https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/dee-e-sciamanesimo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/sciamane-e-sacerdotesse.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/sciamanesimo-e-reincarnazione-come.html), riprendo il tema, in questo post.
La cosa affascinante è che è possibile fare molti collegamenti tra Sciamanesimo e religioni politeiste o il simbolismo.
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Info tratte da
Il sistema di vita dello sciamano è antico quasi quanto l'umana coscienza (...) attraverso i secoli, la pratica dello sciamanismo è rimasta viva, adattandosi di volta in volta alle diverse culture esistenti. (...) Un filo comune sembra collegare tutti gli sciamani del pianeta: l'esperienza dell'estasi, il risvegliarsi a ordini non comuni della realtà, lo scoprire nuovi mondi visionari. (...) Le origini dello sciamanismo nel Paleolitico collegano inevitabilmente questa pratica con quella, animale, della caccia.
Lo sciamano viene ad identificarsi metafisicamente con le creature selvagge. (...)
Un inuit espresse questo concetto: "Il grande pericolo della vita è che il nutrimento degli uomini è fatto interamente di anime. Tutte le creature che dobbiamo uccidere e mangiare, tutte quelle che dobbiamo abbattere e distruggere per farci degli indumenti, hanno un'anima; un'anima che non muore con il corpo e che deve pertanto essere pacificata nel timore che si vendichi su di noi per averle sottratto il corpo."
Attraverso questa ascesa al regno delle creature, lo sciamano nel Paleolitico cercava di controllare direttamente gli animali da caccia (...) i sacrifici animali, i bastoni raffiguranti un uccello, i famigli animali e i travestimenti da leone, toro, orso e cervo avevano tutti una funzione nella concezione sciamanica paleolitica.
Nella caverna di Les Trois Frères è raffigurata l'immagine vecchia di 15mila anni, dello Stregone danzante al di sopra di un groviglio di animali che fanno capriole: al centro si vede uno sciamano travestito da bisonte che impugna un arco da caccia.
La danza e la trance erano sicuramente manifestazioni fondamentali dello sciamanismo primitivo. (...) Le mitologie dei popoli sciamanici, lineamenti simbolici del complesso sciamanico, come pure le loro tecniche curative si basano tutte sull'esperienza estatica. Le strutture più profonde della psiche si ritrovano in diversi temi: la discesa nel Regno della Morte, il confronto con le forze demoniache, lo smembramento, la prova del fuoco, la comunione con il mondo degli spiriti e delle creature, l'assimilazione delle forze elementari, l'ascensione attraverso l'Albero del Mondo o tramite l'Uccello Cosmico, la realizzazione di un'identità solare e il ritorno al Mondo intermedio, il mondo delle vicende umane.
(...) Bisogna ricercare lo sciamano al Centro del Cosmo, dove i tre mondi, gli Inferi, l'Intermedio e il Regno dei Cieli si incontrano. Il Centro, Axis Mundi o Nierika, è il sentiero, il passaggio, la porta che conduce al Regno della Morte dove lo sciamano affronta le forze demoniache. La battaglia ha luogo nel grembo cosmico della Madre Terra, nelle viscere degli inferi, nell'inizio primordiale che precede il tempo.
Dopo la resa, l'apoteosi è raggiunta per mezzo di un'identificazione mistica con il fuoco.
Il matrimonio sacro con lo Spirito indomito dell'altro sesso riunisce la coppia degli opposti.
Come conseguenza può verificarsi una nascita e rinascita sui rami più alti dell'Albero del Mondo.
(...) Per lo sciamano, tutto ciò che esiste nel mondo rivelato possiede al suo interno una forza viva: questa energia vitale, il Mana dei polinesiani, il Wakanda dei Sioux, è concepita come una forza divina che tutto permea.
Possedere questa potente energia è il fine ultimo dello sciamano.
