E io bestemmio il dio-Aristotele!

Su questo libro,


una storia della scienza pensata per bambini, FINALMENTE si osa CRITICARE ARISTOTELE E AFFERMARE A CHIARE LETTERE CHE FU UNA CATASTROFE PER LA CULTURA EUROPEA, visto che le sue "belle idee" contro le donne e a favore della schiavitù rimasero in vigore PER SECOLI! E di conseguenza, invece di portare ricerca e progresso scientifico, eleggendolo a "Dio intoccabile, perfetto, inconfutabile", tutti quelli che osavano mettere in dubbio una virgola di quanto scritto e postulato dal Dio-Aristotele venivano criticati! Ed è successo anche a me, nel 2019!

Ma IO non faccio finta di niente, non me ne sto zitta e non giustifico. Qui di seguito la critica ad Aristotele (questo "filosofo intoccabile", servito, riverito ed idolatrato ancora, nel 2019!) e le schifosate di Aristotele stesso, che offendono tutte le donne ma anche gli stessi uomini "non greci" e "non ricchi"!

Se Carla Lonzi sputava su Hegel, IO sputo su Aristotele e san Tommaso d'Aquino!
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html
E adesso rosicate pure e schiumate di rabbia, voialtri idolatri di questa coppia di fetenti rin*oglioniti che con le loro idee hanno contribuito alla misoginia e alla schiavitù!

N.B LE STRONZATE DI ARISTOTELE SULL'INFERIORITà INTELLETTUALE DELLE DONNE SONO GIà STATE CONFUTATE QUI:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/le-donne-non-hanno-mai-fatto-niente.html


Qui invece trovate la misoginia pagana: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-misoginia-nel-contego-pagano-antico.html
la misoginia di esiodo: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/12/grecia-7-la-misoginia-di-esiodo.html

LA VERA CONDIZIONE DELLA DONNA NELL'ANTICA GRECIA: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/grecia-2-la-condizione-delle-donne.html

"(...) In Grecia, però, non si ragionava in questo modo. Molti filosofi erano uomini ricchi che guardavano con disprezzo al lavoro manuale. Non riuscivano a immaginare che una riflessione filosofica potesse migliorare la vita delle contadine che sgobbavano nei campi o degli schiavi che si logoravano nelle miniere fino a morire. 
(Nota di Lunaria: anche perché la "bella società degli antichi greci" trovava tutto questo bello, naturale ed edificante)
Accade spesso di giustificare i filosofi come Aristotele dicendo che tutti la pensavano allo stesso modo, a quel tempo, e c'è qualcosa di vero in quest'affermazione. Non ci si può aspettare che un ricco cresciuto in una società in cui vivevano molti schiavi ritenesse che la schiavitù fosse un'ingiustizia. O forse dovremmo aspettarcelo lo stesso? Non è infatti compito dei filosofi e degli scienziati pensare in modo innovativo?"

"Inoltre, l'antica Grecia fu la culla della civiltà nel bene e nel male. Molti degli aspetti negativi della nostra società ci vengono proprio dai greci. Il fatto, per esempio, che i greci fossero contrari ai filosofi di sesso femminile (1) ha avuto come conseguenza che solo da poco tempo le donne abbiano potuto dedicarsi alla ricerca scientifica. 
E ancora oggi gli uomini sono molto più numerosi delle donne tra gli scienziati e filosofi" 

"Si dice spesso che lo studio della natura è cominciato davvero solo con aristotele, ma il fatto è che si è anche concluso con la sua scomparsa e che tale situazione è perdurata per circa milleottocento anni. Tutto questo è accaduto perché aristotele aveva avuto un'importanza tale che molti filosofi venuti dopo di lui rifiutavano di credere che potesse aver sbagliato. 
In realtà avevano dimenticato che era stato proprio aristotele a dire "La verità è quell'idea che meglio corrisponde alla natura".
Per loro, valeva invece quest'affermazione: 
"La verità è quell'idea che meglio corrisponde a quanto ha detto aristotele."
Si arrivò al punto che bravi filosofi che non si trovavano d'accordo con aristotele non riuscivano ad affermare le proprie idee. 
Uno di questi fu Aristarco di Samo, nato nel 320 a.c circa. Come aristotele, aveva osservato i movimenti della Terra, del Sole e dei pianeti della volta celeste, ma aveva trovato una spiegazione diversa."

