Il Dio Sumero della Luna e i riferimenti biblici


La mitologia assira, così come si era sviluppata a partire dal regno di Assurbanipal, mostrava un elaborato pantheon di divinità le cui relazioni formavano complicate dinastie celesti, identiche a quelle degli intricati rapporti famigliari che caratterizzavano i sovrani di Ninive e di Babilonia. A Sin, Dio della Luna, erano attribuiti molti figli, tra cui i gemelli, fratello e sorella, Shamash e Ishtar (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html), rispettivamente il Sole e Venere.




Da notare come il concetto della "Luna Maschile", da noi in Occidente, non sia mai davvero passato; anzi, ci sembra assurdo!, da tanto siamo abituati a pensare alla Luna come ad una bella fanciulla vestita di bianco e ad immaginare che vegli sui baci degli innamorati e che Lei stessa ami; e anche in un'epoca materialista come la nostra, ancora attribuiamo sembianze femminili alla Luna persino nei cartoni animati!



Lo stesso cattolicesimo ha attribuito il sole a gesù e la luna a maria, in un processo di "assimilazione" dei simboli pagani:



Viceversa, anche molti Pagani attuali "storcerebbero il naso" di fronte ad una Dea Sole
come la giapponese Amaterasu, perché in Europa il sole è sempre stato associato alla virilità.

Curiosamente anche gli Egizi e gli Induisti hanno un Dio Luna: Khonsu e Chandra. La Luna, poi, è associata a Shiva, come simbolo della ciclicità del tempo:



Comunque, suggerisco di leggere l'analisi che ha fatto Neumann sul "Signore della Luna" e come si credesse che fosse lui a provocare il primo mestruo alle donne (e quindi "sverginate dalla Luna")
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-2.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-3.html

Il Dio della Luna, Nanna per i Sumeri e Sin per gli Accadi, restò a capo delle divinità astrali. Aveva acquisito importanza fin dall'inizio dell'epoca sumera, essendo considerato padre sia del Sole che di Venere, i gemelli divini. L'idea della gerarchia celeste riflette in modo fedele il tradizionale concetto secondo cui il giorno nasceva dalla notte, il Sole dalla Luna e la luce dalle tenebre. Questo concetto si trova anche nella genesi biblica:
"In principio Dio creò i cieli e la terra (...) e Dio diceva: si faccia luce. Quindi si fece luce (...) e Dio chiamava la luce Giorno ma chiamò le tenebre Notte. (...) e Dio proseguì dicendo: si facciano luminari nella distesa dei cieli per fare una divisione fra il giorno e la notte; e dovranno servire come segni e per le stagioni e per i giorni e per gli anni (...) e Dio faceva i due grandi luminari, il luminare maggiore per dominare il giorno e il luminare minore per dominare la notte e anche le stelle."
Come si vede, i concetti sono gli stessi presenti già nell'ideologia sumera-accadica. Come, del resto, neppure la mezzaluna l'ha inventata l'islam: era attestata in epoca pre-islamica praticamente ovunque!

Lo abbiamo visto qui:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/la-luna-simbolismo-9.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/arte-e-scultura-nellantico-yemen.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/arabia-saudita-no-per-davvero-parli-di.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/mongolia-soyombotengri-khoomii-sciamani.html
è difficile delineare con precisione il vero ruolo di Sin nella mitologia, perché i suoi attributi sono mutati nei secoli.

All'epoca di Assurbanipal, Sin era considerato detentore di una grande saggezza, di una conoscenza così approfondita da non poter essere uguagliata da alcuna divinità.
Il compito di trarre presagi dalla Luna era piuttosto complesso e richiedeva, da parte dell'astrologo, un notevole sforzo e non poca conoscenza dell'imponente serie per selezionare l'opportuno auspicio. La sola apparizione della Luna era importante e spesso costituiva già un indicatore, ma era soltanto uno dei molti fattori di cui occorreva tenere conto. Il momento dell'apparizione era significativo: era apparsa nel giorno corretto o se ne era discostata? C'era qualcosa di rilevante nella forma della falce, nei cosiddetti "corni"? Erano di uguale lunghezza, avevano la stessa luminosità? Ognuna di queste (e altre) possibilità era sistematicamente descritta nelle tavolette della serie Enuma Anu Enlil, la quale elencava anche tutte le possibili predizioni che se ne potevano trarre.
Per esempio, se i due corni erano appuntiti e luminosi allo stesso modo, il presagio era favorevole; se però uno dei due corni appariva oscuro indicava che una delle nazioni confinanti avrebbe subito una rivoluzione se il Sole e la Luna erano visibili insieme nel giorno "corretto" (il 14°) si presagiva un effetto benefico: "La terra sarà soddisfatta, gli Dei vogliono la felicità per Akkad."
Così la Luna piena, se appariva nel giorno matematicamente corretto, il 14° del mese, indicava l'armonia in cielo che, a sua volta, presagiva quella sulla terra. Se però si verificava la sfortunata situazione in cui il Sole e la Luna comparivano in un periodo diverso da quello indicato allora questa discordanza celeste presagiva una disarmonia sulla terra.