(...) La forza energetica si raggiunge nel mezzo di una profonda crisi che comporta l'incontro con la morte: l'entrata nell'altro mondo avviene attraverso un'esperienza di annientamento totale.
Tutto nell'Universo è animato e possiede un'identità personale: le rocce, gli alberi, l'acqua: secondo la cosmologia sciamanica, il mondo degli umani e quello della natura e dello spirito sono riflessi l'uno negli altri.
Il segno della vera vocazione sciamanica è avere contatti con i morti, ovvero essere personalmente morti. Le anime nel regno dell'Aldilà istruiscono gli sciamani perché i morti conoscono ogni cosa. Lo sciamano (medium sacro) in stato di trance è posseduto dagli Dei o dagli spiriti che lo usano come mezzo di trasmissione divina.
(...) La sciamana Ainu appare circondata da spiriti, che le si affollano intorno come uno stormo di pipistrelli.
(...) Fra i Cukci siberiani gli sciamani sono chiamati spiritati.
(...) Per molti sciamani, è nei loro sogni che appaiono gli animali-tutori e gli spiriti dell'Aldilà.
Gi inferi sono descritti come un luogo pericoloso, simile al mondo dei vivi, solo che tutto è rovesciato: il sotto e il sopra, l'interno e l'esterno; gli alberi crescono all'ingiù, il Sole tramonta a oriente e sorge a occidente, i fiumi risalgono l'alveo.
I Finni dicono che la casa della morte ha il pavimento coperto di capelli di donna ed è sostenuto da ossa di uomo: per giungere a Tuonela (la casa dei morti) [e titolo di un cd degli Amorphis, nota di Lunaria] bisogna attraversare un fiume nero; le sue acque scure mostrano anime sfortunate che si contorcono; non manca il ponte che unisce il Mondo Intermedio con quello sottostante; vi sarebbe anche una barca o canoa per attraversare quelle acque.
(...) Per alcuni sciamani, il mezzo di ascesa dall'abisso degli Inferi è l'Albero Cosmico, simbolo di rigenerazione perpetua.
"In alcune tradizioni arcaiche", afferma M. Eliade, "l'Albero Cosmico è connesso all'idea della creazione, della fecondità, dell'iniziazione e finalmente all'idea della realtà assoluta e dell'immortalità. L'Albero della Vita è un albero che vive e dà vita."
(...) è Arbor Vitae (Albero della Vita) come pure Albero della Conoscenza.
Attraverso il suo corpo la vita e la morte sono unite, così come i Cieli e gli Inferi.
Vi è anche il rito della "scalata al palo" nel processo di iniziazione sciamanica e in alcune cerimonie sono usati dei nastri colorati che rappresentano l'arcobaleno (il "ponte" che unisce il Cielo alla Terra); anche sui tamburi, in diverse culture, sono dipinti degli arcobaleni.
[…] Secondo un racconto dei Buriati siberiani, il primo sciamano nacque da una donna ingravidata da un'aquila: l'aquila è il prototipo dello sciamano; gli Ostjaki dello Jenisej credono che il primo sciamano fu un'aquila a due teste; i Teleuti dicono che l'aquila è un uccello-sciamano perché assiste lo sciamano nella sua ascesa al cielo. (...) Nella sua ascesa alle regioni celesti lo sciamano tenta di ritornare uccello e di volare.
In alcuni racconti siberiani il primo sciamano è l'aquila, Uccello del Sole.
I Lakota dell'America del Nord declamano al sorgere del sole "eccomi, volgi a me il tuo sguardo io sono il sole volgi a me il tuo sguardo"
La Porta del Sole che ha accolto lo sciamano nel sacrificio è la porta che si spalanca quando la psiche è del tutto risvegliata. Coloro che sono stati illuminati sono spesso dipinti con aloni e aureole sfavillanti: il Sole è stato introiettato.
Secondo gli Huichol, il cristallo ha racchiuso al suo interno l'anima di uno sciamano defunto, maestro dello sciamano vivente.
