La Bianca Signora (e le Dee Immacolate)

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Alpi Lepontine: la Leggenda della Bianca Signora

La Bianca Signora è un'entità femminile che compare nelle leggende; camminava sfiorando il terreno con piedi candidi e portava prosperità e fortuna.
Sulle Alpi Lepontine si racconta di un giovane che, sdraiato sull'erba, vide una Bianca Signora all'orizzonte; rimase nascosto nell'erba e solo quando la donna sparì, lui uscì per andarle dietro;
la vide entrare in una casa, toccando i sacchi per la mungitura, i pentoloni del latte, i formaggi.
Alla sera, quando i pastori radunarono le mucche per la mungitura, il latte munto era talmente abbondante che i secchi non bastavano a contenerlo.
Il giovane raccontò quanto aveva visto al nonno che gli rispose "ecco perché le mucche hanno fatto tanto latte"; ma poi aggiunse che andava mantenuto segreto quanto era stato visto per evitare che la Bianca Signora togliesse la sua misericordia.

Aggiunse anche che quando la Bianca Signora sfiorava le botti di vino nelle cantine, il vino aveva un sapore migliore.


Approfondimento: Le Dee Immacolate Fanciulle: Brigit, Kwan Yin e Anahita

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Brigit, Bridie, colei che porta la luce,
Kele custode della vista originale
Diciannove fanciulle si prendono cura del tuo cuore
Dea della guarigione e dei fabbri

Bride delle Colline Bianche
Bride dai Capelli Dorati
Sposa del Sole e della Luna
Maria dei Galli

Sia benedetta la poesia cantata presso il pozzo
Brigit della guarigione grazie a un incantesimo magico
Lei è il Cigno Bianco, con le ali spiegate
vola a sud-est, sognando

Bridie Serpente, nascosta nella terra
Brigit Madre Vacca che doni la tua ricchezza
Lupa insegnaci ciò di cui abbiamo bisogno
il tocco della tua bacchetta che stimola i semi

Donna Dakini, illumina la nostra Vista
Batti il tamburo che rulla nella notte
Regina della Neve, sacra mungitrice
Donaci la tua fiamma feconda

 
Brigit è la Dea venerata in Britannia e in Europa a partire da tempi antichissimi. In origine era la Dea Universale - la Fanciulla, l'Amante, la Madre e la Crona che regnava sugli elementi Terra, Acqua, Fuoco e Aria. (Nota di Lunaria: nell'induismo, questi elementi sono spesso associati a Dee. Vedi nomi come BhuDevi, Terra, Sarasvati/Ganga, Acqua, Jwaala/Swaha, Fuoco, Gayatri, Aria.



In particolare Gayatri è la personificazione del Gayatri mantra, la Madre di tutti i Veda. Unisce tutti gli attributi di Brahman, tra cui passato, presente e futuro e i tre regni dell'esistenza. I cinque visi di Gayatri rappresentano la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco e il cielo.)


Nel corso del tempo è stata associata in particolare con l'aspetto della Dea Fanciulla, con il fuoco e la Scintilla della Vita presente in ogni essere vivente. Viene venerata in modo particolare a Imbolc, all'inizio di febbraio.
Brigit presiede il Fuoco, l'Aria, le fonti e le sorgenti, la guarigione, la purificazione, la poesia e l'ispirazione
(Nota di Lunaria: esattamente come Gayatri, Sarasvati ma anche la giapponese Benten/Benzaiten)



la trasformazione, tutte le arti e i mestieri, la giovinezza e l'immortalità
(Nota di Lunaria: presiedendo alla trasformazione, al fuoco e ai mestieri, Brigit può anche essere considerata una Dea Alchemica https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/alchimia-1-introduzione-ai-motivi.html).
Il colore della sua direzione è la Brillante Fanciulla Bianca 

   
Kwan Yin: altra Dea immaginata completamente vestita di bianco immacolato, spesso seduta su una falce di luna. 







Per inciso: ancora oggi sopravvivono in molte zone leggende di "Dame Bianche", "Bianche Signore", solitamente ritenute "dei fantasmi femmina". (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/07/metal-e-letteratura-baltica-2-lestonia.html)
In realtà è possibile supporre che siano le antiche vestigia dell'immagine popolare della Dea, pensata, appunto, nel suo aspetto di Immacolata Fanciulla. 


