Esoterismo (17) Il Carro e la Forza nell'interpretazione di Crowley




Nota di Lunaria: le riflessioni esoteriche di Crowley e Levi sono androcentriche, cioè riflettono il punto di vista maschile e sono frutto della personalità maschile dei due autori. Quando si è donne, e si vuole potenziare se stesse, è meglio dirigersi subito nel mondo della Wicca Dianica [NON MARIOLATRICA, CIOè SENZA "IL CULTO A MARIA"] cioè la Wicca fatta dalle donne solo per le donne e con concetti esclusivamente femminili. Comunque, metto a disposizione di tutti quelli che potessero cercarlo questo stralcio inerente Crowley. Leggere e conoscere tutto fa sempre bene, a prescindere che io non trovo di alcuna utilità (per la Magnificazione di Me Stessa) i punti di vista esoterici di Crowley o Levi. Per cui, per una visione Ginocentrica degli Arcani e dell'identità femminile, vedi letture come "Luna Rossa" di Miranda Gray o "Madrepace" di Vicki Noble.

Settimo Arcano: Il Carro


Gli occultisti oggi seguono in genere l'interpretazione rettificata che Eliphas Levi dà di questa carta, che mostra un guerriero alla guida di un carro cubico a quattro colonne, tirato da due sfingi, una bianca e una nera.
Nei mazzi più antichi il carro è trainato da cavalli. Le sfingi sono state messe per indicare che l'auriga ha risolto l'enigma della Sfinge di Edipo. Sono bianca e nera per rappresentare gli opposti che il mago ha aggiogato nella sua natura, e di fronte al carro vi è il lingam indiano, simbolo dell'unione dei due sessi.
Il Carro è parallelo, su di un piano più alto, all'Impiccato. In questa "morte" l'adepto non si immerge nelle sue stesse interne profondità, ma nella vita dell'Universo. Per raggiungere la divinità, deve annientare se stesso quale uomo individuale e identificarsi con l'Universo che è Dio. Deve annichilire la sua personalità umana e mortale, e riportarsi al grembo di Binah o Babalon, la Madre di Tutto che è anche la Meretrice. Questo corrisponde al processo alchemico dell'Esaltazione, la fabbricazione della Pietra Filosofale, l'assorbimento dell'uomo nel Divino. La si raggiunge attraverso un delirio emotivo e spirituale che tocca l'apice dell'estasi quando il mago è strappato ai confini del suo stesso essere per entrare in comunione con tutte le cose (la Sfinge: i Quattro Elementi più la Quintessenza); una comunione trasposta nella quale egli versa se stesso nella coppa dorata di Babalon.
"Verserai il tuo sangue, che è la tua vita, nella coppa d'oro della fornicazione di lei", dice Crowley in "Magick", nel "Liber Cheth", o Heth, la lettera ebraica corrispondente al Carro. [*] 

( https://intervistemetal.blogspot.com/2018/04/israele-esoterico-2-alfabeto-e-spirito.html ) "Mescolerai la tua vita alla vita universale. Non ne tratterrai una sola goccia"
 
[*] In realtà, è più diffuso associarlo a Zain  

Undicesimo Arcano: La Forza


La Forza è una Donna che tiene chiuse le fauci di un leone. Parallela alla Torre Cadente (1), di un livello più alto, la carta è un emblema di disciplina, secondo la formula dettata da Crowley della "Bestia congiunta con la Donna". è questa una formula orgiastica e perversa, che unisce le sfere opposte dell'amore e della misericordia (Hesed, la donna) con la crudeltà e l'odio (Geburah, il leone). L'innaturale dominio della donna sul leone implica la disciplina della sottomissione all'anormale e allo sgradevole.

"La Natura è violata dalla Magia; l'uomo è ridotto a bestia e la donna oltraggiata". La pulsante eccitazione e l'auto-scoperta di questa disciplina sono l'inizio di un'estasi trascinante, che raggiungerà il culmine nella carta successiva, spezzando le barriere e donando la libertà al vero io. 

(1) che secondo l'interpretazione androcentrica, rappresenta l'eiaculazione e "la struttura della conoscenza edificata sulle fondamenta del sofisma della separazione personale, è una torra di falsa scienza". Crowley si riferiva alla Torre come "la Strage degli Innocenti" e "il tino per pigiare l'uva".

Qui riporto un'altra analisi che avevo preso da questi libri e dall'analisi di Alejandro Jodorowsky

La carta numero 7  (VII) è quella del Carro.

Vediamo un uomo, un conquistatore coronato, che guida un Carro a forma di cubo, delimitato da quattro colonne e coperto da un baldacchino stellato (il firmamento) . Nella mano destra regge lo scettro. Indossa un'armatura con spalline a forma di volti: rappresentano il passato e il futuro, il positivo e il negativo, il tempo e lo spazio. Il Carro è trainato da due cavalli, uno rosso e l'altro blu (in certi Tarocchi, come quelli di Wirth-Knapp e di Rider-Waite sono sfingi, una bianca e una nera: ragione e istinto, volontà e forze animali; in quello di Papus sono due leonesse con la testa da sfinge, non unite però), simbolo del positivo e negativo.
I cavalli tirano verso opposte direzioni, pur essendo uniti per il ventre, obbligando l'auriga a tenerli sotto controllo: sono di natura opposta, maschile e femminile. Il conquistatore nel Carro, sottomette chiunque gli si pari davanti. L'auriga del Carro è colui che trionfa con la ragione sulle forze che dominano l'uomo. è l'azione su se stessi e sul mondo. L'auriga è all'interno di un cubo (il Carro) e forma un triangolo (il viso è il vertice, insieme alle due braccia): un triangolo nel quadrato, lo spirito nella materia. Il Carro può anche essere il corpo,  i cavalli le energie e l'auriga lo spirito.   

