L'Imperatrice e la Dea in Trono

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L'Imperatrice rappresenta la Grande Madre: promette abbondanza, crescita, armonia. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-dea-madre-nelle-diverse-culture.html
è la prima dispensatrice, la Madre-Amante-Maestra incarnata negli archetipi di Ishtar/Afrodite, Dee dell'amore. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/05/ishtar.html
è Demetra, la Dea greca del grano, venerata nei Misteri Eleusini, o la romana Cerere. 
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/01/demetra-e-persefone.html
Indica lo sviluppo dell'agricoltura e delle prime civiltà che si formarono durante il periodo Neolitico.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/veneri-senza-volto.html

Nota di Lunaria: avevamo visto che quasi in tutte le culture, la Dea rappresenta sempre la Terra. 
Qui mi limito a sintetizzare che è facile capire perché i popoli antichi dedussero che la terra coltivata era femminile (metafora che non sfuggì neppure ai dominatori patriarcali e misogini, difatti l'islam ribadisce che "la donna è un campo da arare"): infatti è dalla terra che spuntano, nascono, i germogli, come dalla donna nascono bambini; anche "infilare la vanga" assume un simbolismo sessuale: è il pene che entra in vagina.
Alcune Dee, nelle tante civiltà, che rappresentano la terra coltivata, a grano o riso o mais:


 
L'Imperatrice, in quanto Grande Madre, rappresenta la Terra da cui nasce ogni forma di vita e a cui ritorna alla fine del suo ciclo naturale. Possiamo considerare le Veneri gravide provenienti dall'Era Glaciale in Europa e Russia le prime statuette dell'Imperatrice.

https://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/introduzione-allarte-della-preistoria.html

La fertilità della Madre Terra è sempre stata connessa a partire dal Paleolitico quando le donne cacciavano e raccoglievano cibo, fino all'introduzione dell'addomesticamento dell'animale, come il toro.
Per questo il primo immaginario religioso è basato su caratteri femminili e sulle corna. https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/le-dee-con-la-corna-e-la-falce-di-luna.html

Nota di Lunaria: mi  limito a sintetizzare il concetto mettendo qualche immagine che lo faccia comprendere subito:





Nell'immagine la scultura vicino all'Imperatrice è la Venere di Laussel, la Donna con il Corno:


probabilmente una sorta di cornucopia, "corno dell'abbondanza" (poi attribuito anche alla celta Rosmerta, nota di Lunaria https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/rhiannon.html)
e indica anche la mezzaluna (infatti, corna e mezzaluna sono equivalenti, nelle Dee, infatti "i due cornini" ricordano la falce di luna)


Potrebbe anche essere che il corno fosse, in origine, riempito di sangue mestruale, perché alcune tribù africane considerano il corno riempito di sangue come un simbolo molto potente indicando una possibile connessione sia con il corno più antico che col sangue mestruale.

Oltre ventimila anni dopo "la Venere di Laussel", la statua alla sinistra è stata incisa da uno scultore di çatal Hüyük. Marija Gimbutas sosteneva che l'agricoltura antica doveva essere nata intorno ai santuari della Dea Madre, che furono gli embrioni delle città future.

Qui alcune Dee in trono:





https://intervistemetal.blogspot.com/2019/02/uccelli-ditalia-e-il-simbolismo-antico.html




Far sedere la Dea in trono, con i leoni è rimasto nell'Induismo, dove la Dea siede in trono/su un baldacchino/direttamente sul leone o sulle tigri:



SONO PRATICAMENTE IDENTICHE A QUESTA DEA, CHE SIEDE IN TRONO CON LE DUE TESTE DI ANIMALE (FORSE FELINI) AI LATI


LO STESSO CONCETTO è STATO SCOPIAZZATO ANCHE DAI CATTOLICI:
"madonna in trono": le teste animali sono state sostituite da due teste di angeli




 
In queste antiche civiltà, il rituale era integrato nel ciclo di semina e raccolto, nascita e morte e nel tributo reso alla Grande Madre per il suo dono di fertilità.
Nell'immagine, l'Imperatrice è distesa, come questa Dea


La posizione distesa rimanda a statuette trovate all'entrata de La Magdaleine, una grotta dell'Era Glaciale, in Francia.
"Quello che sembra molto strano di queste figure è la loro posizione inconsueta, che non assomiglia affatto a quella di un idolo. Entrambe le figure sono distese, allungate in posizione di totale riposo, con un braccio piegato che sostiene il capo. Emergono dalla roccia come Afrodite emerge dal mare" (Giedion).
Giedion suggerisce inoltre che queste sculture anticipano le successive figure di Artemide distesa, che esprimono quelle molteplici qualità della divinità: Dea Madre, Dea Luna, Sovrana del mondo animale, Dea dell'Amore.

Nota di Lunaria: la posa distesa "con il braccio piegato" rispunta fuori anche nell'iconografia di Oshun, la Dea Africana dell'Amore e della sensualità:





Oshun è rappresentata sempre con abiti gialli (allusione al sole?) e adagiata vicino all'acqua (cascata, lago); porta spesso lo specchio, anche nella sua versione iconografica brasiliana...
 
A portare lo specchio erano Afrodite e Cibele:



 
Come mai la stessa immagine c'è anche nella concezione africana della Dea dell'amore?

Lo specchio accanto all'Imperatrice ha per modello i tanti specchi ritrovati nei siti archeologi dove si adorava la Dea. Gli archeologi spesso interpretano la presenza degli specchi nelle culture antiche come "vanità femminile" ma esiste un significato più antico, sacro, dello specchio nelle culture dei Nativi Americani o nello Shintoismo giapponese: lo specchio viene tenuto nei templi peché è rappresentazione del cuore umano. Secondo G.H. Mees, lo "specchio della coscienza" e le immagini nello specchio riflettono il dinamismo della coscienza.

Nota di Lunaria: anche la Dea giapponese Amaterasu aveva lo specchio
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/amaterasu-e-limperatore.html

"Kami, "Superiori", "Dei", è la parola con cui i Giapponesi hanno indicato tutti gli esseri che si presentavano alla loro adorazione. La religione giapponese è essenzialmente naturistica: l'epiteto Kami è applicato a tutte le grandi divinità della Natura: il Sole, la Luna, il mare, la terra, il fuoco, la pioggia. Accanto a queste Divinità naturalistiche vanno collocate quelle sorte dalla venerazione degli antenati (Nota di Lunaria: come nella religione africana). Tra le Divinità  del pantheon il posto più eminente è occupato da Amaterasu, Dea del Sole, regolatrice dei cieli, simboleggiata da un uccello sacro, lo Jatagarasu, rappresentata nel templi dal suo Jatakagami, o specchio."

 
Amaterasu è la più importante divinità del Pantheon giapponese. Dea del sole, venerata come capostipite della famiglia reale.
Il suo nome completo è Amaterasu-Oho-Mi-Kami.
Secondo il "Kojiki" di Yasumaro, Amaterasu è "la grande Dea che risplende nel cielo, nata dall'occhio sinistro del dio Izanagi".
Nel "Kojiki" si legge ancora che Amaterasu per sfuggire all'insolente persecuzione del fratello Susanowo, dio della Tempesta, si nascose dentro una grotta "portandosi appresso il sole", privando in tal modo la terra del suo benefico splendore.
(forse si può fare un parallelo col mito greco di Demetra: Dea della vegetazione, dei campi e dell'agricoltura, figlia di Crono e Cibele, Demetra ebbe da Zeus una figlia, Persefone. Quando Persefone fu rapita da Ades - sovrano assoluto dell'Ade, di aspetto orribile; quando si innamorò di Persefone, per paura di un rifiuto, la rapì; seduto sul trono, con lei accanto, giudicava le anime dei morti, attorniato da Arpie, Erinni e il cane Cerbero - Demetra, disperata, fece in modo che la terra non germogliasse più; allora Zeus, per placarne l'ira, ottenne che Persefone vivesse quattro mesi all'anno con Ades e otto mesi con la madre. I Romani chiamarono Persefone, Proserpina. Nota di Lunaria)
La Dea si decise ad abbandonare il rifugio solo quando la divina Ama no-Uzume, Dea della Danza e del Sorriso, la persuase ad uscire dall'antro per riportare sulla terra la sua benefica luce vivificatrice.
Il fratello Susanowo fu punito con l'esilio a Izumo, dove salvò una fanciulla che doveva essere sacrificata a una drago e la sposò. I loro discendenti regnarono sul Giappone fintantoché non furono sottomessi da Ninigi, figlio di Oshi-Ho-mi-mi e nipote di Amaterasu.
Dal mito di Amaterasu traspare la descrizione dell'eclissi solare in relazione ai riti agricoli dell'antico Giappone.
Una delle tre divinità primordiali cosmiche era Taka-Mi-Musubi o Takagi, il Divino Produttore. Secondo gli shintoisti giapponesi apparve all'inizio del mondo, molto prima della Dea Amaterasu, cui la dinastia regnante di Yamato aveva dato lustro venerandola come divinità superiore a tutti gli dei, inclusi quelli che figuravano nella creazione del cosmo. Secondo il "Kojiki" di Yasumaro, il dio Takagi (il cui nome significa "Albero Alto") risale ai tempi in cui le divinità venivano adorate non già astrattamente, bensì come spiriti incorporati in alberi e pietre; ancora oggi, infatti, nel sito più antico del grande santuario naikù di Ise si può vedere un simulacro di divinità formato da tre sassi e un alberello.


La greca Demetra teneva in mano il serpente della rigenerazione e le spighe di grano.
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gli-animali-e-le-dee-nella-mitologia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/03/il-serpente-domestico.html



Nota di Lunaria: curiosamente, ho trovato per caso un'immagine indù che rappresenta una donna (Dea?) con in mano una falce per la mietitura:


e in testa tiene quelle che sembrano delle fascine, forse della paglia e un canestro da cui sembrano fuoriuscire serpenti. Accanto, quella che dovrebbe essere Khodivar (Khodiyar):


PURTROPPO, gli indù, contrariamente ai cristiani, non hanno uno "zelo di propaganda" e questo è il motivo per cui il 99% della roba indù (specialmente quella "di nicchia" che riguarda i culti relativi ai singoli villaggi) reperibile in rete non viene manco "spiegata ai non-indù" con una dicitura in inglese... per cui questa immagine (forse proveniente dal Gujarat, perché Kodhivar è una Dea molto amata lì) che potrebbe indicare una sorta di rito o preghiera agricola e ci mostra una donna (Dea? Sacerdotessa?) con una falce e dei serpenti... bhè, a una come me fa "suonare i campanellini" ma come al solito risalire alla precisa origine mitologica/ritualistica sarà impossibile, difficile, come al solito!, che un qualsiasi indù su qualche forum me la spieghi nei dettagli al mio "excuse me, I'm from Italy, can you explain me this image...?"  -_-  no, decisamente agli induisti non gliene frega niente di diffondere l'induismo "al resto del mondo"... :P
Vabbè, teniamola come mia personale ipotesi, che in Gujarat o zone attigue "forse" c'era o c'è qualche rito agricolo, forse in onore di Khodivar, che coinvolge(va) le donne, con la falce, le fascine/la paglia e un cestino con dei serpenti…

L'Imperatrice, nella sua posa seducente, rappresenta la conoscenza inconscia, condivisa dalle donne moderne, degli antichi misteri di guarigione e trasformazione che continuano a vivere nella nostra sessualità e desiderio di vita.
L'Imperatrice sente la sua connessione con la Terra. Annusa una rosa rossa, come la passione o il sangue mestruale, i misteri della procreazione, il potenziale della vita che cresce e si nutre dentro il suo utero, seguito dall'atto sacro della nascita. Il giorno in cui abbiamo smesso di amare la Terra come Madre, e la donna come Sua Sacra Rappresentante, è stato il giorno in cui abbiamo abbandonato il paradiso.


Nota di Lunaria: vero, "caro" cristianesimo, che la femmina non è manco al 100% immagine del tuo dio padre-sempre maschio, eh?!?
 https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-sacerdotessa-che-e-un-concetto.html
Quando esce la carta dell'Imperatrice probabilmente ti stai mettendo in contatto con la tua antica natura sensuale. Lascia che sia il tuo cuore a guidare il tuo cammino, abbandonati ai sensi, lascia fluire la tua sessualità. L'Imperatrice indica la tua relazione con l'altro: è tenerezza, coccolare i figli, avere una relazione.
Apre anche l'amore nei confronti della bellezza, il lato artistico, accresce il senso estetico; potresti iniziare a scolpire, dipingere, fare un nuovo progetto; potresti avvertire la necessità di avvicinarti alla terra facendo del giardinaggio, oppure potresti anche solo sdraiarti al sole, ascoltare gli uccelli e sentire il profumo dei fiori. Questa carta potrebbe rappresentare anche il tuo desiderio di avere una bambina, sperimentando il miracolo del concepimento, gravidanza e nascita.
Questa carta rappresenta il tuo lato di "Dea dispensatrice", colei che dona tutto e che tutto ha da donare; è il pensiero della prosperità, il vero potere dell'immaginazione positiva. Devi solo visualizzare il meglio e pensare di meritartelo. è il momento di nutrire te stessa e gli altri. Chiedi all'Imperatrice ciò di cui hai bisogno: Venere/Afrodite/Ishtar è la stella dei desideri.
  

Qui trovate l'analisi al significato divinatorio della carta "L'Imperatrice" nei Tarocchi: https://cartedeitarocchi.blogspot.com/2015/03/limperatrice.html

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