Busto Arsizio

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Nota di Lunaria: ovviamente io non sono cristiana (rifiutando totalmente la misoginia di questa religione androcentrica) e questo post non è un post di apologia al cristianesimo. L'unico cristianesimo di mio gusto è quello verniciato di nero alla Pareyson-Quinzio-Kierkegaard-Turoldo (tutta gente che non passa né sui siti cristiani né all'oratorio e difatti è tutta gente cristiana che ho trattato io...)

 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/sergio-quinzio-un-cristiano-very.html

però visto che sicuramente nel grande mondo là fuori qualcuno starà cercando del materiale sulle chiese di Busto Arsizio (gran bella città! e città della mia adolescenza, quando andavano di moda i Korn e i Limp Bizkit) e io ho trovato questo fascicoletto del 2005 (ma la prima edizione risale addirittura al 1999), lo metto a disposizione :-) 

Vorrei trattare anche le origini storiche di Busto, ma con questa emergenza siamo di nuovo confinati in casa ed è tutto chiuso... Non posso cercare libri su Busto. Per cui, per il momento, su Busto riporto solo "l'architettura cattolica"

Adoravo andare a Busto, e prima che arrivasse questa pandemia ci andavo ancora, di tanto in tanto.. il centro è rimasto quasi identico a quando avevo 14 anni (peraltro lì avevo diverse amiche, non come oggi, dove sono praticamente snobbata e ignorata dalle femmine) adoravo andare al mercato, soprattutto, e poi al Libraccio, che vendeva pure cd.

Sembrerà una pazzia, eppure mi piaceva andare a Busto anche a piedi... non solo col pullman... a piedi sono più di cinquanta minuti (per intenderci: la durata di un cd degli Hecate Enthroned e degli Amor e Morte, che avevo messo nel lettore) ma la strada è quasi tutta rettilinea.

Qui trovate altre informazioni sui paesini della mia zona: https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/legnano-la-battaglia-il-castello-e-le.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2021/02/labbazia-di-viboldone-e-la-mia.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2020/12/le-origini-di-castano-primo.html  https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/melegnano-bellissime-foto-e-cartoline.html

























Aggiungo un volantino, uscito nel 1989


La festa di S.Ambrogio si svolgeva prevalentemente in centro, nelle piazze S. Giovanni e S. Maria. La festa della Madonna, invece, si svolgeva nel rione di S.Michele, nella piazza "dàa Madona da Prà". Questa festa era chiamata anche "àa festa di muusi e di cupèti".  

La tradizione dice che negli anni passati il tempo che trascorreva tra il fidanzamento e il matrimonio era breve: sei mesi, un anno al massimo. La maggior parte dei fidanzamenti avveniva nel giorno della festa dell'Immacolata: se S.Ambrogio aveva sussurrato parere favorevole al "regiù" (nota di Lunaria: non so chi possa essere, non c'è nessuna nota. Forse è il padre o il prete) il fidanzato veniva ammesso in casa della fidanzata la sera stessa della festa della Madonna. Naturalmente, per addolcire il suo ingresso, il fidanzato arrivava dalla futura sposa con un "scartozu da cupèti" (Nota di Lunaria: anche qui, non so cosa possano essere. Forse un cartoccio con dentro dei dolci)

Nella piazza "dàa Madona da Prà" erano decine le bancarelle che offrivano le coppette insieme ad altri dolci caratteristici quali i croccanti armandolati, i millegusti, i diavolotti, i manecristi, lo zucchero filato (nota di Lunaria: non conosco questi dolci. So che però a Legnano si consumano tanto le castagne spesso anche addolcite)

I bambini erano impazienti di farsi comperare tali leccornie e infastidivano tanto le mamme da meritarsi qualche ceffone. Il "caragnamento" (forma dialettale per piangere) cessava però, subito, quando la mamma comperava "àa cupèta".

Quando faceva scuro la gente si diradava fino a disperdersi: i commenti sulla festa riprendevano nelle case, vicino al fuoco, tra un bicchier di vino e una "brancàa da castègn" (dovrebbe essere una manciata di castagne) perché le coppette bastavano appena a "indulzì àa buca" ("addolcire la bocca" penso si riferisca a "facevano venir voglia di mangiare qualcos'altro, non bastavano a saziarsi"). Fuori spesso c'era la neve, il freddo sempre. 

La "Madona del Prà" rimaneva nella sua deserta solitudine, tra buio e stelle, ascoltando le parole di tutti i fidanzati e lasciando cadere sulle loro teste la sua benedizione.

Nota di Lunaria: l'opuscolo è del 1989. Ora non so se questa ricorrenza sia ancora festeggiata a Busto. Forse no, non mi pare di averla mai vista. A Legnano comunque sono quasi certa non ci sia mai stata, almeno da che vivo io... L'opuscolo è abbellito da una litografia: la Madonna scaccia il Diavolo. Tiene in mano qualcosa di rotondo, ma non so cosa possa essere. Forse è il dolce tipico consumato, i "cupèti", che purtroppo non so cosa possano essere. Forse delle ciambelle o delle caramelle molto grosse.



Effettivamente, la litografia è accompagnata da una poesia in dialetto ma purtroppo non capisco tutte le parole :P  e non hanno messo la traduzione in italiano -_-

Tento di farla io; metto in neretto le parole che non sono sicura di aver tradotto bene:

Qui il testo originale

Un bel dì a Madona da Prà\L'ha vorzu vegnì foeua dàa cà:\Ul su coeui ga rendéa cumpassion\che in d'un Bust ga fuss nanca un bumbon.\Chi pescitti, spassegiandu sutti i pianti\han cambià tucci i sassi in croccanti:\chi manitti, inscì bianchi e devotti,\i han quatà cont'a a nevi sua e suttu\E vedundu a passà ul diavaén\par cuppall gh'i à tià in d'ul cuppén.\E peu, dopu d'avéi benedetti,\l'ha vorzu ch'u ciamassen "Cuppètti"

Un bel giorno la Madonna del Prato ha voluto uscire da casa il suo cuore le faceva provare compassione perché nella città di Busto non c'era neanche una caramella (non ne sono sicura, ma credo sia quello il termine. In legnanese però si dice "bumbun") I suoi piedini (non ne sono sicura) passeggiando sotto le piante hanno trasformato tutti i sassi in croccanti quelle manine (non ne sono sicura) così bianche e devote (frase che non so tradurre. "quatà" dovrebbe essere "hanno preso") e vedendo passare il diavolo per ucciderlo gli hanno tirato uno schiaffo sul capo (forse "una manata") e dopo averlo benedetto ha voluto che si chiamassero "cuppètti"

GALLERIA DI FOTO









































































































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