La Sacerdotessa (che è un concetto pagano e wiccan, NON cristiano)

Visto che negli ultimi tempi ci sono dozzine di siti (gestiti da donne, ma anche no) che starnazzano di "finalmente il papa ci riconoscerà il ruolo di diaconesse! Evviva! La chiesa è sempre stata dalla parte di noi donne! è stato il cristianesimo a darci tutti i diritti!" (STR*NZATA megagalattica già confutata qui 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/pachama-cioe-una-dea-femmina-dissacrata.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/misoginia-e-ginofobia-durante-la-caccia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/la-questione-92-per-integrale.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/verginita-e-patriarcato.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/alle-origini-dellanticristianesimo.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/per-la-liberta-la-ragione-e-il.html) pubblico anche qui uno scritto che spiega cos'è il ruolo di Sacerdotessa e come mai il suddetto ruolo implichi un concetto di DEA. 
Già per questo motivo nel cristianesimo e monoteismo non può esistere il ruolo di "sacerdotessa" (che non è la "suora", come credono gli incolti, la suora non è una sacerdotessa e non officia un fico secco; inoltre la suora non rappresenta dio, è il prete a rappresentare "gesù cristo" quando officia la messa cattolica).

QUINDI è INUTILE CHE STARNAZZATE DI "FINALMENTE SAREMO DIACONESSE!"
LA DIACONESSA NON è LA SACERDOTESSA, FIGURA CHE ESISTE SOLO NEI PAGANESIMI. 

Infine, pur ammettendo che il papa "ve lo conceda", tanto per darvi il contentino e spacciarsi per "amico delle donne",  non cambia una virgola in ugual modo: la diaconessa NON INCARNA, Né RIMANDA, AD UN CONCETTO DI DEA, CHE NEL MONOTEISMO NON ESISTE. LA DIACONESSA NON è "LA FORMA VISIBILE DI DIO", E NON LO RAFFIGURA, PER IL SEMPLICE FATTO CHE IL DIO CRISTIANO è MASCHILE, QUINDI UNA FEMMINA NON PUO' RAPPRESENTARLO (E NON è NEANCHE RAPPRESENTATA DA LUI, OVVIAMENTE)

FICCATEVELO NELLA TESTA: NEL CRISTIANESIMO (MONOTEISMO) NON C'è POSTO PER LE FEMMINE. L'UNICO POSTO CHE AVETE è QUELLO DELLE ETERNE SUBORDINATE E SECONDARIE.

Info tratte da




La Grande Sacerdotessa rappresenta la Luna e l'elemento Acqua.
è la forma archetipa della coscienza ricettiva femminile - la coscienza interiore del cuore. è l'umidità e il far piovere, la notte, l'utero, il seno, la vulva e il cuore, l'occhio interiore della saggezza. Mentre la Maga ha bisogno della luce del giorno per comprendere, la Sacerdotessa conosce nell'oscurità. Legata all'eterno ciclo della luna, i suoi misteri erano i riti sacri originari eseguiti dal gruppo femminile durante il ciclo mestruale.
Le trasformazioni della Maga, governate dal Sole e da Marte, avvengono nel mondo esterno, cosicché tutti possono vederle; le trasformazioni della Grande Sacerdotessa, invece, sono interiori: l'uovo diventa embrione, il feto bambino.
Il corpo femminile alterna la fase ricettiva a quella attiva durante ogni ciclo mensile, come il flusso e riflusso delle maree.
La Maga e la Sacerdotessa simboleggiano le modalità alternanti di percezione e attività.
La Luna Nuova indica nascita e crescita. La Luna Piena illuminazione e luce, la Luna Calante morte e potere guaritore.
Queste tre, la Figlia, la Madre e la Vecchia Saggia, rappresentano le fasi archetipe nella vita di una donna.

La Grande Sacerdotessa è Artemide la Figlia giovane e libera, la Vergine;
è Selene la Madre, Pasifae la Luna Piena ("Lei che risplende per tutti"), ed è Ecate, la Saggia Vecchia.


