Nota bene: qui avevamo visto le rivoluzionarie:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/rivoluzionarie-del-novecento-rosa.html
qui la condizione operaia dal punto di vista maschile:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-condizione-operaia-sul-finire.html
Qui gli scioperi delle operaie e dei minatori in Inghilterra: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-crisi-petrolifera-del-1973-e-gli.html
Qui una Storia dei Contadini: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-contadini-e-le-contadine-che-hanno.html
Info tratte da
Il XX secolo è quello che più di ogni altro ha segnato l'affermazione delle donne nello spazio pubblico e nella conquista dei loro diritti sul piano della vita privata.
La loro condizione è potuta migliorare gradualmente solo a prezzo di dure battaglie. Donne come Flora Tristan e Louise Michel (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/ottocento-le-grandi-rivolte-per-i.html) hanno prestato la loro penna a questa battaglia, pagando la loro scelta con una vita di privazioni, di emarginazione e di sofferenze.
Qui avevamo visto altre sindacaliste e attiviste: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/sindacaliste-e-attiviste-nellottocento.html
Lucy Stone ed Ernestine Rose: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/la-donna-moglie-e-madre.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/ottocento-le-grandi-rivolte-per-i.html
Dapprima per impulso della rivoluzione industriale, poi per l'accelerazione provocata dalle due guerre mondiali, il lavoro delle donne si è imposto come un fenomeno irreversibile e una condizione fondamentale della loro emancipazione: con la mobilitazione di quasi tutta la popolazione maschile, le due guerre mondiali hanno aperto alle donne l'accesso agli impieghi occupati dagli uomini.
Le donne lasciarono così l'universo famigliare per affrontare il mondo del lavoro, e ciò ha profondamente trasformato la mentalità, le aspirazioni e, soprattutto, ha fatto prendere coscienza delle capacità produttive e intellettuali delle donne.
è anche vero comunque che, una volta finita la guerra, la tendenza si è immancabilmente invertita, con i governi che incoraggiavano le donne a ritornare a casa per restituire il posto agli uomini di ritorno dal fronte.
Dopo le donne Europee negli anni Trenta e le Americane negli anni Cinquanta, citiamo il caso delle donne Algerine, audaci combattenti per l'indipendenza del loro Paese e in seguito nuovamente confinate entro il ruolo tradizionale di madre e di sposa.
Negli anni Settanta, il controllo legalizzato della procreazione mediante la contraccezione e l'aborto ha liberato le donne dalle gravidanze indesiderate (Nota di Lunaria: e ha permesso alle donne di scoprire e riappropriarsi anche del proprio piacere sessuale, COMPLETO, riguardante anche la clitoride).
In ogni tempo, le donne hanno portato il loro contributo al mantenimento della famiglia, sia nei campi che nelle città.
Nota di Lunaria: E INFATTI LO SAPPIAMO PERCHé CI SONO CENTINAIA DI MINIATURE E DIPINTI CHE TESTIMONIANO DONNE INTENTE A FARE PRATICAMENTE DI TUTTO:
Come avevamo visto qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/lavori-e-divertimenti-nel-medioevo.html
Ma è nel XIX secolo, con l'industrializzazione dell'Europa e dell'America del Nord, che esse entrano in massa nel mercato del lavoro.
è per prima l'industria tessile a richiedere un massiccio impiego di manodopera femminile. Vittime dello sfruttamento, sottomesse agli arbitri padronali e alle incertezze della congiuntura, le lavoratrici, ancora disorganizzate, vivono nell'angoscia del domani, guadagnando a malapena quanto basta per sopravvivere. (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/lo-sfruttamento-lavorativo-femminile-e.html)
In fabbrica, gli orari sono disumani: da dieci a dodici ore al giorno, anche per i bambini a partire dai nove anni; gli incidenti sono all'ordine del giorno; le deformità fisiche inevitabili a causa della posizione innaturale del corpo e del prolungato tempo in cui si sta in piedi (fino alla metà del XX secolo, le operaie hanno dovuto combattere durissime lotte per ottenere il diritto a sedersi per qualche minuto durante l'orario di lavoro); l'umidità provoca ritardi nello sviluppo femminile (mestruazioni tardive, anemie e soprattutto la tubercolosi e l'invecchiamento precoce che fanno stragi di giovani).
