Discriminazioni giuridiche contro omosessuali e transessuali ed aggressioni omofobe

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"Solo chi può riconoscersi nello statuto sociale sa di esistere. è consapevole della propria identità personale e sociale. Gli altri, i dimenticati, i diversi, vivono nell'anarchia emotiva e con la voglia di una grande rivoluzione che rifondi lo stato fino a ricomprenderli. Per essere uguali agli altri, nella pari dignità giuridica e morale."


Da cosa nasce questa sofferenza, questa esclusione?

"Dall'orientamento sessuale, dicono alcuni, non canonico perché non condiviso dalle regole sociali. Ma i percorsi della sessualità sono molteplici e sconosciuti (...) c'è poi chi afferma si tratti di una questione di buon gusto; tuttavia il buon gusto è opinabile, mentre il cattivo gusto, quando è espresso dalla maggioranza, è sopportato, anzi, praticato senza scandalo."

"è profondamente ingiusto e contrario ad ogni principio democratico codificato dalla società contemporanea, permettere che vi siano uomini e donne ridotti al dolore dagli integralisti, dagli omofobi, dai superficiali. Costretti a farsi violare, con tormento, dallo sguardo degli altri per chiedere, lottare, difendersi. O frenati dall'umiliante silenzio quando, velati dal non detto, possono ascoltare dai "normali" ciò che si pensa di loro."

Ma cosa dice la nostra Costituzione? Perché le persone non eterosessuali (1) continuano ad essere discriminate e a non avere gli stessi diritti degli eterosessuali?

(1) Nota di Lunaria: oltre ad omosessuali, lesbiche, transgender, bisessuali, io aggiungo anche gli asessuali e i feticisti, altre due categorie di persone che, seppur in forma diversa rispetto agli omosessuali e ai transgender, subiscono forme di ostracismo e di violenza.

La nostra Costituzione, all'articolo 2, stabilisce che "La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale."
Dunque, la Costituzione già dichiara e difende i principi di libertà e uguaglianza per tutti.
Eppure, nella realtà esistono ancora disuguaglianze e discriminazioni, promosse specialmente dalla religione.
Qualche esempio di discriminazione degli omosessuali si verifica nel mondo dell'istruzione: molti omosessuali che lavorano come insegnanti o vorrebbero farlo, hanno paura a dichiararsi pubblicamente omosessuali, perché temono di venir accusati dal pregiudizio omofobo che li considera "pedofili, violentatori di ragazzini"; sembra che i gay possano lavorare solo in determinati settori (moda, pubblicità, arte) e non possano fare altro.
Eppure il singolo individuo dovrebbe già avere il diritto di vivere ed esprimere liberamente l'affettività e la sessualità nel rispetto della propria indole e del proprio orientamento (ovviamente nei limiti e nel rispetto di qualsiasi altro individuo ne venga coinvolto): "il diritto alla sessualità deve essere inquadrato tra i diritti inviolabili della persona"


Se, come recita la Costituzione, "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politiche, di condizioni personali e sociali. è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del paese.", come mai le persone omosessuali, lesbiche, transgender non possono godere della pari dignità sociale e tutela giuridica che hanno le persone eterosessuali? Come mai lo Stato non rimuove del tutto gli ostacoli che portano a questa discriminazione?

Perché persone dello stesso sesso non possono sposarsi? Perché il matrimonio deve essere solo per persone di sesso diverso? Perché l'omosessualità viene ancora considerata da molte persone una "malattia psichiatrica", una devianza al "normale modo di essere"? Perché gli omosessuali devono subire leggi che derivano dal potere della maggioranza eterosessuale?

è il pensiero cattolico, ovviamente, che condiziona pesantemente la nostra legislazione. Se esiste la separazione tra Stato e Chiesa, e se è sancito il diritto alla libertà di religione (e anche alla libertà di non credere in nessuna religione) perché, ancora oggi, la Chiesa interferisce nelle leggi dello Stato? Perché gli eterosessuali che remano contro i diritti dei non-eterosessuali, non sanno dare valore alle persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale?


In molti paesi islamici o particolarmente cristiani (vedi la Georgia o la Giamaica) omosessuali, lesbiche e transessuali vengono spesso torturati, segregati, uccisi.
In Giamaica sono frequenti gli "stupri correttivi", fatti subire a donne lesbiche "per guarirle". Da quando il brano "Boom bye bye" di Buju Banton salì in vetta alle classifiche, con la sua palese celebrazione dell'assassinio di alcuni omosessuali, la Giamaica si è procurata la fama di uno dei paesi più omofobi del mondo; un teenager transessuale, Dwayne Jones,




