicare i numeri gli uomini primitivi usarono nomi di oggetti intimamente connessi ai numeri stessi: le parole "io, ali, trifoglio, mano, mani" ecc. rappresentavano anche i numeri 1, 2, 3, 5, 10 ecc.
Tale sistema però è inadatto ad indicare tutti i numeri pensabili. Per eliminare questo ostacolo si fissarono, in un secondo tempo, alcuni numeri fondamentali che si succedevano ad intervalli regolari, ad esempio ogni 5, 10, 12, 20 unità. Si posero così i fondamenti dei sistemi di numerazione in base 5, 10, 12, 20.
Molto più tardi, quando la caccia, prima occupazione dell'uomo, cedette il passo all'agricoltura e si svilupparono gli scambi e il commercio, sorse l'esigenza delle notazioni numeriche, si trovarono allora dei simboli per indicare brevemente i singoli numeri.
L'adorazione religiosa di astri, soprattutto il Sole, condusse all'Astrologia e all'Astronomia.
La necessità di stabilire in modo netto i limiti delle proprietà terriere originò una rudimentale forma di Geometria.
Le prime civiltà si svilupparono tra il Tigri e l'Eufrate (l'odierno Iraq https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/iraq-le-foto-piu-belle-e-qualche-gruppo.html), circa settemila anni prima dell'era cristiana: Sumeri, Accadi, Babilonesi, Assiri.
I loro sacerdoti, capaci di leggere e scrivere, praticarono l'Astrologia e l'Astronomia, dando un contributo all'evoluzione della Matematica.
Nasce così una specie di mistica dei numeri: gli astri venivano studiati a fini divinatori, per annunciare il decorso degli eventi futuri.
Gli astrologi babilonesi a forza di osservare la volta celeste diventarono i migliori astronomi del mondo antico: calcolarono le eclissi di Sole e di Luna, determinarono il calendario, giunsero a conoscere esattamente gli angoli sotto cui le stelle sorgono e tramontano e le orbite dei pianeti.
Questa mescolanza di sacro e di profano, di astrologia e astronomia, di matematica e superstizione, caratterizza la scienza in Mesopotamia. I Babilonesi sono considerati gli autentici inventori dell'algebra: sapevano risolvere le equazioni di I e II grado con un metodo simile al nostro, esprimendo cioè le soluzioni mediante i coefficienti delle equazioni stesse.
Risolvevano anche le equazioni lineari a più incognite e studiavano le equazioni cubiche e biquadratiche. Conoscevano le proprietà del triangolo rettangolo e il rapporto tra le lunghezze della circonferenza e del suo diametro, valutato uguale a tre.
Questa tecnica algebrica è da attribuirsi al fatto che i Babilonesi scrivevano le parole sia con le sillabe (come noi) sia con ideogrammi (come i Cinesi).
Questa doppia possibilità portò alla scrittura sillabica delle parole dei testi matematici e alla scrittura ideogrammatica dei veri e propri concetti matematici, pervenendo a poco a poco ad un "moderno" simbolismo algebrico.
Il sistema di numerazione in uso era posizionale, cioè il valore di una cifra dipendeva dalla posizione da essa occupata nel numero. I simboli usati erano tre, a forma di triangoli col vertice ora verso il basso, ora verso destra.
I Sumeri avevano usato dapprima la numerazione decimale, poi erano giunti a quella per dozzine, più adatta per i grandi numeri e infine con i Babilonesi alla numerazione sessagesimale, cioè su base 60.
Tracce di questi sistemi di numerazione si ritrovano nella loro suddivisione del giorno e della notte in 12 ore, delle ore in 60 minuti, dei minuti in 60 secondi, del cerchio in 360 gradi e del grado in 60 primi, suddivisioni che, attraverso i Greci prima e i Romani, poi sono pervenute a noi.
La scelta del numero 60 come base della numerazione ha avuto due spiegazioni: la prima attribuisce questa scelta al grande numero di divisori di 60: 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20, 30.
