Recensione a "Twilight"




Una recensione di Lunaria

Nota bene: in questa recensione vedremo solo il primo libro della saga di "Twilight"; perché gli altri libri, pur avendoli, meritano un'analisi a parte



Per prima cosa, confutiamo subito un diffuso clichè, forse il primo che viene in mente: che "Twilight" di Stephenie Meyer sia un libro "solo per ragazzine", meglio se "bimbominkie": è tanto fastidioso e ingiusto crederlo quanto il credere che "per conoscere la filosofia si debba andare all'università." Certo, è vero che nel e del fenomeno "Twilight" alcune "Twilighters" (così si chiamano le fans della serie) siano effettivamente frivole e vanesie, ma di per sé questo non significa che tutte le lettrici lo siano (né ragazzine né frivole).

Detto questo, diciamo subito che "Twilight" non è un capolavoro; difatti, chi ha letto classici come "Carmilla", "Clarimonde", "Le Horla" (e solo per nominare alcuni racconti brevi), classici che infarciscono, a ragion veduta, antologie come queste






noterà che "Twilight" ha uno stile espressivo-sintattico facile ed immediato, da "teen ager di scuola media": insomma, niente virtuosismi barocchi ed atmosfere decadenti, sepolcrali e gotiche (caratteristiche degli autori di cui sopra), tanto più che nel romanzo di Stephenie Meyer manca sia l'erotismo (molto spesso declinato nel feticismo) sia l'elemento orrorifico sia - incredibilmente - i riferimenti cimiteriali. Non sono questi i punti di forza del romanzo. Anzi, francamente, gli oltranzisti fondamentalisti dell'Horror non possono che detestare i vampirelli belli, buoni e vegetariani (e che sbrilluccicano al sole!)  che animano le pagine del romanzo (412 pagine, mentre i volumi successivi ne hanno anche di più). Sì, è comprensibile che Edward & company scatenino le ire di costoro.

Ma vale anche per libri come questo: http://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/recensione-la-ragazza-del-vampiro.html

o questi:









Angeli caduti che si ribellano a Dio e sono dolci, cuoriciosi e rispettosi delle loro fidanzatine umane? Roba da far vomitare tutti i Black Metallari che i demoni e le diavolesse li vogliono porno e blasfemi, LOL xD


Ma, 12 anni dopo (la Meyer lo scrisse nel 2005...) è possibile commentare, questa volta senza l'isteria delle bimbeminkia infoiate che fanno brusio di sottofondo, il fenomeno "Twilight"?

Bhè, proviamoci. Per quanto mi riguarda, all'epoca, ignorai volutamente il romanzo nonché i film (di cui vidi solo il primo, e solo l'anno scorso...), e ammetto che ero piuttosto prevenuta; vedevo le mie compagnucce di banco esaltarsi per questo romanzo e per "il bono" del film, e facevo spallucce. Diciamo che francamente io mi esalto, fino a farmi avere attacchi di tachicardia, per cose tipo Shelley, Novalis, Tarchetti, Macpherson, Maupassant, Alfieri


la roba letteraria che manda in orgasmo Lunaria... se non sono aulici e sepolcrali non mi attizzano abbastanza














 certo, con sottofondo di Cradle of Filth dei tempi belli... 




e difficilmente riesco ad apprezzare cose che non siano verniciate di uno spesso strato di nero pece trasudante sudari e avelli... e in "Twilight" tutto questo non c'è. E quindi?

Bhè, non siamo dalle parti dell'horror, questo è chiaro. Piuttosto, siamo dalle parti del romanzo rosa per teen agers, arricchito con qualche elemento che doveva essere horror (il vampiro) ma che è stato stemperato e annacquato fino a diventare altro. Ed è proprio questo il punto, e in un certo senso, il punto di forza di Stephenie Meyer; anche se c'è da dire che la Meyer non inventa quasi nulla: difatti, già in tempi non sospetti (1994/1997) la celeberrima serie di romanzi rosa Harmony aveva fatto uscire romanzi romantici con protagonisti maschili "non umani":



anzi, probabilmente è stata Rebecca Flanders la prima madrina dell' "Urban Fantasy"


perché la Nostra già scriveva romanzi negli anni '80, 







 e il bellissimo "Gabriel l'Immortale" era del '94 


 e la serie "Harmony Sesto Senso" aveva pubblicato molte altre autrici che miscelavano l'elemento suspense/soft horror ad una "trama amorosa".




pensate che li pago tutti 50 centesimi xD

Per cui Stephenie Meyer non inventa (quasi) nulla. Ma c'è un ma: i romanzi Harmony "Sesto Senso" (o "Emozioni Pericolosamente Insieme") non erano pensati per adolescenti, e avevano, come protagoniste, donne adulte (sedotte da uomini adulti, naturalmente). La Meyer, invece, ambienta la vicenda nel mondo degli adolescenti di 16 anni, alle prese con scuola & genitori. E si sa quanto a quell'età ci si senta incomprese e necessitanti di evasione psichica...

