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Nota di Lunaria: il fatto che faccio uscire un post che fa la corretta informazione sulla persecuzione razzista che hanno subito gli Ebrei nella Storia, NON STA A SIGNIFICARE che io sia d'accordo con la loro religione, che è androcentrica e maschilista al pari di islam e cristianesimo.
Tutte queste religioni patriarcali sono inconciliabili con i diritti della donna.
ALLE ORIGINI DELL'ANTISEMITISMO
Gli Ebrei avevano, da sempre, alcuni usi o consuetudini religiose che li rendevano invisi o sospetti in diverse società: per esempio, non accettavano di prestare culto all'imperatore oppure non violavano la regola di riposo assoluto durante la giornata di sabato o non mangiavano cibi proibiti o carni di animali non macellati secondo il rituale; ma c'erano anche motivi economici di ostilità più profonda.
Man mano che si affermavano nelle società di paesi ospitanti, svolgevano funzioni economiche insostituibili.
L'antisemitismo (1) in realtà era già diffuso nel mondo greco-romano.
Tacito li definiva "despectissima pars serventium, taeterrima gens" (spregiatissima raccolta di schiavi, gente pessima)
e Seneca non sopportava la loro consuetudine del riposo festivo del sabato perché faceva perdere una settima parte del lavoro umano.
Giovenale era convinto che gli Ebrei esistessero solo per fare del male agli altri popoli.
In generale, le condizioni degli Ebrei sotto i Romani non furono cattive fino a quando, a tempo di Costantino, non si affermò la religione cristiana.
Con l'affermarsi del cristianesimo, all'antisemitismo fondato sui motivi precedenti si aggiunse quello religioso, contro coloro che vennero ritenuti responsabili della morte di cristo.
I primi imperatori cristiani furono antisemiti: Giustiniano impose restrizioni alla vita spirituale ebraica e nel 721 Leone Isaurico cercò di costringere gli Ebrei ad una conversione di massa.
Gli Ebrei furono posti davanti a questa alternativa: o accettavano il battesimo, o erano perseguitati con vessazioni economiche, espulsi, uccisi.
Gli Ebrei non convertiti emigrarono in paesi o città più tolleranti, costretti a lunghe peregrinazioni in tutta Europa; espulsi nel 1290 dall'Inghilterra, si diressero in Francia , Germania, Spagna (2) ma poi vennero espulsi nel 1394, trovando asilo in Germania, Italia, Polonia.
Durante il XIV e XV secolo gli Ebrei esercitarono il prestito, attività preclusa ai cristiani; quando scoppiavano epidemie e pestilenze, erano accusati di diffonderle "avvelenando pozzi e cisterne"
(come successe durante la terribile peste del 1348-1350).
L'attività dell'Inquisizione fu tale che alla fine del XV secolo nella penisola iberica non ci fossero più Ebrei.
L'accusa di deicidio, cioè di aver ucciso gesù cristo (per i cristiani, dio), fu abolita solo dal Concilio Vaticano II nel Novecento.
Culti fondati su presunti martiri uccisi dagli Ebrei (san Simonino, san Lorenzino e san Domenichino) sono stati privati dell'onore degli altari proprio perché si sono dimostrati infondati. (Nota di Lunaria: va da sé che esistono ancora cattolici integralisti che sostengono l'accusa di deicidio, parlando di ebrei. La chiesa cattolica, comunque, ha cambiato idea, quindi è corretto dire che l'antisemitismo di matrice cattolica oggigiorno è presente solo in certi gruppi di cattolici integralisti che rifiutano "il progressismo e certe innovazioni" che la chiesa cattolica ha dovuto, volente o nolente, introdurre nella sua dottrina, a partire dagli anni Settanta-Ottanta del Novecento)
A partire dal diciassettesimo secolo i paesi dell'Europa occidentale e centrale, che avevano espulso gli Ebrei, cominciarono ad accoglierli di nuovo.
Gli Ebrei rimasti in Russia e in Polonia continuavano a essere esposti all'antisemitismo fondato su motivi religiosi e socio-economici.
In Germania, poi, si andava sviluppando un antisemitismo sviluppato sull'affermazione del nazionalismo tedesco; durante gli anni delle guerre napoleoniche in Germania videro la luce numerosi libri contro gli Ebrei, visti come elementi inadatti a partecipare alla vita dello Stato.
Si teorizzò anche una loro inferiorità rispetto alla razza indo-germanica.
I seguaci dell'antisemitismo "scientifico" tedesco furono incoraggiati dalla pubblicazione nel 1855 di un libro sulla disuguaglianza delle razze umane di Joseph Arthur de Gobineau.
Questo libro influenzò molti autori dell'epoca, come Dühring e Nietzsche.
Quando, nel 1873, la Germania fu colpita da una grave crisi economica, molti furono pronti a sostenere che fosse stata causata da un "complotto giudaico".
Nel 1921 i nazisti fecero uscire il documento falso "I Protocolli degli Anziani di Sion", in cui era descritta la preparazione di un complotto ebraico per la conquista del potere.
Un'altra diceria in voga contro gli Ebrei era la credenza che usassero il sangue dei fanciulli cristiani per preparare il pane azzimo, credenza che contribuì a scatenare massacri sia in Russia, sia in Polonia, sia altrove.
(1) Termine improprio, visto che gli Ebrei non sono gli unici semiti; anche gli Arabi lo sono.
(2) In Spagna esistevano comunità ebraiche fin dal II secolo d.c.
La loro condizione fu buona fino a quando, nel VII secolo, i re visigoti si fecero cristiani e imposero il battesimo con la forza.
METTIAMO ANCHE LE PROVE, SIA MAI CHE QUALCUNO STRILLI CHE "NON è VERO NIENTE! TE LO SEI INVENTATA TU!"