Da Pan a Satana

Vedi anche:  https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-grande-dio-pan-che-e-un-dio-molto.html

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Questo libro venne scritto nel 1932 con il titolo di "Satanismo", e l'Autore scelse di usare uno pseudonimo (Rudolf von Warren) perché il Ministero della cultura popolare, in voga allora, non gradì che questa opera uscisse firmata da un italiano. Il libro andò a ruba in pochi mesi ma quando si trattò di ristamparlo, il regime lo vietò. Perciò il libro riapparve solo nel 1968, con un nuovo titolo, in riferimento al fatto che le streghe erano così soggiogate dalla potenza del Maligno da trasformarsi in pupattole passive.
Fenomeno che trova la sua spiegazione quando si ponga mente che le "maghe" erano ancora influenzate dalla mitologia pagana, trasformandosi di volta in volta in "fate, silfidi, driadi, sibille", capaci di ogni sorta di prodigio, predicendo il destino. Tuttavia, come realizzare tanti miracoli senza l'aiuto di un nume? Ed allora eccole adorare Pan, il dio pagano delle selve e dei monti, munito di corna, barba e piedi caprini, protettore delle danze e delle ninfe, sempre bramoso di feste campestri con il seguito di amplessi collettivi (*)
Ma ecco che i teologi medioevali, dopo aver tollerato queste antiche superstizioni, pensano bene di trasformare il dio Pan in Satana, cioè quel diavolo che amava farsi adorare, di notte, nelle radure delle foreste durante i cosiddetti sabba, convegni orgiastici che si sussurrava avvenissero in particolari giorni della settimana. (Nota di Lunaria: lo stesso termine "sabba\sabbath" è corruzione della parola ebraica "shabbat", e questo perché tra Medioevo e Rinascimento non sono solo le donne a venir demonizzate, ma anche eretici - come i catari -, Rom ed Ebrei)
Ed è da questo momento che la strega cambia di volto e di natura: se prima il popolo la chiamava "fata", "bonne femme" o "donna bella" perché gli dispensava i prodotti della sua pianta favorita, la Belladonna o altre Solanacee, veleni più o meno salutari che furono il solo antidoto alle grandi epidemie medioevali, ora la considera sotto l'aspetto di una vecchia maligna ed intrigante, che se predice ancora l'avvenire e agevola gli amori più o meno leciti, sa anche distillare filtri magici e veleni, maledire e provocare la morte con le sue fatture e malie. E questo perché la strega, scordatasi del dio Pan, pensa solo a Satana che, strano a dirsi, assomiglia nell'aspetto fisico al suo antecessore, pur avendo tutt'altro carattere. Se infatti Pan era un nume sorridente e bonario ora si è trasformato in una deità notturna, tenebrosa, sempre imbronciata e vendicativa, che presiede le proprie sagre non fra fiori e farfalle ma tra forre selvagge, civette e pipistrelli.
Di conseguenza il satanismo non fu che un lontano riflesso del paganesimo, favorito dagli stupefacenti e dal pericoloso interrogativo che cominciava ad affiorare nei ceti più umili all'inizio del Cinquecento: perché aspettarci ogni gioia solo dalla morte e non dalla vita?
Dubbio che dovrà costare repressioni spaventose in tutta Europa in quanto considerato eretico e socialmente sovversivo, non solo dalla chiesa di Roma ma anche da quella luterana.
Le superstizioni risalgono all'origine del mondo. Sotto i regimi più diversi e le più differenti religioni, l'uomo non cessa dal credere all'esistenza di spiriti maligni, occupati, senza tregua, a tormentarlo. La credenza nel Diavolo, nel Medio Evo, si complica necessariamente nella credenza delle ossessioni diaboliche e, per lunghi secoli questo assioma sarà universalmente riconosciuto non solo dalle incolte masse popolari ma anche dai più illustri sapienti del tempo, giureconsulti e medici.


Nota di Lunaria: sì, tanto che anche "scientificamente" oltre che teologicamente, la donna veniva considerata "malfatta", "difettosa"



LO SA CHIUNQUE SI è LETTO QUESTI LIBRI:





TANTO è INUTILE CHE VOI CRISTIANI CONTINUATE A FARE NEGAZIONISMO STORICO, IO QUESTE COSE LE HO LETTE PER INTEGRALE! E LO SO CITARE!!!!