Gli aborti sono numerosi, i parti difficili
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/semmelweis-e-la-cura-per-la-febbre.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/storia-horror-dellaborto-parte-1.html
(Nota: mi domando cosa girasse nella testa degli uomini di quel periodo, non ci arrivavano proprio che se uno è in miseria non ha senso fare 10 figli!!!).
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/breve-introduzione-al-marxismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/breve-storia-delleconomia-dal-1857-al.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/economie-preindustriali-e-rivoluzione.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/i-fattori-della-crescita-economica-il.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-condizione-operaia-sul-finire.html
La manodopera femminile comportava notevoli vantaggi: era meno costosa ed anche più vulnerabile e docile. Nell'ultimo decennio del secolo scorso, il lavoro delle donne era ormai un fenomeno di tale ampiezza, che le lavoratrici cominciarono a prendere parte a movimenti di rivendicazione.
A Vienna, il primo sciopero femminile nel settore tessile scoppiò in occasione del primo maggio 1893: per quattordici giorni, circa 700 operaie bloccarono gli stabilimenti per chiedere la giornata lavorativa di dieci ore (invece di dodici).
METTIAMO ALTRE PROVE SU QUESTA FACCENDA DELLE DONNE LAVORATRICI E DELLO SFRUTTAMENTO....
Citerò due eventi interessanti, che fanno comprendere il dibattito culturale che animava lo stesso movimento operaio: nel 1908, il quarto Congresso della Confédération Générale du Travail si schierò contrò il lavoro femminile, considerato un "elemento che svaluta il lavoro maschile e favorisce la disoccupazione";
Nel 1905 Clara Zetkin si vide costretta a polemizzare con il leader socialdemocratico tedesco Edmund Fischer, secondo cui il lavoro femminile era un male della società capitalistica, che si opponeva alla "natura profonda delle donne, orientata in generale unicamente verso il compimento dei suoi doveri di madre e casalinga."
Marguerite Durand (1864-1836) fu una delle prime giornaliste a creare dei giornali militanti, fra cui "La Fronde", primo quotidiano redatto interamente da donne, interessandosi soprattutto al lavoro femminile, impegnandosi in conferenze, interventi e manifestazioni per aprire la strada al miglioramento della donna sul lavoro.
L'accesso all'istruzione ha avuto un ruolo fondamentale per aprire alle donne l'accesso a molte professioni. è nella seconda metà del XIX secolo che le grandi università europee ammettono le loro "prime" studentesse (nel 1868 Emma Chenu ottiene la laurea in scienze alla Sorbona, nello stesso anno la Suslov ottiene il dottorato in medicina a Zurigo, [Donna dottoressa. Nel Rinascimento l'avrebbero bruciata come strega...
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/dottoresse-nellantichita.html nota di Lunaria]
e nel 1879 Emichetta Girardi si laurea in Lettere a Napoli).
Ci sono comunque delle eccezioni; bisognerà aspettare il 1918 prima che in Gran Bretagna le donne facciano il loro ingresso all'università, a causa delle origini monastiche dell'istituzione e per il fatto che essa era destinata alla formazione delle élites.
Ben prima delle Europee, sono state le Donne Americane a forzare le porte delle Facoltà: nel 1900, si contano 5000 laureate.
Jeanne Chauvin, la prima Donna avvocato francese, deve battersi per anni prima di poter, alla fine del 1900, prestare giuramento al Foro di Parigi. Lo stesso può dirsi in Italia per Lidia Poet, che laureatasi nel 1885, dovrà attendere il 1919 prima di esercitare la professione, mentre fino ad allora aveva dovuto lavorare sotto la tutela del fratello. Nel 1906, Marie Curie (già vincitrice del premio Nobel) diventa la prima professoressa universitaria alla Sorbona. In Italia bisogna attendere il 1930 perché Cecilia Dentice sia nominata, primo caso nel paese, professoressa di liceo a Cagliari.
Quattro anni prima, un decreto fascista aveva escluso le donne dagli insegnamenti di greco, latino, storia e filosofia.
Nel 1898 si laurea in medicina la prima donna, Esther Bonomi, che ha fatto carriera a Genova ed è considerata una pioniera in questo campo.
Negli anni, la percentuale di donne vincenti in professioni giudicate maschili cresce sempre di più; dato che nel 1968 alle donne era ancora precluso l'accesso in Borsa, Roselyne Pierre crea nel 1969 una società d'investimento.
Nei primi del '900, in Italia, si sviluppò una tradizione di lotta, con scioperi e manifestazioni anche violente (come gli incendi dei municipi in Sicilia) fra le operaie del settore tessile e del tabacco, per ottenere salari migliori.
