io le ho tradotte.
Qui trovate l'analisi a Cibele a alla Grotta: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/la-discesa-agli-inferi-la-grotta-e-il.html
Qui https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/tellus-la-madre-terra.html a Tellus
Un'altra Dea della grotta: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/amaterasu-e-limperatore.html
Altre montagne sacre: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/05/le-montagne-sacre-e-gli-ufo.html
***
Il colore rosso (e ancora il più diffuso nero) è tipico di altre Dee, spesso Dee delle colline (adorate anche sotto forma di rilievi montuosi: le colline sono viste come i seni della Dea): Maa Tarini è dipinta con la faccia rossa con due grandi occhi.
Questa concezione primitiva è simbolica ed esprime la semplicità delle credenze tribali e delle cerimonie.
La Dea è una manifestazione di Kali e sono la diversa manifestazione della stessa divinità: Kali è la Dea della distruzione (che permette alle Ere Cosmiche di proseguire) mentre Maa Tarini è la forza della vita; due nomi di Kali, con i quali è celebrata, sono appunto Maa Tara e Tarini.
C'è una collina che è ritenuta il seno di Maa Tarini, nel distretto di Ganjam dove la Dea è adorata.
Chorwad Mata o Chorwadi Mataji (Maa) è un aspetto di Bhavani, una Grande Madre. è la principale Dea protettrice del villaggio di Chorwad. Protegge diverse caste, è la "Kuldevi", la protettrice della famiglia. Ha una forma solo circolare, come la luna piena, un "viso a loto" e i suoi occhi sono dipinti dai fedeli.
Qui c'è un link che ne parla a fondo: http://chorwad.blogspot.it/2011/02/chorwad-mata.html
Un'altra Dea, che rappresenta la montagna, è Saptashrungi, una Dea adorata a Nashik, nell'india dell'ovest (Maharashtra).
è una Dea delle montagne: si pensa che la Dea risieda dentro i sette picchi montuosi della regione; infatti "Sapta" significa "7" e "shrung" significa "picco montuoso". La Dea viene anche chiamata con altri nomi: "Sapatashrungi, la Dea delle Sette Colline", Saptashrunga Nivasini o Mata.
Abbiamo poi Shantadurga, una delle forme più famose di Durga, adorata a Goa. è la forma brahminica della Dea Madre Santeri. è spesso adorata sotto forma di formicaio, ovvero di cumuli di terra da cui brulicano le formiche. Shantadurga in quanto Dea della terra porta in mano due serpenti.
Pathibhara Devi è una Dea delle colline, molto fiera ed orgogliosa, che può essere rallegrata con atti di preghiera e compassione. La Dea è chiamata anche AdiKali, Maha Maya, Maya Rudri.
è importante menzionare anche Nanda Devi: Dea Madre Montagna che diede nascita al Gange.
Nanda Devi è una delle montagne sacre della catena himalayana. A volte è rappresentata come duplice (Nanda e Sunanda)
anche se in questo caso si tratta più di due esseri simili a degli angeli al servizio del Dio Brahma e non è detto specificamente che siano femminili; comunque, la Dea è chiamata anche Nana, Naini, Naina, Nainia, tutte variazioni del nome Nanda.
Era anche adorata in Afghanistan e nel Turkmenistan. è stata rappresentata su alcuni sigilli datati 2500-1500 ac: la Dea ha un aspetto marziale, seduta sul leone.
In Afghanistan c'è ancora l'espressione "Bibi Nanni", per riferirsi a Lei.
Comunque Nanda e Sunanda non sono le uniche "Dee sorelle-gemelle" adorate nell'induismo: anche Chandi e Chamunda, Randal Maa e Kaila Devi sono adorate come coppie di sorelle.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/induismo.html
Ovviamente Parvati è anche una Triplice Dea nel suo aspetto di Parvati-Sarasvati-Lakshmi; Triplice Dea come in tante altre culture, cito, per esempio, Ecate e la Dea Indonesiana dei Daiacchi.
Anche nella cultura tibetana la roccia e la montagna erano divinizzate: Chomolungma (Qomolangma) è la Dea Montagna Tibetana (Monte Everest).
In Nepal, è chiamata Sagarmatha, "Dea del Cielo".
Chomolungma è una delle cinque Sorelle connesse alle montagne e ai laghi della frontiera del Nepal/Tibet.