Gli Huichol credono che cinque anni dopo la morte, l'anima del defunto può riunirsi ai vivi prendendo la forma di un cristallo di rocca. In questo stato l'anima è chiamata "tewari", "nonno, avo"; ma non tutte le anime sono in grado di manifestarsi come cristalli di rocca, solo quelli che sono saggi e hanno vissuto fino ai 60, 70 anni.
[…] Nella mitologia dei Chumash, i personaggi dotati di potere sono in gran parte anziani. Il Sole è dipinto come un uomo vecchissimo.
Presso certe etnie in America e in Australia sono stati attestati numerosi casi di endocannibalismo: le ossa e gli abiti del defunto vengono trasformati in bevande e poi ingeriti.
(...) Per lo sciamano tutto ciò che esiste nel mondo rivelato possiede al suo interno una forza viva: il Mana per i polinesiani, il Wakanda dei Sioux, è una forza divina che tutto permea. Possedere questa energia è il fine ultimo dello sciamano.
*
Lo sciamano siberiano degli Iakuti canta "Il tamburo è il mio cavallo", mentre il suono lo trasporta nell'Aldilà.
Il tamburo è anche il territorio dello sciamano.
Sul tamburo viene spesso dipinta una mappa dei mondi che il viaggiatore-sciamano visita.
Lo Sciamano diventa guaritore, veggente e visionario, tramite esperienze di autoferimento, morte e rinascita. La malattia, la vecchiaia, l'agonia, la morte preparano lo sciamano e la sciamana alla loro missione.
Il popolo Cuna delle isole panamensi di San Blas crede che tutte le cose abbiano un'anima. Il mondo è pieno di spiriti buoni e cattivi, chiamati Purba, che vivono negli otto livelli del Cielo e degli Inferi.
I Purba possono fare del male o curare: solo lo sciamano è in grado di blandire, persuadere, superare in astuzia lo spirito demoniaco se il male dovesse assalire qualcuno.
Gli sciamani comunicavano al loro popolo con segni, canzoni, danze e durante la trance veniva loro rivelata una sorta di geografia cosmica; alcuni sciamani disegnarono delle mappe: i Cukci siberiani, per esempio, rappresentavano i tre mondi in cerchi concentrici, con raffigurazioni della Stella Polare, del Sole, della Luna, montagne, casi di spiriti della terra (detti "Kelet")
Il rapporto tra lo sciamano e il regno degli spiriti è molto complesso: in alcune culture una classe di spiriti è considerata malvagia, e un'altra benefica. In altre culture gli spiriti che smembrano lo sciamano diventano, alla fine, suoi alleati.
Alcuni spiriti proteggono, altri sono ostili.
L'acquisizione degli spiriti è essenziale alla pratica effettiva della loro arte.
Gli spiriti possono possedere lo sciamano o cantare, da alleati, in zone a lui prossime.
Ogni cultura e ogni sciamano ha un rapporto particolare con questo mondo dell'invisibile.
La figura dello sciamano ridotto a scheletro è la personificazione della morte.
Come i semi di un frutto dopo che la polpa è marcita, le ossa rappresentano il potenziale di una rinascita.
Lo sciamano neofita deve morire totalmente per conquistare la conoscenza di ciò che è immortale.
Lo smembramento sacro del corpo dello sciamano è una manifestazione del regno della molteplicità caotica.
Dalle sue ossa lo sciamano rinasce a un più alto ordine di esistenza.
Per ricercare il potere, lo sciamano cerca esperienze con gli animali, i luoghi e le condizioni insolite.
Molti sciamani in America e altrove associano questo potere con il serpente, il guardiano delle fonti, che rappresenta le forze della Natura.
