L'Homo Selvadego
Info tratte da
"Lo Yeti della Valtellina": ha corpo peloso, barba molto lunga, una clava. Ammonisce il viandante: "E sonto un homo selvadego per natura: chi me ofende ghe fo pagura".
Anche la Valtellina è ricca di leggende che riguardano gli "Uomini delle montagne", simili agli yeti nepalesi e tibetani [e mongoli, come l'Alma].
In molte valli appare il "Gigiat", altra creatura dei monti.
Questo "Uomo Selvatico" viene chiamato con molti nomi: "il Selvadego" è chiamato "Sarvàn" nel Cuneese, "Urcat" nelle Prealpi canavesane, "Fanès" oppure "Om Pelos" tra i Ladini delle Dolomiti, "Omeon del Bosk" a Bormio. Si tratterebbe di una leggenda di origine celtica, presente nelle nostre Alpi.
L'affresco che lo ritrae è una delle opere più singolari della Lombardia:
dipinto nel 1464 fa parte di un ciclo di affreschi che ornano un palazzetto di Sacco.
Nota di Lunaria: aggiungo qualche altra informazione.
Secondo certe leggende l'Uomo Selvatico - che viene descritto sia nell'"Orlando Innamorato" sia nel "Morgante" - avrebbe vissuto per un periodo tra gli uomini, ma poi li avrebbe abbandonati preferendo tornare alla Natura; è un maestro dell'arte casearia ed è stato lui ad insegnare agli uomini come fare il formaggio, il burro, i canti e i proverbi; vive in grotte o baite abbandonate. Malgrado il suo aspetto, non è malvagio, e anzi, sono stati proprio gli uomini a maltrattarlo o ad ucciderlo.
Nota di Lunaria: possiedo un audio, che parla dell'Homo Selvadego. Purtroppo non so come condividerlo sul blog, altrimenti lo avrei caricato... So che è possibile caricare file audio perché mi è capitato di vedere altri blog che avevano caricato gli mp3. Datemi un po' di tempo per chiedere in giro come si può fare, così aggiornerò il post mettendo anche il link per il download... Vabbè, ad avere tempo potrei persino trascrivervela perchè era interessante... ma mi ci vorrà parecchio... farei prima a condividere la registrazione