Recensione a "Slaughter High"

"Slaughter High", conosciuto anche come "Jolly Killer" è stato scritto e diretto da George Dugdale, Mark Ezra e Peter Litten.


Una recensione di Lunaria

Slaughter High anche conosciuto come Jolly Killer: alzi la mano chi se lo ricorda, questo slasherino degli anni '80. Alzi la mano soprattutto chi se lo è visto in tv (!) passato su quelle emittenti televisive alla Odeon che trasmettevano gli altrettanto cult "Pesce d'aprile", "Bloody Frenzy", "Mirror chi vive in quello specchio?"
Probabilmente solo le cariatidi della mia età se lo ricorderanno 'sto filmettino, reperibile su qualche pessima VHS - se avete fortuna - 
Rispetto ai goldies del periodo e che pure non hanno ancora tirato le cuoia, del tipo un "Venerdì 13" o un "Halloween" raccattato a casaccio - hey, ma oggigiorno li possiamo liftinghizzare dandogli un nuovo look con la magia del remake! - "Slaughter High" non è altrettanto famoso anche se è stato recensito (con voti bassissimi) su "35 millimetri di terrore" e sul "Dizionario del cinema slasher"  (dove si è beccato tre "mascherine di Jason" su 5, classificato come "interessante")




E allora perché scrivere una recensione per un filmetto che fu snobbato anche all'epoca? Bhè, per due motivi.

Il primo è che chi se lo vide in tv ancora se lo ricorda. Inclusa la sottoscritta. Sì, sì, provate a leggere i commenti su Youtube sotto questo film o delle recensioni che ne parlano. Voglio dire, siamo nel 2018 da quattro giorni e c'è ancora gente che ha memoria di "Slaughter High" e che ancora lo tiene in vita sul web. E il fatto che dal punto di vista meramente critico (quasi) niente di questo film era epocale per restare per davvero nella mente di chi lo guardò è confutato dal fatto che la gente ancora se lo ricorda. Forse c'era un qualche messaggio subliminale che volente o nolente marchiò a fuoco i nostri cervelli di piccini pre-adolescenti che lo videro in tv. Avrò avuto nove anni e come film mi piacque, nel senso, mi restò in testa. Mi è rimasto in testa così a lungo che ancora lo cercavo nel 2000 quando bazzicavo nelle videoteche di Milano a cercare VHS - yes, of course, anche quelle vietate ai minori...-, senza mai trovarlo. Erano già passati 16 anni, che ancora lo cercavo e alla fine l'ho rimediato su Youtube.  


Sarà che a trent'anni, soprattutto i trent'anni di adesso, sono un'età talmente deprimente che rivaluti qualsiasi ciofeca targata 2000 - inclusi anche i cloni dei cloni dei cloni dei Korn, magari provenienti dalla Russia perché tanto il riciclo va più che bene anche sui fondi di magazzino - tanto perché "Ah, come si stava bene, nel 2000!" Sarà che a pensarci bene, si stava anche bene nel 1996, sarà che regredire mentalmente è già un sintomo di demenza senile, fatto sta che ho deciso di scrivere due note di commento anche a questo filmetto che chissà perché si è piantonato nel mio cervello nel '96 o giù di lì e che dopo tutti questi anni ancora ricordo con affetto.  
Iniziamo dalla trama, soprattutto per chi se lo sgranocchierà cercandolo caricato sul Tubo nella sua unica versione, ovvero salmodiato con la favella di Shakespeare.


Marty è il classico sfigato occhialuto preso in giro, ferocemente, da tutti i suoi compagnucci di scuola, i classici palestrati e ragazze pon pon civette e scosciate. è talmente vessato che uno degli scherzi organizzati alle sue spalle lo sfigura orribilmente al volto. Passano gli anni, i compagni di Marty ritornano nella vecchia scuola abbandonata, seguendo un invito misterioso. Da lì in poi iniziano gli omicidi: birra avvelenata, bagni acidi, scosse elettriche, impalamenti. Tutti subiscono la pena del contrappasso ma il finale del film lascia intendere che...


Il finale non ve lo rivelo, ma ha quell'effetto da "vedo-non vedo" che era tipico anche di "April Fool's Day".
 

Raccontata la trama, com'è  il film?
 

Bah, gli attori sono pessimi e insopportabili, ma in effetti ci può stare come cosa, visto che tutto il film è incentrato sulla vendetta del perseguitato che fa fuori tutti quelli che lo avevano angariato. Tanto che sottosotto il pubblico parteggia di più per il povero Marty, sfigurato dai dementi qui sopra; che per giunta sono persino parodie viventi dei classici cliché da "slasher movie": sono inseguiti da un killer: e cosa pensano di fare? Trovare armi? Ma certo che no! Trovare un posticino isolato e al buio (!) per accoppiarsi come criceti su un letto che, per giunta!, è stato piazzato lì proprio dal killer (!) per commettere l'omicidio! E "da sotto" i loro amici commentano alla performance erotica dei due "guardando come dondola il lampadario e sentendo come cigola il letto" con lei che incita lui a dire "parolacce per farla venire" poco prima che il killer li faccia finire arrosto, mentre lei grida "sto venendo" con un tripudio di mammelle ondeggianti che sbatacchiano su e giù con la corrente in corpo. Più che slasher, qui siamo dalle parti dell'umorismo nero più grossolano e triviale che si diverte a dipingere le vittime come completi mentecatti (e a ragion veduta) e a parodizzarli: vedi la scena della morettona che all'inizio aveva "promesso di darla a Marty, nello spogliatoio" e che nel finale viene penetrata non da un pene ma da una lancia (!) maneggiata da un ghignante Marty che per l'occasione si è tolto la maschera; il sangue cola sull'abito bianco: simbolicamente è stata deflorata perdendo la verginità, pagando quel tributo che aveva promesso a Marty anni prima.