Il Serpente è un animale dotato di forza magnetica e simboleggia la resurrezione perché muta la sua pelle; simboleggia anche la forza e certe volte la parte malvagia della Natura. è una manifestazione potente dell'energia della nascita e della rinascita, del sesso e della morte.
Tutti i misteri dell'Universo come il Sole e la Luna, le stagioni, l'alba, sono considerati manifestazioni di una potenza invisibile. Dietro questa potenza, capace di alimentarla, c'è una potenza ancora più grande: Sila per gli Inuit, Wakan per i Sioux; N/um per i !Kung del Sudafrica è l'energia che rende possibili le guarigioni. L'attivazione della N/um da parte del danzatore in trance è associata a poteri sciamanici (guarigione, divinazione, viaggi dell'anima...)
I !Kung assimilano la N/um alla morte, da tanto è potente.
Gli sciamani della California centrale, nei cui sogni appare il serpente crotalo, catturano le creature velenose dalle loro tane e "lavorano" i serpenti nei riti di guarigione e protezione.
Gli Hopi credono che il loro Dio del Cielo sia un serpente cornuto e piumato.
Il serpente a spire, in relazione con la luna e con l'acqua, denota saggezza e grande energia, forze cosmiche e primigenie in un universo in costante evoluzione.
Gli Huichol del Messico credono che tutte le cose siano permeate in vario grado di forza energetica vitale, "Kupuri": gli sciamani possiedono una grande Kapuri, e lo possiede anche il peyote, il cactus allucinogeno senza spine che è il loro sacramento.
Le figure di esseri umani con corna di stambecco rappresentano gli sciamani, che hanno ricevuto l'autorità dagli Dei.
Il culto del cervo\capro\stambecco era piuttosto diffuso in Europa (Cernunnos\Pan\Zlatorog-Gigiat) ma anche gli indiani del Mississipi realizzavano maschere di legno di cervi, per gli sciamani.
Da sempre lo sciamano è collegato al volo e all'uccello.
L'uccello rappresenta l'ascesa, l'attivazione, il mutamento, la vita. Per alcune culture, è simbolo dell'anima, in altre è il messaggero celeste.
Lo sciamano si apre al Cosmo illimitato.
L'abbandono del mondo materiale lo conduce ad un regno di terrore, sacrificio, morte.
L'anima di uno sciamano può tramutarsi in gru o uccello per viaggiare in regni lontani.
Lo sciamano è una figura-chiave delle culture tradizionali: guaritore, veggente, poeta, depositario del sapere comune. Vero e proprio "Signore delle Soglie", si serve della trance e dello stato di estasi per dominare le forze invisibili della natura, per accompagnare le anime nell'aldilà e penetrare nel regno della visione, per trascendere le categorie di spazio e di tempo.
Dalle pitture rupestri del Paleolitico, sino ai romanzi di Castaneda, tracce di sciamanesimo giungono fino a noi. Rintracciando i tratti comuni che nelle attività sacre uomini e donne "condannati all'ispirazione" nelle loro parole, rituali e dipinti, uniscono l'Australia degli Aborigeni con la Siberia, il Giappone con le foreste dell'Orinoco...
***
La discesa nel regno dei morti, la dimora degli spiriti delle malattie... nelle profondità si incontrano spiriti avidi che divorano mentre istruiscono. La ricettività dello sciamano nel mondo della creature si apre dopo che si è arreso alla morte.
Lo sciamano condivide il nettare crudo del mondo delle creature e gli si rivelano la cruda morte e un universo non dualistico.
Gli sciamani inuit, uomini o donne, non esercitano in privato: prove, rituali e iniziazioni hanno lo scopo di aiutare la comunità.
Gli sciamani cercano l'ispirazione nella solitudine, ma il mondo selvaggio viene riportato tra la gente sotto forma di cerimonie.