Nota di Lunaria: scontato dire che in molte civiltà troviamo una Triplice Dea o Tre Dee di età differenti. Infatti: Abbiamo una Trinità Induista formata da Lakshmi + Durga + Sarasvati o da Lalitha Tri-purasundari che comprende Tre Aspetti, tra i quali quello della Bambina Divina (Balambika); abbiamo anche Dhumavati, la Vecchia Vedova; nel pantheon pre-islamico abbiamo Al Uzza (Vergine/Cacciatrice) Allat (Madre/Fecondità), Manat (la Crone Vecchia, Dea del Fato e della morte); nel mondo celtico/britannico c'è Brigit, che comprende l'aspetto di Madre oltre che di Fanciulla Immacolata e Oscura Ctonia. (Le) Morrigan, altra Dea Triplice; Ecate, le Parche/Moire.
Nel mondo slavo si potrebbe citare Mokosh (la Madre), Vesna (la Vergine di Primavera), Morana (la Terribile Crone Invernale); anche Cailleach è una Dea Crone invernale. Persino in Indonesia troviamo statuette di "Tre donne tutte attaccate". 



La Grande Sacerdotessa è la "guardiana del cancello", il Femminino Mediale che siede tra i pilastri degli opposti offrendo equilibrio e guida.
è la Veggente che vede attraverso l'oscurità. è la coscienza onirica, il "Dream Time" (Tempo del Sogno) degli Aborigeni Australiani (https://intervistemetal.blogspot.com/2018/08/aborigeni-storia-miti-credenze.html)
Nell'immagine la donna nera africana raffigurata come la Grande Sacerdotessa incarna i più alti valori spirituali (Nota di Lunaria: si tenga anche presente in questo contesto l'idea archetipa della Grande Madre Cosmica e Terrifica, che è Nera; nell'Induismo esistono ancora dozzine di Dee Nere)




 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/lartemide-di-efeso-e-la-palma.html


I pilastri tra i quali siede la Sacerdotessa sono coperti di incisioni degli Aborigeni come i primi intagli su pietra, che rappresentavano calendari lunari e simbologia geometrica.
La parola greca "delphi" è collegata a "utero" e connette la Grande Sacerdotessa e le donne alla profezia e agli oracoli.
"Ovunque le donne erano le originarie mantiche - le sciamane, le veggenti, le poetesse visionarie... Il Mantismo è l'arte naturale di profetizzare, divinare, ricevendo e canalizzando l'energia psico-biologica della luna" (Monica Sjöö)


La Grande Sacerdotessa è la Sibilla Originaria la cui capacità di entrare in uno stato di trance e divinare il futuro la rende portavoce della Dea (*)

Nota di Lunaria: suggerisco di approfondire leggendo il simbolismo dei Tarocchi sulla carta della "Papessa" o meglio "Sacerdotessa"


La Grande Sacerdotessa rappresenta il segno astrologico del Cancro, segno d'acqua, che governa il seno. Il seno è il simbolo per eccellenza dell'amore materno e del mistero della trasformazione del liquido corporeo in latte.



Le corna a mezzaluna della fertilità, che la Grande Sacerdotessa indossa come copricapo la connettono al ciclo della luna. La Dea Hathor veniva rappresentata con le corna di una mucca
Ogni animale apparteneva alla Signora degli Animali (Potnia Theron https://intervistemetal.blogspot.com/2019/07/todi-ragini-e-la-potnia-theron.html). Gli animali con le corna, in particolare, appartengono ad Artemide https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gli-animali-e-le-dee-nella-mitologia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/artemide.html
(Nota di Lunaria: invece Ishtar indossa una tiara con le corna ramificate https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html

Le corna sono un simbolo di trasformazione, legato alla caduta e alla crescita. L'immagine della sacerdotessa con le corna (o falce di luna che ricorda due cornini) è un tema antico, noto in tutto il mondo.

https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/le-dee-con-la-corna-e-la-falce-di-luna.html

Quando, in una lettura, esce la carta della Grande Sacerdotessa, significa che il tuo intuito agisce più intensamente del tuo intelletto; la Saggezza è dentro di te. Apriti al tuo corpo e alle tue emozioni; prestando molto attenzione al tuo corpo e ai suoi ritmi naturali, giungerai all'armonia con la saggezza interiore. Se sei in una fase della tua vita in cui cerchi una risposta, la Sacerdotessa ti invita a rilassarti e ad ascoltare il tuo intuito (1).
Respira profondamente, e immagina uno spazio aperto al centro del tuo petto dove risiede la saggezza e lascia che la risposta giunga fino a te.