Nota di Lunaria: un'altra vittima degli aristotelici fu Galileo, che ancor prima che essere sbranato dall'inquisizione, venne quasi linciato dagli aristotelici, tanto che ebbe a commentare che "sembrava che il mondo dovesse andare come aveva detto aristotele". 
Infine, se si volesse un nome di donna odiata dagli aristotelici, la sottoscritta, cioè Lunaria (Ipostatica Lunaria, ovviamente), è stata insultata da certi aristotelici internettiani. 
Sto ancora aspettando che questi signorini dimostrino che il mio lavoro culturale anticristiano e antiaristotelico è "fatto male, è una stronzata, non hai mai letto un libro, sei malriuscita e hai pochi neuroni, come insegnava il nostro sommo maestro semi-divino aristotele, a cui noi ci prostriamo in umile obbedienza". 
Sto ancora aspettando le loro "confutazioni aristoteliche" ma i signorini, dopo che mi sono messa un bel rossetto rosso e ho cominciato a tirare fuori certi libri, 
sono evaporati e sono spariti... Che strano... 

Infine, tanto per far schiumare di rabbia gli idolatri di aristotele, una nota finale su Agnodice, una dottoressa dell'antichità!

"I medici non erano diversi da altri scienziati e filosofi greci. Dopo che Ippocrate ebbe trasformato la medicina in una branca della filosofia, fu proibito alle donne di curare le malattie. Per migliaia di anni le donne avevano avuto preziose conoscenze sulle piante medicinali (*) e sulle tecniche necessarie per steccare le ossa, medicare le ferite e lenire la febbre e il dolore. Agnodice, una donna medico, si battè contro questo divieto e riuscì a ottenere che alle donne fosse concessa la possibilità di continuare a fare le levatrici per aiutare le partorienti. Ma dovevano passare più di duemiladuecento anni prima che le donne potessero ricevere un'istruzione per diventare medici veri e propri. Quelle che volevano fare il medico diventavano invece delle "guaritrici" e usavano le antiche conoscenze mediche. Fino al secolo scorso, era soprattutto alle guaritrici che la gente si rivolgeva quando si ammalava."

Romanzi Rosa con protagoniste delle donne guaritrici:


Per una storia della medicina AL FEMMINILE, vedi qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/dottoresse-nellantichita.html

(1) Non è esatto, nell'antica Grecia c'erano alcune scuole filosofiche aperte alle donne.
Per approfondimenti vedi:
Per inciso: il ragazzo in questione è stato l'unico a saper sostenere con me un dibattito argomentato e non finirò mai di ringraziarlo perché alcune sue osservazioni critiche mi hanno permesso di "correggere il tiro" su certe cose.
A questo aggiungete che i cristiani (e gli islamici) hanno distrutto tutto ciò "che non piaceva" (roghi di biblioteche pagane, eretici messi al rogo). La mia personale ipotesi, maturata dopo aver letto (con enorme sforzo, visto che detesto quella cultura...) diversi libri sull'antica Grecia e aver visionato alcuni vasi dipinti raffiguranti scene di vita quotidiana, sono giunta a queste conclusioni: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/grecia-2-la-condizione-delle-donne.html

(*) Infatti ci pensò il cristianesimo a sterminare le "streghe herbarie", cioè tutte quelle donne che si intendessero di chimica ed erboristeria, come Gabrina degli Albeti. IO non dimentico cosa il cristianesimo ha fatto a Gabrina e a moltissime altre donne, io non giustifico e non ridimensiono la cosa. Proprio per niente. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/giannone-meslier-de-sade-de-la-barre-e.html

Ma NON è VERO che tutti la pensassero come Aristotele. Di uomini che non la pensavano come lui e "osavano criticarlo" ce ne sono stati ma ovviamente vennero considerati dei blasfemi mentecatti che osavano insultare il Dio-Aristotele. Questa cosa la fece notare anche Galileo, che prima di venir preso di mira dall'inquisizione dovette affrontare le ire degli aristotelici, tanto che ebbe a dire che "sembrava che il mondo dovesse andare come Aristotele avesse detto"

"Si dice spesso che lo studio della natura è cominciato davvero solo con Aristotele ma il fatto è che si è anche concluso con la sua scomparsa, e che tale situazione è perdurata per circa 1800 anni. Tutto questo è accaduto perché Aristotele aveva avuto un'importanza tali che molti filosofi venuti dopo di lui rifiutavano di credere che potesse aver sbagliato. In realtà avevano dimenticato che era stato proprio Aristotele a dire: la verità è quell'idea che meglio corrisponde alla natura. Per loro valeva invece questa affermazione: la verità è quell'idea che meglio corrisponde a quanto ha detto Aristotele. Si arrivò al punto che bravi filosofi che non si trovavano d'accordo con Aristotele non riuscivano ad affermare le proprie idee. Uno di questi fu Aristarco di Samo, nato nel 320 a.c circa. Come Aristotele, aveva osservato i movimenti della Terra, del Sole, e dei pianeti nella volta celeste, ma aveva trovato una spiegazione diversa."