(*) Nota di Lunaria: l'archetipo del dio-animale, protettore delle selve e della fecondità, è diffuso anche in altre culture; ricordiamo il Lešij russo



che aveva l'aspetto di un vecchio tutto pieno di rughe e scarmigliato, la barba lunga, la pelle ruvida come la corteccia di un albero, gli occhi pallidi e sporgenti; un fitto pelo lo copriva da capo a piedi; a volte era munito di corna e zoccoli fessi; è evidente la somiglianza con Pan/Cernunnos. Il Lešij compariva e scompariva all'improvviso, poteva cambiare a volontà forma e dimensioni e cangiarsi in tutte le bestie della terra o dell'aria che abitavano la foresta, soprattutto il lupo e l'orso che godevano della sua particolare protezione. E siccome i Lešij dominavano la foresta e tutto quanto v'era in essa, chi ne dipendeva per la sopravvivenza cercava di farseli amici con offerte di uova e dolciumi; si diceva anche che certi pastori stringessero un patto con i Lešij per evitare che i loro animali si sbandassero. Tutto questo farebbe pensare che il Lešij non fosse altro che un antico Dio delle selve, un Signore degli Animali, poi "degradato" a semplice "creatura della foresta, se non demone" in epoca cristiana. Vedi anche il confronto con Anna la Nera, nient'altro che Morrigan, ridotta a demone nefasto con l'arrivo del cristianesimo in Irlanda...

Uno dei divertimenti preferiti dei Lešij consisteva nel rubare bambini non ancora battezzati o che fossero lasciati incustoditi; amavano anche far perdere la strada ai viandanti che si smarrivano nella profondità della foresta. Ma i Lešij non erano le sole creature soprannaturali all'interno della foresta: c'erano anche le Rusalke, ovvero le ninfe acquatiche che spesso però salivano sugli argini dei fiumi e sulle rive dei laghi, soprattutto nelle notti di luna piena, per cantare o ballare ornate di ghirlande, o dondolarsi sui rami degli alberi sovrastanti le acque.
Nel contesto indios, i Tenetehara credevano all'esistenza di un Signore della Foresta e degli Animali chiamato Maranaüwa, che punirebbe coloro che uccidono animali senza necessità; avrebbe l'aspetto di un nano rosso o di una persona piccola armata di arco, frecce e cerbottana; l'esito dalla caccia dipende ovviamente dal suo volere. üwau è il Signore delle Acque (ü), uno spirito malvagio che porta le malattie. Zuruparì è il demone della selva che attrae nella foresta i cacciatori e li uccide. Un altro spirito terrifico è il Curupira o Boràro, che ha forma umana ma è tutto coperto di pelo scuro, con una bocca zannuta, un enorme pene e i piedi rivolti all'indietro (le orme infatti traggono in inganno); si accompagna a grandi pipistrelli di notte e di giorno dalle farfalle azzurre. Puzza orribilmente e stritola le sue vittime disfacendo la carne e lasciando intatte le ossa, quindi succhia la polpa e soffia nell'involucro di pelle; la vittima torna a casa, ma muore poco dopo.
Altri due celebri "Signori degli Animali" sono Cernunnos e Prasupati\Pashupati, immaginati con le corna.




P.s Il simbolismo delle corna lo trovate qui
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-simbolo-delle-corna.html
Qui trovate il Pan italiano: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/il-pan-italiano-il-gigiat.html
tanto per far contenti i cristiani, che appena vedono un cornino subito gridano al "Satana, Satana, Satana, Satana, Satana!"


Scusate, non ho resistito



P.s 2 Mi aspetto che qualche band Black Metal faccia uscire una cover di tale canzone "Quanto ti voglio bene\queste parole d'amore\Satana Satana Satana Satana Satana" (detto 5 volte, perché secondo certi cristianelli, andava detto 5 volte perché "la stella satanica ha 5 punte")



Caspita, i nostri cristianelli sono dei fini conoscitori dell'Occulto



Hanno fatto un corso approfondito di esoterismo seguendo Magica Emi






Capito? è un POTENTISSIMO INCANTESIMO di EVOCAZIONE SATANICA

"gira, sfera, sfera e gira quel che vuoi si avvererà"