Alcune studiose hanno suggerito che il nome "Brigit" in origine significasse "Dea" e che fosse il nome di tutte le Dee irlandesi e britanniche. Pertanto chiamare le isole britanniche "Isole di Brigit" significa essere fedeli alle nostre origini di devote alla Dea.
Il nome Brigit potrebbe anche derivare da "breo-sagit" che significa "freccia ardente" (*). è una Dakini o danzatrice del cielo.



(*) La freccia, comunque, è associata anche a diverse Dee indù:


Per approfondimenti sulle Dee stagionali ("vecchie e fanciulle")https://intervistemetal.blogspot.com/2019/10/la-crone-laspetto-terrifico-e-saggio.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/09/associazioni-misteriche-riti-di.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2019/06/perchta-holda-diana.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/le-origini-pagane-della-befana-1.html
https://intervistemetal.blogspot.com/2018/12/le-origini-pagane-della-befana-2.html


APPROFONDIMENTO



Le Dame Bianche, diffuse in diverse leggende, sono spesso considerate dei fantasmi.
Si tratta di Fate dai lineamenti bellissimi, aggraziate, con capelli lunghissimi, biondi, che scintillavano d'argento al chiarore della luna, che vestivano di bianco e si muovevano sulla neve.
Molti pastori le avevano viste salvare degli animali o persone travolte da slavine. Era pericoloso vederle da vicino, però, perché si rimaneva abbagliati dallo splendore delle Dame Bianche.
In Valle d'Aosta le avevano viste distese sull'erba degli alpeggi ma se ci si avvicinava, sparivano nel nulla.
In un castello diroccato sopra l'Alpe di Cignana si credeva che vivessero le Dame Bianche che potevano essere viste nelle notti illuminate dalla luna.
Altre Dame Bianche, come le Banshee, si mostravano nelle case in cui dovevano avvenire decessi; a Milano, il Castello Sforzesco ha la sua Dama Bianca, che seduce gli incauti visitatori.

Nella zona di Lerici si credeva alle Streghe Bianche, che, durante le notti di luna piena, danzavano con fiaccole, facendo un rumore molto particolare: ricordavano la biancheria sbattuta sulle lastre.
Le "Lavandaie" si mostravano con della biancheria da lavare al chiaro di luna, mentre cantavano; chiedevano ai passanti di aiutarle a strizzare i vestiti bagnati e se non si accettava di aiutarle, spezzavano le braccia alla persona che si era rifiutata.
A volte, vedere le "Lavandaie" era un presagio di morte.

Nota di Lunaria: l'idea del "fantasma" (solitamente una donna morta di parto) o della Fata malinconica che annuncia una sciagura è diffusa anche in altre mitologie e in altre varianti. Vedi per esempio le Glaistig, la Leanan-Sidhe o la Bean-Nighe scozzese (la "Piccola lavandaia del guado").
Si tratta di epifanie femminili, donne vampiro ("o muse ispiratrici" di poeti e di artisti che si nutrono della sua ispirazione, mentre lei si nutre della loro vita) e nel caso dell'ultima, di uno spirito di una donna morta di parto che lava e rilava continuamente vestiti insanguinati, china su un torrente. Chi la vede, saprà di morire o di assistere ad una disgrazia.
Le Glaistig sono ninfe delle acque, in parte dame seducenti, in parte capre. Indossano una lunga veste verde con la quale cercano di coprire gli attributi caprini.
Le Glaistig inducono gli uomini a danzare con loro prima di nutrirsi del loro sangue. La loro natura rivela la tipica malvagità delle Fate, ma sanno anche essere buone e accudire con gentilezza i bambini o i vecchi. Qualche volta sorvegliano pure il bestiame per i contadini.
In Giappone c'è la Mu-onna, uno spirito vendicativo di una madre che ha perso il suo bambino durante una carestia o una guerra; protegge i bambini in pericolo ma cerca anche di assorbirli. (https://intervistemetal.blogspot.com/2017/12/le-fate-malvage-nel-folklore.html)


Qui abbiamo parlato di alcune celebri cantanti metal che hanno optato per un look "total white" alla Bianca Signora-style

https://intervistemetal.blogspot.com/2016/10/i-metallari-vestono-solo-di-nero.html