Quindi siccome Aristarco di Samo era pervenuto ad un'ipotesi totalmente diversa da quella di Aristotele (la Terra era al centro dell'universo e il Sole, la Luna e i pianeti le giravano intorno) OVVIAMENTE venne criticato. Non era lecito mettere in dubbio le argute osservazioni di Aristotele! 

Ora mettiamo le prove, prima che qualcuno starnazzi dicendo che "sono i miei deliri"





Qui di seguito, metto le schifosate di Aristotele.

"Dato che la famiglia è composta di tre rapporti, quello tra padrone e servi (o schiavi), quello tra marito e moglie e quello tra padre e figli, l'economia di cui parla Aristotele, cioè l'amministrazione familiare comprende tre parti, che sono l'arte di governare gli schiavi, chiamate despotèia, quella di governare la moglie, che è senza nome, e quella di governare i figli (...) In entrambi i casi il governo del marito, e rispettivamente del padre, è giustificato dal fatto che il maschio è più adatto al comando (hegemonikòteron) della femmina, e il più vecchio e maturo è più adatto al comando del più giovane e immaturo. A proposito del primo tipo di rapporto, quello tra maschio e femmina, ossia tra uomo e donna, Aristotele riconosce che ci sono delle eccezioni, ma le considera innaturali. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che, almeno dal punto di vista della forza fisica, il maschio è più forte della femmina, ma è innegabile che Aristotele è vittima (*) di un certo maschilismo, del resto diffuso in tutta la società greca classica e in molte altre società antiche. Non si dimentichi, ad esempio, che nella tavola pitagorica degli opposti, riferita dallo stesso Aristotele, il termine femmina è  collocato nella colonna dei termini negativi insieme con male e tenebre."
"Aristotele per mostrare la differenza tratta a lungo della famiglia, intesa non nel senso comune nostro ma nel senso della società schiavista e maschilista antica: una piccola comunità nella quale la moglie, i figli, i servi e gli schiavi ubbidiscono al capofamiglia per ragioni e con modalità diverse. Il rapporto comune anche se diversificato nelle modalità, tra servi-schiavi, figli e moglie da una parte, e capofamiglia dall'altra, è di ubbidienza. Le ragioni sono le seguenti: la moglie deve ubbidire al marito perché il maschio è più adatto al comando della femmina, tolte alcune eccezioni contro natura. Qui riscontriamo una differenza radicale rispetto a Platone (...)"

AD ARISTOTELE PIACEVA COSì TANTO LA SCHIAVITù (DEGLI ALTRI...) CHE LA POSTULA ANCHE PER GLI STESSI UOMINI DIVERSI DA LUI! CIOè I NON-GRECI!

"Nello sviluppare questi spunti Aristotele afferma in generale che lo schiavo è uno strumento animato di proprietà del padrone, e che quindi non essendo una persona libera come la moglie e i figli, la sua ubbidienza è e deve essere assoluta. (...) Perciò, mentre il padrone è solo padrone dello schiavo e non appartiene allo schiavo, lo schiavo non è solo schiavo del padrone, ma appartiene interamente a lui."

"Egli ribadisce il pregiudizio greco secondo cui la donna è per natura inferiore all'uomo, perché ha meno ragione dell'uomo. E per conseguenza ribadisce anche il pregiudizio secondo cui vi sono uomini schiavi per natura: sarebbero, costoro, quegli uomini in cui l'istinto e la sensibilità predominano sulla ragione (gli schiavi per Aristotele sarebbero necessari, così come gli animali domestici: essi sarebbero indispensabili per i servizi relativi ai bisogni del corpo, di cui l'uomo libero non deve occuparsi) E poiché, sempre condizionato dal pregiudizio ellenico, Aristotele ritiene che nel Barbaro, a differenza che nel Greco, predominano l'istinto e la sensibilità sulla ragione, sarebbe giusto e naturale che i Barbari fossero sottomessi ai Greci, e, se catturati in guerra, diventassero schiavi dei Greci."

(*) Nota di Lunaria: vittima! sarebbe lui "la vittima", invece di dire a chiare lettere che è LUI STESSO CHE FONDA IL MASCHILISMO, LO APPROVA E LO FOMENTA! ESATTAMENTE COME TUTTI GLI ALTRI, CONFUCIO, BUDDHA, SAN TOMMASO D'AQUINO, AGOSTINO, SAN PAOLO, MAOMETTO, MANU, JEAN GUITTON E COMPAGNIA!

E QUI LE PAGINE, PRIMA CHE QUALCHE IDOLATRA DI ARISTOTELE RAGLI CHE "NON è VERO NIENTE! SEI TU CHE DICI MENZOGNE! ARISTOTELE ERA A FAVORE DEI DIRITTI PER TUTTI E TUTTE!"