La seconda si basa sulla considerazione che i Babilonesi misuravano il trascorrere del tempo dalla rotazione, nel corso della giornata, dell'ombra di un bastone piantato nel terreno. Quest'ombra cadeva su un quadrante circolare suddiviso in sei parti di 60 gradi ciascuna. Era stato scelto come unità proprio il numero 60 per la facilità della costruzione geometrica di quest'angolo. Dalla meridiana il numero 60 passò all'aritmetica come base del sistema di numerazione.
(Nota di Lunaria: e tuttavia, considerando che erano popolazioni che praticavano la magia... perché proprio il 60? Forse aveva un qualche simbolismo esoterico… https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-numerologia.html)
L'algebra babilonese non è stata tanto il prodotto di una serie di idee scaturite dal cervello di qualche sacerdote, quanto il risultato di una coincidenza storica: la sovrapposizione in uno stesso luogo di due civiltà, la sumerica e l'accadica, con lingue e strutture diverse, sillabica l'una, ideogrammatica l'altra.
I Babilonesi in algebra non ebbero nel mondo antico né successori, né rivali e alla loro scomparsa dalla scena della storia si perdette anche il ricordo della loro algebra che, successivamente dovette essere totalmente reinventata.
Vabbè, ho qui ancora una montagna di materiale a tema "esoterico-storico" da impaginare :P e sempre il tempo contatissimo :P
comunque, qui trovate altri approfondimenti sui Babilonesi\Sumeri, tra le cose che sono riuscita ad impaginare anche qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/lamashtu.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/le-pratiche-funerarie-dei-sumeri-la.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/arte-sumera-babilonese.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/introduzione-alla-mitologia-sumera.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/il-dio-sumero-della-luna-e-i.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/inni-babilonesi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dumuzi-la-figlia-di-iefte-e-i.html
Tra l'altro mi era pure venuto lo sghiribizzo di studiarmi le lingue dei sumeri\babilonesi\assiri…
Lingue che fanno tanto "evocazioni demoniache"
Chi se la ricorda la celebre scena di "Evil Dead - La Casa" di Sam Raimi, quando i protagonisti risvegliano i demoni ascoltando un nastro che riporta un'evocazione in sumero e la tizia grida "Spegnilo!" ("Shut it off!")
Omaggiato dagli An*l Vomit qui:
Cinesi e matematica: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/la-matematica-cinese-e-wang-zhenyi.html
Info tratte da
I Sumeri studiarono la medicina, la botanica, la zoologia.
Tra le tavolette di Ebla c'era un manuale per lo studio degli animali, già suddivisi in terrestri, acquatici e volatili; i Sumeri elencarono 101 tipi di pesci nonché anguille e tartarughe; gli uccelli elencati erano 142. Non potevano mancare anche animali mitologici.
I Sumeri si dedicarono anche al mondo delle piante e alle loro proprietà, nonché ai minerali e alla chimica, che usavano per finalità pratiche come preparare le bevande alcoliche (birra) e le medicine.
Per quanto riguarda la Matematica, i Sumeri conoscevano due diversi sistemi di numerazione, anche se usavano soprattutto quello sessagesimale. Sapevano anche calcolare i numeri frazionari, le equazioni di secondo grado ed estrarre radici quadrate e cubiche.
Avevano però un limite: ignoravano il valore dello zero.
Le lunghezze erano calcolate in riferimento a parti umani, come i gomiti (cubito), i pollici, le braccia, ma per le costruzioni edilizie usavano righe-campione.
Tra le migliaia di tavolette dell'archivio di Ebla, sono state trovate più di 300 tavolette a carattere scientifico.
Per quanto riguarda la medicina, i Sumeri ne praticavano di due tipi: l'Ashiputu, legata a credenze religiose e l'Asutu, più scientifica.
I medici dovevano scacciare lo spirito maligno ritenuto responsabile della malattia, tramite particolari esorcismi, lo dovevano intrappolare in una statuetta di creta che raffigurava il paziente e a fine rito questa statuetta veniva distrutta. (1)
Per curare i pazienti si usavano la magia e la divinazione serviva a sapere se il trattamento avrebbe portato dei benefici.
