Visto che proprio oggi si è parlato di questo:
https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/bangladesh-ragazza-bruciata-viva-condanne-3108908/
http://www.affaritaliani.it/coffee/video/politica/ragazza-bruciata-viva-in-bangladesh-in-16-condannati-a-morte.html
Chi volesse sentire il commento audio e scaricarsi la notizia:
https://pod.radiopopolare.it/esteri_24_10_2019.mp3
(andate al minuto 24:20 e se volete scaricare il file, cliccate sulla freccina accanto ai numeri, il triangolino del "play", e poi "salva audio con nome")
Qui abbiamo parlato della grande attivista Taslima Nasreen
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/12/taslima-nasreen.html
Colgo occasione per approfondire la questione citando questo libro
Quaranta rupie (40 centesimi in euro). Tanto costa - nei villaggi rurali del Pakistan - un flacone di vetriolo, l'arma letale che ogni anno condanna oltre 150 donne ad una fine atroce o nel caso migliore, a un'esistenza d'inferno.
Naziran è una vittima dell'acido.
All'età di 20 anni le è stato rubato il viso per sempre. Le hanno rovesciato addosso il vetriolo in pieno notte, per ucciderla, e sbarazzarsi di lei. Ma la sua voglia di vivere ha prevalso e il suo spirito le ha instillato la forza di ripartire e raccontare al mondo la sua storia: quella di una bambina nata nella povertà e costretta a 13 anni ad un matrimonio con un uomo crudele che a suon di percosse le ricorda ogni giorno la colpa di non avergli dato un erede maschio. Quando il marito muore, è il cognato a sposare Naziran, per poi gettarle addosso l'acido con la complicità dell'amante. Dopo quella notte, deturpata in modo orribile, ormai cieca, perduta per sempre la bellezza, Naziran è diventata il simbolo di una lotta per far uscire dall'ombra tutte le vittime di una tortura disumana.
Qualche altra notizia
Solitamente, le vittime dell'acido sono spesso ragazzine o donne molto belle, che rifiutano dei corteggiatori; costoro, possono vendicarsi aspettando le donne in strada e gettando loro addosso una bottiglia di acido. Neanche i bambini che sono a passeggio con la madre vengono risparmiati, anzi, spesso gli schizzi d'acido li raggiungono. L'acido divora la pelle, penetra nei tessuti, raggiunge le ossa, avvelena l'organismo e continua la sua opera di devastazione. Il corpo viene deformato e distrutto, gli occhi liquefatti. Alcuni paesi colpiti da questa piaga sono: Uganda, Etiopia, Zambia, Yemen, Bangladesh, Pakistan, India, Cambogia, Nepal, Malesia.
L'Acid Survivors Foundation (ASF) è un'organizzazione non governativa che cura e riabilita la vittime dell'acido. Nella zona del Punjab, da dove proviene Naziran, la violenza, alimentata dall'ignoranza e da un sistema di sfruttamento della manodopera (i contadini sono in condizioni da medioevo), è una realtà quotidiana, e siccome il sistema è tribale, le faide famigliari vanno a colpire donne e bambini, ma anche gli stessi uomini (in genere, vengono acidificati per motivi economici e regolamenti di conti da rivali; la percentuale di attacchi contro gli uomini si aggira a un 25%). L'acido, in queste regioni, viene usato per pulire i semi di cotone prima della semina, o per sturare le fogne e la sua accessibilità, la facilità con cui lo si reperisce e il fatto che la vendita non sia controllata, ne fanno un'arma alla portata di tutti. Il numero delle aggressioni è in costante aumento: l'ASF ha registrato 30 casi nel 2007, 48 nel 2009. Ma sono stime imperfette: non tutti i casi sono denunciati, e spesso le donne muoiono senza che si sappia. Naziran è sopravvissuta con ustioni sul 70% del corpo.
