Breve introduzione al Marxismo

Prima di parlare della teologia di liberazione economica e degli scandali finanziari della chiesa cattolica (e non solo cattolica!) che tratterò nei prossimi scritti (eh eh!), è utile riepilogare i concetti-cardine del marxismo.

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Il marxismo ha avuto un fortissimo influsso sulla teologia cristiana del Novecento. Con marxismo intendiamo l'insieme delle teorie collegate al pensatore Karl Marx (1818-1883) [Nota di Lunaria: ma credo sia interessante anche conoscere gli scritti e la vita della figlia di Marx, Eleanor
 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/sindacaliste-e-attiviste-nellottocento.html 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/ottocento-le-grandi-rivolte-per-i.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/la-condizione-delle-donne-operaie.html] (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/lo-sfruttamento-lavorativo-femminile-e.html)

La nozione di materialismo è fondamentale per il marxismo: per i marxisti, una corretta comprensione degli esseri umani deve iniziare dalla produzione dei beni materiali. Il modo in cui gli esseri umani rispondono ai loro bisogni materiali determina ogni altro aspetto.
Le idee, incluse quelle religiose, sono risposte a realtà materiali; costituiscono la sovrastruttura che viene costruita sulla substruttura socio-economica.
In altre parole, i sistemi concettuali e di fede costituiscono una risposta ad una serie ben definita di condizioni sociali ed economiche. Se tali condizioni vengono radicalmente trasformate (per esempio da una rivoluzione), il sistema di fede che hanno generato e sostenuto scomparirà con esse.
Questa prima idea trapassa in modo naturale nella seconda: l'alienazione dell'umanità. Un certo numero di fattori produce l'alienazione: la divisione del lavoro e l'esistenza della proprietà privata. La prima produce l'alienazione del lavoratore dal prodotto del suo lavoro mentre la seconda determina una situazione in cui l'interesse nell'individuo non coincide più con quello della società nel suo complesso. Dato che le forze produttive sono proprietà di una piccola minoranza della popolazione, ne segue che le società sono divise lungo linee di classe, e il potere politico ed economico è concentrato nelle mani della classe dominante.
Se questa analisi è corretta, credeva Marx, la terza conclusione ne deriva di conseguenza: il capitalismo, l'ordine economico appena descritto, era per sua natura instabile, date le tensioni che sorgevano dalle forze produttive. Come risultato di queste contraddizioni esterne, sarebbe presto crollato. Alcune versioni del marxismo affermavano che questa disfatta sarebbe avvenuta spontaneamente, altri ritenevano che sarebbe stato il risultato di una rivoluzione sociale, guidata dalla classe lavoratrice. Le parole conclusive del "Manifesto del partito comunista" (1848) sembrano confermare la seconda ipotesi: "i proletari non hanno alcunché da perdere se non le proprie catene. Hanno un mondo da guadagnare. Proletari di tutto il mondo, unitevi!"
Nei suoi manoscritti politici ed economici, Marx elabora l'idea che la religione in generale sia una risposta diretta alle condizioni sociali ed economiche:
"Il mondo religioso non è altro che il riflesso del mondo reale."
Vi è quindi un'allusione alla critica della religione di Feuerbach. Marx sostiene che "la religione è semplicemente quel sole immaginario che all'uomo sembra ruotare attorno a sé, finché non si rende conto che è egli stesso il centro di questa sua rotazione". In altre parole, Dio è semplicemente una proiezione dei bisogni dell'umanità.

Nota di Lunaria: qui né Feuerbach né Marx si rendono conto che (il concetto di) dio è sì una proiezione dei bisogni e dei desideri, ma non di tutta l'umanità, solo di una parte di essa: gli uomini maschi. Infatti le donne non sono incluse nel simbolismo del dio padre\gesù cristo redentore maschile. Difatti il concetto di dio lusinga il desiderio maschile di essere onnipotente ed eterno, l'origine di tutto, il centro del cosmo, anzi, il salvatore dello stesso; con questo non voglio dire che le donne non abbiano questi desideri, al contrario, solo che il simbolismo monoteista non ha allegorie o metafore di onnipotenza ed eternità femminile; per trovarli al femminile, si deve per forza andare a riprendere simbolismi ed allegorie tratta dal paganesimo e meglio ancora, dalla Wicca.

Perché mai dovrebbe esistere la religione? Se Marx è nel giusto, perché le persone dovrebbero continuare a credere in una simile grossolana illusione? La risposta di Marx ha il suo centro nella nozione di alienazione: "gli esseri umani creano la religione; non è la religione a creare gli esseri umani. La religione è l'autocoscienza e l'autoconsiderazione delle persone che non hanno trovato se stesse o che si sono già perse una seconda volta."
La religione è il prodotto dell'alienazione sociale ed economica; ha origine da quella alienazione, e nello stesso tempo accresce quell'alienazione con una forma di intossicazione spirituale che rende la massa incapace di riconoscere la loro condizione e di fare qualcosa per superarla. La religione è un conforto, che permette alle persone di tollerare la loro alienazione economica. Se non ci fosse una simile alienazione, non ci sarebbe bisogno della religione.

Nota di Lunaria: ovviamente qui Marx ha torto marcio. Vediamo tutti i giorni persone ricchissime e famosissime che sono "devoti e ferventi cristiani". In altre parole, le persone sono religiose per due motivi:

1) Se sono maschi, hanno necessità di sentirsi magnificati e 
divinizzati in un concetto, dio, da loro pensato e postulato al maschile.
2) Sia i maschi, sia le femmine hanno paura della morte: quindi il pensiero di un dio amorevole che li manda in paradiso dopo la morte, serve a placare questa angoscia.

Per Marx, la religione era il risultato di una serie di condizioni sociali ed economiche. Se si cambiano quelle condizioni, in modo da eliminare l'alienazione economica, la religione cesserà di esistere, non avrà più funzione di utilità. Le condizioni sociali ingiuste producono la religione e a loro volta sono sostenute dalla religione. Marx sosteneva che quando una situazione economica e sociale non alienante viene realizzata grazie al comunismo, i bisogni che danno origine alla religione scompariranno. E con l'eliminazione di questi bisogni materiali, scomparirà anche la fame di realtà spirituali.

Malgrado tutto questo le idee di Marx si sono fatte strada, modificate, nella moderna teologia cristiana, soprattutto nel movimento della Teologia della Liberazione degli anni Sessanta e Settanta, nata nell'America Latina, che vedremo in un prossimo post

Per i crimini del comunismo, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/i-crimini-del-comunismo.html
Per una breve storia dell'Economia, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/breve-storia-delleconomia-dal-1857-al.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/economie-preindustriali-e-rivoluzione.html
Per un breve commento ad Orwell: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/lutopia-sociopoliica-in-orwell-golding.html
Per i crimini del capitalismo: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/il-fondamentalismo-capitalista-dei.html
Per la storia del movimento operaio: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-condizione-operaia-sul-finire.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/la-condizione-delle-donne-operaie.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/i-fattori-della-crescita-economica-il.html
Storia dei Contadini: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-contadini-e-le-contadine-che-hanno.html