Il Simbolismo del Latte e delle Dee Lattanti

Sullo stesso argomento, vedi anche: https://intervistemetal.blogspot.com/2019/08/la-dea-madre-nelle-diverse-culture.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/11/le-dee-del-riso-e-del-grano.html

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Il latte della Dea Madre è il cibo della divinità per gli Dei, il nutrimento divino. In quanto cibo per i neonati è usato nelle cerimonie di iniziazione come simbolo di rinascita. è anche un legame di sangue famigliare e un simbolo della maternità.

 Quando è usato ritualmente è un fluido vitale. I beduini considerano empia la vendita del latte: il miele e il latte sono entrambi nutrimenti vitali e spesso sono usati nei riti iniziatici e funerari come cibo del Paradiso. Mettono in relazione la Vacca e l'Ape con l'Albero della Dea Madre.

Nota di Lunaria: infatti Ape e Albero sono simboli della Dea, come ho già dimostrato miliardi di volte
 







https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/gli-animali-e-le-dee-nella-mitologia.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/alberi-sacri-femminili-nellantico.html

Il latte e l'acqua sono uniti in quanto latte dello spirito e acqua della materia; secondo altre fonti sono simbolo di debolezza. Latte, acqua e miele sono libagione per le Muse.
Nel simbolismo orfico, rappresentava l'iniziato che, entrato nel grembo della Madre Terra, veniva nuovamente partorito e beveva il latte del suo seno.


Esistono poi le Dee Vacche, Dispensatrici Primordiali di cibo e prosperità o comunque all'origine della formazione del mondo.
 

La Dea Vacca è la Grande Madre. Tutte le Dee della Luna possono essere rappresentate come nutrici. Le corna sono la Luna falcata e la Vacca è, allo stesso tempo, sia celeste che ctonia. Nell'Induismo, c'è la Grande Vacca Celeste Kamadhenu
 


 Nella mitologia Norrena, Auðhumla (1), e Fuwch-Gyfeilioru nel Galles, sono Vacche Divine.

(1) Auðhumla (detta anche Auðumla o Auðhumbla) è, nella mitologia norrena, la grande mucca che nutrì il gigante primordiale Ymir. Auðhumla nacque, come Ymir, dalla brina di Ginnungagap, brina che si sciolse per l'incontro tra le correnti gelide di Niflheimr e quelle calde di Múspellsheimr. Dalle sue mammelle scorrevano quattro fiumi di latte. Per sfamarsi, Auðhumla cominciò a leccare degli scogli gelati, che sapevano di sale. Nel primo giorno in cui li leccò da questi scogli emersero i capelli d'un uomo, nel secondo giorno la testa, e nel terzo tutta una persona. Questi, la prima creatura in forma umana, fu Búri, che generò Borr; Borr si unì quindi alla gigantessa Bestla, da cui nacquero i primi Dèi: Odino, Víli e Vé

Altre Dee che si accompagnano alle mucche, agli animali domestici e ai cicli della fertilità stagionale sono Damona e Bau.

Fin dall'antichità le Grandi Dee venivano rappresentate con le corna o con il diadema lunare (le cui punte, alle estremità, ricordano due cornini https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/le-dee-con-la-corna-e-la-falce-di-luna.html)




Anche nell'Induismo le Dee Guerriere sono accompagnate dalla falce di luna sul capo:









APPROFONDIMENTO



Info tratte da


L'uso rituale di bollire le carni della vittima sacrificata nel latte doveva avere origini mesopotamiche, perché nella Bibbia, che tanta cultura saccheggiava dalle civiltà prossime quanto poi cercava di denigrarle, rifiutando i riti in onore di Astarte/Ishtar, proibiva di "bollire l'agnello nel latte della madre"
Anche il simbolismo della mela fu corrotto dagli Ebrei. La mela era sacra a Venere; che gli ebrei praticassero un rito di adorazione del Capro (Dioniso-Capro, Pan; gli ebrei lo chiamavano Azazel e lo sacrificavano nel giorno dell'Espiazione), come altri popoli, è testimoniato dal precetto deuteronomico - che per noi suona assurdo - "Non cuocere un capretto nel latte di sua madre", che vieterebbe quindi un rito eucaristico non più tollerato dai sacerdoti di Jahvèh (Nota di Lunaria: in realtà gli Ebrei inizialmente erano politeisti: furono i violenti sacerdoti di Jahvèh, i Leviti, e sopra di questi, l'elite dei Konath - poi Cohen - discendenti da Aronne, che riscrissero miti e storia, proibendo il culto della Dea Asherah "moglie" di Jahvèh e imponendo il culto monoteista unico. In questo modo potevano accentrare tutto il potere nelle loro mani, dominando incontrastati, come poi è stato.)
Lo stesso Maimonide (Ebreo Spagnolo del XII secolo riformatore della religione giudaica) interpreta il precetto deuteronomico come un'ingiunzione contro la partecipazione al culto di Astaroth.
Il Dio Dioniso veniva commemorato facendo cuocere un capretto farcito di mele: in Grecia i termini indicanti la capra o la pecora e la mela sono identici (melon/malum).
Eracle che riuniva in una sola persona Apollo e Dioniso, era chiamato Melon perché i devoti gli offrivano mele e perché le Tre Figlie dell'Ovest (le Esperidi: ancora la Triplice Dea) gli avevano donato il ramo delle mele d'oro, che lo aveva reso immortale.
Per quanto riguarda i Sumeri: tre dei recinti (a Obeid, a Khafajah e a Uquair) tutti circondati da alte mura, avevano una forma ovale, che voleva indicare i genitali femminili. Come i templi indiani dedicati alla Dea Madre, il cui sacrario interno ha la forma dei genitali femminili, così questi templi dedicati alla forza generatrice della natura si riferiscono al potere femminile di dare vita e nutrire. Altre strutture nei recinti ovali erano le residenze dei sacerdoti, aree di servizio, cucine ecc. nonché stalle per il bestiame. Alcuni mosaici policromi, trovati fra le rovine di Obeid, mostrano un gruppo di sacerdoti che mungono vacche sacre; noi sappiamo dai numerosi scritti successivi, che la Dea venerata in quel tempio, Ninhursag, la Madre dell'universo, era considerata in particolare la protettrice del re, che essa nutriva col Suo Latte Sacro; e il latte degli animali terreni veniva considerato una Sua elargizione. Ancora oggi in India, tutti coloro che visitano i templi della Dea sono nutriti con riso e latte, o con prodotti caseari, che sono ritualmente distribuiti come Sua particolare elargizione.
Infine: nelle statuette delle Dee lattanti, la Dea è rappresentata con le mani a "coppa" che si chiudono sul seno, datore di cibo e vita. Nella mitologia greca, la Via Lattea era stata originata dallo spruzzo di latte del seno di Hera.
Anche il miele ha un profondo significato mistico ed esoterico. Il miele si usa per dolcificare il latte, e ha una valenza femminile come lo stesso latte, appunto, anche perché deriva dall'ape, che, come abbiamo visto, è un simbolo della Dea. Anticamente, il miele veniva offerto alle divinità pagane; solo il malvagio jahvè rifiuta l'offerta del miele, proprio perché offerta gradita alla Dea.
Il miele viene usato anche nella cosmesi, come crema idratante, nutritiva, anti-age.
Nell'antica India, il miele veniva spalmato sui genitali delle spose in occasione delle nozze.