https://intervistemetal.blogspot.com/2020/01/castello-di-milano-le-foto-antiche-e-le.html
e Varese). Si tratta di paesini molto spesso sconosciuti e minuscoli (e magari pure difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici!) ma che hanno dei veri e propri tesori architettonici tra cascine e castelli o anche semplicemente campi e boschi!
Iniziamo da Melegnano!
L'origine del Castello di Melegnano è da ricercarsi in età comunale quando si rese necessario fortificare alcuni punti strategici posti sui fiumi e sui confini.
A Melegnano, dopo la distruzione del borgo voluta dall'imperatore Federico II di Svevia nel 1239, il podestà di Milano Catellano Carbone fece edificare un receptum (ricetto) nel 1243 su un terrazzamento del Lambro.
Il ricetto era un raggruppamento di case recinto da mura, turrito agli angoli, di forma quadrangolare e fornito di una torre a custodia dell'ingresso nel quale la popolazione, durante le guerre, poteva trovare rifugio.
Era questo il nucleo da cui si sarebbe sviluppato il castello.
Matteo I Visconti detto Magno (1250-1322) ampliò il receptum, finché sotto la signoria di Bernabò (1323-1385) il castello assunse la tipica fisionomia viscontea, costituita da un quadrilatero con alte torri angolari e quattro corpi di fabbrica attorno ad un cortile.
Lo stesso Bernabò fece collegare il castello di Melegnano con quello di Pandino mediante una strada rettilinea, ancora oggi denominata Pandina, e un ponte sul Lambro di cui rimasero tracce sino al XVIII secolo.
Su questo ponte avvenne un famoso episodio riportato dalla tradizione. Bernabò costrinse due frati, latori di una bolla papale di scomunica, a ingoiare la pergamena, altrimenti sarebbero stati gettati nel sottostante fiume.
Il castello divenne una delle residenze preferite dai Visconti, per l'abbondanza di cacciagione presente nei boschi e negli acquitrini circostanti. Nel 1402 vi morì il duca Gian Galeazzo, che si era rifugiato a Melegnano per scampare alla peste e per preparare le mosse decisive per la conquista di Firenze e l'unificazione di gran parte d'Italia sotto la signoria viscontea.
Particolare inquietante: il duca fu l'unico a morire fra i quanti erano presenti al maniero, così i sogni di espansione del casato milanese si fermarono tra queste mura.
Nel 1468 vi morirà in circostanze poco chiare anche Bianca Maria, ultima discendente dei Visconti e sposa di Francesco Sforza che nel 1449 si era impadronito della signoria di Milano e dello stesso castello di Melegnano dopo un assedio durato sei giorni durante il quale andarono diroccate alcune parti mai definitivamente ripristinate.
Nel 1512 il castello fu dato al marchese Francesco Brivio, per passare nel 1532, con la creazione del marchesato di Melegnano, alla famiglia Medici di Nosigia, poi Medici di Marignano.
Il primo a portare il titolo marchionale fu Gian Giacomo, detto il Medeghino, il quale, con i fratelli Giovanni Angelo, futuro papa Pio IV, ed Agosto, con la moglie Barbara del Majno, provvide a trasformare il castello in residenza signorile secondo i dettami estetici dell'epoca, ampliandolo, aprendo grandi e nuove finestre, usando decorazioni a bugnato all'esterno e soprattutto facendo realizzare un ciclo di affreschi in tutte le sale per illustrare le gesta e le glorie della famiglia ricorrendo sovente ad allegorie mitologiche.
La famiglia Medici abiterà nel castello sino alla seconda metà del XIX secolo, per trasferirsi definitivamente in altre residenze.
Iniziò così un periodo di decadenza, tanto che l'edificio venne utilizzato per gli scopi più disparati: carcere, abitazioni, sede municipale e biblioteca.
La rinascita cominciò nel 1981, quando i Medici di Marignano vendettero il castello all'Amministrazione Provinciale che provvide a una prima sistemazione del tetto. Nel 1983 alcune sale meglio conservate nella parte frontale furono cedute, mediante una permuta immobiliare, dalla Provincia di Milano al Comune di Melegnano.
Nel 1998 il Comune avviò il recupero.
Prima si sistemarono le aree circostanti che vennero trasformate in giardino e parco, poi si restaurarono le sale di proprietà comunale e si riportò all'antico splendore quanto rimaneva degli affreschi.
La riapertura del castello al pubblico avvenne nell'ottobre 2001.
Qui potete vedere il Castello di Melegnano "visto dall'alto":
Qui potete vedere delle foto recenti e a colori ^_^
IL LAMBRO, CHE SCORRE POCO FUORI LA CITTà |
LA PIAZZA DI MELEGNANO |
E ora momento-frivolezza!
Dopo essere andati a vedere il castello e a sbavare sui libri della splendida biblioteca, che altro si fa per le vie di Melegnano?
Ma si va a vedere la bancarella dei trucchi!
e alla LIDL a comprare una delle mie marche di creme idratanti preferite: la Cien!
Sullo stesso argomento vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/legnano-la-battaglia-il-castello-e-le.html