Per ciò a me non stupisce che "Twilight" sia diventato un fenomeno di marketing e di merchandise: 






e per quelli che starnazzano di "è commerciale!" ricordo che dobbiamo fare auto-critica: anche la paccottiglia che piace a noialtri diventa spesso commerciale, frivola, vanesia, e molto più costosa di "Twilight"  http://intervistemetal.blogspot.com/2015/10/blog-post.html

quando si è adolescenti si vuole far parte di un mondo che sia alternativo e allo stesso tempo un antidoto alla (banale o difficile, e spesso entrambe le cose) realtà di tutti i giorni; ed è consolante potersi sentire parte di una micro-realtà costruita sui propri desideri e bisogni che accomuni "tutti quelli come te" e ti faccia sentire meno sola.

Più che non lo stile espressivo (ma neppure la trama, ad essere oneste) a coinvolgere è proprio il contesto concettuale che rispecchia la vita di una teen ager nella media: la paura di essere brutta, goffa e cretina, di non avere amici, di non essere considerata da nessuno, sullo sfondo di una famiglia assente o divisa (Bella è figlia di due divorziati, e la madre ha già trovato il sostituto...), le noie scolastiche, i primi flirt. Per questo per certe adolescenti "Twilight" è tanto entusiasmante: è scritto e parla "la loro lingua"; viceversa, alle lettrici dai 30 anni in su la lettura, il più delle volte, provocherà noia, un senso di "già vissuto" o piuttosto, palese nostalgia della vita sui banchi di scuola.


Ma analisi nostalgica a parte, cosa c'è di buono nel romanzo?


Come ho detto, paradossalmente il fatto che l'Autrice "rinnova" la figura del vampiro: francamente non credo che nessuno mai prima di lei avesse pensato a "vampiri glitterosi" sotto il sole, ma neppure a scene del genere:





pura pornografia rosa (argomento che andrebbe analizzato a parte, perché ormai il fenomeno è più che evidente, anche se qualcuno si ostina a negarlo perché ha a che vedere con i desideri sessuali e sentimentali delle donne, finalmente espressi senza censure o "pudori", tanto quanto la classica pornografia per maschi, che da sempre si becca gli strali censori del monoteismo ma anche di tanto femminismo "moralista" che è solo cristianesimo travestito da "diritti per la donna", e che poi va a confluire in richieste censorie non solo contro scene di nudo e\o di coito ma anche contro horror, musica metal estrema  - inclusa la blasfemia - e videogames, ma anche qui, l'analisi richiederebbe tutt'altro post e ahimè io non ho la connessione illimitata per cui devo star dentro nei "tempi tecnici" :P)



che associate alla figura del vampiro (di per sé paludata in cliché da Polidori in poi, escludendo poche varianti) risultano originali. A questo aggiungiamo una copertina che "resta in testa" e che invoglia al "prendere in mano il libro"



come la famosa mela della tentazione biblica...?

E che ha generato una miriade di cloni, non solo "graficamente parlando" ma anche a livello di canovaccio:




Ma un altro punto di originalità, e questa volta rispetto al genere "romanzo rosa", è proprio la mancanza di... sesso: difatti per 412 pagine le uniche effusioni carnali sono baci castissimi; che l'Autrice sia cristiana, mormona per la precisione, penso si ravveda anche da questo elemento, curiosamente controcorrente in un'epoca in cui il sesso (e non solo eterosessuale) viene sponsorizzato ovunque. Ebbene, nel primo libro non c'è traccia di sesso né di eccitazione fisiologica (ma neanche negli altri libri della saga): Edward non ha erezioni, Bella non ha pensieri "libidinosi". Si amano, certo, è amore a prima vista, ed è consenziente, a cominciare dall'attrazione estetica ed olfattiva che li lega l'una all'altro, ma il tutto è vissuto come in una sorta di "amor cortese" e del tutto depurato dai bassi istinti carnali. Forse è questo l'elemento più fantasy ... il fatto che sia descritto un amore, tra un maschio e una femmina, totalmente disincarnato e asessuato... fantasy, appunto, perché irreale, sul piano di questa realtà schifosamente basata sul mercimonio (di tutto e tutti).