(1) Nota di Lunaria: nella celebre saga di Wishmaster, il malvagio jinn era stato proprio intrappolato in un ovale rosso fuoco...
per poi essere riportato nel nostro mondo proprio da sprovveduti della nostra epoca!
ALTRO APPROFONDIMENTO Info tratte da
La Matematica, universalmente considerata come generatrice di tutte le scienze della natura, è al centro del crescente interesse per le odierne conquiste della Scienza e della Tecnica.
La Matematica è un fatto culturale che si risolve in una continuità ed unità di pensiero che rende attuali gli antichi matematici ed antichi i moderni.
Il progressivo estendersi del sapere matematico è stato spiegato in termini di mutua interazione pratica-teoria, teoria-pratica; si è fatto notare come problemi di ordine pratico conducano ad un certo tipo di Matematica ed inversamente come determinate teorie elaborate come pure divagazioni intellettuali ricevano, magari dopo secoli, inaspettate conferme sperimentali.
Numeri, figure, aggregati sono sempre stati così intimamente connessi da rendere impossibile, oltre che storicamente assurda, una loro separazione: numeri, geometria euclidea, geometrie non euclidee, strutture algebriche, geometria analitica, sistemi di numerazione, teorie dei gruppi…
LA MATEMATICA IN MESOPOTAMIA
Il conteggio delle cose è una pratica frequente e diffusa anche nelle società più primitive, tanto da rendere impossibile stabilire da chi, dove e come venne usato per la prima volta.
Per indicare i numeri gli uomini primitivi usarono nomi di oggetti intimamente connessi ai numeri stessi: le parole "io, ali, trifoglio, mano, mani" ecc. rappresentavano anche i numeri 1, 2, 3, 5, 10 ecc.
Tale sistema però è inadatto ad indicare tutti i numeri pensabili. Per eliminare questo ostacolo si fissarono, in un secondo tempo, alcuni numeri fondamentali che si succedevano ad intervalli regolari, ad esempio ogni 5, 10, 12, 20 unità. Si posero così i fondamenti dei sistemi di numerazione in base 5, 10, 12, 20.
Molto più tardi, quando la caccia, prima occupazione dell'uomo, cedette il passo all'agricoltura e si svilupparono gli scambi e il commercio, sorse l'esigenza delle notazioni numeriche, si trovarono allora dei simboli per indicare brevemente i singoli numeri.
L'adorazione religiosa di astri, soprattutto il Sole, condusse all'Astrologia e all'Astronomia.
La necessità di stabilire in modo netto i limiti delle proprietà terriere originò una rudimentale forma di Geometria.
Le prime civiltà si svilupparono tra il Tigri e l'Eufrate (l'odierno Iraq https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/iraq-le-foto-piu-belle-e-qualche-gruppo.html), circa settemila anni prima dell'era cristiana: Sumeri, Accadi, Babilonesi, Assiri.
I loro sacerdoti, capaci di leggere e scrivere, praticarono l'Astrologia e l'Astronomia, dando un contributo all'evoluzione della Matematica.
Nasce così una specie di mistica dei numeri: gli astri venivano studiati a fini divinatori, per annunciare il decorso degli eventi futuri.
Gli astrologi babilonesi a forza di osservare la volta celeste diventarono i migliori astronomi del mondo antico: calcolarono le eclissi di Sole e di Luna, determinarono il calendario, giunsero a conoscere esattamente gli angoli sotto cui le stelle sorgono e tramontano e le orbite dei pianeti.
Questa mescolanza di sacro e di profano, di astrologia e astronomia, di matematica e superstizione, caratterizza la scienza in Mesopotamia. I Babilonesi sono considerati gli autentici inventori dell'algebra: sapevano risolvere le equazioni di I e II grado con un metodo simile al nostro, esprimendo cioè le soluzioni mediante i coefficienti delle equazioni stesse.
