La Grangia presso Lagnasco nel Saluzzese

Nota di Lunaria: purtroppo non ho potuto fotografare la copertina del libro da cui ho tratto queste info... era un vecchio libro (penso risalente agli anni Ottanta) con diverse informazioni sulle industrie del Nord Italia... in copertina aveva una litografia con dei contadini. Appena riesco a trovare un libro sui mulini riprenderò l'argomento (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/i-mulini-in-lombardia.html)

Intanto, sulle origini dei paesini lombardi, consiglio di leggere anche questi miei post: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/laffresco-di-selene-ed-endimione.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/castellanza.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/08/e-sono-tornata-anche-cislago.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/sesto-sgiovanni-comera-una-volta.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/cerro-maggiore.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/gorla-minore-foto-depoca-dei-contadini.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/san-vittore-olona-tra-lottocento-e-i.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/castelseprio.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/pantigliate-le-origini-storiche.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/le-origini-storiche-di-rescaldina.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/lombardia-folklore-e-curiosita-band.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/alle-origini-dello-sviluppo-del.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/mezzano-e-viboldone-il-prato-dei-morti.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/il-castello-di-peschiera-borromeo-e.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/san-donato-milanese-e-seggiano-la-via.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/san-giuliano-milanese.html https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/melegnano-bellissime-foto-e-cartoline.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/mezzano-e-viboldone-il-prato-dei-morti.html https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/legnano-la-battaglia-il-castello-e-le.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2021/02/labbazia-di-viboldone-e-la-mia.html

Per una storia dei Contadini e Contadine: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-contadini-e-le-contadine-che-hanno.html

La Grangia presso Lagnasco nel Saluzzese

Una dimora rurale a cui nel Medioevo faceva capo una grangia cistercense, particolare tipo di azienda agraria diffusosi in Europa fra XII e XIII secolo.

Quando, nel XII secolo, i Cistercensi esportarono anche in Piemonte questo tipo di azienda, che in Francia nel termine "grangia" (francese antico "granche", "grange" = granaio, dal latino "granum", e per estensione anche l'azienda a cui il granaio faceva capo) già aveva un proprio nome, questo si affiancò e talora si sostituì nell'uso comune a termini con significato analogo.

Nelle montagne tese a sostituire il nome "cella", che indicava più generalmente un deposito di prodotti agricoli; nelle pianure esso si avviò in più zone a sostituire la coppia di nomi "domus" e "tectum", che indicavano rispettivamente la casa di abitazione e gli edifici sussidiari di un'azienda rurale sparsa.

Questa doppia tendenza alla sostituzione è significativa: il nuovo termine si adattava meglio di altri ad esprimere la nuova realtà aziendale delle grange, che fra XII e XIII secolo assunsero grande importanza come imprese agricole modello, imitate da aziende sempre più numerose e sempre più piccole anche nel loro insediarsi in aperta campagna.  Le grange cistercensi furono infatti tanto importanti e longeve da lasciare ampia traccia di sé anche nella toponomastica: è il caso della Grangia di Lagnasco. Col termine grangia più che a un particolare impianto edilizio nel Basso Medioevo si intendeva far riferimento a un particolare tipo di azienda agricolo-pastorale, situata in aperta campagna, al centro delle terre che da essa dipendevano, ed era gestita direttamente dai monaci e dai loro conversi (servitori laici aggregati all'Ordine cistercense)  e da manodopera salariata. Si trattava di un'azienda molto diversa, nella dislocazione topografica delle sue terre e nei sistemi di gestione, dalle vecchie corti di signori ed enti ecclesiastici, le cui terre a conduzione diretta, per lo più sparse nell'agro dei villaggi, erano coltivate dalle corvées di quei contadini che avevano delle piccole aziende in concessione.

Da un punto di vista più generale è bene sottolineare che le attività fondamentali della grangia, la cerealicoltura e l'allevamento, riflettevano quell'intenso movimento di valorizzazione della terra che, con la diffusione delle colture e con lo sfruttamento sempre più sistematico degli alpeggi e dei pascoli, caratterizzò fra XI e XIII secolo tutto l'Occidente. (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/economie-preindustriali-e-rivoluzione.html) (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/06/colonizzazione-agraria-e-castra.html)

L'intensa attività pastorale delle grange monastiche è provata dalle numeroso autorizzazioni a pascolare e a far transitare le greggi concesse dai signori locali a vari monasteri. 































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