Qualcuno ha definito "Twilight" "pornografia per ragazzine"; può sembrare un controsenso, eppure, in effetti, il romanzo è proprio pornografico: non una pornografia classicamente intesa che "arrapi certi maschi" (per quelli c'è Henry Miller ma anche de Sade...)






ma una pornografia (...cristiana?) pensata per titillare e soddisfare i sogni e i bisogni di vergini 12, 13, 14enni ancora pudiche e timorose e ben poco consenzienti a qualsivoglia contatto sessuale; ma il romanzo potrebbe persino titillare tutte coloro che stufe di orride chi@vate realisticamente iperrealiste, hanno solo voglia di molto sentimento e cavalleria non declinate e accompagnate dall'immancabile "me la devi dare".

Che poi, intendiamoci: una libido sessuale, in "Twilight" e nella psiche della mormona Stephenie Meyer, c'è comunque, anche se allegorizzata a puntino: "succhiare il sangue/nutrirsi dell'altro" di per sé sono già allusioni sessuali (virate per lo più in chiave feticistica, anzi, cannibalica) tanto più che Bella, è, a tutti gli effetti, già "un bel bocconcino" agli occhi (anzi, al naso) di Edward, e la concupiscenza carnale, in fondo, è tutta qui... voler fagocitare l'altro, o meglio, l'altra, non col pene ma con un surrogato di esso: i denti aguzzi da vampiro, che Edward deve faticare a "tenere mosci" per non penetrare nel collo di Bella, così invitante (capito l'antifona?).


Potremmo rendere ancora più interessante l'analisi, perché chi bazzica la teologia, sa benissimo che i cristiani praticano un cannibalismo e un vampirismo metaforico, nutrendosi del corpo di Cristo (ostia) e bevendo il suo sangue (vino), nonché sentendosi salvati e purificati dal sangue di Gesù; in effetti, il cristianesimo è teofagia allo stato puro, e a me non stupisce che sia una cristiana ad aver fatto un romanzo su un vampiro; già certa iconografia cristiana è vampirica ed è basata su un vero e proprio feticismo del sangue:





No vabbè, mo' non mi metto a riportare un papiro di roba teologica per dimostrare perché il cristianesimo è teofagia pura, e quindi cannibalismo rituale... Per i cristianelli che non sono del tutto convinti, andate a leggervi l'analisi che si trova qui:



così vedrete che il cristianesimo è puro cannibalismo e vampirismo simbolico 


 sì, cari cristianucoli, siete feticisti del sangue, esattamente come chi fantastica su scenari pacchiano-goth alla Blutengel








In conclusione, mi ritengo una "Twilighter"? 






La risposta è nì. Il romanzo è carino, scorre abbastanza in fretta (sebbene la mole non sia indifferente) e tutto sommato svolge egregiamente il compito per cui è stato creato: intrattenere (e ok, anche vendere, essendo pienamente commerciale). Né più né meno che letteratura di facile intrattenimento e rilassante. Ne vado pazza? No, certamente, tanto più che a prezzo pieno (17.50 euro) non l'avrei mai comprato (l'ho letto gratis la prima volta noleggiandolo in biblioteca e poi comprandolo all'usato per 2 euro...). Ammetto di aver amato alla follia quest'altra saga:




che per stile letterario e trama giudico superiore in tutti i sensi a "Twilight".
 

Per cui, per quanto questa mia recensione (volutamente fuori tempo massimo) ormai non sia più utile a nessuno (è scemato abbastanza il fenomeno Twilight, e comunque, praticamente quasi tutti hanno già detto abbastanza sui libri e/o sui film) ci tenevo comunque a scrivere due righe su questa saga... 


Infine, tanto per aggiungere commerciale al commerciale, devo dire che se dovessi associare "Twilight" ad una band, sceglierei gli HIM





Canzoni come  ''For You'', "The Beginning Of The End", "Death Is In Love With Us", "Buried Alive By Love", "Endless Dark", "Circle Of Fear", "Vampire Heart",  "Love in cold blood" sono colonne sonore perfette...








p.s per un'analisi al film:
http://intervistemetal.blogspot.com/2018/10/recensione-alla-saga-cinematografica-di.html