https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-dea-madre-nelle-diverse-culture.html
e per quanto riguarda il serpente, https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/nu-wa-e-il-serpente.html
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Info tratte da
Nota di Lunaria: con "Ermeneutica" si intende la "Scienza dell'Interpretare"
Intanto, prima di leggere il commento ermeneutico, riportiamo in breve la storiella della genesi E METTEREMO ANCHE LE FOTOGRAFIE DELLE PAGINE, PRIMA CHE QUALCUNO STARNAZZI CHE "SONO I MIEI DELIRI\NON è VERO NIENTE\NON HO MAI LETTO UN LIBRO\SONO TUTTE MENZOGNE CHE MI SONO INVENTATA PER CALUNNIARE IL CRISTIANESIMO"
Ci troviamo qui:
"Il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche fatte dal Signore Dio. Egli disse alla donna: è vero che Dio ha detto "Non dovete mangiare di nessun albero del giardino?" Rispose la donna al serpente: "Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto "Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare, altrimenti morirete". Ma il serpente disse alla donna "Non morirete affatto! Anzi, Dio sa che quando voi ne mangiaste, si aprirebbero i vostri occhi e diventereste come Dio, conoscendo il bene e il male. Allora la donna vide che l'albero era buono da mangiare, gradito agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch'egli ne mangio. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e si accorsero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture."
RIPETIAMO PER LA MILIARDESIMA VOLTA: IL SERPENTE NON è IL DIAVOLO (CONCETTO INESISTENTE NEL PRIMIGENIO EBRAISMO) MA IL SIMBOLO DEI CULTI POLITEISTI, IN PARTICOLAR MODO, ALLEGORIA DELLA DEA. DIFATTI LE DEE ERANO ACCOMPAGNATE DAI SERPENTI (aprite i link per vedere tutte le immagini di Dee con serpenti): https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/nu-wa-e-il-serpente.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html
ADESSO METTIAMO ANCHE LE FOTO DELLE PAGINE, PRIMA CHE QUALCHE CITRULLO RAGLI CHE "NON è VERO NIENTE! TE LO SEI INVENTATA TU!"
IL SERPENTE IN GENESI NON è IL DIAVOLO. QUANDO QUELLA STORIELLA è STATA SCRITTA, CHI LA SCRIVEVA STAVA PARLANDO DEGLI DEI ADORATI NEI CULTI POLITEISTI, DIVINITà SESSUATE AL MASCHILE (DIO, PER ESEMPIO BAAL) O AL FEMMINILE (DEA, CIOè ASTARTE, ISHTAR ECC.). I CULTI POLITEISTI PREVEDEVANO ANCHE UN ORDINE SACERDOTALE AL FEMMINILE (SACERDOTESSE) E PERSINO SACERDOTI OMOSESSUALI (VEDI I SUMERI, CON GLI "ASSINU" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/le-pratiche-funerarie-dei-sumeri-la.html)
METTIAMO LE FOTO DELLE PAGINE, A MO' DI PROVA, ONDE EVITARE INSULTI:
ADESSO EVIDENZIAMO I CONCETTI CHE CI INTERESSANO:
"Ecco subito allora una precisa identificazione: il serpente è il diavolo. Questa tradizione continuerà, ed è anche l'opinione comune corrente. INVECE PER L'AUTORE ANTICO L'IDEA DEL DIAVOLO SICURAMENTE NON ERA ANCORA PRESENTE. Agli occhi di questo autore del X secolo a.c l'idea era un'altra. Ed era un'idea molto più fine, molto più acuta"
"E se andiamo a vedere in altre culture anche lontane dalla Bibbia, c'è sempre, bene o male, un serpente primordiale che si attorciglia nei grandi miti della creazione"
"In Israele, ancora oggi, si possono trovare resti di santuari cananei, santuari posti sulle alture. Questi santuari avevano collezioni di massebot, cioè di stele sacre, che non soltanto il tempo, ma la devozione dei fedeli ha completamente reso lisce, a furia di versarvi sopra olio, a furia di baciarle. C'erano dei pali sacri, scomparsi, ma di cui si vedono ancora gli infissi, le cosiddette ashere." [Asherah era la Dea Madre degli ebrei prima che venisse estromessa dalla religione ebraica]
"I cananei erano gli indigeni della Palestina. E gli ebrei avevano subito sentito il fascino della loro religione"
