Poesie e canti dei Nativi Americani

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"Nella bellezza possa io camminare" (canto Navajo)

Nella bellezza
possa io camminare
tutto il giorno
possa io camminare
attraverso il tornare delle stagioni
possa io camminare
in bellezza possiederò di nuovo
in bellezza uccelli
in bellezza uccelli gioiosi
sul sentiero chiazzato di polline
possa io camminare
con cavallette ai miei piedi
possa io camminare
con rugiada ai miei piedi
possa io camminare
con bellezza possa io camminare
con bellezza davanti a me
possa io camminare
con bellezza dietro di me
possa io camminare
con bellezza sopra di me
possa io camminare
con bellezza attorno a me
possa io camminare
in età avanzata, vagando su un sentiero
di bellezza, rivivendo.
Possa io camminare
perfetto di bellezza.
Perfetto di bellezza.


Una volta che hai udito l'allodola
e annusato il profumo della terra appena arata
la pace non potrà abbandonarti. (Sequichie)


Siamo tutti creatori. Respiriamo.
Parlare è espirare e creare suoni
comprensibili al mondo.
Mentre scrivo creo me stesso
in continuazione. E capisco che
non sono una sola voce, ma tante:
tutti i colori, tutti i suoni,
tutti i timori, tutti gli amori. (Joy Harjo)


Ogni qual volta, nel corso della caccia quotidiana,
il cacciatore pellerossa si trova davanti a uno spettacolo di sublime bellezza - una nube plumbea con l'arcobaleno che brilla sulla montagna; una cascata candida nel cuore di una gola verde; un'immensa prateria insanguinata dal tramonto - egli sosta per un istante in atto di venerazione. (Ohiyesa, Sioux)
 

Che cos'è la vita? è il brillare di una
lucciola nella notte. è il respiro di un
bisonte in inverno.
è la piccola ombra che scivola sull'erba
e si perde nel tramonto. (Crowfoot, Piedi Neri)


I nostri piedi nudi
sentono il tocco affine dei nostri
antenati, mentre camminiamo
su questa terra. (Capo Seattle, Suquamish)


Gli antenati amavano letteralmente il suolo: si sedevano o si piegavano sul terreno con la sensazione di essere a contatto con una forza protettiva. Era un bene per la pelle toccare la terra, e gli antenati amavano togliersi i mocassini per camminare a piedi nudi sul sacro suolo. I loro teepee erano costruiti sulla terra
e i loro altari erano fatti di terra. Gli uccelli che volavano in cielo scendevano a riposare sulla terra, ed essa era il ricovero finale ed eterno per tutto ciò che viveva e cresceva. Il suolo era rassicurante, rinvigorente, purificante e risanante. Ecco perché i vecchi indiani siedono per terra invece di sostenersi lontano dalla sua influenza vivificante. Per loro, sedere o giacere sul terreno significa riflettere meglio e sentirsi più forti (Luther Standing Bear, capo Sioux, 1868-1939)


Noi tutti siamo fiori nel giardino del Grande Spirito.
Abbiamo una radice comune, e questa radice è la Madre Terra.
Il giardino è meraviglioso
perché ci sono tanti colori, e questi colori
rappresentano le differenti tradizioni ed eredità culturali (David Monongye, Hopi)


Sono nato nelle praterie, dove il vento soffiava
libero e non c'era nulla a interrompere la luce del sole.
Sono nato dove non esistevano recinti e dove ogni cosa respirava libera. (Ten Bears, capo Comanche Yamparethka)


Ogni porzione di questo suolo è sacra.
Ogni declivio, ogni valle, ogni pianoro, ogni bosco,
rispondono con amore
ai nostri passi. (Capo Seattle)


Tutta la vita è Wakan.
E così anche tutto ciò che esibisce forza nell'azione
come i venti e le nubi, o nella resistenza passiva, come il masso sul sentiero. Poiché anche i legnetti e i sassi più umili posseggono un'essenza spirituale che deve essere oggetto di riverenza,
quale manifestazione del misterioso potere universale che pervade ogni cosa. (Francis Laflesche)


"La Danza a Spirale" (poesia di Starhawk)


Madre Terra, Madre Stella,
tu che sei invocata con migliaia di nomi,
ricordiamo tutti che siamo cellule del tuo
corpo e danziamo insieme.
Tu sei il grano e il pane
che ci sostiene ogni giorno.
E come tu sei paziente con i nostri sforzi
per apprendere,
noi saremo pazienti con noi stessi e chiunque altro.
Siamo raggi di luce e buio inviolabile,
l'equilibrio,
tu sei l'abbraccio che rincuora
e la libertà al di là della paura.
Entro di te nasciamo, cresciamo, viviamo
e moriamo.
Tu ci conduci attorno al cerchio
per rinascere,
tra di noi danzi
per sempre.


"Il tamburo della vita"

Fin dagli inizi vi furono tamburi
a battere il ritmo del mondo:
la mugghiante, immancabile
marea sulla spiaggia;
le quattro stagioni,
che avanzano una dopo l'altra;
quando gli uccelli giungono,
quando ripartono;
l'orso che cade
nel suo sonno invernale.
Imperscrutabili le ragioni,
eppure tutto dal ritmo perfetto.
Ascolta il battito del tuo polso:
un pulsare preciso
del tamburo della vita.

(Jimalee Burton, Cherokee)

Vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/il-simbolismo-della-tartaruga.html

Aggiornamento del 17 novembre 2022:

Ho scoperto una band formata da nativi americani, BlackBraid,


anche se il loro Black Metal, dal punto di vista prettamente musicale è di tipo "europeo" e, allo stato attuale, non ha elementi folkloristici sonori tipici dei nativi americani... le lyrics, comunque, sono in linea con la loro cultura

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