"La donna al tempo delle cattedrali": un libro consigliato. Anche se...



TRAMA:

La donna è sempre stata un'eterna minorenne come nell'Ottocento? è sempre stata tenuta lontana dalla vita politica come nella Francia di Luigi XIV? Non ha mai avuto maggiore indipendenza economica di quella che il marito l'autorizzava ad avere?
Con la sua esperienza trentennale di medievalista, l'Autrice si è dedicata da tempo allo studio di questi problemi.
Le sue opere dedicate ad Eloisa, Eleonora d'Aquitania, alla Regina Bianca fornivano già delle parziali risposte.
"La donna al tempo delle cattedrali" è la ricostruzione della storia delle donne nel Medioevo che, secondo l'Autrice, coincide con una fase storica in cui la presenza femminile si afferma con caratteri di autonomia e di potere in vari ambiti (cultura, religione, politica, vita sociale...)
In questo senso, l'età feudale, fino agli inizi del secolo XVI, si pone come momento intermedio e alternativo rispetto all'età classica e a quella borghese, ambedue caratterizzate dal predominio maschile e da una cultura sociale tendente ad annullare la diversità femminile, assimilandola al modello maschile egemonico.
Si apprenderà così che il più antico trattato di educazione francese si deve ad una donna, che nel XIII secolo la medicina era correntemente praticata dalle donne, che nel XII secolo l'Ordine di Fontevraud riuniva frati e suore sotto l'autorità di una badessa.
Ai tempi feudali le ragazze diventavano maggiorenni a 12 anni, due anni prima dei maschi, e soltanto nel Seicento la donna ho dovuto obbligatoriamente prendere il cognome del marito.

Questo studio sistematico condotto attraverso una folla di esempi concreti non si lascia sfuggire nessun aspetto delle attività femminili nel corso del periodo feudale e medievale: dall'amministrazione dei beni ai mestieri e al commercio; (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/lavoratrici-imprenditrici-spie-le-donne.html) dal campo del pensiero a quello della letteratura e della politica; ci sono scrittrici, educatrici, feudatarie, quelle che animarono le corti d'amore e quelle che hanno ispirato i romanzi cavallereschi.



Inoltre l'Autrice, attingendo sia dalla storia del diritto, sia da quella degli avvenimenti e dei fatti sociali, delinea ciò che ancora non era stato tentato: uno schema dell'evoluzione del potere della donna.
Dalle origini - le libertà e l'autonomia da lei conquistate, il periodo dell'apogeo - e poi il declino sotto diverse influenze, in particolare quella dell'Università, fino a che nel 1593 un editto del Parlamento di Parigi le vieta ogni funzione dello Stato.


ONDE EVITARE I SOLITI COMMENTI IDIOTI, DEL TIPO "NON è VERO CHE SONO ESISTITE DONNE SCRITTRICI NEL MEDIOEVO, TE LO SEI INVENTATA TU!"
MEGLIO METTERE UNA PROVA FOTOGRAFICA:



Perché un'anticristiana come me dovrebbe sponsorizzare in giro donne cristiane medievali? (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/hildegarda-di-bingen-e-trotula.html)(https://intervistemetal.blogspot.com/2023/01/vita-di-santa-margherita-di-cortona.html)
Che utilità può avere riportare i nomi di queste donne, molto celebri all'epoca, ma poi dimenticate?
Lo faccio per due motivi: 

A) Tanto per iniziare, perché io, al contrario di certi cristianucoli,
la Storia la riporto tutta, non faccio il taglia&cuci con quello che piace a me, e tutto il resto lo nego o lo ometto... 


B) Perché citare queste donne dimostrerà che le donne, anche in quei secoli dove non esisteva la parità giuridica tra uomo e donna, hanno sempre studiato e scritto, partecipando ai dibattiti e alle vicende storiche e culturali del loro tempo.
Quindi NON è VERO che una Storia della Letteratura sia stata fatta solo dagli uomini.