Significato divinatorio: questa carta suggerisce l'idea di guai e avversità, forse già superati. Influssi divergenti, agitazione, vendetta, successo, viaggio, fuga, decisioni affrettate, raggiungimento della grandezza attraverso un buon controllo delle facoltà fisiche e mentali; determinazione a pianificare periodi di lavoro duro a periodi di solitudine impegnata. Può anche indicare l'arrivo di una persona da lontano. Se si ha famiglia, può indicare stabilità economica, però solo per chi la sa condurre con perizia.
Significato divinatorio se la carta compare capovolta (da valutare con le carte successive):  insuccesso, sconfitta, fallimento, perdita di qualcosa che si teneva già in pugno. Essere soggiogato, oppresso. Mancanza di talento, persona incapace di dominare gli istinti. Salute malferma, alimentazione o vita sregolata.
In certe versioni di Tarocchi, ai piedi del Carro, crescono piante rosse: simbolo di attività. Inoltre, sullo stemma del Carro, è possibile vedere una goccia verde, (nel Matto, lui la stringe nella mano) simbolo di eternità. Nella mano, l'auriga stringe la sfera o un uovo (che appariva già nel Tarocco della Papessa). 
Corrisponde alla Lettera Ebraica Zain.

Dal punto di vista professionale, rappresenta un autista, un agente di viaggio, un pilota.

Abbinamenti positivi:

Il Carro + Il Bagatto = successo pieno nell'arte o nel commercio.

Il Carro + L'Imperatrice = coppia energica, in azione.

Abbinamenti negativi:

Il Carro + La Torre = fallimento totale! insuccesso, disfatta. Se appaiono Arcani Minori di Coppe è un insuccesso sentimentale; se seguono Bastoni: fallimento professionale. Se seguono Denari: fallimenti finanziari. Se seguono Spade: insuccessi esistenziali. 

L'Arcano numero 11 (XI) è la Forza.

Vediamo una giovane donna che con lieve sforzo tiene aperte le fauci di un leone o di una bestia feroce. Il cappello a forma di 8 orizzontale, rimanda sia all'Infinito che al Bagatto; può anche essere la fusione tra conscio e inconscio. Il leone rappresenta le influenze esterne che insidiano la donna, oppure le tentazioni che richiedono un severo controllo. Il fatto che la donna riesca a dominarlo, senza ucciderlo, è simbolo della forza dell'intelligenza che regna sull'istinto.

Significato divinatorio: forza, coraggio, energia, determinazione, risoluzione, consapevolezza di una tentazione e sforzo psicofisico per superarla. Forza fisica, realizzazione, conquista, eroismo, resistenza strenua, liberazione.

Se la carta capita capovolta (da determinare con le altre carte): debolezza, impotenza, abuso di potere, perdita di forze, disarmonia del corpo e della mente. Forza brutale.

In certe versioni di Tarocchi, il nome dell'Arcano è scritto a sinistra, mentre a destra si allineano 20 trattini, simili a una molla che dà slancio ed energia. Il cappello è decorato con piume d'aquila: si slancia verso l'alto. Se si osserva bene, la donna ha sei dita, (come il Bagatto), dipinte di rosso: simbolo di forza eccezionale. Le unghie sono anche un simbolo di eternità, perché non smettono di crescere dopo la morte fisica del corpo; il rosso rimanda anche al sangue. Attorno al collo della donna, c'è una strana collana, quasi fosse un taglio netto alla carotide: potrebbe essere il simbolo della testa mozzata, o di una sessualità repressa; i lacci del corsetto diventano una chiusura del cuore, provocata da una repressione (un abuso fisico, una violenza subita, un'educazione castrante). Ad essere glorificata, in questa Carta, non è la forza bruta, maschile, bensì la forza dell'ingegno femminile: tutta la fisionomia della donna è molto dolce e delicata: l'astuzia vince sui muscoli. Può anche essere l'energia psichica: è possibile domare ogni avversità con la ragione. Nel Tarocco di Papus, la donna è senza cappello, ma ha un'aureola a forma di 8 rovesciato, il simbolo dell'Infinito; nel Grande Etteilla, si vede una regina seduta, appoggiata alla testa del leone; nei Tarocchi di "Carlo VI", la Forza è rappresentata da una donna che spezza una colonna.

Corrisponde alla Lettera Ebraica Khaf.

A livello professionale, rimanda al matriarcato oppure a dei lavori manuali: facchino, muratore, pugile, lottatore.

Abbinamenti positivi:
La Forza + Il Sole = momento positivo.

La Forza + Imperatore = grande forza.

Abbinamenti negativi:

La Forza + L'Appeso = ostacoli che non saranno superati facilmente.