(1) Difatti Mary Daly osservava che:


"Le donne sono state condizionate a considerare riprovevole ogni atto che affermi il valore dell'ego femminile. L'ambizione femminile può "passare" solo quando viene diluita nell'ambizione vicaria tramite il maschio o per conto dei valori patriarcali. Per controbattere questa autosvalutazione di massa le donne dovranno costruire l'orgoglio femminile, alzando i nostri standard relativi a quanto è bello essere donna. Il nostro fallimento è consistito nel non aver affermato attivamente l'ego femminile. Se dobbiamo vergognarci di qualcosa, è di questo."

(*) APPROFONDIMENTO: PERCHé LA DONNA NEL CRISTIANESIMO NON PUò ESSERE SACERDOTESSA (I VERI MOTIVI, VISTO CHE TANTE CRISTIANE QUESTE COSE LE IGNORANO...)

La donna, nel cristianesimo tutto e non solo nel cattolicesimo, non può essere sacerdotessa perché "il dio maschile gesù" non ha mai affidato nessun incarico sacerdotale alle donne. La donna, in rapporto a gesù, aveva questo ruolo qui:



LO STRACCIO PULISCI-PIEDI, IL CANE FEMMINA CHE STA SOTTO IL TAVOLO, A UMILIARSI E A PIANGERE COME UNA MENTECATTA MASOCHISTA.



E QUALCUNO "LA CHIAMA LIBERAZIONE DELLA DONNA". Sì, APPUNTO, LIBERAZIONE DELLA DONNA, CHE DIVENTA UN CANE UMILIATO.

Ad ogni modo, anche per quelle ingenue che sostengono che "ma nella bibbia sono citate le profetesse! Miriam e Deborah! e le diaconesse!"
sì, nella bibbia sono citate si e no 3 profetesse e qualche diaconessa MA LE PROFETESSE DI JAHVè NON ANNUNCIANO UNA DEA (PERALTRO JAHVè PUNISCE MIRIAM CON LA LEBBRA, PER AVER MANCATO DI RISPETTO A MOSè) E LE DIACONESSE NON SONO SACERDOTESSE, SONO "DONNE CHE SERVONO", NON DONNE CHE PARLANO/IMPERSONANO LA DEA.

Infatti:

"Il signore gesù [cioè un dio che ha scelto di nascere esclusivamente come maschio] ha scelto uomini, "viri", per formare il collegio dei dodici apostoli (...) la chiesa si riconosce vincolata da questa scelta fatta dal signore stesso. Per questo motivo l'ordinazione delle donne non è possibile" 










è LO STESSO GESù CHE SCEGLIE ESCLUSIVAMENTE MASCHI, OLTRE AL FATTO OVVIO CHE GESù è UN DIO MASCHIO, PERCIò SOLO IL MASCHIO PUò RAPPRESENTARLO.
QUESTO DIO CRISTIANO NON HA SCELTO DI NASCERE ANCHE FEMMINA. MANCA UN'IPOSTASI DI DIO IN UN CORPO FEMMINILE.

INGRANDIAMO ANCORA DI PIù IL CONCETTO, PERCHé UN SACCO DI DONNE (ANCHE QUELLE CHE HANNO STUDIATO TEOLOGIA E SONO RIMASTE CRISTIANE) NON RIESCE A CAPIRE, NON VUOLE CAPIRE, CHE QUESTO DIO UOMO IPOSTATICO HA SCELTO ESCLUSIVAMENTE I MASCHI:


Ma prendiamo pure per buona l'obiezione cretina del "però gesù trattava bene le donne! e/o era una consuetudine del tempo"

NON CAMBIA COMUNQUE NIENTE, PERCHé LA CHIESA, ANCHE SE NON LO DICE PIù, PER SECOLI HA SOSTENUTO CHE LA FEMMINA FOSSE MANCANTE DI CERVELLO OLTRE CHE DI PENE, PER CUI NON POTEVA "RAPPRESENTARE DIO", PERCHé SI è CERTI CHE DIO ABBIA AVUTO ENTRAMBI, QUANDO ERA A FARSI LA VACANZA QUAGGIù.
INFATTI, CITANDO DAL PRINCIPE DELLA TEOLOGIA, TOMMASO D'AQUINO, AUTORITà INDISCUSSA IN CAMPO CATTOLICO:
"San paolo (1 TM 2,12) ha scritto "Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo"
E INOLTRE TOMMASO D'AQUINO AGGIUNGE "NON POTENDO DUNQUE IL SESSO FEMMINILE ESPRIMERE ALCUNA EMINENZA DI GRADO, ESSENDO LA DONNA IN STATO DI SUDDITANZA è CHIARO CHE ESSA NON PUò RICEVERE IL SACRAMENTO DELL'ORDINE"













è PER QUESTO MOTIVO CHE VOI CRISTIANE NON POTETE FARE LE SACERDOTESSE: PERCHé GLI STESSI UOMINI CRISTIANI CHE HANNO FONDATO QUESTA RELIGIONE VI RITENGONO INFERIORI, IN SUDDITANZA E SENZA EMINENZA DI GRADO!
E ADESSO VENITEMI A DIRE CHE è STATO IL CRISTIANESIMO A DARE DIGNITà E DIRITTI ALLA DONNA!
IL FATTO CHE LA FEMMINA VENGA GIUDICATA INCAPACE DI RAPPRESENTARE UN DIVINO CHE è MASCHILE CE LO RICORDA ANCHE LUI, CHE è ANCORA VIVO, QUANDO COMMENTA QUESTO LIBRUCOLO SCRITTO DA UNA DONNICCIOLA CRISTIANA CHE IGNORA LA VERA TEOLOGIA 











IL RUOLO DELLA DONNA, INFATTI, è QUELLO DI MARIA "'L'ANCELLA DEL SIGNORE" E NON "LA DEA, LA SEMIDEA, LA DONNA SACERDOTESSA DELLA DEA"

E ADESSO METTIAMO ANCHE LE PAGINE BIBLICHE, CIOè LE PAGINUCOLE DI SAN PAOLO















NOTA BENE: PER ZITTIRE ANCHE QUELLI DEL "MA NEL MOVIMENTO PROTESTANTE/EVANGELICO ESISTONO LE PASTORESSE", Sì, ESISTONO DONNE CHE "FANNO LA FUNZIONE" MA NON SONO DONNE SACERDOTESSE CHE ANNUNCIANO LA DEA, SONO DONNE VIRILIZZATE (ANCHE NEGLI ABITI - DIFATTI VESTONO DA MASCHIO) OVVERO "MASCHI ONORARI".

 Riporto questo approfondimento tratto da 


"Una donna conscia del suo ciclo e delle sue energie acquisisce consapevolezza dei livelli invisibili della vita.
Ella mantiene un collegamento intuitivo con le energie della vita, della nascita e della morte, e percepisce la divinità nella terra e in se stessa.
Per mezzo di questa consapevolezza la donna interagisce non solo con ciò che è visibile e di questo mondo, ma anche con gli aspetti invisibili e spirituali della vita.
Era attraverso questo stato alterato di coscienza mensile che le Sciamane, le Donne di Medicina e più tardi le Sacerdotesse, portavano energia, ispirazione e unione tra il Divino, il mondo manifesto e la comunità. Guarigione, magia, profezia, insegnamento, ispirazione e arte della sopravvivenza provenivano dalla sua capacità di percepire entrambi i mondi, di viaggiare e fare esperienze nell'uno e nell'altro.
L'aumento del predominio maschile nelle società e nella religione portò al declino dello status della Donna Sciamana e della Sacerdotessa, al punto che gli uomini si sostituirono completamente in questi ruoli. Nella società occidentale la figura della Sacerdotessa fu repressa in modo così sistematico e completo che la posizione attiva della donna nelle religioni istituzionalizzate sparì completamente. Il lavoro di queste donne sagge, o streghe, continuò in modo sotterraneo rappresentando l'ultimo legame con le antiche religioni matriarcali. La strega del villaggio conosceva la magia della natura, l'arte di guarire e delle giuste relazioni ed era in grado di interagire con il suo ciclo mestruale, il periodo del suo sé intuitivo e interiore. Ella offriva aiuto e guida nel passaggio della vita alla morte, iniziava e trasformava attraverso riti di passaggio e conduceva rituali estatici per attirare e trasmettere fertilità, ispirazione e unità alla sua gente. La strega del villaggio bilanciava la società e la religione dominate dai maschi con la coscienza e l'energia femminile. Sfortunatamente i poteri femminili erano visti come una chiara minaccia alla struttura maschile della società infatti le persecuzioni medioevali distrussero quasi completamente la tradizione magica delle "donne sagge" o streghe. Attaccando le streghe i persecutori si resero conto che esse avevano realmente dei poteri; ma la vera distruzione della loro tradizione derivò, piuttosto, dalla negazione, che avvenne in seguito da parte della società, di questi poteri.
La strega divenne oggetto di scherno, ritratta nei libri per bambini.
Le punizioni inflitte nei tempi antichi, e in seguito, l'indottrinamento indotto con la paura e la vergogna, indussero le donne a non mostrare le capacità e le aspirazioni che avrebbero potuto portare a un risveglio della tradizione femminile.
Le conseguenze della caccia alle streghe si ritrovano ancora oggi nella mancanza pressoché totale di insegnamenti istituzionalizzati nella società che facciano conoscere alle donne la natura e le energie cicliche femminili. Il risultato derivante dall'aver negato alle donne la pratica attiva della spiritualità è l'accettazione, da parte delle stesse donne, della religione strutturata e dominata dai maschi, senza più aver alcun riferimento o una vaga idea della loro innata spiritualità.
Nel ventesimo secolo il riconoscere alle donne uno stato sociale sempre più parificato a quello dell'uomo ha portato con sé un accresciuto bisogno di esprimere la spiritualità femminile in una forma riconosciuta. A causa della pressione delle donne, alcune Chiese cristiane le hanno accettate nel ruolo di sacerdote, ma, anche se ciò riconosce a esse la coscienza spirituale, nega loro la femminilità. L'uso del termine "donna sacerdote" invece di quello di "sacerdotessa" rende la donna un "maschio onorario", non tenendo in considerazione la natura femminile e i poteri che incarna. Una donna non può essere come un prete in virtù della sua femminilità ma è proprio questa che la lega alla coscienza del divino.
Esistere come essere spirituale è una qualità innata nella natura e nel corpo di una donna.
LA CAPACITà DELLA SACERDOTESSA, DELLA DONNA SAGGIA, DELLA SCIAMANA O DELLA STREGA DI MEDIARE I POTERI DEL DIVINO è POTENZIALMENTE INSITA IN TUTTE LE DONNE E DERIVA DALLA COSCIENZA DI Sé.
DIVENTARE SACERDOTESSA SIGNIFICA "CERCARE DENTRO".
Nel passato la natura lunare delle donne era riconosciuta come dimostrazione del legame tra queste e l'universo. Attraverso il suo corpo la donna sperimentava inconsciamente l'unità di tutto il creato, la mancanza di distinzione tra il Divino e la creazione e i cicli della vita, della morte e della rinascita."


PER QUANTO RIGUARDA L'ALTRO CONCETTO-SPECCHIETTO-PER LE-ALLODOLE  OVVERO LE "DIACONESSE", GIà SCRIVEVO CHE:


"Diaconesse" significa donne di servizio! Non Sacerdotesse Attive, Stimate, Potenti e Immagine Visibile della Dea in terra!

Infatti, prendendo come prova un pdf cattolico su questo argomento...


"La questione del sacerdozio femminile di fatto è chiusa, lo ha ribadito lo stesso Papa Francesco sul volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù di Rio. “In riferimento all'ordinazione delle donne”, disse rispondendo a una domanda della consueta conferenza stampa in alta quota, “la Chiesa ha parlato e dice: “No”.
L'ha detto Giovanni Paolo II, ma con una formulazione definitiva». Il riferimento è alla lettera del santo papa polacco Ordinatio sacerdotalis del 1994.
“La diaconessa non benedice e non compie nulla di ciò che fanno i presbiteri e i diaconi, ma vigila le porte e assiste i presbiteri in occasione del battesimo delle donne, per ragioni di decenza”. Per questo servizio, esse ricevevano una “ordinazione” da parte del Vescovo, che imponeva loro le mani, (come appare nel Concilio di Calcedonia, 451) ma in nessun modo questa consacrazione può essere intesa come analoga all’ordinazione propria all’ordine sacerdotale nei suoi tre gradi. Bisogna ricordare che il termine ordinazione nell’antichità era assimilabile a quello di consacrazione e benedizione."


Ribadisco: non cadete nei tranelli cristiani! Diaconessa non significa Sacerdotessa (anzi, la diaconessa è la serva del prete maschio che officia!!!) e non significa magnificare il sesso femminile visto come sesso dello stesso Dio. Non stiamo parlando di Dea, non stiamo parlando di potere spirituale alle donne. è l'ennesima bugia cristiana travestita da femminismo, al pari di concetti come "Immacolata" o "Assunzione", che sembrano tanto belli e femministi, e invece come ha dimostrato Mary Daly
sono infarciti di sessismo ed idolatria della virilità attiva di dio!

State alla larga da questi specchietti per le allodole e confutateli con i mezzi della vostra intelligenza e della vostra conoscenza della teologia cristiana! Rivoltate le armi contro l'oppressore, scardinando le sue bugie e le sue menzogne, anche quando sono ammantate di "amore e stima per la donna".
Ricordatevi che una mela marcia all'interno, e che pure abbia una bella buccia rossa, lucidata e invitante, resta sempre marcia.
Nel 2019 possono spacciare le loro idiozie con un linguaggio poetico, fatto sta che la sostanza marcia insita all'interno non cambia!




SPERO CHE ALLA FINE DI QUESTA ESTENUANTE RIPETIZIONE SEMPRE DELLE STESSE COSE, TUTTE LE DONNE CHE AVRANNO LETTO IL POST AVRANNO CAPITO CHE NON HA SENSO, QUANDO SI è DONNE, E SI VUOLE DIGNITà, RESTARE CRISTIANE.

Nota bene: Abbiamo parlato di sacerdotesse e simboli spirituali femminili anche qui: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/limperatrice-e-la-dea-in-trono.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/sciamane-e-sacerdotesse.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/che-cose-la-wicca.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/culto-della-quercia-sacerdotesse.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/le-sacerdotesse-della-luna-in-tessaglia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/la-magia-da-una-prospettiva-femminile.html

ALTRO APPROFONDIMENTO: LA VERA ORIGINE DELLE FATE

Info tratte da


Anticamente, si credeva che le fate frequentassero boschi, luoghi impervi, fontane, fonti, vecchi alberi.


Erano di una bellezza sovrumana, luminose, a volte con fattezze animalesche o mostruose celate da panneggi e abiti.
Spesso le si vedeva ballare nei cerchi delle fate, ovvero negli anelli formati dai funghi. https://intervistemetal.blogspot.com/2020/10/i-cerchi-delle-fate.html

In Bretagna le fate frequentavano i dolmen e fino al diciottesimo secolo le si poteva scorgere nei pressi di quelle pietre antichissime.



Con gli esseri umani avevano dei rapporti cordiali ma potevano anche essere crudeli e capricciose.
A volte rapivano i bambini o rapivano gli uomini. 

Le fate sono ciò che resta delle antiche credenze pagane nelle Parche (Cloto, Lachesi, Atropo), nelle Fatae\Matres\Matrones dei Galli, nelle Dee lunari cacciatrici, nella Terra Madre (ecco perché sono immaginate vestite di bianco e all'interno dei boschi e sono chiamate "Buone Signore" https://intervistemetal.blogspot.com/2020/02/la-bianca-signora-e-le-dee-immacolate.html).

La parola "Fata" viene dal latino "Fata", plurale di "Fatum", destino; come la Banshee, (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/le-fate-malvage-nel-folklore.html) erano anche quanto restava della figura delle Sacerdotesse pagane, delle Druidesse, delle Menadi, delle Pizie e delle Profetesse che officiavano i loro riti (poi proibiti con l'arrivo del cristianesimo) nei boschi e nelle grotte e avevano profonde conoscenze erboristiche.



 
Una definizione di Sacerdotessa, tratta da


La parola Sacerdotessa ricorre spesso quando si discute di stregoneria o di tradizioni religiose new age, indipendentemente dal fatto che quel particolare rituale comporti il culto della Dea.
Il termine Sacerdotessa sembra aver significati diversi per ciascuna persona, ma sostanzialmente la sua funzione è quella di rendere "canale" per le energie e le forze - una vaso per far entrare il potere. Una Sacerdotessa della Dea è una donna che apre se stessa, e per un certo periodo di tempo, incarna la presenza femminile di natura divina nel suo corpo. In questo lasso di tempo, per mezzo delle sue parole e delle sue azioni, manifesta la presenza della Dea. 
Passato questo momento, torna ad essere nuovamente mortale e normalmente umana, mantenendo però dentro di sé la consapevolezza di tale mistero.
La Dea Madre (Venere, Ariadne, Astarte, Brigit, Ishtar, Iside, Kali ecc.) è l'archetipo della Luna Piena e una Sacerdotessa sa convogliare le energie lunari dell'acqua (emozioni) e un fuoco interiore. Una Sacerdotessa può essere qualunque donna che raggiunga la pienezza della propria capacità espressiva.