è stato linciato e fatto a pezzi nel 2013 durante un dance party a Montego Bay. L'omofobia che in effetti emerge da alcuni testi di musica dancehall è un riflesso dell'omofobia che attraversa la Giamaica, paese cristiano e rasta, ideologie che considerano l'omosessualità un peccato e la condannano come tale, secondo la prospettiva biblica.
La violenza omofoba in Giamaica è piuttosto diffusa: alle lesbiche viene riservato lo "stupro correttivo" (ma anche le donne eterosessuali vengono spesso stuprate e picchiate). Nel 2007 è stata emanata la "Reggae Compassionate Act" che ha tentato di ripulire i testi di musica dancehall da ogni elemento omofobo; gli omosessuali però vengono ancora insultati con termini come "batty man" o "fish". Molti giovani gay si trovano senza casa perché vengono cacciati dalle famiglie. La Giamaica è anche uno dei paesi con il più alto tasso di cancro alla prostata: gli uomini non si sottopongono all'ispezione rettale (a scopo preventivo) perché hanno paura di essere accusati di essere omosessuali. Per questi motivi, in Giamaica sono attive organizzazioni come la J-Flag e la Quality of Citizenship Jamaica. Si sta anche cercando di abrogare una legge sulla "sodomia" (risalente al 1864!) che criminalizza il sesso anale. Queste associazioni sono osteggiate dalle organizzazioni cristiane; i cristiani rappresentano oltre l'80% della popolazione.




In Georgia, Azerbaigian e Armenia, dal punto di vista costituzionale, è legale dichiararsi omosessuali, ma nella realtà non c'è tolleranza e accettazione e sono pochissimi i gay\lesbiche che si mostrano apertamente in pubblico. In Georgia e Armenia ci sono piccoli movimenti per i diritti degli omosessuali, ma i ritrovi per omosessuali sono assenti. Nel 2011 una coppia di turisti gay tedeschi è stata legata e gettata in un fiume nei pressi di Omalo (Georgia) solo per essersi baciati sulle labbra durante una cena.
Per lo stesso motivo, effusioni in pubblico anche tra eterosessuali sono guardate con sospetto e se la coppia non è sposata, sono ritenute scandalose.


Anche in Italia le aggressioni contro omosessuali, trans e lesbiche sono frequenti, e vengono fatte soprattutto da estremisti di estrema destra (anche particolarmente cattolici); citiamo qualche caso:

- Paolo Seganti, ucciso nel 2005 a Roma, nei giardini del Parco delle Valli, con 19 coltellate ai glutei e ai genitali




 - lo stupro di una ragazza lesbica, violentata "a scopo punitivo" nel 2006 a Torre del Lago (Lucca)
- due ragazzi gay aggrediti a Bologna nel 2006
- Matteo, che si è suicidato a Torino, vittima del bullismo dei compagni che lo accusavano di essere "effemminato"
- l'incendio, a Roma, di un locale gay
- una transessuale torturata ed uccisa a Milano da due giovani


Di recente, una coppia gay a Verona è stata minacciata da estremisti di destra (probabilmente) che li hanno anche cosparsi di benzina (volevano dare fuoco anche alla casa) e hanno scritto "Culattoni bruciate" e "Vi metteremo tutti nelle camere a gas" sui muri della loro casa;
https://www.ilgazzettino.it/nordest/verona/coppia_gay_verona_benzina-3971544.html
 https://www.radiopopolare.it/2018/09/verona-ci-hanno-gettato-benzina-addosso/



anche il fondatore dei "Sentinelli" viene aggredito con offese postate sui social network:
 https://www.nextquotidiano.it/le-minacce-e-gli-insulti-via-facebook-a-luca-paladini-fondatore-dei-sentinelli-di-milano/




Alcuni politici italiani, poi, hanno usato parole sgradevoli per riferirsi agli omosessuali: "culattoni, froci, meglio fascisti che froci"

Tutte queste aggressioni dimostrano come in Italia c'è un'incapacità di accettare ed integrare diverse forme di affettività. Senza contare, poi, come gli omosessuali, lesbiche e transgender più giovani, che ancora vivono in famiglia, possono essere ostracizzati e disprezzati persino dai loro genitori e parenti e persino "obbligati" a sposarsi con una donna, "la prima che passa", pur di non macchiare "l'onore della famiglia". Se contro gli omosessuali si sprecano parole come "femminucce", le lesbiche spesso le si odia anche di più, essendo donne che non si legano e non dipendono dagli uomini, in una società maschilista questo è ancora più inaccettabile.

Infine riporto in sintesi le principali discriminazioni ed ostacoli legislativi che subiscono gay, lesbiche e trans, o perché alcuni aspetti di queste leggi sono negati oppure perché i tempi sono troppo lunghi e i procedimenti burocratici per ottenerli troppo complessi:

- Matrimonio e libera unione
- Cambio di nome (per i e le trans)
-  Separazione
- Adozione
- Eredità
- Pensione di reversibilità
- Assistenza ospedaliera
- Sepoltura (spesso gli omosessuali non possono essere sepolti insieme, le famiglie dei parenti non accettano un partner omosessuale nella cappella di famiglia, il prete non vuole dare la benedizione ecc.)