Fra gli inuit si crede che gli uomini determinino la propria sfortuna infrangendo i tabù: le confessioni pubbliche e la partecipazione di tutti alle sedute sciamaniche sono elementi per sfogare le tensioni. Il rullo del tamburo dello sciamano collega tutti gli elementi del rito e i singoli individui: la ripetizione costante del suono del tamburo ha un impatto dinamico sui partecipanti.
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Lo sciamano è una figura-chiave delle culture tradizionali: guaritore, veggente, poeta, depositario del sapere comune. Vero e proprio "Signore delle Soglie", si serve della trance e dello stato di estasi per dominare le forze invisibili della natura, per accompagnare le anime nell'aldilà e penetrare nel regno della visione, per trascendere le categorie di spazio e di tempo.
Dalle pitture rupestri del Paleolitico, sino ai romanzi di Castaneda, tracce di sciamanesimo giungono fino a noi. Rintracciando i tratti comuni che nelle attività sacre uomini e donne "condannati all'ispirazione" nelle loro parole, rituali e dipinti, uniscono l'Australia degli Aborigeni con la Siberia, il Giappone con le foreste dell'Orinoco…
La discesa nel regno dei morti, la dimora degli spiriti delle malattie... nelle profondità si incontrano spiriti avidi che divorano mentre istruiscono. La ricettività dello sciamano nel mondo della creature si apre dopo che si è arreso alla morte.
Lo sciamano condivide il nettare crudo del mondo delle creature e gli si rivelano la cruda morte e un universo non dualistico.
Gli sciamani inuit, uomini o donne, non esercitano in privato: prove, rituali e iniziazioni hanno lo scopo di aiutare la comunità.
Gli sciamani cercano l'ispirazione nella solitudine, ma il mondo selvaggio viene riportato tra la gente sotto forma di cerimonie.
Fra gli inuit si crede che gli uomini determinino la propria sfortuna infrangendo i tabù: le confessioni pubbliche e la partecipazione di tutti alle sedute sciamaniche sono elementi per sfogare le tensioni. Il rullo del tamburo dello sciamano collega tutti gli elementi del rito e i singoli individui: la ripetizione costante del suono del tamburo ha un impatto dinamico sui partecipanti.
Lo sciamano siberiano degli Iakuti canta "Il tamburo è il mio cavallo", mentre il suono lo trasporta nell'Aldilà.
Il tamburo è anche il territorio dello sciamano.
Sul tamburo viene spesso dipinta una mappa dei mondi che il viaggiatore-sciamano visita.
Lo Sciamano diventa guaritore, veggente e visionario, tramite esperienze di autoferimento, morte e rinascita. La malattia, la vecchiaia, l'agonia, la morte preparano lo sciamano e la sciamana alla loro missione.
Il popolo Cuna delle isole panamensi di San Blas crede che tutte le cose abbiano un'anima. Il mondo è pieno di spiriti buoni e cattivi, chiamati Purba, che vivono negli otto livelli del Cielo e degli Inferi.
I Purba possono fare del male o curare: solo lo sciamano è in grado di blandire, persuadere, superare in astuzia lo spirito demoniaco se il male dovesse assalire qualcuno.
Gli sciamani comunicavano al loro popolo con segni, canzoni, danze e durante la trance veniva loro rivelata una sorta di geografia cosmica; alcuni sciamani disegnarono delle mappe: i Cukci siberiani, per esempio, rappresentavano i tre mondi in cerchi concentrici, con raffigurazioni della Stella Polare, del Sole, della Luna, montagne, casi di spiriti della terra (detti "Kelet")
Il rapporto tra lo sciamano e il regno degli spiriti è molto complesso: in alcune culture una classe di spiriti è considerata malvagia, e un'altra benefica. In altre culture gli spiriti che smembrano lo sciamano diventano, alla fine, suoi alleati.
Alcuni spiriti proteggono, altri sono ostili.
L'acquisizione degli spiriti è essenziale alla pratica effettiva della loro arte.
Gli spiriti possono possedere lo sciamano o cantare, da alleati, in zone a lui prossime.
