Suspirium (Black Metal)








1) Ciao Ragazzi! Iniziamo dalle presentazioni!

Sariel: Hail, noi siamo i Suspirium, black metal band di Torino nata nel 2002, io sono Sariel, voce, chitarra e basso.


2) Su youtube, folgorata dalle vostre canzoni "Con le mani sporche di sangue" e "Impero in Sanguine", tratte da "Folle Celebrazione dell'Odio"(2005), ho realizzato due video; in privato mi avete detto che il vostro primo demo è stato "Fugace Crepuscolo nel Bosco" (2003), seguito poi da "Folle Celebrazione dell'Odio"(2005), "Soulless" (2009) e "Deep into the Mind's Abyss" (2012). Volete farci un vostro "curriculum vitae", soffermandovi su ciascun cd, su quello che ha rappresentato per voi, o come lo vedete a distanza di così tanti anni?

Sariel: I Suspirium sono stati fondati nel 2002, dopo aver cercato per molto tempo la giusta sonorità all’interno del frastagliato mondo del metal estremo. Il nome iniziale della band era “Suspirium Bestiae” che è stato, mesi dopo, semplificato in “Suspirium”. Il primo demo è stato realizzato grazie anche al lavoro, sui pezzi e sulle liriche, del nostro primo chitarrista, Absinthe. La caratteristica peculiare di quella demo è il fatto di avere i testi in 3 lingue diverse, italiano, inglese e latino. Fu molto apprezzata in particolare la canzone “Sit Damnatus”.
Negli anni successivi ho lavorato da solo ai nuovi pezzi e ho ricercato un suono più scarno, diretto ed essenziale, con una sola linea di chitarra supportata da un basso più presente e, volendo, più melodico. Da questa ricerca è nata la seconda demo le cui liriche rispecchiano effettivamente questo cambiamento, come nella canzone “Con le mani sporche di sangue”, che ne è stato il brano più apprezzato.
Dopo alcuni anni di pausa, dovuta ai vari impegni di lavoro e università, ho deciso, come “one man band”, di ridare voce ai Suspirium. Ho registrato quindi la demo “Soulless”, per la quale ho inserito 3 canzoni meno recenti, ma inedite, e una nuova, la title track. La demo è risultata più cupa, ma forse meno ferina della precedente, con sonorità più ricercate e due linee di chitarra come nella prima demo. Il nome della raccolta è stato criticato in quanto uguale a quello di un qualche gruppo più famoso, cosa che ho scoperto proprio dalle recensioni. Il nome della canzone rispecchia completamente il testo, per cui mi sembrano polemiche sterili.
Nel frattempo ho iniziato a lavorare con Helvoth al suo progetto, i Grimwald, per i quali abbiamo registrato 2 demo e un album. Grazie al prezioso aiuto di Helvoth, abbiamo registrato il primo album dei Suspirium, “Deep into the Mind’s Abyss”, compreso di 9 canzoni del tutto nuove, in uscita negli store online proprio in questi giorni.


3) Visto che avete appena realizzato "Deep into the Mind's Abyss" e lo state promuovendo, volete parlarcene a fondo? Come sarà musicalmente e a livello di lyrics? Si tratta di un concept? Troveremo ancora testi in italiano?