A Milano, Anna Maria Mozzoni (1837-1920) fonda la Lega promotrice degli interessi femminili, per combattere le discriminazioni salariali.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-dellanticristianesimo.html
Ovviamente, è soprattutto la Chiesa ad ostacolare le donne: il lavoro femminile veniva considerato una minaccia alla coesione della famiglia.
Info tratte da
Il XX secolo è quello che più di ogni altro ha segnato l'affermazione delle donne nello spazio pubblico e nella conquista dei loro diritti sul piano della vita privata.
La loro condizione è potuta migliorare gradualmente solo a prezzo di dure battaglie. Donne come Flora Tristan e Louise Michel (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/ottocento-le-grandi-rivolte-per-i.html) hanno prestato la loro penna a questa battaglia, pagando la loro scelta con una vita di privazioni, di emarginazione e di sofferenze.
Qui avevamo visto altre sindacaliste e attiviste: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/sindacaliste-e-attiviste-nellottocento.html
Lucy Stone ed Ernestine Rose: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/la-donna-moglie-e-madre.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/ottocento-le-grandi-rivolte-per-i.html
Dapprima per impulso della rivoluzione industriale, poi per l'accelerazione provocata dalle due guerre mondiali, il lavoro delle donne si è imposto come un fenomeno irreversibile e una condizione fondamentale della loro emancipazione: con la mobilitazione di quasi tutta la popolazione maschile, le due guerre mondiali hanno aperto alle donne l'accesso agli impieghi occupati dagli uomini.
Le donne lasciarono così l'universo famigliare per affrontare il mondo del lavoro, e ciò ha profondamente trasformato la mentalità, le aspirazioni e, soprattutto, ha fatto prendere coscienza delle capacità produttive e intellettuali delle donne.
è anche vero comunque che, una volta finita la guerra, la tendenza si è immancabilmente invertita, con i governi che incoraggiavano le donne a ritornare a casa per restituire il posto agli uomini di ritorno dal fronte.
Dopo le donne Europee negli anni Trenta e le Americane negli anni Cinquanta, citiamo il caso delle donne Algerine, audaci combattenti per l'indipendenza del loro Paese e in seguito nuovamente confinate entro il ruolo tradizionale di madre e di sposa.
Negli anni Settanta, il controllo legalizzato della procreazione mediante la contraccezione e l'aborto ha liberato le donne dalle gravidanze indesiderate (Nota di Lunaria: e ha permesso alle donne di scoprire e riappropriarsi anche del proprio piacere sessuale, COMPLETO, riguardante anche la clitoride).
In ogni tempo, le donne hanno portato il loro contributo al mantenimento della famiglia, sia nei campi che nelle città.
Nota di Lunaria: E INFATTI LO SAPPIAMO PERCHé CI SONO CENTINAIA DI MINIATURE E DIPINTI CHE TESTIMONIANO DONNE INTENTE A FARE PRATICAMENTE DI TUTTO:
Come avevamo visto qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/lavori-e-divertimenti-nel-medioevo.html
Ma è nel XIX secolo, con l'industrializzazione dell'Europa e dell'America del Nord, che esse entrano in massa nel mercato del lavoro.
è per prima l'industria tessile a richiedere un massiccio impiego di manodopera femminile. Vittime dello sfruttamento, sottomesse agli arbitri padronali e alle incertezze della congiuntura, le lavoratrici, ancora disorganizzate, vivono nell'angoscia del domani, guadagnando a malapena quanto basta per sopravvivere. (https://intervistemetal.blogspot.com/2021/08/lo-sfruttamento-lavorativo-femminile-e.html)
In fabbrica, gli orari sono disumani: da dieci a dodici ore al giorno, anche per i bambini a partire dai nove anni; gli incidenti sono all'ordine del giorno; le deformità fisiche inevitabili a causa della posizione innaturale del corpo e del prolungato tempo in cui si sta in piedi (fino alla metà del XX secolo, le operaie hanno dovuto combattere durissime lotte per ottenere il diritto a sedersi per qualche minuto durante l'orario di lavoro); l'umidità provoca ritardi nello sviluppo femminile (mestruazioni tardive, anemie e soprattutto la tubercolosi e l'invecchiamento precoce che fanno stragi di giovani).
