Esoterismo (2) Universo e Volontà

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Nota: queste notizie vengono presentate come curiosità e studio antropologico inerente la storia della Magia nelle culture umane di secoli fa, quando la vita animale e umana non era tutelata.
Oggigiorno è illegale non solo l'omicidio, ma anche la tortura compiuta su animali, QUINDI QUESTO SCRITTO NON VA VISTO COME UN'ISTIGAZIONE ALL'USARE SANGUE ANIMALE PER REPLICARE RITI DI SECOLI FA. 


"L'uomo è fatto ad immagine di Dio": ma allora, è stato osservato, Dio è fatto ad immagine dell'uomo. La Magia considera vere entrambe le affermazioni. L'uomo può fare di se stesso un Dio perché in lui è racchiusa la scintilla divina. è un'immagine di Dio in miniatura, e Dio stesso è l'uomo magnificato.

Crowley definì Dio "L'identità Ideale della Natura profonda dell'uomo" e disse che "La Grande Opera consiste nell'elevazione dell'uomo completo sino al perfetto equilibrio con la forza dell'Infinito", al qual punto diviene Dio.
Il grande occultista del Rinascimento Cornelio Agrippa scrisse: "Nessuno può avere di tali poteri se non chi ha coabitato con gli elementi, dominato la natura, dato la scalata al più alto dei cieli, elevandosi al di sopra degli angeli sino all'archetipo, col quale diviene allora co-operatore e nulla gli è impossibile"

Questa Identità Ideale o archetipo è l'unità fondamentale che i maghi avvertono al di là dei diversi e apparentementi disordinati fenomeni dell'Universo. Il mondo in cui viviamo può sembrare a prima vista un insieme di cose diverse, riunite in modo confuso, ma i maghi lo pensano come un tutt'uno.
Per la Magia, l'Universo è un organismo umano su scala titanica. Tutti gli aspetti dell'Universo sono aspetti di una certa unica cosa che li raccoglie e li connette. Questa Cosa Unica è un ente, una forza, sostanza, principio, un qualcosa che è del tutto impossibile descrivere a parole. è l'Uno, cioè Dio.
L'Universo ed ogni cosa in esso costituisce Dio. L'Universo è un gigantesco organismo umano, e l'uomo ne è la piccola immagine, una replica di Dio in miniatura. Siccome è egli stesso una rappresentazione dell'Universo, sia pure in scala ridottissima, mediante un processo di espansione spirituale l'uomo può misticamente estendere il suo essere sino a coprire l'intero Creato, sottomettendolo al suo volere. Dato che tutte le cose sono aspetti di una cosa unica, tutte le cose possono essere grano per il mulino del Mago, cioè dell'Uomo Completo, che ha tutto sperimentato e dominato, ha sottomesso la Natura e dato la scalata al più alto dei cieli. Arrivare a questo costituisce la Grande Opera, la suprema operazione magica che ha bisogno di una vita intera, o di molte vite, per essere completata.

L'Universo è l'uomo su scala titanica, e gli impulsi che muovono l'uomo - amore, odio, lussuria, pietà, istinto di conservazione, istinto di dominio - vi si ritrovano magnificati.
Queste forze (istinto di conservazione, ansia di procreare, ardore di combattimento ecc.) prendono nome dagli Dei e dai pianeti. La forza vitale è chiamata forza del Sole perché la luce e il calore dell'astro diurno sono necessari per l'esistenza della vita sulla terra. La forza distruttiva trae nome da Marte, il dio romano della guerra.

Le grandi forze motrici dell'Universo sono descritte e classificate in diversi modi. I maghi che seguono la Cabala ne elencano dieci. Gli astrologi credevano in sette forze principali, che mettevano in relazione col Sole, la Luna e i cinque pianeti. 
Oggi ne considerano da nove a dieci, aggiungendo Urano, Nettuno e talvolta Plutone.
I numerologi elencano nove forze, connesse con la cifra da 1 a 9.

Il Mago domina tutte queste forze facendone esperienza dirette, assorbendole nel suo stesso essere e sottomettendole alla sua volontà. Può fare questo perché esse sono in lui come fuori di lui. Sono i suoi stessi impulsi ingigantiti. Il canale che mette in comunicazione i suoi impulsi interni con le forze dell'esterno è l'immaginazione: ed un grande potere immaginativo è il pezzo più importante nell'equipaggiamento del Mago. Fondamentale è il potere di concentrazione. Il Mago deve essere in grado di focalizzare l'intera forza del suo essere verso un solo obiettivo, una sola idea. Egli esercita, mediante varie tecniche, le sue facoltà di concentrazione e immaginazione sino a raggiungere livelli di efficienza enormemente superiori al normale.
Per dirigere contro un nemico la corrente di energie distruttive associate con Marte, il Mago mette all'opera la sua immaginazione per costruire un'immagine mentale della forza, che sia la più vivida possibile. Tutto ciò che è a sua disposizione e può aiutarlo nel costruire questa immagine è usato: gesti e movenze ritmiche, libagioni, droghe, sesso. Recita incantesimi che elencano la natura e gli attributi di Marte. Si riempie la mente di immagini di sangue e tormento, furia, rovina, dolore. Potrà spingere la sua azione imitativa sino a spargere effettivamente del sangue, sino alla tortura di un animale o di un essere umano. Tutti i suoi interni fermenti di odio e di violenza sono liberati e gradualmente la cerimonia sbocca in una selvaggia frenesia durante la quale la forza prende possesso dell'intero essere del Mago, che diviene egli stesso la forza, la controlla con la sua volontà e la scaglia contro la vittima designata. I maghi credono che una cerimonia del genere, correttamente eseguita, abbia effetti micidiali sulla sua vittima. La teoria che giustifica questa convinzione è che ogni forte sentimento o emozione ha in sé una carica di forza che può essere avvertita dalla persona verso cui è diretta. L'effetto varierà a seconda dell'intensità del sentimento e la sensibilità del soggetto.
Nella Magia, l'onda di una potente emozione viene proiettata con intento deliberato da qualcuno che sia riuscito a sviluppare le sue facoltà sino a livelli anormali.

Sappiamo, dalle circostanze della vita normale, che le persone dotate di spiccata personalità possono farsi obbedire con la sola forza del loro volere. La stessa cosa è considerata vera nella Magia, ma ad un livello molto più alto. L'uomo è potenzialmente Dio e la volontà umana diretta da un Mago che ha imparato come concentrarla e proiettarla, ha potenzialmente il potere illimitato di Dio. Come dice Eliphas Levi: "Affermare e volere ciò che deve essere, è creare; affermare e volere ciò che deve non essere, è distruggere"