Ogni cultura e ogni sciamano ha un rapporto particolare con questo mondo dell'invisibile.
La figura dello sciamano ridotto a scheletro è la personificazione della morte.
Come i semi di un frutto dopo che la polpa è marcita, le ossa rappresentano il potenziale di una rinascita.
Lo sciamano neofita deve morire totalmente per conquistare la conoscenza di ciò che è immortale.
Lo smembramento sacro del corpo dello sciamano è una manifestazione del regno della molteplicità caotica.
Dalle sue ossa lo sciamano rinasce a un più alto ordine di esistenza.
Per ricercare il potere, lo sciamano cerca esperienze con gli animali, i luoghi e le condizioni insolite.
Molti sciamani in America e altrove associano questo potere con il serpente, il guardiano delle fonti, che rappresenta le forze della Natura.
Il Serpente è un animale dotato di forza magnetica e simboleggia la resurrezione perché muta la sua pelle; simboleggia anche la forza e certe volte la parte malvagia della Natura. è una manifestazione potente dell'energia della nascita e della rinascita, del sesso e della morte.
Tutti i misteri dell'Universo come il Sole e la Luna, le stagioni, l'alba, sono considerati manifestazioni di una potenza invisibile. Dietro questa potenza, capace di alimentarla, c'è una potenza ancora più grande: Sila per gli Inuit, Wakan per i Sioux; N/um per i !Kung del Sudafrica è l'energia che rende possibili le guarigioni. L'attivazione della N/um da parte del danzatore in trance è associata a poteri sciamanici (guarigione, divinazione, viaggi dell'anima...)
I !Kung assimilano la N/um alla morte, da tanto è potente.
Gli sciamani della California centrale, nei cui sogni appare il serpente crotalo, catturano le creature velenose dalle loro tane e "lavorano" i serpenti nei riti di guarigione e protezione.
Gli Hopi credono che il loro Dio del Cielo sia un serpente cornuto e piumato.
Il serpente a spire, in relazione con la luna e con l'acqua, denota saggezza e grande energia, forze cosmiche e primigenie in un universo in costante evoluzione.
Gli Huichol del Messico credono che tutte le cose siano permeate in vario grado di forza energetica vitale, "Kupuri": gli sciamani possiedono una grande Kapuri, e lo possiede anche il peyote, il cactus allucinogeno senza spine che è il loro sacramento.
Le figure di esseri umani con corna di stambecco rappresentano gli sciamani, che hanno ricevuto l'autorità dagli Dei.
Il culto del cervo\capro\stambecco era piuttosto diffuso in Europa (Cernunnos\Pan\Zlatorog-Gigiat) ma anche gli indiani del Mississipi realizzavano maschere di legno di cervi, per gli sciamani.
Da sempre lo sciamano è collegato al volo e all'uccello.
L'uccello rappresenta l'ascesa, l'attivazione, il mutamento, la vita. Per alcune culture, è simbolo dell'anima, in altre è il messaggero celeste.
Lo sciamano si apre al Cosmo illimitato.
L'abbandono del mondo materiale lo conduce ad un regno di terrore, sacrificio, morte.
L'anima di uno sciamano può tramutarsi in gru o uccello per viaggiare in regni lontani.
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Qui abbiamo parlato dell'ape: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/tenebra-arcana-intervista-per-martiri.html
Sul tamburo: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/breve-introduzione-agli-strumenti.html
Sui culti solari (Eliolatria), vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/search?q=amaterasu
Sulla Siberia: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/lo-sciamanesimo-presso-itelmeni-ciukci.html
Gli uccelli erano epifanie (manifestazioni) della Dea: civetta, corvo, colomba, pavone, cigno…
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Il mio cd preferito, a tema "sciamanico": https://intervistemetal.blogspot.com/2018/02/che-ce-in-kirghizistan-la-torre-i.html