Gli aborti sono numerosi, i parti difficili
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/semmelweis-e-la-cura-per-la-febbre.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/storia-horror-dellaborto-parte-1.html
(Nota: mi domando cosa girasse nella testa degli uomini di quel periodo, non ci arrivavano proprio che se uno è in miseria non ha senso fare 10 figli!!!).
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/breve-introduzione-al-marxismo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/breve-storia-delleconomia-dal-1857-al.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/economie-preindustriali-e-rivoluzione.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/i-fattori-della-crescita-economica-il.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/la-condizione-operaia-sul-finire.html
La manodopera femminile comportava notevoli vantaggi: era meno costosa ed anche più vulnerabile e docile. Nell'ultimo decennio del secolo scorso, il lavoro delle donne era ormai un fenomeno di tale ampiezza, che le lavoratrici cominciarono a prendere parte a movimenti di rivendicazione.
A Vienna, il primo sciopero femminile nel settore tessile scoppiò in occasione del primo maggio 1893: per quattordici giorni, circa 700 operaie bloccarono gli stabilimenti per chiedere la giornata lavorativa di dieci ore (invece di dodici).
METTIAMO ALTRE PROVE SU QUESTA FACCENDA DELLE DONNE LAVORATRICI E DELLO SFRUTTAMENTO....
Citerò due eventi interessanti, che fanno comprendere il dibattito culturale che animava lo stesso movimento operaio: nel 1908, il quarto Congresso della Confédération Générale du Travail si schierò contrò il lavoro femminile, considerato un "elemento che svaluta il lavoro maschile e favorisce la disoccupazione";
Nel 1905 Clara Zetkin si vide costretta a polemizzare con il leader socialdemocratico tedesco Edmund Fischer, secondo cui il lavoro femminile era un male della società capitalistica, che si opponeva alla "natura profonda delle donne, orientata in generale unicamente verso il compimento dei suoi doveri di madre e casalinga."
Marguerite Durand (1864-1836) fu una delle prime giornaliste a creare dei giornali militanti, fra cui "La Fronde", primo quotidiano redatto interamente da donne, interessandosi soprattutto al lavoro femminile, impegnandosi in conferenze, interventi e manifestazioni per aprire la strada al miglioramento della donna sul lavoro.
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/dottoresse-nellantichita.html nota di Lunaria]
e nel 1879 Emichetta Girardi si laurea in Lettere a Napoli).
Ci sono comunque delle eccezioni; bisognerà aspettare il 1918 prima che in Gran Bretagna le donne facciano il loro ingresso all'università, a causa delle origini monastiche dell'istituzione e per il fatto che essa era destinata alla formazione delle élites.
Ben prima delle Europee, sono state le Donne Americane a forzare le porte delle Facoltà: nel 1900, si contano 5000 laureate.
Jeanne Chauvin, la prima Donna avvocato francese, deve battersi per anni prima di poter, alla fine del 1900, prestare giuramento al Foro di Parigi. Lo stesso può dirsi in Italia per Lidia Poet, che laureatasi nel 1885, dovrà attendere il 1919 prima di esercitare la professione, mentre fino ad allora aveva dovuto lavorare sotto la tutela del fratello. Nel 1906, Marie Curie (già vincitrice del premio Nobel) diventa la prima professoressa universitaria alla Sorbona. In Italia bisogna attendere il 1930 perché Cecilia Dentice sia nominata, primo caso nel paese, professoressa di liceo a Cagliari.
Quattro anni prima, un decreto fascista aveva escluso le donne dagli insegnamenti di greco, latino, storia e filosofia.
Nel 1898 si laurea in medicina la prima donna, Esther Bonomi, che ha fatto carriera a Genova ed è considerata una pioniera in questo campo.
Negli anni, la percentuale di donne vincenti in professioni giudicate maschili cresce sempre di più; dato che nel 1968 alle donne era ancora precluso l'accesso in Borsa, Roselyne Pierre crea nel 1969 una società d'investimento.
Nei primi del '900, in Italia, si sviluppò una tradizione di lotta, con scioperi e manifestazioni anche violente (come gli incendi dei municipi in Sicilia) fra le operaie del settore tessile e del tabacco, per ottenere salari migliori.
A Milano, Anna Maria Mozzoni (1837-1920) fonda la Lega promotrice degli interessi femminili, per combattere le discriminazioni salariali.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-dellanticristianesimo.html
Ovviamente, è soprattutto la Chiesa ad ostacolare le donne: il lavoro femminile veniva considerato una minaccia alla coesione della famiglia.