"Ed ecco allora la tentazione di quella che la bibbia sprezzantemente chiama "la prostituzione sacra": SACERDOTESSE CHE NELL'INTERNO DEI TEMPLI RAPPRESENTAVANO O LA DEA ASTARTE, DEA DELLA FECONDITà, o il Dio Baal, il dio fecondatore, il toro sacro (ricordiamo quel famoso toro d'oro adorato dagli ebrei nel deserto del Sinai, come si narra in Esodo 32-34). La tentazione degli ebrei di materializzare Dio nel simbolo della fecondità era quindi indotta dall'ambiente in cui vivevano. E all'interno di questi culti c'era anche il serpente. Il serpente era una componente fallica, era un simbolo che si collegava al rito complesso del culto della fecondità E COMPRENDEVA ANCHE IL COMMERCIO SESSUALE CON LA SACERDOTESSA. Il fedele andava al tempio e la sacerdotessa gli trasmetteva un po' dell'energia di Dio per cui lui sarebbe ritornato caricato quasi del seme di Dio"
"La donna, in questo caso (...) è in qualche modo il segno della SACERDOTESSA CANANEA DEI CULTI PAGANI DELLA FERTILITà. SERPENTE E DONNA ERANO I DUE ELEMENTI CHE IL FEDELE EBREO INCONTRAVA QUANDO RIUSCIVA A SOTTRARSI ALLE MAGLIE DELLA CENSURA UFFICIALE DEL CULTO D'ISRAELE"
RIMETTIAMO LE PROVE, SOTTOLINEATE IN ROSSO:
LO AVEVAMO GIà DETTO QUI, COME I MONOTEISTI HANNO ESTIRPATO IL CULTO DELLA DEA E HANNO ABOLITO IL SACERDOZIO FEMMINILE:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gerico-e-il-culto-della-dea.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-sacerdotessa-che-e-un-concetto.html
INFATTI SONO CONCETTI COLLEGATI, E SERVONO ENTRAMBI AD ESTROMETTERE LA DONNA DALLA SFERA SACRA,
IL CONCETTO DI "DIAVOLO" COME CE L'HANNO IN TESTA I CRISTIANI è INESISTENTE NEL PRIMO EBRAISMO. LO SA CHIUNQUE SI SIA LETTO UNA STORIA DEL CONCETTO DI DIAVOLO:
è RICALCATO SUL DIO PAGANO PAN\PRIAPO: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-grande-dio-pan-che-e-un-dio-molto.html
MA COMUNQUE, POTETE ANDARE ANCHE SUI SITI EBRAICI.
https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=60792049
OK, E ADESSO, CARI CRISTIANELLI, NON FATEMELO PIù RIPETERE CHE IL SERPENTE, IN GENESI, NON è IL DIAVOLO CHE AVETE IN TESTA VOIALTRI.
Ora trascrivo l'analisi in questione.
E se invece si rivelasse che il serpente non mente alla donna ma le dice la verità quando afferma che la conseguenza dell'atto di mangiare del frutto dell'albero proibito è l'acquisto della capacità di distinguere il bene dal male, un potere divino che la divinità custodisce gelosamente?
Nota di Lunaria: infatti il malvagio dio della genesi NON VUOLE che l'essere umano diventi una divinità; difatti dopo che l'uomo e la donna sono diventati sapienti (conoscitori del bene e del male, simili a Dio in intelletto) li scaccia proprio per evitare che i due ottengano l'immortalità mangiando dall'altro albero ("perché non stenda la mano/e viva a tempo indefinito"):
"Ecco [dice Dio], l'uomo è divenuto simile a uno di noi, conoscendo il bene e il male e ora perché non stenda la mano e realmente prenda anche del frutto dell'albero della vita e mangi e viva a tempo indefinito... [...] E così [Dio] cacciò l'uomo e pose ad oriente del giardino di Eden i cherubini e la fiammeggiante lama di una spada che roteava continuamente per custodire la via dell'albero della vita"
in pratica questo dittatore ci voleva idioti e felici di esserlo! E quando Adamo ed Eva diventano sapienti, il signorino javè si risente, si offende, si adira e li scaccia per evitare che essi diventino immortali e quindi essi stessi Dei!
Il Serpente, come il gigante greco prometeo, cui si attribuisce il dono del fuoco all'umanità - è un ingannatore [...] da scuotere il cosmo e modificarlo per sempre. La donna crede al Serpente e con un significativo gioco di parole il narratore afferma che ella si accorge che l'albero è bello da vedersi/desiderabile per diventare sapienti.
A differenza di com'è presentata dalla tradizione successiva (*), la donna non è la facile preda di un demone ammaliatore, ma una protagonista che sceglie consapevolmente la conoscenza. Insieme al Serpente, la donna è portatrice di cultura.
(*) e pure del 2019. Basta andare sui siti dei cristiani evangelici che ripetono che la donna è inferiore all'uomo e deve stare sottomessa perché dio ha rivelato così.
L'uomo, invece, è completamente passivo. La donna gli dà il frutto ed egli lo mangia come se fosse un bambino.