(https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/le-donne-non-hanno-mai-fatto-niente.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/donne-del-xii-xiii-secolo-herrade-di.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/sapienti-come-la-sibilla-donne.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/louisa-may-alcott-e-qualche-precisazione.html)
Dante scrisse, ma anche Dhuoda fece altrettanto.
Ben prima di Dhuoda scrissero (e discussero in dibattiti culturali con gli uomini del loro tempo) anche donne come Ipazia e Sulpicia. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/grecia-2-la-condizione-delle-donne.html

https://www.academia.edu/37328867/Donne_intellettuali_nellantichità_greco-romana.odt
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/ipazia-e-la-biblioteca-di-alessandria.html

Poi, certo, in "La donna al tempo delle cattedrali" ovviamente stiamo parlando di donne "adoratrici del dio cristiano", che ritenevano "bello ed edificante che fosse nato da una vergine", quindi nei loro scritti non vi è alcuna rivendicazione di "uguaglianza, libertà di parola, libertà di religione, libertà di contraccezione",  https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/una-vera-storia-della-contraccezione.html
concetti che sono successivi al Medioevo e al Rinascimento.


Il libro che ho consultato mi è piaciuto ed è davvero ben scritto; l'ho trovato per caso sullo scaffale della biblioteca ma me lo avevano già "suggerito" l'anno scorso (§)  

Tuttavia in "La donna al tempo delle cattedrali" ci sono un paio di difetti
(va bhè, diciamo che solo una lettrice anti-monoteista può fare notare che nel libro in questione ci siano tali difetti, ovviamente per i lettori cristiani non sono difetti...):


1) Il libro puzza di "femminismo cristiano" e lo si sente lontano un miglio; in pratica l'Autrice riporta le zozzerie misogine dei pagani antichi https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-misoginia-nel-contego-pagano-antico.html
(e fin qui, siamo d'accordo)


ma poi "si dimentica" di riportare le altre zozzerie misogine dette dai cristiani, questa volta usando il concetto di "ipostasi" (gesù cristo vero uomo e vero dio) che i pagani antichi non avevano. 

E c'è una grande differenza tra l'affermare che "la femmina è inferiore perché non è forte come il maschio, dal punto di vista fisico" (per intenderci, una misoginia di tipo biologica) e l'affermare che "la femmina è inferiore perché dio non si degnò di incarnarsi e nascere in questo sesso; era conveniente che si facesse uomo maschio perché è il sesso più nobile" (la citazione in corsivo è tratta da Tommaso d'Aquino https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html)

L'Autrice è costretta ad ammettere che nel cristianesimo c'è stata misoginia solo quando parla di Tommaso d'Aquino, e in due righe striminzite cerca di scaricare la colpa su Aristotele, come se non fosse colpa di Tommaso, proprio no, poverino!, in quel momento era posseduto dallo spirito di Aristotele e quindi non era lui che stava scrivendo le frasucole misogine contro la donna,
FRASUCOLE CHE RIFLETTONO LE SUE PROPRIE OPINIONI SULLA FEMMINA, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html

ma era Aristotele che si serviva della manina di Tommaso per vergare le suddette frasi... Povero trottolino, l'Aquino! Lui non era misogino... Lui non trovava così edificante che dio si fosse fatto uomo "elevando il suo sesso"...

(Ma questa difesa ad oltranza dell'Aquinate la fanno tanti altri quando sono messi alle strette: "Tommaso non era misogino! No, no! in quelle frasette lì della Summa Theologiae in realtà Tommaso stava riportando la misoginia di quel cattivone pagano di Aristotele, ma Tommaso non pensava affatto che Aristotele avesse ragione! Solo che non ha avuto il coraggio di confutarlo, poveretto, era timido e non se la sentiva di esporsi così..." sì, certo. E gli asini volano e le marmotte incartano la cioccolata.)