Sono state proposte diverse leggi per arginare questo orrore, ma ovviamente vengono osteggiate dai gruppi islamici che temono l'emancipazione femminile. E così, con 40 centesimi, è possibile mettere in atto una degli atti più abominevoli che mente umana ha escogitato: cancellare, tra atroci dolori, il volto di una persona, condannarla per tutta la vita ad essere una maschera di carne maciullata.
Dal libro di Naziran:
"Sono spossata dal gran caldo, mi sento pervadere da un dolce torpore e mi addormento profondamente. All'improvviso mi sveglio sussultando: un liquido cola su di me, mi brucia; mi sfrego il viso ma la pelle si sgretola sotto le mie dita, i pezzi di carne si disintegrano. Urlo dal dolore, urlo ma non vedo più niente. Non capisco che cosa succede. Chiamo aiuto, grido che sto bruciando viva! La voce di Fawad esclama: è acido!" (...) Io sono nel panico, tocco il mio corpo e sento la carne viva sotto le dita. Il liquido sta ustionando il mio volto, la schiena, le braccia, il busto, il collo, e sento che corrode anche la pancia. (...) Di me non resta che un'unica, immensa piaga."
"Mi risveglio, il dolore è tornato. Una puzza insopportabile di bruciato mista a un odore di detergente mi dà la nausea. Lo stomaco si rivolta, ma non riesco a vomitare."
Nota di Lunaria: tra l'altro, gli abiti e i gioielli pakistani sfoggiati dalle donne nei giorni di festa sono stupendi... gettare acido in faccia ad una donna che ha rifiutato le avanches (spesso perché già promessa sposa ad un altro uomo, scelto dalla famiglia) significa affermare "non sei stata mia, e io non ho goduto della tua bellezza, perciò nessuno mai ne godrà". Gettare acido in faccia non ha tanto una valenza omicida (tanto varrebbe usare una pistola o investire la vittima) quanto piuttosto una valenza sadica; difatti le vittime acidificate sopravvivono, ed è proprio questa la volontà del criminale: che la vittima sfigurata sopravviva.
"Come in altri paesi sulla via della modernizzazione, il Bangladesh esprime una società complessa, dove a spinte modernizzatrici si contrappongono rifiuti al rinnovamento socioculturale. Può succedere che alcune tradizioni a carico delle donne vengano messe in discussione o addirittura rifiutate (come avviene nei normali processi di emancipazione). E questo può causare il venir meno di privilegi e diritti acquisiti (dagli uomini). Spesso, l’incapacità di adeguarsi al cambiamento fa sì che alcune persone optino per la scelta dell’offesa e della violenza. In Bangladesh (e anche in India) a donne che hanno cercato di superare i limiti imposti dalla tradizione è stata inflitta una punizione atroce. Per le donne che non osservano le regole, gli uomini possono usare contro di esse terribili strumenti di ritorsione come il vetriolo. Dal primo caso documentato, risalente al 1967, si è passati ai 47 casi del 1996, poi arrivati a 130 nel 1997 e a 200 nell’anno seguente. Nel 2002 ben 485 donne sono state sfigurate dal vetriolo (...) Un caso per tutti serve a raccontare l’inferno in cui precipitano alcune giovani donne, quelle per le quali – a differenza di molte loro coetanee di altri paesi – è una sfortuna essere avvenenti e piacere a un uomo: Shelina, tredici anni, accecata e sfigurata dall’acido da un ragazzo di diciotto anni al quale lei continuava a dire di no. Una sera quando Shelina era alla fonte con le amiche a prendere l’acqua, lui le ha gettato addosso l’acido. Il ragazzo si è dato alla macchia, non pagherà mai per il suo misfatto e la gente dice che se una donna offende l’orgoglio di un uomo, una punizione se la deve aspettare. Shelina è oggi un fantasma vivente, inguardabile, negata alla vita, innocente." (Silvana Violi, da Il Giornale 15/02/2005)