Con l'atto del mangiare giungono i contrassegni della vita sociale e culturale: la conoscenza della differenza tra bene e male, le vesti che distinguono e nascondono, i ruoli legati al genere di appartenenza. La donna è destinata ad essere colei che genera i figli, la madre della vita in ogni suo aspetto. L'uomo è destinato a lavorare la terra che, da allora in avanti, gli concederà grazie alla fatica i suoi frutti. Viene così istituita una precisa gerarchia: la donna e la progenie sull'ingegnoso serpente (1) che ora è ridotto a mero rettile mangiatore di polvere e l'uomo sulla donna
("Alla donna Dio disse: Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà il tuo istinto ma egli ti dominerà")
METTIAMO LA PROVA CHE DIMOSTRA CHE è LO STESSO DIO (PADRE DI GESù, PER I CRISTIANI) CHE PUNISCE LA DONNA METTENDOLA SOTTO IL DOMINIO DELL'UOMO:
Benché le punizioni [...] riflettano indubbiamente la visione del mondo androcentrica, nel testo non si trova alcuna pesante accusa né l'attribuzione alla donna del peccato originale. Questa è infatti un'interpretazione posteriore compiuta da autori aventi concezioni teologiche e visioni del mondo ben diverse.
L'autodifesa dell'uomo, come già il suo atto passivo di disobbedienza, gli attribuisce tratti infantili. Quando Dio lo accusa di aver disobbedito al suo ordine, l'uomo risponde con una scusa ridicola: "La donna che tu mi hai messo accanto, è lei che mi ha dato del frutto dell'albero e io ne ho mangiato"
Di chi è la colpa? della donna? di Dio? Nondimeno è la donna che dà inizio all'azione.
(1) METTIAMO LA PROVA:
Tra l'altro, potrebbe benissimo essere probabile che l'Eva ebraica sia stata ricalcata sulla Dea Hurrita Hebat, a sua volta associata all'Hittita Arinna (https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/eva-heba-come-magna-mater.html)
e a questo punto Adamo potrebbe essere l'archetipo o lo scopiazzamento di qualche Dio maschile, forse un dio della vegetazione visto che il suddetto Adamo "deve coltivare il suolo".
Tra l'altro che gli ebrei abbiano scopiazzato gli Dei altrui "degradandoli" a esseri umani era già presente nella figura di Lilith, dagli ebrei considerata una donna umana creata dal loro dio. In realtà, Lilith è una vera Dea, nel pantheon sumero, non una creatura. Probabilmente era una Dea della fecondità o della giustizia ultraterrena (simile alla Maat egizia) poi diventata Dea del vento notturno del deserto e in seguito "demonessa" https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/lilith.html
Approfondimento: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/il-calice-e-la-spada-gli-stralci-piu.html
APPROFONDIMENTO SU SOPHIA/LA SAPIENZA tratto da
Nota Bene: delle frasi più interessanti dell'analisi che riguardano il rimasuglio di ciò che rimase della Dea nel contesto ebraico (all'epoca, monolatrico più che monoteista) saranno riportate anche le foto delle pagine. Sia mai che qualche cristianucolo/a debba mettere in dubbio tutto questo lavoro, dicendo che non è vero niente/il libro l'ho scritto io/sono i miei personali deliri.
Come risulta evidente [...] il libro dei Proverbi non è un'opera unitaria [...] Il libro dei Proverbi è la più antica delle opere di quel patrimonio letterario d'Israele denominato "letteratura sapienziale". Ha la medesima prospettiva teologica e il medesimo genere letterario e substrato sociale del libro di Giobbe e dell'Ecclesiaste.
I capitoli 1-9 del libro dei Proverbi, costituiti per la maggior parte da istruzioni o poemi sapienziali, espongono con dovizia di particolari il programma pedagogico dei saggi e celebrano la perfezione della Sapienza, sorprendentemente personificata con sembianze femminili.
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/esoterismo-13-ecate-i-sephiroth.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/esoterismo-14-tarocchi-e-cabala.html
L'importanza di questo libro per le donne va ben al di là dei commenti positivi o (per lo più) negativi sulle donne, che si trovano nei vari proverbi. Dal momento che le tradizioni sapienziali della Mesopotamia e dell'Egitto erano poste sotto l'egida di Divinità tutelari femminili, la raffigurazione della Sapienza con sembianze di donna è forse da ascriversi alla sopravvivenza di culti di Divinità Femminili all'interno della struttura monoteistica della teologia di Israele.
stava, di fatto "celebrando" un'idea femminile, nella bibbia chiamata "Sapienza", che si avvicinava molto nei suoi aspetti e nelle sue caratteristiche a Dee adorate da popoli che per una ragione o l'altra erano entrati in contatto con gli ebrei: Nisaba, Maat, Ishtar\Inanna
Infatti:
A 1-20-33 incontriamo la personificazione della Sapienza, presentata nell'atto di rivolgersi agli uomini nei punti più affollati della città: "La vera sapienza stessa continua a gridare forte nella medesima strada. Nelle pubbliche piazze continua a far sentire la sua voce. All'estremità superiore delle vie rumorose essa chiama. Agli ingressi delle porte in città dice i suoi propri detti"
Chi è questa donna che parla nei luoghi in cui giudici e profeti sono soliti pronunciare la loro condanna di peccati e trasgressioni? [...] Alcuni esegeti hanno ipotizzato che la figura ebraica della Sapienza possa riflettere l'associazione tra Sapienza e Divinità tutelari, vigente nelle nazioni circostanti Israele: la Nisaba sumera, l'egiziana Ma'at o forse una Dea cananea della fertilità, evoluzione della sumerica Inanna o della semitica Ishtar.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-dea-madre-nelle-diverse-culture.html
Altri studiosi ritengono che questa figura sia una sorta di compendio dei ruoli di moglie, madre, donna saggia, principessa-consigliera di corte (*) ruoli che altre parti della Scrittura mostrano di tenere in gran stima.
