Valle d'Aosta: l'antica Dea delle Montagne e delle Acque

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Nella Valle di Lys (Valle d'Aosta) si narra la leggenda di una Fata dai Capelli Color delle Viole.
Viveva nei pressi di Perloz, nel Vallone di Rechantè, ed esattamente come le divinità femminili pagane dei boschi, vegliava sugli animali, sulle cose e sulle persone.



Un giorno la Fata coi Capelli Color delle Viole, rapì un giovane pastore (1) per portarlo nel Regno delle Fate, come solitamente le fate facevano, seducendo i giovani più affascinanti.

Gli abitanti, istigati dal prete che non sopportava queste usanze "non cristiane", si incamminarono con forche e bastoni per scacciare la Fata.

La Fata, venuto a saperlo, scatenò una tempesta e quando il ruscello Rechantè divenne un torrente, si sedette sopra e discese la valletta, arrivando a Lys.
Quando la Fata giunse a Lys, allargò le braccia, aumentando di volume e rese il suo corpo simile ad una diga per trattenere una grande quantità d'acqua.
Quando l'acqua diventò un lago, ritornò alle sue dimensioni, e gli abitanti, a valle, scioccati per la secca del torrente, videro la Fata con i capelli viola che avanzava cavalcando la cresta dell'onda, che avrebbe spazzato via i villaggi se non fosse che gli abitanti riconobbero nella Fata l'antica Dea dei monti e delle acque.


Fu solo per questa ragione che la Fata, cioè la Dea, ebbe pietà degli abitanti e diresse il flusso delle acque verso la vicina Dora.
Dopo questo fatto la Fata tornò nella sua valle, ma nessuno volle più scacciarla.
Si pensa che abbia abbandonato quei luoghi quando il disboscamento, la cementificazione e il turismo deturparono il paesaggio.

(1) Elemento che collega questa leggenda al Paganesimo: anche Selene, la Dea della Luna, era innamorata del pastore Endimione https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/laffresco-di-selene-ed-endimione.html



Per approfondimenti sulle Dee lunari delle selve e degli animali, vedi:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/todi-ragini-e-la-potnia-theron.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html






Immagini della Valle d'Aosta