Risolvevano anche le equazioni lineari a più incognite e studiavano le equazioni cubiche e biquadratiche. Conoscevano le proprietà del triangolo rettangolo e il rapporto tra le lunghezze della circonferenza e del suo diametro, valutato uguale a tre.
Questa tecnica algebrica è da attribuirsi al fatto che i Babilonesi scrivevano le parole sia con le sillabe (come noi) sia con ideogrammi (come i Cinesi).
Questa doppia possibilità portò alla scrittura sillabica delle parole dei testi matematici e alla scrittura ideogrammatica dei veri e propri concetti matematici, pervenendo a poco a poco ad un "moderno" simbolismo algebrico.
Il sistema di numerazione in uso era posizionale, cioè il valore di una cifra dipendeva dalla posizione da essa occupata nel numero. I simboli usati erano tre, a forma di triangoli col vertice ora verso il basso, ora verso destra.
I Sumeri avevano usato dapprima la numerazione decimale, poi erano giunti a quella per dozzine, più adatta per i grandi numeri e infine con i Babilonesi alla numerazione sessagesimale, cioè su base 60.
Tracce di questi sistemi di numerazione si ritrovano nella loro suddivisione del giorno e della notte in 12 ore, delle ore in 60 minuti, dei minuti in 60 secondi, del cerchio in 360 gradi e del grado in 60 primi, suddivisioni che, attraverso i Greci prima e i Romani, poi sono pervenute a noi.
La scelta del numero 60 come base della numerazione ha avuto due spiegazioni: la prima attribuisce questa scelta al grande numero di divisori di 60: 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20, 30.
La seconda si basa sulla considerazione che i Babilonesi misuravano il trascorrere del tempo dalla rotazione, nel corso della giornata, dell'ombra di un bastone piantato nel terreno. Quest'ombra cadeva su un quadrante circolare suddiviso in sei parti di 60 gradi ciascuna. Era stato scelto come unità proprio il numero 60 per la facilità della costruzione geometrica di quest'angolo. Dalla meridiana il numero 60 passò all'aritmetica come base del sistema di numerazione.
(Nota di Lunaria: e tuttavia, considerando che erano popolazioni che praticavano la magia... perché proprio il 60? Forse aveva un qualche simbolismo esoterico… https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-numerologia.html)
L'algebra babilonese non è stata tanto il prodotto di una serie di idee scaturite dal cervello di qualche sacerdote, quanto il risultato di una coincidenza storica: la sovrapposizione in uno stesso luogo di due civiltà, la sumerica e l'accadica, con lingue e strutture diverse, sillabica l'una, ideogrammatica l'altra.
I Babilonesi in algebra non ebbero nel mondo antico né successori, né rivali e alla loro scomparsa dalla scena della storia si perdette anche il ricordo della loro algebra che, successivamente dovette essere totalmente reinventata.
Vabbè, ho qui ancora una montagna di materiale a tema "esoterico-storico" da impaginare :P e sempre il tempo contatissimo :P
comunque, qui trovate altri approfondimenti sui Babilonesi\Sumeri, tra le cose che sono riuscita ad impaginare anche qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/lamashtu.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/le-pratiche-funerarie-dei-sumeri-la.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/arte-sumera-babilonese.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/introduzione-alla-mitologia-sumera.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/il-dio-sumero-della-luna-e-i.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/inni-babilonesi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dumuzi-la-figlia-di-iefte-e-i.html
Tra l'altro mi era pure venuto lo sghiribizzo di studiarmi le lingue dei sumeri\babilonesi\assiri…
Lingue che fanno tanto "evocazioni demoniache"
Chi se la ricorda la celebre scena di "Evil Dead - La Casa" di Sam Raimi, quando i protagonisti risvegliano i demoni ascoltando un nastro che riporta un'evocazione in sumero e la tizia grida "Spegnilo!" ("Shut it off!")
Omaggiato dagli An*l Vomit qui:
Peraltro questo è uno dei miei cd Black Thrash preferiti ma purtroppo non ce l'ho originale!