(*) Nota di Lunaria: caratteristiche che comunque ha anche l'eroina ebraica Ester dell'omonima vicenda anche se ora non mi metto di certo a fare l'esegesi al libro di Ester! Chi è curioso se la legga su internet, che è anche abbastanza accettabile, come commento a tale favola. Dal mio punto di vista sono sciocchezze, comunque sempre meglio stare appresso a queste cose di Sapienza/Ester, per quanto puerili, che stare appresso a cose più nefaste…
L'elogio della Sapienza assume un carattere più spiccatamente egizio in 3, 13-18 dove la Sapienza è descritta con tratti che l'apparentano assai strettamente alla Dea della Giustizia celebrata dagli scribi egizi: Ma'at, colei che regge in mano il simbolo della longevità, l'Ankh. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/simboli-magici-dellantico-egitto.html
A 19 viene ribadito che "Dio fondò la terra con Sapienza": "Felice è l'uomo che ha trovato la sapienza e l'uomo che ottiene discernimento (...) Lunghezza di giorni è nella sua destra, nella sua sinistra sono ricchezze e gloria. Le sue vie sono vie di piacevolezza e tutti i suoi sentieri sono pace. è un albero di vita per quelli che l'afferrano e quelli che la ritengono saldamente devono chiamarsi felici. Dio stesso fondò la terra con sapienza. Solidamente fissò i cieli con discernimento. Mediante la sua conoscenza le stesse acque degli abissi furono divise"
In 3,18 la Sapienza è paragonata a un Albero di Vita (Nota di Lunaria: ci si ricordi che l'albero era associato alle Dee https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html
ma se volete, ci sta anche il paragone con l'Albero delle Sephiroth)
Proverbi 8: questo brano, che contiene un autoelogio della Sapienza (4-21) e descrive il suo ruolo nella creazione (22-36) racchiude due delle composizioni più vivacemente dibattute in tutto il libro:
"Voi, o uomini, io chiamo, e la mia voce è diretta ai figli degli uomini [...] Poiché la sapienza è migliore dei coralli, e tutti gli altri diletti stessi non si possono uguagliare ad essa [...] Io, la sapienza, ho risieduto con l'accortezza e trovo perfino la conoscenza delle capacità di pensare [...] Ho intendimento, ho potenza. Mediante me i re stessi continuano a regnare e gli stessi alti funzionari continuano a decretare giustizia [...] Io stessa amo quelli che mi amano e quelli che mi cercano sono quelli che mi trovano [...] Dio stesso mi produsse come il principio della sua via, la prima delle sue imprese di molto tempo fa. Da tempo indefinito fui insediata, dall'inizio, da tempi anteriori alla terra. Quando non c'erano le acque degli abissi fui data alla luce come con dolori di parto, quando non c'erano sorgenti assai cariche d'acqua. Prima che fossero fondati gli stessi monti, prima dei colli, fui data alla luce come con dolori di parto [...] Quando egli preparò i cieli, io ero là. Quando decretò un circolo sulla faccia delle acque dell'abisso, quando rese ferme le masse di nuvole di sopra, quando rese forti le fonti delle acque dell'abisso, quando fissò al mare il suo decreto che le acque stesse non oltrepassassero il suo ordine, quando decretò le fondamenta della terra, allora ero accanto a lui come un artefice [...] E ora, o figli, ascoltatemi; sì, felici sono quelli che osservano le mie medesime vie [...] Poiché chi mi trova certamente troverà la vita [...] tutti quelli che mi odiano intensamente sono quelli che davvero amano la morte."
(Nota di Lunaria: si presti attenzione a quel "dolori di parto" che rimanda all'idea di una Dio-Madre che sta partorendo)
Nel tessere il proprio elogio, con uno stile che evoca elogi ellenistici della Dea Iside (1), la Sapienza esplicita la propria relazione con il potere politico: è per suo mezzo che sovrani e principi (2) riescono a conseguire e mantenere le proprie posizioni di preminenza (8,15-16).
