Lillian Hellman

Info tratte da


Moltissimi ricorderanno un vecchio e famoso film con Bette Davis, "Le piccole volpi": era la storia di una donna che perseguiva la ricchezza e il potere, valendosi di tutti i mezzi, anche dei più mostruosi, e pagando la sua vittoria su un campionario di canaglie perfettamente degne di lei, con la più arida delle solitudini.


Il regista, William Wyler, si era limitato a tradurre in termini cinematografici un dramma di Lillian Hellman, una delle più feconde e significative autrici del teatro americano del Novecento.
 


Il testo originale, costruito con straordinaria perizia, non offre soltanto il ritratto di un'ambiziosa ma pone vigorosamente sotto accusa un intero sistema di vita che vede nel denaro il cardine della società e l'idolo cui tutto deve essere sacrificato.
La strada che conduce alla dignità dell'uomo passa per il rifiuto di questa concezione della vita e per la protesta. Occorre però che il rifiuto e protesta si traducano in termini concreti: il semplice vagheggiamento di un mondo più ordinato e di un'esistenza più serena può tranquillizzare le coscienze ma prepara tragedie e delusioni al momento inevitabile della verifica sulla realtà.
è il tema questo de "Il giardino d'autunno", commedia cechoviana su un gruppo di quarantenni che assistono inerti alla fine dei loro sogni.
Le commedie della Hellman sono una presa di posizione morale sui vizi e sulle contraddizioni della civiltà americana.



 Altra autrice interessante da leggere: Kathleen Winsor