Info tratte da
In Carnia (Friuli) si raccontano molte leggende e qualcuno afferma di aver avuto strani incontri.
La gente sosteneva che nei boschi si vedessero cose strane.
Una volta nacque anche un bambino dal volto deforme, scimmiesco. La gente pensava che fosse successo perché la giovane madre era scesa in città, al circo, e aveva guardato una scimmia.
Si dava anche la colpa al Diavolo.
Si dava anche la colpa al Diavolo.
Una di queste testimonianze sugli incontri strani che si facevano nei boschi della Carnia risale ai primi del Novecento.
Riporto le parole della signora testimone dei fatti.
"Ero nel bosco, fuori Socchieve. La notte si vedevano strane luci. Secondo alcuni erano angeli o "Colui che non si deve nominare".
I nonni giuravano di aver visto gli "Omenùt", i "Salvans",
i "Pagans" e gli "Sbilf": gli omini del bosco.
Di notte li potevi sentire parlare o gridare tra gli alberi, mentre camminavano nel bosco facendosi luce con delle lampade particolari. Mia nonna giurava di aver visto più di una volta, su un sentiero ai margini del bosco, un gruppo di omini deformi, con grandi teste e braccia sottili, che procedevano insieme saltellando. Quando questo ometti, chiamati "Sbilf", si accorgevano di essere osservati, scappavano via, nascondendosi tra gli alberi.
Anche altri anziani del paese videro questi ometti.
C'era chi parlava del Diavolo e poi chi credeva che fossero figli nati da rapporti fra consanguinei, abbandonati nel bosco dai genitori stessi ma sopravvissuti.
Io credo che le luci notturne che si vedevano nei boschi fossero i fuochi accesi da queste creature"
I nonni giuravano di aver visto gli "Omenùt", i "Salvans",
i "Pagans" e gli "Sbilf": gli omini del bosco.
Di notte li potevi sentire parlare o gridare tra gli alberi, mentre camminavano nel bosco facendosi luce con delle lampade particolari. Mia nonna giurava di aver visto più di una volta, su un sentiero ai margini del bosco, un gruppo di omini deformi, con grandi teste e braccia sottili, che procedevano insieme saltellando. Quando questo ometti, chiamati "Sbilf", si accorgevano di essere osservati, scappavano via, nascondendosi tra gli alberi.
Anche altri anziani del paese videro questi ometti.
C'era chi parlava del Diavolo e poi chi credeva che fossero figli nati da rapporti fra consanguinei, abbandonati nel bosco dai genitori stessi ma sopravvissuti.
Io credo che le luci notturne che si vedevano nei boschi fossero i fuochi accesi da queste creature"
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/melusina-e-il-serpente.html
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https://intervistemetal.blogspot.com/2020/03/il-massariol-folletto-lussurioso.html
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