Potrebbe essere questo un altro punto in cui ravvisare un'influenza egizia: Ma'at la Dea egizia della Giustizia fungeva infatti letteralmente da puntello per il trono del Faraone e il lessico usato in 8,17 si ritrova in diversi testi egizi. Questi versi potrebbero inoltre recar traccia anche di quel complesso di tradizioni, legate alle Divinità Femminili mesopotamiche, nelle quali è un congiungimento sessuale con la Dea della fertilità a conferire al sovrano il diritto di regnare. (3)
Chi è questa donna che parla nei luoghi in cui giudici e profeti sono soliti pronunciare la loro condanna di peccati e trasgressioni? [...] Alcuni esegeti hanno ipotizzato che la figura ebraica della Sapienza possa riflettere l'associazione tra Sapienza e Divinità tutelari, vigente nelle nazioni circostanti Israele: la Nisaba sumera, l'egiziana Ma'at o forse una Dea cananea della fertilità, evoluzione della sumerica Inanna o della semitica Ishtar.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-dea-madre-nelle-diverse-culture.html
Altri studiosi ritengono che questa figura sia una sorta di compendio dei ruoli di moglie, madre, donna saggia, principessa-consigliera di corte (*) ruoli che altre parti della Scrittura mostrano di tenere in gran stima.
(*) Nota di Lunaria: caratteristiche che comunque ha anche l'eroina ebraica Ester dell'omonima vicenda anche se ora non mi metto di certo a fare l'esegesi al libro di Ester! Chi è curioso se la legga su internet, che è anche abbastanza accettabile, come commento a tale favola. Dal mio punto di vista sono sciocchezze, comunque sempre meglio stare appresso a queste cose di Sapienza/Ester, per quanto puerili, che stare appresso a cose più nefaste…
L'elogio della Sapienza assume un carattere più spiccatamente egizio in 3, 13-18 dove la Sapienza è descritta con tratti che l'apparentano assai strettamente alla Dea della Giustizia celebrata dagli scribi egizi: Ma'at, colei che regge in mano il simbolo della longevità, l'Ankh. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/04/simboli-magici-dellantico-egitto.html
A 19 viene ribadito che "Dio fondò la terra con Sapienza": "Felice è l'uomo che ha trovato la sapienza e l'uomo che ottiene discernimento (...) Lunghezza di giorni è nella sua destra, nella sua sinistra sono ricchezze e gloria. Le sue vie sono vie di piacevolezza e tutti i suoi sentieri sono pace. è un albero di vita per quelli che l'afferrano e quelli che la ritengono saldamente devono chiamarsi felici. Dio stesso fondò la terra con sapienza. Solidamente fissò i cieli con discernimento. Mediante la sua conoscenza le stesse acque degli abissi furono divise"
In 3,18 la Sapienza è paragonata a un Albero di Vita (Nota di Lunaria: ci si ricordi che l'albero era associato alle Dee https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html
ma se volete, ci sta anche il paragone con l'Albero delle Sephiroth)
Proverbi 8: questo brano, che contiene un autoelogio della Sapienza (4-21) e descrive il suo ruolo nella creazione (22-36) racchiude due delle composizioni più vivacemente dibattute in tutto il libro:
"Voi, o uomini, io chiamo, e la mia voce è diretta ai figli degli uomini [...] Poiché la sapienza è migliore dei coralli, e tutti gli altri diletti stessi non si possono uguagliare ad essa [...] Io, la sapienza, ho risieduto con l'accortezza e trovo perfino la conoscenza delle capacità di pensare [...] Ho intendimento, ho potenza. Mediante me i re stessi continuano a regnare e gli stessi alti funzionari continuano a decretare giustizia [...] Io stessa amo quelli che mi amano e quelli che mi cercano sono quelli che mi trovano [...] Dio stesso mi produsse come il principio della sua via, la prima delle sue imprese di molto tempo fa. Da tempo indefinito fui insediata, dall'inizio, da tempi anteriori alla terra. Quando non c'erano le acque degli abissi fui data alla luce come con dolori di parto, quando non c'erano sorgenti assai cariche d'acqua. Prima che fossero fondati gli stessi monti, prima dei colli, fui data alla luce come con dolori di parto [...] Quando egli preparò i cieli, io ero là. Quando decretò un circolo sulla faccia delle acque dell'abisso, quando rese ferme le masse di nuvole di sopra, quando rese forti le fonti delle acque dell'abisso, quando fissò al mare il suo decreto che le acque stesse non oltrepassassero il suo ordine, quando decretò le fondamenta della terra, allora ero accanto a lui come un artefice [...] E ora, o figli, ascoltatemi; sì, felici sono quelli che osservano le mie medesime vie [...] Poiché chi mi trova certamente troverà la vita [...] tutti quelli che mi odiano intensamente sono quelli che davvero amano la morte."
(Nota di Lunaria: si presti attenzione a quel "dolori di parto" che rimanda all'idea di una Dio-Madre che sta partorendo)
Nel tessere il proprio elogio, con uno stile che evoca elogi ellenistici della Dea Iside (1), la Sapienza esplicita la propria relazione con il potere politico: è per suo mezzo che sovrani e principi (2) riescono a conseguire e mantenere le proprie posizioni di preminenza (8,15-16).