Insomma: mentre in "Halloween" si "com-pativa" con l'esile Jamie che doveva sopravvivere con Michael Myers alle calcagna, in "Slaughter High" le aspettative si ribaltono: tutto sommato solletica il nostro desiderio inconfessato di "occhio per occhio, dente per dente" visto che se ora Marty getta acido nel bagno mentre la sua adorabile ex compagna di scuola si lava, è perché lei stessa anni addietro aveva contribuito a sfigurarlo. E sta proprio qui l'originalità di un filmetto slasher che resta nella media per gli effetti speciali (comunque dignitosi, pur se morigerati nello sfoggio di sangue ma  tutto sommato con un bel climax) ma che esattamente come "Carrie" ci mostra la vendetta di quel qualcuno (e tutte le scuole hanno avuto il loro Marty) così tanto angariato che si fa giustizia da solo. Insomma, forse un film più dalle parti dell'ottica alla "rape and revenge" - ma a sesso invertito, visto che qui a vendicarsi delle violenze subite è un maschio - piuttosto che non il classico slasher col mostrone soprannaturale, immortale e a passo di lumaca che uccide capra e cavoli senza un motivo logico.


Per esempio, la scena di Marty che viene "sedotto per scherzo" dalla bellona che gli fa credere "di starci" e poi sbeffeggiato da tutti quelli entrati di soppiatto nello spogliatoio che lo trascinano, nudo, mettendogli la testa nel WC, ricorda la celebre apertura di "Carrie" https://intervistemetal.blogspot.com/2018/09/carrie-i-fotogrammi-piu-beli.html anche se le modalità di bullismo erano differenti, ma in entrambi i casi siamo già dalle parti di aberranti atti di violenza che, nella realtà, varrebbero la denuncia immediata perché capaci di portare ad un trauma e persino al suicidio. Ma così come le compagnucce frivole e vanesie di Carrie non si rendevano conto di quello che facevano gettando assorbenti su una Carrie mestruata "senza sapere cosa siano le mestruazioni" e rannicchiata urlante in un angolo, neppure i compagnucci di Marty si rendono conto di cosa sia violare la nudità di un corpo, nudità carpita con l'inganno, per poi trascinare violentemente nel WC quel corpo già violato dallo sguardo di sfottò del branco che prima lo ha illuso offrendogli "la bella donna sul piatto", poi lo ha buttato via, metaforicamente accostandolo alle feci che finiscono nel Wc - e nella scena, lo sciacquone viene azionato.

Di per sé "Slaughter High" come "Carrie" potrebbe persino essere visto come film con una certa valenza sociologica inerente il bullismo nelle scuole e la violenza del branco (di minorenni...), oggi diffusa anche nel mondo virtuale, con corpi di donne filmate spesso a loro insaputa e poi gettate sul web, in pasto a tutti.
 

è per questo che, come dicevo, non si riesce a "simpatizzare per le vittime", uccise per giunta con metodi brutali. Non si riesce ad avere stima ma neanche compassione di un gruppuscolo di squinzie e dementi ipertrofici e dai risolini cretini che credono "sia divertente" mettere la testa di qualcuno in un water, fargli inalare fumo dannoso o mettere sostanze infiammabili nel laboratorio di chimica mentre Marty è lì dentro, e che sono loro i responsabili dell'incidente che lo ha sfigurato e ha causato la follia omicida che ora si abbatte su di loro.

Insomma: gente totalmente inutile, anzi, dannosa, veri "str*nzi". E non a caso una delle ultime squinzie viene proprio lasciata affogare nel letame, con Marty che le dà un calcio per farla affondare.
Il finale del film è aperto. Vengo a sapere che esiste un sequel che dovrebbe partire da dove il primo film si interrompe. Ma questo non l'ho visto e francamente solo un paio di siti ne riportano una scarna recensione...



Insomma, date uno sguardo a "Slaughter High"; tutto sommato a far paura è proprio questo aspetto di "vendetta del nerd" che ci porta a chiederci se le persone che abbiamo angariato, soprattutto alle scuole medie, i vari "Marty" e "Carrie" che sono destinati a diventare gli zimbelli esposti al pubblico ludibrio e alla gogna per far divertire il branco, potrebbero farcela pagare per davvero...

p.s nota inquietante: l'attore che ha interpretato Marty, Simon Scuddamore, si è suicidato.