Inoltre, anche Pele, la Dea hawaiana dei vulcani, può essere considerata una Ierofania Tellurica perché la lava "viene dal profondo della Terra, dalle sue viscere".
"Salve a Te, O Terra, Madre degli uomini, cresci nell'abbraccio del Dio, colmati di frutti, a beneficio degli uomini" (Eschilo)
Nell'antichità la Sacra Dea Tellus, Colei che genera i fenomeni naturali, veniva rappresentata anche con un corno dell'abbondanza in mano e, nel testo Medicina Antiqua, in seguito più volte copiato, Ella veniva supplicata di produrre erbe medicinali, particolarmente corroboranti per l'umanità sofferente. Nel medioevo questo testo "pagano" che inizia con l'invocazione "Dea Sancta Tellus" venne corretto in "deo sancto" senza ulteriori cambiamenti.
Insomma, in Oriente si è sempre associata la montagna o la collina a una figura femminile, una Dea Protettrice della montagna o la stessa montagna era il corpo della Dea.
APPROFONDIMENTO: HINGLAJ MATA
Anticamente, anche qui in Europa, certi luoghi erano consacrati a delle Dee perché i rilievi e la morfologia del terreno ricordavano una forma fisica femminile molto ben visibile nella sagoma di valli e colline.
Questa credenza è rimasta viva e vegeta nell'Induismo; infatti, Hinglaj Mata, nota anche come Hinglaj Devi, Hingula Devi e Nani Mandir, è la Dea adorata in un tempio indù in Hinglaj, una cittadina sulla costa Makran nel quartiere Lasbela del Balochistan, in Pakistan, ed è il cuore del Parco Nazionale del Hingol. Si tratta di uno degli aspetti della Dea Sati, una forma di Durga Devi, situata in una caverna di montagna sulle rive del fiume Hingol.
Hinglaj Mata è una potente Divinità che dona benedizioni a tutti i suoi devoti. Mentre Hinglaj è il suo tempio principale, i templi a Lei dedicati esistono in confinanti stati indiani del Gujarat e Rajasthan. Il santuario è conosciuto come Hingula, Hingalaja, Hinglaja, e Hingulata, menzionato nelle scritture indù, in particolare in sanscrito.
La Dea è conosciuta come Hinglaj Mata (la madre Hinglaj), Hinglaj Devi (la Dea Hinglaj), Hingula Devi (la Dea rossa o la Dea della Hingula) e Kottari o Kotavi. Il tempio-grotta di Hinglaj Mata si trova in una stretta gola nella zona collinare di Lyari Tehsil nella provincia del Balochistan del Pakistan. Si trova a 250 chilometri (160 miglia) a nord-ovest di Karachi, 12 miglia (19 km) dalla costa del Mar Arabico e 80 miglia (130 km) a ovest della foce dell'Indo. Si trova alla fine di una catena di colline, Kheerthar, nel deserto Makran, sulla riva occidentale del fiume Hingol. Il santuario si trova in una piccola grotta naturale. C'è un basso altare, fatto di fango. Non ci sono immagini della Dea (nota di Lunaria: perché la grotta è già la Dea). Una piccola pietra informe è adorata come Hinglaj Mata. La pietra è spalmata con Sindoor (colore vermiglio), che forse spiega il nome sanscrito "Hingula", che è la radice del nome attuale Hinglaj. Altri luoghi di culto intorno Hinglaj sono: Ganesh Deva, Mata Kali, Gurugorakh Nath Dooni, Braham Kudh, Tir Kundh, Guru Nanak Dev Kharao, Ramjarokha Bethak, Aneel Kundh Su Chorasi Montagna, Chandra Goop, Khaririver e Aghore Pooja.
OVVIAMENTE "MARIA NELLA GROTTA" è UNO SCOPIAZZAMENTO DELLE DEE DELLE GROTTE!
E RICORDIAMO ALLE INGENUE WICCAN MARIOLATRE CHE MARIA NON è UNA DEA, è SOTTOMESSA A Gesù CRISTO E A DIO PADRE, QUINDI RAPPRESENTA LA SOTTOMISSIONE FEMMINILE, (NONCHE' L'IDOLATRIA DI UN IMENE!)
PERCIO' è ASSURDO CHE LA CONSIDERIATE "UN BEL MODELLO DI EMANCIPAZIONE FEMMINILE, ANZI, UNA VERA DEA".
Approfondimento sull'Arte: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/09/arte-asiatica-2-lindia-nei-periodi.html