Sariel: Il primo album del Suspirium è stato composto e registrato in più di un anno e una canzone in particolare, "Blood Likes Despair", è stata rimaneggiata più volte già dal 2010. I testi dei Suspirium sono sempre stati incentrati sulle sensazioni e sulle volontà più potenti e malvage dell’animo umano, che fossero autodistruttive o rivolte verso il resto del mondo. Bisogna immaginare la nostra musica come il racconto di ciò che avviene nell’abisso più oscuro e profondo della mente, di cui disperazione e odio sono gli elementi principali. Questo è anche il tema della grafica della copertina oltre che dei testi.
Questo racconto non è un concept, bensì la sensazione accomunante le canzoni. I testi trattano della disperazione di una vita sciupata, del poco tempo che rimane nel viverla, di una persona che, soffocata dalla vita e dalle responsabilità, uccide la sua intera famiglia trovando così un finto senso di libertà, c’è uno sguardo alla società, alle rovine su cui si trascina senza speranza, di una disperazione profonda, che distacca dalla realtà, fino a isolarsi dai propri sensi e infine dell’angosciante depressione di chi è allontanato dalla propria libertà a causa di una malattia mortale, situazione che porta alla ricerca di una estrema liberazione.
Le liriche sono tutte in inglese, dato l’argomento di respiro universale, abbiamo deciso che questa sarebbe stata la lingua più adatta.
Helvoth: Uno dei due brani con cui ho contribuito all’album s’intitola infatti “Ruins”, e parla delle rovine della nostra società, in senso sia filosofico sia morale; il degrado sociale dato da droga ed alcool porta le persone ad ottenebrare le loro menti ed a perdere sempre più valori. Invece, nel terzo millennio, si dovrebbe essere all’Avanguardia Del Pensiero!


4) Vi confesserò che credo che attualmente il Black Metal non se la passi molto bene; lasciando da parte i problematici casi Cradle of Filth/Dimmu Borgir, penso che questo genere di musica/ideologia sopravviva solo a livello molto, ma molto underground (per esempio mi vengono in mente la scena est europea e quella sudamericana, ricca di giovanissime band). In Italia, fino al 2003, giravano giovani band parecchio interessanti: voi, che avete avuto il pregio di cantare nella nostra madrelingua, gli Art Inferno, siciliani, autori di un gran bel cd (Abyssus Abyssum Invocat, 1999), i Nefarium dalla Valle d'Aosta (che anche loro, nel primo ottimo demo del 1999 scelsero di cantare in italiano), gli Abhor, e poi ancora band che forse si fermarono a pochi demo: Cassandra, Enchantica, Eneth, Evil Bards, Gate of Darkness, Goth-Erotica, Hortus Animae, White Lilith, In Tormentata Quiete, Melan Nephos Thanatou, Evol (tutte di ascendenza Symphonic/Gothic Black) o gruppi più old style come Abgott, Antrum, Urnaa, Execratum, Ghoul, Asofy, Hateful, Hyra, Presences, Sterminio, Legion, Garant, Demaniax... Voi che siete parte attiva della scena Black, come vedete la situazione attuale? E cosa pensate del periodo 1995/2003?

Sariel: In realtà io non seguo molto la scena black metal odierna, ultimamente mi sono appassionato alla musica dei Peste Noire , ma in genere non ho mai tempo per andare ai concerti e mi ritrovo ad ascoltare sempre musica dei primi anni 2000. Sicuramente quello è stato un periodo esplosivo, anche a Torino c’era un bel fermento e non era impossibile organizzare live con band famose come headliner. Il black metal per alcuni è stata una moda, “faceva figo” per chi frequentava l’ambiente. Per noi è semplicemente l’unico modo per esprimerci senza compromessi.
Helvoth: Per me la scena black metal è ancora molto fervida, ed ha ancora molto da dire; seguo un’infinità di gruppi del periodo summenzionato, così come gli immarcescibili precursori. Ma ci sono ancora tanti dischi interessanti di band più recenti; continuo a comprare cd,lp e cassette, e per me il black metal è la mia totale esistenza. Non oso immaginare ad una fine, piuttosto crepo.


5) Avete già in programma serate, live? E pensate di realizzare qualche video tratto da "Deep into the Mind's Abyss"?

Sariel: Al momento ci troviamo a nostro agio in studio, registriamo addirittura principalmente in casa, non cerchiamo attivamente altri elementi per proporre dei live, probabilmente non ne avremmo neanche il tempo. Al momento stiamo realizzando un video per l’album dei Grimwald, non è in programma un video per i Suspirium.
Helvoth: Concordo, i live non fanno per noi.


6) Concludete a vostro piacimento la nostra intervista!

Suspirium: Grazie per l’intervista e per il supporto, speriamo che l’intima oscurità della nostra proposta possa aiutare a scoprire nuove verità su se stessi o a far riaffiorare antiche sensazioni che questa nostra società “deindividualizzante” cerca di cancellare. And always stay Black!

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