Potrebbe essere questo un altro punto in cui ravvisare un'influenza egizia: Ma'at la Dea egizia della Giustizia fungeva infatti letteralmente da puntello per il trono del Faraone e il lessico usato in 8,17 si ritrova in diversi testi egizi. Questi versi potrebbero inoltre recar traccia anche di quel complesso di tradizioni, legate alle Divinità Femminili mesopotamiche, nelle quali è un congiungimento sessuale con la Dea della fertilità a conferire al sovrano il diritto di regnare. (3)
(1) Per Iside, e per vedere i Nomi con cui Ella era chiamata, vedi: https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/iside.html
(2) Per vedere le Dee della Sovranità, leggi https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/il-ciclo-arturiano-3-ginevra.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/irlanda-7-divinita-femminili-panceltiche.html
(3) Anche in Cambogia il Re manteneva il potere unendosi alla Dea Serpente, quindi alla Sacerdotessa. https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/cambogia-arte-culto-shiva-spiriti-e.html
Sul modo più corretto di tradurre la prima metà di 8,22 vi è disaccordo tra gli specialisti: il verbo tradotto con "Mi creò", "Qanani", da "Qanah", da cui anche, in riferimento a Eva, Caino, Qajn, "Ho acquistato un uomo dal Signore" ("Ora Adamo ebbe rapporti con Eva sua moglie ed essa rimase incinta. A suo tempo essa partorì Caino e disse "Ho prodotto un uomo con l'aiuto di Dio" Poi ancora partorì Abele, suo fratello") può essere inteso più semplicemente con "mi generò" o "mi concepì", che indicherebbe l'atto femminile, e non maschile, di dare la vita.
Il problema per i redattori e traduttori monoteisti tanto antichi che moderni, risiedeva nell'evitare che la Sapienza figurasse o come creatura di Dio sessualmente concepita o come entità preesistente che YHWH acquisiva al fine di dar inizio alla creazione.
Nota di Lunaria: e si capisce il perché! Perché sarebbe affermare che tale javè/YHWH si fosse scisso in una specie di androgino maschio-femmina o si fosse creato una sposa per dare avvio alla creazione. Tra l'altro, poi, in genesi, è evidente che il tizio ebreo che la scrisse, in testa aveva ancora questa idea di un dio/dea, perché fa dire a dio: "Facciamo l'uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza"
"Facciamo".
Chi? Noi due! Il Dio/Dea insieme, perché proprio il quel momento sta facendo sia il maschio che la femmina! Se è a nostra immagine, e sta facendo il maschio e la femmina, è logico che chi sta operando e rappresentando la propria immagine ha tutti e due i sessi! ("E Dio creava l'uomo a sua immagine, lo creò a immagine di Dio, li creò maschio e femmina")
è scontato far notare che il 99% degli attributi che si danno a Maria sono presi ovviamente dalla Sapienza.
"Anche se la "Divina Sophia" è centrale in molti movimenti gnostici, essa non è una figura esclusiva dello gnosticismo. Sophia come "Sapienza di Dio" (Chokmah in ebraico) appare nella Bibbia nel Libro di Proverbi (in particolare 8.22-31 in cui Sophia parla come se fosse un'entità a sé stante) così come nei Salmi, nell'apocrifo Saggezza di Salomone e nel Nuovo Testamento. Nel giudaismo Sophia corrisponde alla Shekinah, "la Gloria di Dio", una figura che ha un ruolo chiave nella cosmologia cabalistica come espressione dell'aspetto femminile di Dio.
Come la Sophia gnostica, la Shekinah riveste un duplice ruolo, siede a fianco di Dio, ma viene anche esiliata nel mondo della materia, il Malkuth.
In un certo periodo, nella Chiesa Ortodossa russa, Sophia fu individuata da alcuni teologi come una figura chiave per la comprensione della Divinità. Tra questo i più famosi furono Vladimir Solov'ëv, Pavel Aleksandrovic Florenskij, Nikolaj Berdjaev e Sergej Nikolajevic Bulgakov, il cui libro "Sophia: La Saggezza di Dio" rappresenta l'apoteosi della Sophiologia. La sua opera fu, però, denunciata dalle autorità ortodosse russe come eretica. Per Bulgakov, Sophia era sullo stesso piano della Trinità, operando come parte Femminile di Dio di concerto con i tre principi Maschili del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Questo, naturalmente, in contrasto con il punto di vista ufficiale della Chiesa Ortodossa Orientale, che affermava che Sophia era la stessa persona del Figlio (riferito al femminile nel Vecchio Testamento perché "Sophia" in greco è un termine femminile) che si incarnò in Gesù Cristo.