Nota di Lunaria: un libro completissimo che dà molte info interessanti sui Caldei e l'astrologia antica è questo qui: "Storia della Magia" di Louis Chochod

La quadruplice divisione del mese lunare diede origine a un sistema di giorni sacri che, con una sola eccezione, erano alla fine della settimana. In questi giorni era specificato che "il re non viaggerà su un carro, il veggente non farà alcun pronunciamento, un medico non porrà la sua mano su una persona malata"; non è casuale che questi comandi richiamino il giorno del riposo ebraico in quanto sembra probabile che il concetto di sabato nell'antico testamento provenga dalla cultura mesopotamica. A uno dei quattro giorni sacri di ogni mese, il 14°, veniva attribuita maggiore importanza rispetto agli altri: era il giorno della Luna Piena, dedicato al giubilo e alla preghiera; dal nome assegnatoli, Shabattu, derivano il nome ebraico Shabbat e la parola sabato. Il culto del dio Luna Sin non era estraneo agli antichi ebrei. Alcune prove suggeriscono che esso abbia in origine ispirato la religione ebraica e, quindi, una parte importante della teologia dell'antico testamento.
Nel libro della genesi è scritto che Terah, padre del patriarca Abramo, lasciò la sua città natale di Ur con l'intenzione di stabilirsi a Canaan, ma, giunto nel crocevia commerciale di Harran, decise di fermarsi. Ur e Harran erano i centri supremi del culto a Sin.
Del resto, anche un sovrano babilonese (Nabonido) tentò (senza successo) di trasformare l'adorazione della Luna di Harran in un culto nazionale unico.


Nota di Lunaria: concetto che vale la pena fotografare, prima che qualche cristiano possa mettere in dubbio... -_-




Certi appellativi dati a Sin ne confermano la cardinale importanza. Era elogiato come "Padre che tieni la vita della terra nelle tue mani, padre fonte di ogni cosa" [...] alcuni studiosi hanno suggerito che l'adorazione a Sin sia rimasta assai radicata presso gli antichi Israeliti e che questi abbiano continuato ad adorarlo [...] Il famigerato culto del Vitello d'Oro era probabilmente dedicato a Sin. è stato anche sostenuto che il nome del monte Sinai, sotto cui il Vitello d'Oro fu adorato e sulla cui vetta Mosè ricevette da una gelosa divinità maschile le tavole di pietra della legge, sia derivata da Sin e ciò suggerisce che il sito fosse un luogo di culto già rinomato.

Che il culto a Sin fosse praticato sul monte Sinai lo riconosce anche questo signorino qui, che era un prete -_-



perché è talmente PALESE che il dio jahvè sia uno scopiazzamento di questo o quel dio semita che anche gli stessi esegeti cattolici, a malincuore e di controvoglia, in certi passaggi biblici, lo devono ammettere!

Nella bibbia (esodo 4,24), poi, c'è persino il grottesco accostamento di jahvè ad una sorta di "dio sanguinario mangia-prepuzi" che cerca di mettere a morte Mosè (!) per poi parlargli come se niente fosse successo (!) dopo che la moglie di Mosè, Zippora, ha tagliato il prepuzio del figlio di Mosè (!) e lo ha deposto ai piedi di non-si-sa-chi:
senza contare che il termine che in italiano è stato tradotto con "piedi" in ebraico spesso si riferisce al pene...

METTIAMO LA PROVA PRIMA CHE QUALCHE CRISTIANO STARNAZZI CHE "NON è VERO NIENTE! è UN TUO DELIRIO!"



LA VICENDA DELLO SPOSO DI SANGUE, CHE NESSUN CRISTIANO TRA QUELLI CHE MI GETTA MERDA ADDOSSO RIUSCIRà MAI A CAPIRE, COMMENTARE E A SPIEGARE, 
L'AVEVO TRATTATA QUI:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-4-satana-angeli.html

come dimostra anche la storia di Rut dove questa signorina "scopre i piedi a Boaz" ovvero lo provoca, sessualmente, per poter fornicare con lui ("stendere il tuo lembo sulla tua schiava")



Eh no, ora non mi metto qui a farmi venire la sindrome del tunnel carpale a scrivere tutta la storiella di Ruth. Chi se la vuole sciroppare se la vada a leggere su qualche sito cristiano.

Sui Sumeri\Babilonesi\Fenici vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/04/arte-sumera-babilonese.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/lamashtu.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gerico-e-il-culto-della-dea.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/i-fenici.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/le-pratiche-funerarie-dei-sumeri-la.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/introduzione-alla-mitologia-sumera.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/inni-babilonesi.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/dumuzi-la-figlia-di-iefte-e-i.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html