Per cui, applaudiamo che l'Autrice abbia fatto ricerche trentennali sulla letteratura del Medioevo: e infatti cita nomi di scrittori e scrittrici che NON troverete sui libri di scuola che pure parlano di Medioevo e non li troverete neppure su molte antologie di letteratura, e guardate che io di base mi leggo antologie che hanno questa mole:



https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/poesia-del-medioevo-duecento-e-trecento.html




non sono di certo una novellina, e quindi fidatevi, se vi dico che i tanti nomi di donne scrittrici medievali che sono state menzionate nel libro dell'Autrice NON li troverete in antologie molto più spesse come quelle qui sopra... MA facciamo notare che è alquanto DISONESTO tacere sulla misoginia cristiana (si poteva metterla in un capitolo a parte, se non si voleva mischiarla ad autori che non c'entrano nulla con la misoginia cristiana in questione), e viene il sospetto che "si sia taciuto" (tranne quando in due righe striminzite DEVE citare Tommaso d'Aquino) e non si sia scritto a chiare lettere che il cristianesimo fu - ed è - una religione misogina e androcentrica per definizione, perché l'Autrice, cristiana, vuole spacciare il cristianesimo come "religione che ha liberato le donne, che ha dato loro una dignità" 

(difatti cita di striscio e senza manco commentare le frasi di san Paolo a Corinzi ed Efesini, sul ruolo della MOGLIE SOTTOMESSA AL MARITO-CAPO, e dei vangeli cita le solite frasucole da volemmose bbbene, quelle da cariarsi i denti.
"L'amorevole gesù" che compare ad Apocalisse, dove il signorino maledice e mette a morte la femmina Jezabel "che si dice profetessa" e i suoi figli se ne guarda bene dal citarlo, ovviamente).


METTIAMO LE PROVE, PRIMA CHE QUALCUNO STARNAZZI CHE "NON è VERO NIENTE! è UN TUO DELIRIO!"


(Sì, ho tutti i volumi "della sacra bibbia". 
Sì, occupano un intero scaffale di roba. 
Sì, hanno tutti uno spessore che manco un materasso. 
Sì, li so citare con estrema precisione. 
Sì, sono esegeticamente armata e pericolosa.
Sì, li uso come proiettili e non sbaglio un colpo.)




"Ma ho da rimproverarti" [in altre traduzioni si trova "Ma ho questo contro di te"] che lasci fare a Iezabèle [Jezabel] la donna che si spaccia per profetessa e insegna e seduce i miei servi inducendoli a darsi alla fornicazione e a mangiare carni immolate agli idoli.
Io le ho dato tempo per ravvedersi ma essa non si vuol ravvedere dalla sua dissolutezza. Ebbene, io getterò lei in un letto di dolore e coloro che commettono adulterio con lei in una grande tribolazione [...] colpirò a morte i suoi figli [..]"


METTIAMO ANCHE LE FRASUCOLE DI SAN PAOLO E SAN PIETRO, VISTO CHE LE FEMMINISTUCOLESSE CRISTIANE SE LE DIMENTICANO SEMPRE…



"Di ogni uomo il capo è cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di cristo è dio [...] l'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di dio; la donna invece è gloria dell'uomo [...] la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza"



"Le mogli stiano sottomesse ai mariti come al signore: il marito infatti è capo della moglie, come anche cristo è capo della chiesa, lui che è salvatore del suo corpo. E come la chiesa sta sottomessa a cristo, così anche le mogli siano soggette ai loro mariti in tutto."



"Ugualmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti [...] così una volta si ornavano le sante donne che speravano in dio; esse stavano sottomesse ai loro mariti come sara che obbediva ad abramo chiamandolo signore."
è RIBADITO PIù DI UNA VOLTA, DA PAOLO E PIETRO, CHE LA DONNA DEVE STARE SOTTOMESSA ALL'UOMO, SUO CAPO, COME CRISTO (MASCHIO) è CAPO DELLA CHIESA (CHE VIENE CONSIDERATA SIMBOLICAMENTE FEMMINILE: SPOSA DI CRISTO)
PIETRO RIBADISCE CHE LA DONNA DEVE ESSERE PRIVA DI ORNAMENTI, CHE è DEBOLE, CHE DEVE ESSERE CASTA E RISPETTOSA.