Nella Chiesa cattolica, la figura di Sophia venne dimenticata finché Santa Ildegarda di Bingen non raccontò di averne avuto una visione e la celebrò come figura cosmica sia nei suoi scritti che nella sua arte, raffigurandola con indosso una tunica dorata ornata di gemme preziose. Nell'ambito della tradizione protestante inglese del XVII secolo, la mistica e teosofa fondatrice della Società di Filadelfia, Jane Leade, scrisse copiose descrizioni delle sue visioni e dei suoi dialoghi con la 'Vergine Sophia' che, sostenne, le rivelò il lavorio spirituale dell'Universo. Leade era smisuratamente influenzata dagli scritti teosofici di Jakob Böhme, che, al pari di lei, parlò di Sophia in opere come la Via per Cristo. Alcuni commentatori ritengono che Colei che viene identificata dai cattolici come la Vergine Maria sia in realtà Sophia. Il culto della Vergine Maria infatti è tale che ella viene venerata quasi quale Divinità ella stessa, ponendo la sua considerazione al pari di quella di Dio o identificando ella stessa con Dio. È però Sophia una figura femminile di assoluta origine divina, espressa in ogni creatura, nel mondo naturale e, per alcuni dei mistici sopra menzionati, parte integrante del benessere spirituale dell'umanità e della Chiesa. Sophia intesa come Dea Madre, ovvero come la manifestazione materna di Dio. La Madre di Gesù invece, rimane come figura molto riduttiva rispetto a quella di Sophia, essendo al di fuori della Creazione e di origine pur sempre umana, sebbene interceda compassionevolmente a favore dell'umanità per alleviare le sue sofferenze." (da Wiki pedia)
In questo libro trovate un'altra analisi - molto lunga - a Sophia (per chi se la volesse leggere in integrale):
Per il solito approfondimento sullo Spirito Santo, vedi invece qui:
La Sapienza si è sviluppata dopo che gli Ebrei entrarono in contatto con il politeismo, e che appariva come qualcosa di esterno a dio, persino come una persona! :
"L'idea di una sapienza personificata [...] si è sviluppata in Israele dopo l'esilio, quando il politeismo non costituiva più una minaccia per la vera religione [...] La Sapienza appare come una cosa, un bene desiderabile, esterno a Dio [...] è presentata come una persona"
"I termini astratti che la descrivono convengono tanto ad un attributo divino quanto a un'ipostasi distinta"
Nel commento cristiano, OVVIAMENTE, nelle definizioni teologiche a partire da San Giustino, la Sapienza viene identificata con Cristo, mentre soprattutto "il sentire del popolo" ha applicato i suoi attributi a Maria!
"In senso accomodatizio la liturgia ha applicato Pr. 8,22 alla vergine Maria, collaboratrice del Redentore, come la sapienza lo è del Creatore"
è EVIDENTE che l'ebreo che scriveva quelle frasi nei Proverbi aveva in testa un aspetto pseudo femminile, se non di javè, di una sposa di javè, creata da lui stesso ancor prima di fare il mondo, per essere aiutato, da lei stessa, a crearlo, perché era lei l'architetto!!!
A 8,32 la Sapienza istruisce l'umanità [...] Al versetto 35 ella afferma che chi la trova, trova la vita. è questo il tipo di affermazione che solo una Divinità salvifica può fare: non c'è quindi da sorprendersi che la teologia della sapienza creatrice sia poi divenuta un'importante fonte per la teologia del Verbo (Logos) che si trova nel prologo del vangelo di Giovanni: "In principio era la Parola, e la Parola era con Dio e la Parola era Dio"
PERALTRO, QUI ABBIAMO LA TESTIMONIANZA DEL POLITEISMO SEMITA EBRAICO: DIFATTI SI ELENCANO, "COME SCELTE DI DIVINITà DA ADORARE", IL FUOCO, IL VENTO, L'ARIA, IL CIELO STELLATO, L'ACQUA, LUMINARI DEL CIELO (SOLE E LUNA)
Nota di Lunaria: come ho detto, in questo libro
(Decente) Analisi al "Gesù chioccia che raccoglie i pulcini":
http://chiamatiallasperanza.blogspot.it/2014/10/come-una-chioccia-coi-pulcini.html
"Il concetto di un Dio che accoglie le creature sotto le proprie ali non è nuovo: lo ritroviamo spesso nell'Antico Testamento, in cui mettersi sotto le ali di Dio significa essere al riparo da ogni male, protetti da lui, trovare rifugio nella potenza dell'Altissimo (ad esempio nei Salmi 36,8, giusto per citarne uno). Qui però Gesù evidenzia con forza un'altra immagine, che sempre nell'Antico Testamento aveva già accennato, cioè quella dell'amore "materno" di Dio. Per farlo il Signore ricorre alla figura della chioccia, non un animale qualsiasi... ma proprio quella gallina che, sola tra tante, è in grado di portare a termine la covata con frutto, di permettere, con il proprio calore, la propria pazienza, la propria attenzione, di far sì che l'uovo dia vita ad un pulcino (...) Da sé l'uomo non potrebbe nulla. Dio è come la chioccia che cova sotto di sé un "seme" buono, ma che può acquistare calore vitale solo se si lascia prendere e curare amorevolmente da mamma chioccia"
Se non altro il cristiano che l'ha scritta ha accennato al lato materno di Dio... è già qualcosa considerato che non l'ammettono mai un dio madre!!! :P
"Madre non è un titolo di Dio, non è un appellativo con cui rivolgersi a Dio. Noi preghiamo - prosegue il papa - così come gesù, sullo sfondo della Sacra Scrittura, ci ha insegnato a pregare, non come ci viene in mente o come ci piace. Solo così preghiamo nel modo giusto" (eh certo caro papa, voi pregate nel modo giusto... ovvio... un dio madre fa schifo, è un dio imperfetto, malriuscito e difettoso, come insegnava il tuo adorato tommaso d'aquino, vero? per cui il vostro dio altissimo deve essere solo padre. Un dio anche madre è immondizia, secondo voialtri cristiani idolatri della virilità ipostatica del vostro dio... se non è barbuto e padre, non va bene, come dio...)