Di Bangladesh (di quel poco di positivo che sono riuscita a trovare) ne abbiamo parlato qui:
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/07/arte-letteratura-e-musica-in-bangladesh.html
Già che ci sono, sponsorizzo anche lei, Shirin Ebadi
"Quando credo che la mia vita abbia
significato, sono convinta abbastanza
da scrivere le mie esperienze di vita
e le mie analisi: resisto all'oppressione." (Joanna Kadi)
"Come ci si può aspettare che una donna, i cui diritti sono stati costantemente violati e disattesi, una donna che vive la sua vita nell'incertezza e nell'eccesso di lavoro, una donna che non ha avuto spazio sufficiente per sviluppare il suo potenziale umano, che di continuo è stata ferita e tenuta in disparte, sia capace di trasmettere valori di cui non ha fatto esperienza, quali l'autostima o il rispetto dei diritti altrui o il rigetto della violenza, mentre cresce il suo bambino? Non può, neppure se ne è conscia, e se ha chiara la sua responsabilità in merito al figlio e la prende sul serio. In effetti, il sentiero verso un mondo migliore, con gente migliore che lo abiti, il miglioramento delle condizioni di vita nelle società, è lo stesso sentiero per tutti, uomini e donne. Ma com'è il mondo di oggi?" (Shirin Ebadi)
L'oppressione subita da Shirin è raccontata qui: https://it.wikipedia.org/wiki/Shirin_Ebadi
NOTA BENE: per fortuna, in Italia (e più in generale, in tutta Europa) non c'è mai stata una vera e propria consuetudine "legalizzata dal contesto culturale" di sfigurare i visi delle donne (piaga sociale che hanno altri paesi, specialmente islamici https://it.wikipedia.org/wiki/Aggressione_con_acido), tuttavia, negli ultimi anni sono successi alcuni ributtanti crimini, qui in Italia: le vittime sono state sia donne sia uomini, colpiti dai loro ex-partner.
Sono casi già ampiamente trattati da molti siti con interviste alle vittime, comunque per chi volesse approfondire:
https://www.ilgiorno.it/brescia/cronaca/acido-fidanzata-1.2075878
William NON ha ricevuto neanche un centesimo di risarcimento, è una vergogna del sistema burocratico-giudiziario e inoltre la criminale è stata "graziata e giustificata" :
https://www.huffingtonpost.it/2018/10/29/william-pezzullo-io-sfregiato-di-serie-b-perche-aggredito-da-una-donna-per-lei-pochi-giorni-di-carcere-e-subito-ai-domiciliari_a_23574915/
(secondo una mentalità cristiana già applicata anche per altra gente, tutti "misericordiosamente perdonati" da certi gestori di associazioni cristiane…
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/11_ottobre_5/erika-de-nardo-exodus-don-mazzi-uscita-carcere-omar-1901730313472.shtml
tutta gente a cui si è applicato il teorema del "perdona il tuo carnefice! perdonalo settanta volte sette! prega per lui! porgi l'altra guancia! solo a Dio spetta la vendetta! sarà Dio a fare giustizia, se il peccatore non si pente prima!")
Consiglio di andare sul suo profilo Facebook e magari fare pure una donazione per aiutarlo con le spese mediche.
https://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/legnano-milano-aggredito-acido-3034878/
https://www.ilpost.it/2016/02/04/lucia-annibali-luca-varani/
http://www.today.it/cronaca/martina-alexander-aggressione-acido-condannati.html
E per quanto mi riguarda, chi sfigura con acido o fuoco e rovina la faccia\il corpo alla sua vittima, deve avere l'ERGASTOLO.
20, 30 ANNI SONO POCHI.
DEVE AVERE L'ERGASTOLO per aver sfigurato una persona, trauma che rovina l'esistenza e la propria autostima. Ammetto che io, per questo reato, sarei per "occhio x occhio, dente x dente"... ma tant'è… ergastolo, ed ergastolo duro.