E NON VENITE A SCUSARE QUESTE PORCHERIE DI MISOGINIA CRISTIANA DICENDOCI CHE "MA NEL TESTO SI DICE ANCHE CHE IL MARITO DEVE AMARE LA MOGLIE".
GIà, è SCRITTO, MA QUESTA FRASUCOLA "CHISSà PERCHé" NON HA CAUSATO FIUMI E FIUMI DI INCHIOSTRO NEI COMMENTI DEI MILIARDI DI TEOLOGI, CHE HANNO SEMPRE COMMENTATO, A LUNGO, QUANTO LA DONNA SIA INFERIORE E DEBBA STARE SOTTOMESSA.

E POI, NELLA REALTà "L'AMORE NON è ETERNO" MA è QUALCOSA DI MUTEVOLE E CORRUTTIBILE.

E COMUNQUE, "STARE OBBEDIENTE E SOGGETTA A QUALCUNO" NON è AMORE, NON è UNA COSA SALUBRE, NEPPURE SE IL TIZIO "DICE DI AMARTI".

ANZI, è MOLTO PERICOLOSO, COME SA CHIUNQUE SI SIA LETTO QUESTI LIBRI:





LO SA BENE, CHE FINE HANNO FATTO, LE DONNE IN QUESTIONE... COME FINISCONO "CERTE STORIE D'AMORE"... 


VICENDA "DEI GIORNI NOSTRI" (MICA DEL TEMPO DI ARISTOTELE) CHE DIMOSTRA CHE NO, LE FRASUCOLE DELL'APOSTOLO PAOLO SUI RUOLI DI GENERE DELL'UOMO E DELLA DONNA, "NON SONO COSì BELLE ED EDIFICANTI". 

GIà CHE CI SONO METTIAMO ANCHE LE ALTRE SCHIFOSATE CRISTIANE A FAVORE DELLA SCHIAVITù. VERSETTI USATI IN TUTTO E PER TUTTO DA QUELLI DEL KU KLUX KLAN,
COME HO SPIEGATO NEL MIO SCRITTO SUL KKK (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ku-klux-klan-tutta-la-storia-nei.html) CHE TRA L'ALTRO STO PURE PENSANDO DI APPROFONDIRE... QUINDI NESSUNO SI ILLUDA CHE "A LUNARIA BASTA LEGGERE UN LIBRO SOLO SUL KKK, POI PASSA AD ALTRO".

COL CORNO. 
DEVO SVISCERARE ANCORA MEGLIO QUESTO VOSTRO ORRORE TIPICAMENTE CRISTIANO E METTERE TUTTE LE VOSTRE PORCHERIE IN PUBBLICO.

VISTO CHE VOIALTRI NEGAZIONISTI LE NASCONDETE "SOTTO IL TAPPETINO" SPERANDO CHE NESSUNO LE TIRI FUORI (E NELL'ITALIA DELLE CITRULLESSE FEMMINISTUCOLESSE VI VA PURE DI LUSSO)

QUESTI SONO GLI INFAMI VERSETTI BIBLICI USATI PER GIUSTIFICARE E SACRALIZZARE LA SCHIAVITU', IN VIGORE FINO A OTTOCENTO INOLTRATO (IN AMERICA, SONO RIMASTI IN VIGORE FINO AL 1970, SUPPERGIù)




"Domestici, state soggetti con profondo rispetto ai vostri padroni, non solo a quelli buoni e miti, ma anche a quelli difficili"
"Schiavi, obbedite ai vostri padroni [...]"

E ADESSO VENITEMI A DIRE CHE IL CRISTIANESIMO LETTERALISTA CHE APPLICA "IL NUOVO TESTAMENTO ALLA LETTERA" 
"è A FAVORE DELL'UGUAGLIANZA E DELLA PARITà PER TUTT*!"
Tra l'altro è dai versetti di Pietro che molti cristiani integralisti dicono che "è giustissimo che al potere ci salgano i dittatori, e non bisogna ribellarsi alle ingiustizie, ma anzi, bisogna pregare Dio e onorare il dittatore\l'autorità" ANCHE SE CRIMINALE E TOTALITARIA.

Per diverse pagine l'Autrice "lascia intendere" che "nel Medioevo cristiano le donne erano stimate e onorate, molto più che non nell'antichità pagana ma anche, sembra suggerire tra le righe, più rispettate anche rispetto alla nostra epoca scristianizzata".

Sì, può essere vero per qualche badessa o principessa, se la suddetta era in linea con quanto postulava madre chiesa, ci credo fosse stimata da papi e vescovi, e più in generale, nel Medioevo le donne erano sicuramente più libere di muoversi all'esterno rispetto alle donne pagane greche segregate nel gineceo dell'epoca aristotelica, ma tacere degli aspetti più misogini e dei fatti iniqui e solo perché
"a lei il Medioevo cristiano piace veramente tanto" è essere poco oneste culturalmente. 


Anche perché se una non si è letta PRIMA dei libri tipo quelli di Mary Daly,


dove si DISINTEGRA LA SPOCCHIA ARROGANTE CRISTIANA DI "FAR VALERE IL MASCHIO DIVINO GESù" COME REDENTORE "ANCHE DELLE DONNE", (*)
prende per buona l'esposizione ottimistica dell'Autrice sul cristianesimo, e si convince che "è stato il cristianesimo a portare i diritti per le donne!"
Grazie tante, la signora in questione ha evitato di riportare tutta la misoginia dei Padri della Chiesa e degli Scolastici!
Ci credo che, "depurato da questi autori", il cristianesimo "sembra una religione così dolce e amorevole"...!


2) L'Autrice ovviamente NON critica nessun concetto cristiano
(che dio sia padre\che gesù cristo si sia incarnato solo in un maschio e cosa questo lascia intendere\che maria sia idolatrata come vergine eterna e considerata "la serva del signore"),
come detto al punto 1, per lei questi concetti (di idolatria della virilità come sesso di dio e di sottomissione femminile) sono belli ed edificanti, anzi, li considera "dalla parte delle donne": vedi la pagina illeggibile dove spaccia gesù cristo\apostolo paolo come "liberatori delle donne" 


OVVIAMENTE NON RIPORTANDO LE FRASUCOLE DI CORINZI ED EFESINI, CHE CITA SOLO PIù IN Là E SENZA NEANCHE COMMENTARLE,
COSì COME NON COMMENTA LA FACCENDA DELL'IMMAGINE E DELLA GLORIA DI DIO - DA RICONOSCERSI PIENAMENTE SOLO NELL'UOMO, NON ANCHE NELLA DONNA - RIBADITA DA CENTINAIA DI TEOLOGI, NEI SECOLI, E IL SIMBOLISMO ESCLUSIVAMENTE MASCHILE DI DIO, CHE GESù RIVELA ED INCARNA PIENAMENTE.

C'è un palese controsenso nel dichiararsi "dalla parte della dignità della donna" quando poi, di una donna, si idolatra e si sacralizza "un imene sempre intatto e il suo essere stata madre servile" 

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/verginita-e-patriarcato.html
e "un dio che divinizza la virilità, e non fa altrettanto con la femminilità",
e non si riesce a fare manco mezza critica su questi concetti, per esempio, evidenziando come questi stessi concetti rimarchino la superiorità maschile e l'inferiorità femminile (per intenderci: una critica alla Mary Daly) in un libro che vorrebbe essere "dalla parte delle donne, così negate e sottostimate per colpa dei sessisti che fanno studiare la Storia solo al maschile"... 

Visto che è lo stesso concetto di dio monoteista, così come è stato rivelato\si è presentato\viene pensato\viene pregato a negare e sottostimare le donne.

A parte queste due critiche, che io, lettrice non cristiana e non monoteista, sento il dovere di fare,
il resto del libro è ottimo, con approfondimenti letterari, artistici e alla vita medievale nella quotidianità di tutti i giorni.
Quindi consiglio di leggerlo, perché è una miniera di informazioni che NON troverete su molti altri libri dedicati al Medioevo.


NOTE:

(§) Per giunta, un cristiano cattolico integralista che mi irritò oltremodo visto che definì "pattume" 
i libri che citavo io per parlare di cristianesimo... motivo del suo sdegno? ovvio: erano libri anticristiani che demolivano tutta la brodaglia cristiana...

(*) GLI STRALCI FONDAMENTALI  TRATTI DA MARY DALY

"L'idea di un salvatore unico di sesso maschile può essere vista come un'ulteriore legittimazione della supremazia del maschio (...) In regime di patriarcato un simbolo maschile sembra proprio il meno indicato ad interpretare il ruolo di liberatore del genere umano dal peccato originale del sessismo. L'immagine stessa è unilaterale per quanto concerne l'identità sessuale,
e lo è proprio dal lato sbagliato, perché non contraddice il sessismo e glorifica la mascolinità."


"L'ideologia cristiana presenta una distorsione prodotta dalla gerarchia sessuale e la convalida, palese non solo nelle dottrine relative a Dio e alla Caduta ma anche in quelle relative a Gesù [...] Una logica conseguenza della liberazione della donna sarà la perdita di credibilità delle formule cristologiche che riflettono ed incoraggiano l'idolatria verso la persona di Gesù [...]
Non è tuttora insolito che preti e ministri cristiani, posti di fronte al discorso della liberazione della donna, traggano argomenti a sostegno della supremazia maschile dall'affermazione che Dio "si incarnò" esclusivamente in un maschio. In effetti la stessa tradizione cristologica tende a giustificare tali conclusioni. Il presupposto implicito - e spesso esplicito - presente per tutti questi secoli nella mente dei teologi è che la divinità non poteva degnarsi di "incarnarsi" nel "sesso inferiore" e il "fatto" che "egli" non lo abbia fatto conferma ovviamente la superiorità maschile. Venendo meno il consenso delle donne alla supremazia maschile, questi tradizionali presupposti cominciano a traballare.

(Nota di Lunaria: si vedano Sprenger e Kramer nel "Malleus Maleficarum": "E sia benedetto l'Altissimo che finora ha preservato il sesso maschile da un così grande flagello [la stregoneria]. Egli ha infatti voluto nascere e soffrire per noi in questo sesso, e perciò lo ha privilegiato")

"Ho già osservato che il testo paolino "in Cristo non c'è... maschio né femmina", funziona in questo modo, perché semplicemente e palesemente ignora il fatto che Cristo è un simbolo maschile e perciò a tale livello esclude la femmina."

"Io ritengo che un altro ribaltamento sia l'idea dell'incarnazione redentrice unica nella forma di un salvatore maschio perché questo è precisamente impossibile. Una divinità patriarcale, o suo figlio, non è in grado di salvarci dagli orrori di un mondo patriarcale."
Mi pare significativo concludere con questo commento:

"è ovvio che tutte queste ideologie hanno non solo la funzione di conciliare le donne con il loro ruolo subordinato sostenendo che è inalterabile, ma anche di far credere che esso rappresenti l'appagamento dei loro desideri, o un ideale che è lodevole cercare di raggiungere" (Horney)

Qui trovate altri post dedicati al Medioevo: 


La poesia: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/poesia-del-medioevo-duecento-e-trecento.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/letteratura-medioevale-maschile-e-anche.html
Ciclo carolingio: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/il-mito-degli-eroi-nel-ciclo-carolingio.html
Ciclo arturiano: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-5-artu-tristano.html
http://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/introduzione-al-ciclo-di-re-artu.html
Poesia inglese medioevale! https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/storia-della-letteratura-inglese-2.html
La condizione della donna: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/03/medioevo-1-musiciste-e-danzatrici.html
Una regina del Medioevo, in Sardegna! https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/una-patriota-del-medioevo-eleonora.html