"Se nel linguaggio plasmato a partire dalla corporeità dell'uomo l'amore della madre appare inscritto nell'immagine di Dio, è tuttavia anche vero che Dio non viene mai qualificato né invocato come madre, sia nell'antico che nel nuovo testamento. Madre nella bibbia è un'immagine ma non un titolo di Dio (...) Dunque, non siamo autorizzati a trasformare il Padre nostro in una Madre nostra: il simbolismo usato da Gesù è irreversibile, è fondato sulla stessa relazione uomo-Dio che è venuto a rivelarci" (bravo, caro papa, ma vallo a spiegare a quelle che sostengono che il cristianesimo sia la religione delle donne... non hanno ancora capito che nel cristianesimo NON ESISTE LA FEMMINILITà DIVINA, essendo il cristianesimo una religione ANDROCENTRICA E PATRIARCALE.)
Vedi anche questo libro teologico scritto da cristiane sveglie che almeno due-domandine-due se le fanno in teologia:
pur restando cristiane. E vabbè.
Infine, terminiamo con una curiosità. Qualcuno ha supposto che la strana espressione "Le figlie della sanguisuga" che si trova a Proverbi 30,15: "Le sanguisughe hanno due figlie che gridano "Dammi! Dammi!" Ci sono tre cose che non si saziano, quattro che non hanno detto "Basta!"Lo Sceol e il seno represso, il paese che non si è saziato d'acqua e il fuoco che non ha detto Basta!"
siano allusione alla prole di Lilith, che nella visione ebraica (una visione degradata, è bene specificarlo) era vista come un demone succhiatore di sangue, sul modello della Lamie.
Per leggere la vera analisi a Lilith, e non la ciofeca che vi raccontano i cristiani:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/lilith.html
Notate come le sanguisughe ricordino un serpentello. Può anche essere questo il motivo per cui le si associò ad un Dea.
Tra l'altro, potremmo anche allargare l'esegesi, visto che le sanguisughe hanno anche una valenza positiva, se usate in medicina; Lilith, quindi, associata alle sanguisughe, si potrebbe anche vedere come una Dea della Medicina.
Sanguisughe usate in medicina: http://www.mednat.org/cure_natur/sanguisughe.htm
Bene, anche questo post giunge al termine. Chi volesse leggersi un'analisi "femminile" (per quanto puerile) al corano e alla Madre del Libro:
Infine, terminiamo con una curiosità. Qualcuno ha supposto che la strana espressione "Le figlie della sanguisuga" che si trova a Proverbi 30,15: "Le sanguisughe hanno due figlie che gridano "Dammi! Dammi!" Ci sono tre cose che non si saziano, quattro che non hanno detto "Basta!"Lo Sceol e il seno represso, il paese che non si è saziato d'acqua e il fuoco che non ha detto Basta!"
siano allusione alla prole di Lilith, che nella visione ebraica (una visione degradata, è bene specificarlo) era vista come un demone succhiatore di sangue, sul modello della Lamie.
Per leggere la vera analisi a Lilith, e non la ciofeca che vi raccontano i cristiani:
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/lilith.html
Notate come le sanguisughe ricordino un serpentello. Può anche essere questo il motivo per cui le si associò ad un Dea.
Tra l'altro, potremmo anche allargare l'esegesi, visto che le sanguisughe hanno anche una valenza positiva, se usate in medicina; Lilith, quindi, associata alle sanguisughe, si potrebbe anche vedere come una Dea della Medicina.
Sanguisughe usate in medicina: http://www.mednat.org/cure_natur/sanguisughe.htm
Bene, anche questo post giunge al termine. Chi volesse leggersi un'analisi "femminile" (per quanto puerile) al corano e alla Madre del Libro:
MEGLIO ANCORA leggete pensatrici che criticano l'islam: