Mi piace truccarmi e mettermi gioielli, anche se sono piuttosto fissista (anzi, diciamo pure che ho sempre su le stesse cose, di base, non mi allontano da quello che "andava di moda" (eufemismo...) nel 1998 o giù di lì, anche se cambiano giusto i dettagli)
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Seguire un simbolismo arcaico fino alla preistoria è possibile per la perla. Sono state trovate perle, conchiglie (https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/conchiglie.html), nelle sepolture preistoriche; la magìa e la medicina le utilizzano; si offrono ritualmente alle divinità dei fiumi, eccetera; occupano un posto privilegiato in alcuni culti asiatici; le donne le portano per ottenere fortuna in amore e fecondità. Vi fu un tempo in cui la conchiglia, la perla, avevano dappertutto un significato magico-religioso; gradatamente il loro campo si è ristretto alla stregoneria e alla medicina. Nei tempi moderni e per certe classi sociali, la perla conserva soltanto un valore economico ed estetico. Questa degradazione del significato metafisico, dal ‘cosmologico’ all'‘estetico’, è di per sé un fenomeno interessante, sul quale torneremo; ma prima si deve rispondere a un'altra domanda: perché la perla ha un significato magico, medicinale o funerario?
Perché era ‘nata dalle Acque’, perché era ‘nata dalla luna’, perché rappresentava il principio "yin", perché era stata trovata dentro una conchiglia, simbolo della femminilità creatrice. Tutte queste circostanze trasfiguravano la perla in ‘centro cosmologico’, nel quale coincidevano i prestigi della Luna, della Donna, della Fecondità, del Parto. La perla era carica della forza germinatrice dell'acqua in cui si era formata; ‘nata dalla Luna’, ne divideva le virtù magiche e per questo si imponeva come ornamento femminile; il simbolismo sessuale della conchiglia le comunicava tutte le forze che implica; finalmente la somiglianza fra perla e feto le conferiva proprietà genitali e ostetriche (l'ostrica "pang" ‘gravida di una perla, è simile alla donna che ha il feto nel ventre’, dice un testo cinese). Da questo triplice simbolismo (Luna, Acque, Donna) derivano tutte le proprietà magiche della perla, medicinali, ginecologiche e funerarie.
In India la perla diventò panacea; giova contro le emorragie, l'itterizia, la pazzia, gli avvelenamenti, il mal d'occhi, la tisi, eccetera.
La medicina europea l'ha utilizzata specialmente contro la malinconia, l'epilessia, la pazzia; malattie in massima parte ‘lunari’.
Anche le sue proprietà antitossiche si spiegano nello stesso modo: la luna guariva gli avvelenamenti di ogni specie. Ma il pregio della perla, in Oriente, è dovuto specialmente alle sue proprietà afrodisiache, fecondatrici e talismaniche. E quando si depone una perla nella tomba, a contatto col cadavere, la perla rende il morto solidale col proprio principio cosmologico: la Luna, l'Acqua, la Donna. In altri termini, la perla rigenera il morto, inserendolo in un ritmo cosmico per eccellenza ciclico, che presuppone (come le fasi della luna) nascita, vita, morte, rinascita. Il morto coperto di perle acquisisce un destino ‘lunare’, può sperare di rientrare nel circuito cosmico, essendo penetrato di tutte le virtù della luna, creatrici di forme viventi.
Si comprende facilmente che il valore multiplo della perla è dovuto anzitutto al simbolismo in cui la perla si inquadra. Che tale simbolismo venga interpretato basandosi particolarmente sugli elementi sessuali, o che si preferisca ridurlo a un complesso cultuale preistorico, un punto resta incontestabile: la sua struttura cosmologica. Gli emblemi e le funzioni della donna conservano, in tutte le società arcaiche, un valore cosmologico. Non siamo in grado di definire con esattezza in quale momento della preistoria la perla abbia acquistato tutti i valori sopra elencati; per lo meno è certo che prese il suo carattere di ‘pietra magica’ soltanto quando l'uomo ebbe coscienza del complesso cosmologico Acqua-Luna-Divenire, e il ritmo cosmico dominato dalla luna gli si rivelò.
Le ‘origini’ del simbolismo della perla non sono quindi empiriche, ma teoriche e metafisiche. Questo simbolismo, in seguito, fu interpretato, ‘vissuto’ diversamente, poi degradato fino alle superstizioni e al valore economico-estetico che rappresenta per noi la perla.
Per quanto riguarda le perle bianche, non le indosso di frequente, pur avendo qualche girocollo
e i classici orecchini…
Indosso quasi sempre le perline nere, piccole oppure anche maxi.
Di base, sono ferma al classico girocollo anni Novanta, la "striscia nera" (semplice velluto o stoffa)
di tanto in tanto ci infilo qualche pendente (in particolar modo simboli pagani come il pentagramma, la Triplice Luna, nodo celtico, Ankh…)
altrimenti strass rossi o viola. Questi che vedete li ho assemblati io (in origine erano orecchini) ci ho incollato le alucce ^_^
Molto raramente metto lo strass verde o trasparente… poi abbino il colore del rossetto, per lo strass rosso metto il rossetto rosso, se è viola, quello viola.
Poi c'è la classica striscia di pizzo (pure questa, in voga negli anni 2000); mi piace anche indossare ciondoli a forma di ragnetti e pipistrelli, e questo perché li adoro come animali ^_^
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/11/il-simbolismo-del-ragno.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2017/08/conoscere-i-pipistrelli-caratteristiche.html
hanno anche un bellissimo significato allegorico
Come ho detto, sono piuttosto fissista e ripetitiva, quindi perline nere o gocce nere