Rito di esorcismo in Punjab


Nota di Lunaria: nel libro si parla soprattutto delle violenze familiari (tra clan diversi uniti in matrimonio) subite dalla protagonista (violenze che sfoceranno nel crimine aberrante di averla sfigurata con acido), ma da pagina 148 a 152 si descrive un rituale di esorcismo.

Dopo qualche giorno il male ha di nuovo il sopravvento: sono stanca, malinconica, non ho più appetito e non riesco a mangiare niente (...) Fawad si alza in piedi e protesta: "Naziran resta qui! è mia moglie ed è mia responsabilità che guarisca. Altrimenti la gente del villaggio dirà che non mi sono occupato di lei".
"Bisogna portarla da un Pir!"
"Kirane ha già contattato un guaritore, verrà nel pomeriggio. è Hasnain Shah, del mausoleo Lal San di Crore, un uomo che ha già curato casi simili."
Il Pir arriva da noi sul far della sera, con il suo assistente, il Khalifa. Kirane apre la porta della mia stanza. Io sonnecchio, ma la voce tonante dell'uomo mi sveglia (....) sento un rumore di passi e un fitto mormorio in cortile. Il Pir chiude la porta. Una volta soli, accende dell'incenso e cosparge il mio corpo di profumo. Sono semicosciente. La voce grave del guaritore mi dice di non preoccuparmi, presto mi sentirò meglio. Si siede con calma accanto a me e recita con voce monotona alcune preghiere sopra un bicchiere d'acqua che poi mi fa bere. Apro gli occhi di colpo: sono in trance. Il Pir mi osserva. è un uomo robusto, sulla cinquantina; il suo sguardo è penetrante, le sue pupille nere sono ipnotiche. Mi spiega a bassa voce: "Qualcuno ti ha fatto il malocchio. Uno spirito si è impossessato del tuo corpo, è lui che ti distrugge. Ma io scaccerò questo Jinn."
Dalla finestra ordina all'assistente: "Corri al cimitero. Troverai un tavis di magia nera da qualche parte su una tomba. Portamelo qui immediatamente."
Il Khalifa parte di corsa. Quando torna, stringe nel pugno un amuleto.
Il Pir osserva il talismano, apre il foglio che vi è contenuto e lo legge con attenzione. Poi proclama: la ragazza è posseduta da uno spirito maligno. Ho bisogno di una capra nera e di un gallo nero. Sbrigatevi, o morirà"
Mia suocera gli procura in tutta fretta gli animali, poi il guaritore mi ordina: "Sdraiati per terra!"
Vedo i volti curiosi dei miei cognati che osservano dalla finestra. Il Pir fa girare il gallo e la capra sette volte attorno a me, mentre recita per 7 volte lo stesso passo del corano; poi torce il collo al gallo. Il guaritore allora chiude gli occhi e declama con voce misteriosa: "Re dei Jinn, vieni a riprendere tuo figlio che ha posseduto il corpo di questa ragazza. Questa donna non ti ha fatto niente. Il tuo piccolo Jinn deve lasciare il suo corpo!"
Mi dice di alzarmi. "Adesso poserai la mano sulla capra e poi andrai a lavarti."
Mi tiene per le spalle, e io trovo la forza di ubbidire. Quando la tocco, la capra ha un fremito, poi strapazza a terra; strabuzza gli occhi, un filo di bava le scende dal muso. Si irrigidisce.
Il Pir obbliga l'assistente a squartarla in cortile e a gettarne i pezzi nel cimitero. Mentre il Khalifa trascina fuori l'animale, il guaritore chiede a Fawad di entrare e di colpirmi sulla schiena con una pala. Io sono ancora sdraiata per terra. A ogni colpo lancio urla acute. Fawad mi colpisce finché anche il gallo nero, agonizzante, non muore. In quel preciso istante il Pir dichiara: "il Jinn ha lasciato il corpo di Naziran, la sua anima è libera."
Poi esce dalla stanza e ritorna con un po' di frutta e del pollo. Io sono ancora in trance e riesco a sedermi. Il guaritore taglia un pezzettino di banana e me lo mette in bocca. Mi viene da vomitare, ma mi costringe a mandarlo giù. Poi chiede alla famiglia di prepararmi una zuppa di pollo, per rimettermi in forma. Si siede accanto a me e sorride.
"è fatta, Naziran, guarirai. Adesso devi rimanere calma e non pensare più alle tue disgrazie. Va' a farti un bagno."


Sui Jinn vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/magia-nera-iblis-e-black-metalla-scena.html